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Redazione Comicus

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Nova Annihilation Conquest 0

Nova Annihilation Conquest 0Dopo il fortunato evento cosmico dell'anno scorso, la Panini presenterà ad aprile Annihilation Conquest, il seguito che la Marvel ha messo in cantiere dopo aver registrato un buon successo di vendite e critica per un settore del Marvel Universe che in molti davano per disperso.

Questo volume zero è un buon esempio di quanto la Marvel abbia deciso di capitalizzare il patrimonio di lettori interessati in sci-fiction, con quattro brevi storie incentrate sugli araldi di Galactus che cercano di concludere abbastanza efficacemente alcune delle trame rimaste in sospeso con Annihilation, e, soprattutto, l'inizio di una nuova serie regolare, interamente incentrata su Nova, la vera rivelazione dell'evento cosmico dell'anno scorso.

I primi tre capitoli di questa testata, ad opera di Dan Abnett e Andy Lanning, con le matite di Sean Chen migliori del solito, sono un'ottima partenza e non solo perché riescono a sfruttare in pieno il potenziale narrativo raggiunto con il nuovo status-quo di Richard Rider, ma anche e soprattutto per come riescono efficacemente a cogliere in pieno l'atmosfera e le contraddizioni de L'Iniziativa, lo status-quo del Marvel Universe dopo Civil War.



Riccardo Galardini

Guardie d'Onore

Guardie d'OnoreLa narrativa per l’infanzia incontra il romanzo cavalleresco in questa graphic novel, in cui assistiamo alle vicende di un gruppo di topi, detto guardia d’onore (Mouse Guard), che si occupa di esplorare e pattugliare i sentieri che collegano i villaggi nascosti dei topi.
Tre di essi, alla ricerca di un mercante smarrito, si trovano invischiati in un complotto di un gruppo di sovversivi che vuole far crollare l’impero.

David Petersen è uno che si è fatto le ossa come illustratore di libri per l’infanzia, il che è al tempo stesso pregio e difetto di questa sua produzione. Le tavole sono suggestive e ottimamente realizzate, ma in più di un caso risulta difficile comprendere lo svolgimento degli eventi, tanto che ci si trova a ringraziare per i frontespizi dei capitoli, che riescono a fare il punto della situazione su quanto appena accaduto (ad esempio, la scena in cui l’eremita recupera i corpi dei due topi).

Il volume è comunque una lettura intensa e piena di idee interessanti, che farà un figurone, grazie al formato elegante, nella libreria di qualsiasi lettore.


Gianluca Reina

Ghost World

Ghost WorldNon succede praticamente nulla, in Ghost World.
Però Daniel Clowes ci narra in maniera splendida di quel mondo fantasma che si chiama adolescenza, e lo fa utilizzando dialoghi di un realismo spinto, duro, spigoloso, arricchiti da un segno al solito morbido e perfettamente leggibile, impreziosito da un ingombrante colore azzurro che rende i personaggi quasi ectoplasmici.

La forza dei fumetti di Clowes non sta nell'intreccio, ma nella disarmante umanità dello spettacolo che l'autore mette in scena: Ghost World è la vita vista nell'ottica dell'adolescente, più che dell'adulto; è uno stralcio della storia di alcuni personaggi che paiono reali, una nicchia in cui gli adulti entrano sporadicamente, e solo per assumere la forma di macchiette.

Si sente che tutto ciò che stiamo leggendo è qualcosa di 'sotterraneo', qualcosa che non percepiremmo se vivessimo davvero quelle situazioni da persone mature.
È questa la più bella caratteristica dell'adolescenza, e, nel contempo, anche la più bella caratteristica di questo Ghost World.


Luca Baboni

JLA 3

JLA 3Nell’episodio precedente avevamo lasciato la nuova Justice League of America (ed in particolare Fulmine Nero) convinta di essere alle prese con Starro, che appare difatti anche in copertina.
In realtà il problema è ben più complesso e coinvolge altri villain come Solomon Grundy e Amazo, sebbene non nel modo che ci immagineremmo. La chiave di tutto? Nient’altro che Red Tornado ed il suo ex-corpo robotico.

Anche se i personaggi sopracitati potrebbero farci pensare a trame già viste, due sono gli elementi da apprezzare. In primo luogo il fatto che, sfruttando la lezione imparata in altre serie come 52, ampio spazio venga concesso da Brad Meltzer alle seconde linee quali lo stesso Red Tornado o Red Arrow, rispetto ai grossi calibri come Superman, Batman e Wonder Woman. In secondo luogo i disegni di Ed Benes danno una certa freschezza al tutto rendendo scorrevole la lettura.

Una serie che si mantiene quindi su discreti livelli, quantomeno nell’ambito del classico fumetto a stelle e strisce.


Andrea "Zio-P" Poli
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