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Le mille vite di Mi-kun

Il Maestro Leiji Matsumoto è uno dei più importanti e influenti mangaka giapponesi, al pari di Osamu Tezuka e Go Nagai, per intenderci, autore di opere immense come Capitan Harlock e Galaxy Express 999, La corazzata Yamato e L’anello del Nibelungo, quasi tutte fortemente caratterizzate da ambientazioni e tematiche fantascientifiche, delle space-opera uniche e di rara bellezza. Tuttavia, con Le mille vite di Mi-kun, il nuovo volume proposto da Hikari Edizioni, ci viene presentato un Matsumoto lontano da questi orizzonti, immerso totalmente in una quotidianità apparentemente più spensierata e meno ammorbata dal degrado sociale messo in luce negli altri capolavori.

Il volume contiene in una prima parte i 5 capitoli di Mime, la Gatta Tigrata, in cui la protagonista è in realtà una gattina, mentre in appendice troviamo altrettanti capitoli di I am Mi-Kun!, con cui il personaggio esordì su riviste shojo, in cui il personaggio principale è essenzialmente lo stesso, ma di sesso maschile. La differenza tra queste due parti del libro è abbastanza netta e non si limita unicamente al tratto grafico, visivamente diverso, da cui si può dedurre una distanza temporale di produzione non indifferente, ma anche ad una differente malinconia che pervade il racconto, molto più corposa e strutturale nella serie più recente. Inoltre, sebbene lo sfondo di queste storie sia lo stesso, sprazzi di vita quotidiana di un gatto in una classica cittadina nipponica, il modo con cui i temi cari all’autore, di elevata caratura e spessore sociale, vengono inseriti nella narrazione, risulta migliore nella serie più recente, rispetto a quella precedente. Tuttavia, in tutto il volume, l’introduzione di argomenti come il razzismo, la discriminazione, l’amore, l’abbandono, la solitudine, la sofferenza, l’anarchia, la malinconia, applicandoli a dinamiche estremamente semplici e ripetitive, oltre che brevi ed episodiche, perde di efficacia, risultando spesso pretenzioso e forzato, non dando modo al lettore di trarre particolari insegnamenti o riflessioni dalla lettura. E questo effetto lo vediamo più consistente in I am Mi-Kun!, in cui l’eccessiva ripetitività rende ancora più evidente questa condizione.

Ritornando alle atmosfere malinconiche di Mime, la Gatta Tigrata, si identifica facilmente questa caratteristica peculiare come il punto di forza dei racconti stessi, che dona bellezza all’opera: Matsumoto ci presenta delle storie di ordinaria semplicità, in cui siamo introdotti nella vita di una gatta, la seguiamo mentre fa conoscenza con gli altri animali del quartiere, affezionandoci a lei e alla sua routine rocambolesca, ma quando la narrazione dinamica si arresta, lasciando spazio alla voce narrante esterna, la spensieratezza del quotidiano, dipinta fino alla vignetta precedente, deperisce; la semplicità esistenziale dei personaggi viene ricondotta drammaticamente alla brutalità del reale, con una conclusione rapida e concisa, che sigilla quel piccolo squarcio di felicità mostratoci, rendendolo memorabile ed eterno, confinandolo nei ricordi del lettore.

Passando al lato grafico, nelle storie presentate ad inizio volume, quelle più recenti, pubblicate nel 1978, il tratto è pulito ed essenziale, più preciso che nei capitoli in appendice. Ritroviamo la tipica fisionomia del personaggi creati dal Maestro, con le donne adulte dalla figura affusolata, leggiadra, evanescente, e i personaggi tozzi e goffi, spesso un po’ clowneschi; in I am Mi-Kun! si osserva invece una stilizzazione degli occhi tipica dello shojo anni ’70, atta a conferire un bagliore interno alla pupilla che tuttavia carica eccessivamente di nero la stessa, caratteristica che verrà rimossa nella serie successiva, così come l’uso di un tratto più sporco e graffiato. Ed è proprio nella rappresentazione degli esseri umani che troviamo le maggiori differenze tra i due lavori: dove la serie più recente tutto sommato rispecchia maggiormente la produzione canonica dell’autore, quella più vecchia tradisce solo parzialmente la sua mano, con figure abbozzate e quasi poco curate.

Tutto sommato, non ci troviamo di certo al cospetto di un capolavoro del Maestro, né di un’opera particolarmente unica nel suo genere, lontana dai fasti letterari dell’autore. Una lettura che risulta comunque piacevole, se si trascura la ripetitività eccessiva soprattutto nella parte finale del volume, e che consigliamo a chi ama i gatti e, incondizionatamente, Matsumoto. L’edizione di Hikari è ottima come sempre, con traduzioni ben realizzate e note linguistiche e nozionistiche sintetiche e piacevoli.

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Dororon Enma-kun

Dopo più di 40 anni arriva finalmente nel nostro Paese Dororon Enma-kun, manga erotico scritto e disegnato dal papà di tutti i “robottoni” made in Japan, ossia il Maestro Go Nagai, che sarà ospite quest'anno al Romics. Quest’opera nasce nel 1973, periodo molto florido per la pubblicazione artistica del mangaka che aveva dato alle stampe un lustro prima La scuola senza pudore, portato di recente in Italia da J-Pop, e stava iniziando la pubblicazione di Cutie Honey, proprietà che poi verrà ripresa più volte in futuro, sempre in cicli brevi. L’artista non era ancora famoso quanto lo è ora ovviamente, sebbene avesse già realizzato opere del calibro di Devilman e Mazinga Z, oltre Violence Jack e Getter Saga che al tempo erano in corso di pubblicazione. Tuttavia forse in pochi conoscono questo lato più nascosto del Maestro, un lato erotico della sua produzione che è stato messo in ombra forse per troppo tempo dalle sue opere più blasonate.
Definito il periodo quindi, non resta che comprendere di cosa parli questo corposo volume di 550 pagine che raccoglie in modo integrale l’intera opera finora inedita da noi e raccolta in maniera perfetta e scrupolosa da 001 Edizioni.

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La trama è molto semplice e difatti si tratta della classica quest affidata all’(anti)eroe di turno, Enma-kun, il nipote del Re degli Inferi, che dovrà recarsi sul pianeta Terra per fermare gli Yokai, demoni fuggiti dall’Inferno e che devono esserci ricondotti ad ogni costo. Il protagonista viene mandato in missione direttamente dal Re, che lo fa accompagnare da altri tre personaggi definitivamente bizzarri come un demone-cappello che fa da mentore a Enma e una kappa (demone tipico della mitologia folcloristica nipponica) pervertito.
Il personaggio principale è un bambinello dispettoso che sfrutta il suo tempo importunando le creature infernali o cercando di spiare la splendida Yukiko-Hime, coprotagonista dell’opera per cui Enma ha un debole. La giovane è la principessa della famiglia Yukionna, dotata di poteri che le permettono di manipolare il freddo e il ghiaccio, natura del tutto antitetica a quella di Enma che invece è dotato di poteri prettamente infernali, munito di un potente bastone di fuoco che incanala la sua forza. Anche lei prova qualcosa per il ragazzo, ma non sopporta la sua natura scherzosa.

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In sintesi, si tratta di una raccolta di storie episodiche piene di humour e situazioni (anche ripetitive) di spiccato gusto erotico ma nella più innocente e umoristica delle forme, una storia piena di spirito e antesignana del genere ecchi, che allora non esisteva ancora, e che presenta sì scene di nudo parziale, allusioni sessuali più o meno esplicite, disegni provocanti e dialoghi spinti, ma senza superare il limite, senza mai mostrare scene di sesso esplicito o pornografia.
Lo storytelling è molto semplice e spesso prevedibile, lontano dai fasti narrativi visti in altre opere del Maestro, ma d’altronde è il genere stesso a non necessitare di particolari colpi di scena o virtuosismi: la trama è lineare e votata al divertissment più puro, con situazioni al limite dell’(im)possibile e create ad hoc per dar vita a gag umoristiche, sempre a sfondo sessuale, ma come sempre mai volgari o grossolane, con i due protagonisti principali che si alternano neil ruolo di “damsel in distress”.

Passando invece a parlare della parte grafica, il tratto è morbido, anch’esso semplice, non ricercato. Le anatomie sono cartoonesche, non dettagliate e ridotte al minimo, con espressioni caricaturali e deformate, come estremamente semplicistico è il lavoro di caratterizzazione degli yokai, che sia esteticamente che caratterialmente risultano a tratti banali e funzionalizzati alle vicissitudini a sfondo erotico a cui i protagonisti andranno in contro (tradotto tentacoli ovunque… ci siamo capiti).

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Non siamo quindi di fronte ad un capolavoro, questo è certo, ma si tratta comunque di un’opera valida, che vi strapperà più di una risata, senza mai esagerare o sfociare nel cattivo gusto. La semplicità è la parola d’ordine per questo lavoro, che tuttavia rimane un must della letteratura manga che darà poi vita al consistente filone ecchi. Il volume pubblicata dalla 001 sotto l’etichetta Hikari è esteticamente essenziale, con un formato interessante, che dà ampio respiro alle tavole, stampate a dimensioni maggiori rispetto a quelle dei comuni manga. L’edizione integrale è curata in modo impeccabile a livello di traduzione e note esplicative dei diversi nomi, titoli e aspetti che per un giapponese appaiono immediati mentre per un lettore occasionale che non mastica la lingua e la cultura nipponica non avrebbero alcun significato aggiunto. Prezzo ridottissimo se si considera in rapporto con la qualità.

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Revolutionary Road

La 001 Edizioni porta in Italia il primo artwork di Luis Quiles, l’illustratore catalano che si è fatto conoscere sul web, diventando un vero e proprio caso mediatico, con i suoi lavori estremamente provocatori e dissacranti, con immagini spesso crude, minimamente addolcite da alcuno scrupolo di coscienza verso l’eventuale livello di sensibilità dell’osservatore. Questo volume, che contiene molte delle sue illustrazioni, è veramente ben realizzato a livello di edizione, con stampe molto curate, carta lucida di ottima qualità, che rendono giustizia alla bellezza artistica delle caustiche rappresentazioni. Questo è indubbio.
Non sta a noi tuttavia giudicare l’oggetto di questa satira, (che non sarebbe neanche corretto chiamare propriamente in questo modo perché non è la risata ciò che veicola il messaggio, Quiles non sfrutta il castigat ridendo mores), almeno a livello di tematiche. D’altronde, non si deve venire a patti con questa rappresentazione sociale: può piacere o meno, ma si dovrebbe al massimo discutere sulla qualità stessa del lavoro, sulla sua eventuale buona riuscita, ma non si dovrebbe attaccare, in linea di principio, il fatto stesso che si faccia questo tipo di critica.

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Ci concentreremo quindi sullo stile, sulla capacità espressiva e sulla potenza visiva impressionante delle immagini contenute nel volume, che hanno fatto divertire alcuni, impallidire altri, ma soprattutto, hanno fatto discutere. Ebbene sì, perché l’intento stesso dell’autore non è la pedagogia, non l’insegnamento o la perpetuazione della sua dottrina: solo la mera volontà di far discutere, di far allarmare, di far ridere e piangere, di farci vergognare, indignare, incazzare e provare qualsiasi altro tipo di emozione, di turbamento. Tutto tranne il lasciarci impassibili davanti alle problematiche che vengono rappresentate nelle sue illustrazioni, perché questo sarebbe il più grande fallimento dell’obiettivo che Quiles si pone, ossia suscitare riflessione e dibattito, infastidire volontariamente l’osservatore. Perché l’autore non è per nulla contento del mondo in cui vive e vuole instillare, quantomeno, il germe del cambiamento, almeno mentale, con questa piccola, grande rivoluzione visiva.

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In una società come quella attuale, fortemente divisa tra opinionisti tuttologi e plurilaureati, opinion leader metropolitani in grado esprimere considerazioni e critiche anche ignorando totalmente la materia di discussione, sfruttando i social media come virtuale trampolino di lancio forense, e persone che si lasciano trasportare nell’indifferenza più totale, Quiles decide di provocare tutto e tutti, senza distinzioni, e lo fa cambiando le regole, puntando molto sull’effetto visivo della crudezza e della violenza, soprattutto psicologica, rappresentata e scatenata come reazione nello stesso osservatore. Ci si sente turbati quando si guarda alcune delle sue immagini, perché rappresentano la nostra società, ne mettono in luce gli aspetti più mainstream come quelli più taciuti, quelli che fanno più clamore e quei temi che spesso e volentieri si tende a tralasciare, quelli che dà fastidio anche solo citare, figuriamoci mettere nero su bianco (anzi colore digitale su pixel dello schermo). Tutto prima o poi passa sotto i cingoli della rivisitazione di Quiles, venendo macinato, in modo da tirarne fuori in maniera molto caricaturale ed estremizzato il suo kernel sanguinante, per mostrarlo in tutta la sua raccapricciante essenzialità a chi ha il coraggio di provare a vedere le cose addentrandosi nel profondo, sapendo di sporcarsi le mani, di imbrattarsi, di insozzarsi pur di vedere con occhi nuovi e sotto differenti prospettive un mondo crudele sull’orlo di un baratro oscuro, verso cui ci stiamo dirigendo sempre più a grandi passi.

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E così religione, gender, sfruttamento minorile, prostituzione, sessualità, pedofilia, follia, pubblicità, lo strapotere delle multinazionali e delle major, pornografia, censura, comportamenti umani di ogni tipo sono presi di mira e stigmatizzate  in questo volume che non risparmia niente e nessuno, mostrandoci un’involuzione piuttosto che un’evoluzione della nostra società. Lo stile estremamente realistico, provocatorio, acido, per alcuni elementi fa uso del cartoonesco per esaltare la componente grottesca e provocatoria, e rendere il tutto ancora più potente a livello visivo. Anche se per questo, la sessualità sdoganata e spesso oltraggiosa rappresentata, che fa da fil rouge per tutti i suoi lavori, sarebbe già sufficiente. 

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Vi consigliamo vivamente di prendere questo volume, perché vogliamo che veniate anche voi infastiditi da quest’arte, pur di maturare una propositiva opposizione a questo degrado identificato dall'autore.

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Gli orari agli stand di tutti i principali ospiti di Lucca suddivisi per case editrici

  • Pubblicato in News

Riportiamo in questa news i principali ospiti delle case editrici italiane che saranno presenti a Lucca Comics & Games 2015 e anche la posizione degli stand e gli orari delle signing session. Ci teniamo a sottolineare che queste sono le informazioni reperite al momento sui social ufficiali delle case editrici o sugli stessi siti ufficiali. Tutti gli orari sono suscettibili a eventuali variazioni dell'ultimo momento. Ci scusiamo se nello stilare la lista abbiamo dimenticato alcuni ospiti o case editrici, nel caso vi preghiamo di farcelo sapere e la news verrà aggiornata.

Bao Publishing

Lo stand di questa casa editrice si trova nel Padiglione Napoleone, stand E219 e E223. Gli ospiti presenti saranno Matt Fraction e Chip Zdarsky, Kelly Sue De Connick e Emma Rios, Asaf Hanuka e Tomer Hanuka, Boaz Lavie, Gabriel Ba e Fabio Moon, Zerocalcare, Vanna Vinci, LRNZ, Andrea Accardi e Roberto Recchioni, Stefano Turconi e Teresa Radice, Alessandro Baronciani, Marta Baroni, Flavia Biondi, Elena Casagrande, Alberto Madrigal, Elisabetta Romagnoli, Giulia Sagramola, Matteo Scalera, Alessio Spataro, Emiliano Mammucari, Davide Gianfelice.

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Edizioni BD

Allo stand di Edizioni BD sarà presente James O'Barr, che presenterà il suo Il Corvo - Libro Secondo, disponibile per la signing session a questi orari:

    giovedì 29 ottobre, dalle ore 16 alle 18
    venerdì 30 ottobre, dalle ore 11 alle 13
    sabato 31 ottobre, dalle ore 10 alle 12
    domenica 1 novembre, dalle ore 10 alle 11.30

sarà sufficiente acquistare il volume o anche solo Il Corvo, per poter partecipare a tali session. Sarà presente anche Thomas Gilbert, ma al momento non abbiamo informazioni ufficiali sugli orari.

Edizioni Inkiostro

Al Padiglione Napoleone ci sarà anche Edizioni Inkiostro con i seguenti ospiti: Rossano Piccioni, Otto Schmidt, Stefano Fantelli, Enrico Carnevale, Luca Blengino, Emmanuele Baccinelli, Andrea Cavaletto, Lucio Parillo, Renato Riccio, Marco Greganti, Francesco Biagini, Christian Ferrero, Andrea Gallo, Fabiano Ambu, Giuseppe Marinello, Paolo Antiga, Marco Patrucco, Blake Malcerta, Nicola Genzianella, Nathan Ramirez, Giorgio Santucci e Giuseppe Di Bernardo.

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J-Pop

Padiglione Napoleone, Stand E227, ospite d'eccezione sarà Yasuhiro Nightow, disponibile per le signing session in queste fasce orarie

    giovedì 29 ottobre: dalle ore 15 alle 17 (100 persone)
    venerdì 30 ottobre: dalle ore 15 alle 17 (100 persone)
    sabato 31 ottobre: dalle ore 15 alle 17 (100 persone)
    domenica 1 novembre: dalle ore 14 alle 16 (100 persone)

Panini Comics

La Panini ha l'intero Pala Panini a disposizione per gli stand e per i suoi ospiti. Per le signing session leggete qui il regolamento. Fra gli ospiti, Tsutomu Nihei, Kathryn e Stuart Immonen, Paul Renaud, Daw, Marco Checchetto, Stefano Vietti, Andres Mossa, Silver, Gabriele Salvatores, Milo Manara, Davide Toffolo, Leo Ortolani, Elena Zanzi, Federica Di Meo, Jean-Yves Ferri, Didier Conrad, Alessandro Piccinelli.

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Radium

Anche Radium (ex Atomico) sarà a Lucca nei giorni di fiera al Padiglione Napoleone, Stand E 175, ed ecco di seguito gli orari e gli autori presenti.

 Giovedì
10,00 - 12,30
Daniele Orlandini (prima con Davide La Rosa e poi con Paul Azaceta, mica pizza e fichi!)

Venerdì
10,00 - 11,00
Tris Atomico!
Giuseppe Camuncoli + Daniele Orlandini + Cinci

14,00 - 15,30
Tris Atomico!
Daniele Orlandini + Doc Manhattan + Cinci

Sabato
10,00 -11,00
Michele Bertilorenzi e Cinci

14,00 - 15,30
Daniele Orlandini + Cinci e Matteo Casali (di passaggio il DocManhattan e il Tuono nazionale)

19,00 - 20,30
RADIUM PARTY con Daniele Orlandini, Cinci, Matteo Casali, DocManhattan, Matteo Scalera, Cammo e Michele Bertilorenzi.

Domenica
11,30 - 12,30
Tris Atomico!
Cinci + Michele Bertilorenzi + Daniele Orlandini

RW Edizioni

Per la RW Edizioni, Padiglione Passaglia in Piazza Napoleone, segnaliamo la presenza di Mark Buckingham con i seguenti orari di signing session.

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Saldapress

Padiglione Napoleone, stand E 175 e la posizione della Saldapress in quel di Lucca, senza dimenticare il classico container di The Walking Dead sulle mura. Ospite d'onore sarà Paul Azaceta, che firmerà i volumi nelle seguenti fasce orarie:

GIOVEDÌ dalle 11 alle 12.30 e dalle 16 alle 17.30
VENERDÌ dalle 16.30 alle 18
SABATO dalle 11.30 alle 12.30 e dalle 17 alle 18.30
DOMENICA dalle 15 alle 16.30

Sergio Bonelli Editore

In un padiglione in piazza Antelminelli, il ricchissimo programma di Sergio Bonelli Editore con il calendario delle signing session e delgi autori ve lo linkiamo a questo indirizzo, per semplicità di gestione della news.

Shockdom

Padiglione Passaglia per Shockdom che porta in fiera numerosi autori del suo parco testate. Tra loro Fraffrog, Nirkiop, Fubi, Dario Moccia, Rinoceronte, Bigio, Dado, Albo, Gaunt, Sio, Manu, Pocci Pocetta, Angela Vianello, Loputyn, Alyah, Fiore Manni, Tiziana de Piero, Antonucci & Fabbri, Batawp, LucioP, Toninelli, Farina e Ferrari, Trentin e Kaneda. Di seguito tutte le info, anche gli orari di presenza degli autori ad altri stand in fiera.

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Star Comics

Giovedì 29 ottobre:
Ore 11:00 – 12:00, presso stand Star Comics (Pad. Napoleone E189), lo sceneggiatore Davide La Rosa e la disegnatrice Vanessa Cardinali incontreranno il pubblico e firmeranno le copie del volume: Speciale Suore Ninja: la Sorella dei Mostri.

Ore 12:00 – 13:30, presso stand Star Comics (Pad. Napoleone E189), gli autori de “I Maestri dell’Orrore” incontreranno il pubblico e firmeranno i quattro volumi della collana “Roberto Recchioni Presenta: I Maestri dell’Orrore”.
Ore 14.00 – 15:30, presso stand Star Comics (Pad. Napoleone E189), lo sceneggiatore Ivan Brandon e i disegnatori Nic Klein e Elia Bonetti incontreranno il pubblico e firmeranno le copie di Drifter e La Notte dei Morti Viventi.
Ore 16:00 – 17:00, presso stand Star Comics (Pad. Napoleone E189), Yoshiko Watanabe, Stefano Simeone e Giuseppe Camuncoli incontreranno il pubblico e firmeranno le copie di Come un Balletto di Musica Rock e Ajin: Demi Human.

Venerdì 30 ottobre:

Ore 11:00 - 12:30, presso stand Star Comics (Pad. Napoleone E189), gli autori de “I Maestri dell’Orrore” incontreranno il pubblico e firmeranno i quattro volumi della collana “Roberto Recchioni Presenta: I Maestri dell’Orrore”.
Ore 12:30 – 14:00, presso stand Star Comics (Pad. Napoleone E189), gli autori Yoshiko Watanabe e Stefano Simeone incontreranno il pubblico e firmeranno le copie di Come un Balletto di Musica Rock.
Ore 14:30 – 16:00, presso stand Star Comics (Pad. Napoleone E189), 1° sessione di autografi con Kamui Fujiwara.
Ore 16:00 – 17:30, presso stand Star Comics (Pad. Napoleone E189), lo sceneggiatore Ivan Brandon e i disegnatori Nic Klein e Elia Bonetti incontreranno il pubblico e firmeranno le copie di Drifter e La Notte dei Morti Viventi.
Ore 17:00 – 18:00, presso stand KOCH MEDIA (Pad. Carducci M64), 1° sessione di autografi con Kamui Fujiwara.

Sabato 31 ottobre:

Ore 11:00 – 12:00, presso stand KOCH MEDIA (Pad. Carducci M64), 2° sessione di autografi con Kamui Fujiwara.
Ore 11:00 – 12:00, presso stand Star Comics (Pad. Napoleone E189), lo sceneggiatore Ivan Brandon e i disegnatori Nic Klein e Elia Bonetti incontreranno il pubblico e firmeranno le copie di Drifter e La Notte dei Morti Viventi.
Ore 12:30 – 13:30, presso stand Star Comics (Pad. Napoleone E189), gli autori de Speciale Suore Ninja: La Sorella dei Mostri e di Nick Banana: Gli Anni Segreti incontreranno il pubblico per sessioni di firma copie e disegni.
Ore 14:00 – 15:30, presso stand Star Comics (Pad. Napoleone E189), 2° sessione di autografi con Kamui Fujiwara.
Ore 16:00 – 17:00, presso stand Star Comics (Pad. Napoleone E189), gli autori de “I Maestri dell’Orrore” incontreranno il pubblico e firmeranno i quattro volumi della collana “Roberto Recchioni Presenta: I Maestri dell’Orrore”.

Domenica 1° novembre:

Ore 11:00 – 12:00, presso stand KOCH MEDIA (Pad. Carducci M64), 3° sessione di autografi con Kamui Fujiwara.
Ore 11:00 – 12:00, presso stand Star Comics (Pad. Napoleone E189), Yoshiko Watanabe, Stefano Simeone e Giuseppe Camuncoli incontreranno il pubblico e firmeranno le copie di Come un Balletto di Musica Rock e Ajin: Demi Human.
Ore 12:30 – 13:30, presso stand Star Comics (Pad. Napoleone E189), gli autori de Speciale Suore Ninja: La Sorella dei Mostri e di Nick Banana: Gli Anni Segreti incontreranno il pubblico per sessioni di firma copie e disegni.
Ore 14:00 – 15:00, presso stand Star Comics (Pad. Napoleone E189), gli autori de “I Maestri dell’Orrore” incontreranno il pubblico e firmeranno i quattro volumi della collana “Roberto Recchioni Presenta: I Maestri dell’Orrore”.
Ore 15:30 – 17:00, presso stand Star Comics (Pad. Napoleone E189), 3° sessione di autografi con Kamui Fujiwara.

Tunué

Piazza Napoleone, Stand E101 e 102, è la posizione in fiera di Tunué, che porta autori stranieri del calibro di Tony Sandoval, Pau, Jérémie Moreau. Per quanto riguarda gli italiani e la loro presenza allo stand, potete leggere qui sotto:

Sergio Algozzino: venerdì 30, sabato 31 ottobre e domenica 1 novembre fino alle ore 13
Francesco Artibani e Katja Centomo: da venerdì 30 ottobre a domenica 1 novembre (fino alle ore 16)
Luca Bertelè: giovedì 29, venerdì 30, sabato 31 ottobre e domenica 1 novembre fino alle ore 16
Simona Binni: da giovedì 29 ottobre a domenica 1 novembre
Luca Ferrara: venerdì 30, sabato 31 ottobre e domenica 1 novembre
Mauro Ferrero: venerdì 30 ottobre dalle ore 15 e domenica 1 novembre fino alle ore 16
Daniele “Gud” Bonomo: giovedì 29 ottobre e domenica 1 novembre
Grazia La Padula: da giovedì 29 ottobre a domenica 1 novembre
Gaspard Njock: da giovedì 29 ottobre a domenica 1 novembre
Giorgio Pontrelli: da venerdì 30 ottobre a domenica 1 novembre
Arianna Rea: sabato 31 ottobre
Luca Russo: venerdì 30 e sabato 31 ottobre
Teresa Radice e Stefano Turconi: da giovedì 29 ottobre fino a domenica 1 novembre

Per le modalità vi rimandiamo a questo link.

001 Edizioni

001 Edizioni e Hikari saranno a Lucca con i seguenti ospiti: Shintaro Kago, Keiko Ichigughi, Alonso Rojas, Mauro Talarico, Luis Quiles, Davide La Rosa, Charlie B, Tarkova, Chang, Alberto Alpozzi e Carmelo Calderone. Qui il pdf in alta definizione.

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