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Daniele Croci

Daniele Croci

Millar e Yu tentano il record

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kapowQuest'anno i visitatori del Kapow!, importante Comic-Con che si svolge a Islington nel Regno Unito, avranno la possibilità di assistere a un evento unico nella storia del fumetto mondiale.

Gli importanti autori Mark Millar e Leinil Yu, con l'aiuto di altri autori presenti, tenteranno infatti di battere il Guinness World Record per la “creazione più veloce di un albo a fumetti” nonché quello per “maggior numero di contributi alla creazione di un fumetto”. Nel dettaglio hanno in programma di realizzare un numero di 20 pagine del loro celebre comic Supreme tra le 11.00 e le 18.30 di sabato 9 aprile. Per riuscire nell'impresa hanno riunito un team di grandi nomi, tra cui Dave Gibbons, John Romita Jr., Frank Quitely e altri.

Il volume uscirà poi per la linea Marvel Icon, e tutte le royalties verranno interamente devolute alla Yorkhill Children’s Foundation, un'associazione per i bambini ricoverati all'ospedale nel distretto di Yorkhill in Scozia.

Deadpool: La guerra di Wade Wilson

Il personaggio di Deadpool, creato da Fabian Nicieza e poi sviluppato da Joe Kelly, sta vivendo negli USA un momento editoriale particolarmente fortunato, e questa popolarità si è riflessa anche nella pubblicazione italiana di una serie di volumi 100% Marvel a lui dedicati nell'ultimo anno. Dopo lavori di qualità altalenante come “I Re del Suicidio” e il doppio “In Viaggio con la Testa” è la volta di “La Guerra di Wade Wilson”. Il volume è stato pubblicato per la collana americana Marvel Knights, un'etichetta editoriale che propone visioni “fuori continuity” di personaggi Marvel.

Questo volume autoconclusivo vede il nostro alle prese con una commissione del Senato statunitense che lo accusa di un massacro avvenuto in Messico: Wade Wilson, l'alter ego del “merc with a mouth”, ripercorre così i fatti in retrospettiva, a partire da un suo presunto coinvolgimento in una squadra governativa supersegreta composta, oltre che da lui, da Domino, Silver Sable e Bullseye, e che operava negli anni '80 (!) in zone “calde” del mondo. La vicenda finisce anche per ricollegarsi ad Arma X, il famigerato progetto per il supersoldato che ha donato a Deadpool i suoi poteri – così come ha fatto con Wolverine – insieme con una sana instabilità mentale.

Lo scrittore di gialli Duane Swierczynski tesse una vicenda fortemente incentrata sul tema, proprio della letteratura novecentesca, dell'inattendibilità del narratore. Tra un salto temporale e l'altro la storia viene sostenuta soprattutto dalle didascalie, che spesso sono dissonanti rispetto a quanto rappresentato nelle tavole di Jason Pearson. Fondamentale è la presenza di numerosi flashback, la cui attendibilità viene continuamente messa in questione sul duplice livello dei personaggi da un lato, e dal lettore dall'altro. Ed è proprio il lettore a cui si rivolge direttamente Deadpool, rompendo come consuetudine la quarta parete, per riflettere sul concetto stesso di reale nella produzione artistica e quindi simbolica, in un finale quasi dal sapore pirandelliano.
Se sul livello fabula-intreccio l'impianto rende bene, altrettanto non si può dire sul livello dello humour, che normalmente caratterizza le storie di questo supereroe. I momenti in cui la storia strappa qualche sorriso sono davvero pochi, e le gag fanno per lo più affidamento sulla già discussa struttura in retrospettiva.
Dal punto di vista grafico il volume non regala particolari emozioni. I disegni di Pearson fanno il loro lavoro senza infamia né lode, peccando forse in una certa rigidità nella composizione delle tavole e delle inquadrature.

Per concludere, questo quarto 100% Marvel dedicato al personaggio si rivela essere un buon acquisto, soprattutto per gli amanti del folle mercenario. Senza avere particolari pretese riesce a proporre un'impalcatura che più o meno funziona ma che non lascia il segno in tutto ciò che le è accessorio.
Con il recente annuncio della pubblicazione anche in Italia da parte della Panini di una serie da edicola dedicata al personaggio,
viene però da chiedersi se la qualità delle storie proposte potrà continuare a essere abbondantemente sopra la soglia dell'accettabilità: forte è infatti il rischio dell'esaurimento della vena per sfruttamento eccessivo.

Ancora fumetti per Stephen King

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kingDopo la fortunata serie de La Torre Nera e altri lavori come The Stand o The Talisman – questi ultimi inediti in Italia – ritorna la proficua collaborazione fra lo scrittore statunitense Stephen King e il mondo del fumetto.

Non più un adattamento di libri o racconti, ma piuttosto una (auto)biografia, realizzata con Michael Lent e Brian McCarthy, che si prefigge lo scopo di portare luce su quegli avvenimenti più o meno noti di ieri che hanno reso oggi King il re delle tenebre. Troveranno spazio anche i momenti più difficili della vita dell'autore, come i problemi di droga e alcol o il terribile incidente del 1999 da cui è miracolosamente uscito vivo.

Il lavoro non verrà pubblicato dalla Marvel Comics, come era invece avvenuto per i precedenti lavori realizzati con lo scrittore, ma  dalla casa indipendente Bluewater Productions dello Stato di Washington. Il fumetto farà parte della linea Orbit, dedicata esclusivamente a lavori biografici su personaggi celebri nell'arte, nella letteratura o nello sport.

L'India e il fumetto socialmente impegnato

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Pochi giorni fa in India è stato pubblicato un fumetto per sensibilizzare la popolazione riguardo la delicata questione del comunalismo. Con questo termine, che nell'accezione indiana non ha nulla a che vedere con il marxismo, si intendono tutte quelle pratiche volte alla creazione di odio e stereotipi su base etnica o, più frequentemente, religiosa all'interno della comunità sociale.

Communalism Explained! A Graphic Account è il nome del volume scritto da Ram Puniyani e disegnato da Sharad Sharma che è stato pubblicato sia in lingua hindi sia in inglese, e che sarà anche disponibile online gratuitamente.

Al di là del valore dell'opera in sé, bisogna soffermarsi sull'importanza dell'operazione che da un lato conferisce assoluta dignità al media fumetto, ancora relegato in India – e non solo – per lo più a un mero intrattenimento fanciullesco, mentre dall'altro rende “popolare” una tematica così scottante tramite un mezzo di facile approccio e indicato anche ai lettori più giovani.

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