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Panini e Bonelli aumentano i prezzi

sag01Che il motivo sia la crisi o l'aumento dei materiali, il risultato è che due dei principali editori di fumetti d'Italia, Panini Comics e Sergio Bonelli Editore, si trovano all'incirca nello stesso periodo ad aumentare il prezzo ai propri albi.

L'aumento Bonelli colpisce indiscriminatamente tutte le testate con un aumento di 0.20 - 0.30 €. Il prezzo dei mensili si assesta quindi a € 2,90; 20 centesimi in più anche per Brendon, Julia e Lilith, mentre Martyn Mystére passa da 4.70 a 5.00 euro e i Romanzi a fumetti vedono un aumento di ben 50 centesimi.
Il primo albo a traghettare il lettore Bonelli nella novità sarà il numero 1 di Saguaro, cosa che pone uno spartiacque ben preciso sull'inizio dell'applicazione di questi aumenti al 26 maggio.

A differenza di quanto operato da Sergio Bonelli Editore, invece, gli aumenti di Panini riguardano per il momento i soli manga da edicola, che vedranno crescere del 7% circa (30 centesimi) il prezzo di copertina. 
Da giugno i manga da edicola targati Planet Manga passeranno da € 3.90 a € 4.20; verranno interessati da questo qumento titoli come Code: Breaker, Naruto, Bleach, Air Gear, Soul Eater, Bakuman, L'Attacco dei Giganti, Sket Dance, Ultimo e I Signori dei Mostri.
Con questo nuovo aumento (l'ultimo, lo ricordiamo, risale alll'estate del 2007) il prezzo delle prime tirature si avvicina di molto a quello delle ristampe (€ 4.50), operazione che può far pensare a un probabile futuro allineamento tra le due edizioni.

A margine di questo una considerazione è d'obbligo: sono lontani i tempi in cui disclaimer rumorosi (ma pur sempre dignitosi nel considerare l'importanza del rapporto tra editore e lettore) o annunci nelle pagine redazionali erano portatori di questo tipo di comunicazione, ora relegato alle singole specifiche di ogni albo il questione. Se da un lato è vero che internet e i cataloghi come "Anteprima" permettono al lettore di essere sempre aggiornato, dall'altro è vero che si sta perdendo la cordiale usanza ad avvertire il lettore di ogni aumento sul prezzo di copertina, laddove - senza andare troppo indietro nel tempo - ancora la fine degli anni Novanta poteva insegnare il rispetto di un rapporto cristallino tra editore e lettore.

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