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Ardian Syaf sul suo licenziamento: "La Marvel è della Disney. Quando gli ebrei si sentono offesi non hanno pietà"

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Sulla questione dei messaggi antisemiti e anticristiani inseriti da Ardian Syaf nelle tavole di X-Men: Gold #1 vi abbiamo già parlato più volte, ma dopo il licenziamento da parte della Marvel Comics l'artista ha rilasciato un'intervista al giornale locale di Jakarta, il Jawa Pos, tradotta in inglese da Coconuts.

In essa Syaf ha dichiarato di aver provato a spiegare questa vicenda dal suo punto di vista, ma la casa editrice non ne ha voluto sapere. “La Marvel è di proprietà della Disney. Quando offendi gli ebrei, non c'è pietà”, ha poi aggiunto. Ha comunque sottolineato il fatto di non essere né antisemita né anticristiano, altrimenti non avrebbe mai lavorato per un editore estero come la Marvel.
Tuttavia compare in rete una foto, poi rimossa dall'account ufficiale di Facebook dell'artista, in cui si vede Syaf assieme a Rizieq Shihab, leader del movimento Islamic Defenders Front, la linea intransigente e radicale anche nota come FPI, nota per i suoi crimini d'odio e la violenza antireligiosa.

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Contattato ancora una volta da Bleeding Cool, l'artista non è andato oltre il "no comment".

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Ufficiale: la Marvel ha licenziato Ardian Syaf. Il comunicato dell'editore

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Probabilmente era solo una formalità ormai, ma la Marvel ha annunciato ufficialmente in una nota il licenziamento del disegnatore Ardian Syaf dopo la vicenda dei messaggi subliminali inseriti nell'albo X-Men: Gold #1.

"La Marvel ha terminato il contratto con Ardian Syaf con effetto immediato. X-Men: Gold 2 e 3 che portano la sua firma, sono già in fase di stampa, e usciranno nei prossimi 2 mesi, i numeri 4, 5 e 6, saranno invece realizzati da RB Silva mentre gli albi 7, 8 e 9 saranno disegnati da Ken Lashley. Il ruolo di nuovo artista regolare per X-Men: Gold, invece, verrà assegnato nelle prossime settimane".

Ricordiamo che già ieri Syaf aveva comunicato il suo abbandono dell'incarico con un post su Facebook.

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Dopo le polemiche per X-Men: Gold 1, Ardian Syaf dichiara: "La mia carriera è finita"

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Ieri vi abbiamo riportato la polemica scoppiata in rete per le matite di Ardian Syaf per X-Men: Gold #1 in cui comparivano messaggi anti-semiti e anti-cristiani. La stessa Marvel aveva risposto che sarebbero arrivati presto provvedimenti. Oggi, con un post su Facebook, il fumettista ha così rotto il silenzio e ha annunciato quanto segue:

"Ciao, mondo...

La mia carriera è finita.
È la conseguenza di quello che ho fatto, e lo accetto.
Vi prego di non schernirmi più, nessuno ulteriore dibattito, basta odio. Spero che tutti siate in pace.

In quest'ultima occasione, voglio spiegarvi il vero significato dei numeri 212 e QS 5:51.

È il numero di giustizia. È il numero dell'Amore. Il mio amore per il Santo Corano... il mio amore per l'ultimo profeta, il Messaggero... il mio amore per Allah, l'Unico Dio.

Vi chiedo scusa per tutto il clamore. Addio, che Dio vi benedica tutti. Vi amo tutti.

-Ardian Syaf-"

Non sappiamo, però, se questa decisione è arrivata di spontanea volontà o, molto probabilmente, imposta dalla Marvel. L'artista avrebbe dovuto disegnare i già programmati numeri 2 e 4 di X-Men: Gold che, attualmente, risultano in uscita regolarmente.

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Messaggi antisemiti e anticristiani nelle pagine di X-Men: Gold #1, la polemica

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Sul web si sta scatenando una polemica abbastanza intensa relativamente al primo numero della nuova serie Marvel Comics X-Men: Gold, uscito negli store mercoledì scorso, scritto da Marc Guggenheim sui disegni di Ardian Syaf. Ma quello su cui si dibatte attualmente non è tanto la qualità dell'albo, che tutto sommato ha avuto una buona accoglienza da parte dei fan, ma sull'operato di Syaf: il disegnatore indonesiano avrebbe difatti inserito in alcune tavole dei riferimenti antisemiti e anticristiani strettamente collegati con quella che è la situazione attuale sociopolitica del suo paese d'origine, in cui il Governatore cristiano Basuki Tjahaja Purnama non gode di una fama particolarmente felice, soprattutto tra i musulmani del paese, che in centinaia di migliaia hanno manifestato più volte di recente contro la blasfemia nei confronti dell'Islam per aver utilizzato in campagna elettorale il Corano contro gli opponenti politici. Una delle manifestazioni più importanti degli ultimi tempi in Indonesia è stata proprio quella del 2 dicembre 2016, a cui ci si riferisce spesso con il numero 212. Qui potete trovare un'analisi più dettagliata della questione.

Bleeding Cool ha portato alla luce la controversia legata alle tavole incriminate presenti nell'albo, che sono state subito decifrate dai suoi connazionali che hanno identificato immediatamente i riferimenti antisemiti. Nelle tavole che vi riportiamo qui sotto, vediamo infatti Kitty Pride rivolgersi alla folla, dichiarando di essere la nuova leader degli X-Men e chiedendo tolleranza per la razza mutante. Ricordiamo che l'eroina è ebrea, così come lo sono Stan Lee e Jack Kirby, i creatori del franchise mutante, e così come lo è lo scrittore di questa serie Marc Guggenheim. Inoltre il messaggio che da sempre caratterizza gli X-Men è la tolleranza e l'inclusione di ogni diversità, cosa che viene sovvertita in queste tavole.

Kitty si trova a parlare davanti alla folla inferocita con scritte sulle pareti degli edifici che riportano "212", la parte "Jew" (ebreo) di "Jewelry" (gioielleria), e un uomo indossa una maglietta con scritto "51". Quest'ultimo riferimento al verso 51 del sura 5 del Corano, che recita "O voi che credete, non sceglietevi per alleati i giudei e i nazareni, essi sono alleati gli uni degli altri. E chi li sceglie come alleati è uno di loro. In verità Allah non guida un popolo di ingiusti", è ancora più esplicitamente rappresentato nella maglietta indossata da Colosso, personaggio cattolico, in una partita a Baseball con l'amico Nightcrawler, anche lui cattolico.

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Non sono mancate le polemiche in rete, con tanto di lettera aperta alla Marvel per chiedere provvedimenti.

La Casa delle Idee ha quindi risposto con un comunicato, dopo che l'artista non ha voluto dare spiegazioni a riguardo.

"Le porzioni di tavola in questione di X-Men Gold #1 sono state inserite senza la conoscenza del significato sotteso. Questi riferimenti impliciti non rispecchiano la visione dell'autore, degli editor e di nessun altro alla Marvel e sono l'esatto opposto di quella che è l'apertura all'inclusione della Marvel Comics e contro tutto quello che gli X-Men hanno rappresentato sin dalla loro creazione. Questi artwork verranno rimossi dalle successive ristampe, dalle versioni digitali e dai trade paperback e verranno prese delle azioni disciplinari".

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