Ricorderete sicuramente il polverone che si è sollevato a seguito delle candidature al Grand Prix del Festival International de la Bande Dessinée di Angoulême, che è sfociato in un'aggiunta di 6 nomi femminili alla lista di nomi in lizza per il prestigioso riconoscimento e poi al ritiro di tutte le nomination. I tre finalisti, come ricorderete, erano Alan Moore, Claire Wendling e Hermann. Ebbene, ora è arrivata la decisione finale della giuria che ha decretato vincitore il settantenne belga Hermann, Hermann Huppen all'anagrafe, autore del post apocalittico Jeremiah, il western Comanche e del medievale Le Torri di Bois-Maury, solo per citare alcune opere.
Di seguito il post su Twitter.

La #cérémonie d'ouverture du #FIBD2016 commence à peine, et #Hermann a déjà mis la main sur son trophée ! pic.twitter.com/nLuJy6N1SL

— Le Fauve d'Angoulême (@actudufauve) 27 Gennaio 2016

Conseguentemente a questo riconoscimento, il prossimo anno durante la manifestazione sarà dedicata a questo autore un mostra dedicata alle sue opere, diventerà il presidente della giuria della prossima edizione e sarà l'autore del manifesto del Festival 2017.

Dopo le numerose polemiche delle scorse settimane per l'assenza di donne fra i candidati, sono stati rivelati i tre finalisti per il Grand Prix di Angoulême. Alan Moore, Claire Wendling e Hermann sono i nomi dei tra autori. Da notare la presenza di una donna fra i finalisti.

Il festival, ricordiamo, si terrà dal 28 al 31 gennaio e il vincitore del Grand Prix sarà anche il presidente della giuria del prossimo anno. Per Moore si tratta della terza candidatura di fila (seppur l'autore gli scorsi anni ha dichiarato che avrebbe rifiutato il premio in caso di vittoria) mentre per Hermann si tratta della sua seconda nomination.

Dopo le polemiche dei giorni scorsi per l'assenza di donne dalle 30 candidature del Grand Prix, l'organizzazione di Angoulême aveva inserito 6 autrici nell'elenco per il premio. Una mossa che è apparsa come una pezza a colori clamorosa, oltre che un passo falso. Così, ancora una volta, Angoulême cambia le carte in tavola e decide di eliminare tutte le candidature e di far votare liberamente gli autori.

Come si legge dal sito ufficiale della manifestazione, infatti, non ci sarà più alcun elenco di nomi e verrà data la "parola agli autori" che saranno liberi di votare chi vorranno senza alcuna restrizione. Il comunicato prosegue ribadendo la volontà di Angoulême di rinnovarsi, oltre che il totale sostegno alle donne e agli artisti in generale. Nei prossimi giorni, verrà illustrato e definito il nuovo processo di voto utile a garantire le migliori condizioni possibili per l'elezione del 43° Grand Prix.
Sarà questa la mossa giusta per porre fine alla questione?

Ricordiamo che il festival si terrà dal 28 al 31 gennaio.

Dopo le polemiche per l'assenza di donne dal Grand Prix e l'annuncio da parte degli organizzatori di Angoulême di aggiornare la lista dei candidati al premio, dalla pagine della versione francese di Huffington Post arrivano i nomi delle 6 autrici selezionate, ovvero: Linda Barry, Julie Doucet, Moto Hagio, Chantal Montellier, Marjane Satrapi e Posy Simmonds.

Come fa notare il sito web, non senza una punta di ironia, la manifestazione è stata molto attenta anche all'aspetto multi-etnico candidando autrici francesi, giapponesi, americane, canadesi e franco-iraniane.

La scelta di aggiungere in un secondo momento candidate femminili, ad ogni modo, è stata anch'essa accolta con varie polemiche per chi l'ha vista come un passo indietro inutile e tardivo.