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Il trailer di Mercurio Loi, la serie Bonelli di Alessandro Bilotta

  • Pubblicato in News

Vi avevamo parlato, tempo fa, della nuova serie Sergio Bonelli Editore dedicata al personaggio di Mercurio Loi, creato da Alessandro Bilotta, che abbiamo imparato a conoscere grazie all'avventura pubblicata sulla collana Le Storie.

Durante Lucca Comics & Games 2016, la Bonelli ha pubblicato un trailer realizzato da Alex Dante per la testata in edicola nel 2017. Potete vedere il filmato qui di seguito:

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Mercurio Loi, la nuova serie Bonelli: intervista ad Alessandro Bilotta

Poco più di una settimana fa, vi abbiamo dato notizia della nuova serie a fumetti Bonelli scritta da Alessandro Bilotta e che ha come protagonista Mercurio Loi, personaggio apparso già nella collana Le Storie Bonelli a inizio 2015. Il primo numero della nuova collana uscirà nella primavera del 2017. Abbiamo contattato Alessandro Bilotta per scoprire maggiori dettagli su Mercurio Loi.

Ciao, Alessandro. Bentornato su Comicus.
Di Mercurio Loi abbiamo già parlato in passato, ci puoi riassumere com'è nata l'idea per il personaggio?

Per la collana Le Storie della Bonelli ho scritto diversi episodi che affrontavano diversi generi e temi. All'ennesima sceneggiatura ho voluto provare a inventare un mondo, cioè a raccontare uno scenario e dei personaggi che dessero l'idea di avere molte storie alle loro spalle e altrettante davanti. Così ho pensato a Mercurio Loi, un professore universitario impiccione con delle capacità intellettive sopra la media, calato in una Roma del 1825 che assomiglia a un mondo di matti, popolato da sette, confraternite, cospiratori e sopratutto un papa che si è fatto re. Posso dire che, considerando anche quello che avevo scritto in precedenza, ci ho messo dentro molto di quello che so e che mi interessa.

Come si è sviluppata, poi, in serie il racconto apparso su "Le Storie Bonelli" l'anno scorso? Il finale della storia appariva già aperto, ti era chiaro fin dal primo momento un suo ulteriore sviluppo?
Come ti dicevo, non avevo ancora idea di proseguire, volevo solo creare un mondo. In seguito ho sviluppato le idee portandole nella direzione che era in embrione nell'episodio delle Storie, un mondo di supereroi senza super poteri o forse semplicemente un mondo di matti.

Di cosa tratteranno i singoli episodi, quali sono le tematiche principali che affronterai?
Le cose che mi interessano di più sono temi filosofici universali che servono a raccontare il passato, ma anche a fotografare il tempo presente. Intendo il male, la follia, la corruzione, la paura, l’identità, il potere, che cos’è un eroe, che cosa significa salvare il mondo.

Che tipo di legame ci sarà fra le singole storie, ci sarà una forte continuity o saranno abbastanza indipendenti l'una dalle altre?
Come ho fatto per Valter Buio e sto facendo per Il Pianeta dei Morti di Dylan Dog, il modo in cui preferisco scrivere una serie è dandole continuità narrativa, ma allo stesso tempo rendendo indipendenti alla lettura i singoli episodi. In modo da dare la possibilità a un lettore di avvicinarsi in ogni momento, ma da far godere una storia più ampia a chi la segue con regolarità.

Da quanti numeri sarà composta la serie?
Questo dipenderà dal numero dei lettori che la seguiranno.

Come mai la scelta di proporre la serie a colori e non nel più tradizionale bianco e nero bonelliano?
Nelle mie intenzioni, le storie di Mercurio Loi non sono strettamente tradizionali e il colore è un ulteriore elemento di sperimentazione narrativa, almeno questo è il modo in cui stiamo cercando di utilizzarlo, non con il semplice scopo di sorprendere con lo splendore del technicolor.

Fra le protagoniste della serie ci sarà la Roma del primo Ottocento, come hai proceduto alla documentazione sul periodo storico e quanto la serie sarà fedele ai fatti storici e quanto, invece, li rielaborerà?
Non sarà una serie storica, ma una serie ambientata in un preciso periodo storico. Quindi al centro delle vicende ci saranno i protagonisti della serie, non i personaggi storici, le guerre, le date e i trattati.

Immagino che la serie abbia impegnato la maggior parte del tuo tempo, ma, come sappiamo, lavori anche su Dylan Dog e in particolare sul Dylan alternativo del pianeta dei morti. Mercurio Loi a parte, dunque, parlaci dei tuoi progetti per il futuro.
Sì, i miei progetti sono questi. Oltre a Mercurio Loi, la serie di Dylan Dog e lo speciale annuale del Pianeta dei Morti di cui a fine settembre uscirà il secondo episodio.

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Bonelli: annunciata la serie di Mercurio Loi di Alessandro Bilotta

  • Pubblicato in News

Come noto, Alessandro Bilotta era al lavoro su nuove storie di Mercurio Loi, personaggio apparso sulla testata Le Storie Bonelli. Ieri sera, in occasione del festival La Repubblica delle Idee, lo sceneggiatore e Michele Masiero hanno dato l’annuncio dell’uscita in primavera della serie dedicata al personaggio.

Al momento, sappiamo che la serie sarà a colori e che, fra i disegnatori coinvolti, ci sarà Giampiero Casertano, autore delle illustrazioni che vi mostriamo nella gallery in basso.
Restate con noi per ulteriori informazioni.

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Le Storie 38: Ramsey & Ramsey

L'editoria si evolve, ed evolvendosi costringe ad attuare scelte particolari. Negli ultimi anni il vistoso calo di lettori del fumetto “popolare” ha rimesso in discussione le politiche editoriali e le scelte produttive delle più importanti case editrici del suolo italico, costringendo a chiusure forzate, netti cambi di carreggiata e ad un restyling di personaggi storici come Dylan Dog o Diabolik.
In un periodo di continua innovazione e rinnovamento il colosso Sergio Bonelli Editore ha colto la palla al balzo proponendo con una certa lungimiranza la collana de Le Storie, dove il lettore casuale ogni mese può leggere una storia autoconclusiva creando così un perfetto prodotto "causal" capace di unire una fruibilità che non necessita alcuna conoscenza del personaggio ad un buon livello artistico.
Tra le storie uscite si sono toccati picchi di qualità che rendevano determinati volumi un unicum del genere e spesso questi lavori avevano come filo conduttore il nome di uno sceneggiatore: Alessandro Bilotta.

"Ramsey & Ramsey", il suo nuovo lavoro, è un thriller ambientato nella più classica delle Londre vittoriane che ancora non si è ripresa dallo spettro di un Jack lo Squartatore che pare ora esser tornato a mietere vittime. A risolvere l'impiccio ci saranno il buon Philp Wisdom, nuovo ispettore capo di Scottland Yard che deve scontrarsi con il pressapochismo dei suoi agenti, e due fratelli gemelli titolari di un'agenzia investigativa e dai caratteri completamente contrapposti: il brillante e bizzarro Arthur Ramsey ed il violento, e vizioso, Jack Ramsey. Ovviamente qui sta l'imbroglio dell'autore Bonelli ai "danni" del lettore che si aspetta una normale storia d'investigazione: il thiller è solo il palcoscenico su cui si muoveranno i personaggi che dovranno confrontarsi non solo con un killer ma con gli angoli più oscuri delle loro stesse menti.

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C'è tanto di From Hell in quest'opera, nel lavoro di Alan Moore gli omicidi erano la ritualità per far collimare due universi, due piani temporali, qui gli omicidi sono involontariamente il motore per far schiantare piccole esistenze l'una contro l'altra cambiando fragili equilibri che si erano riusciti a creare decadi addietro. Non più universi di spazio-tempo, ma intimi universi ad personam fatti di emozione-identità, in una caccia all'uomo che sconvolgerà le vite di tutti i partecipanti.
La tempesta d'indizi con i quali Bilotta e Michele Bertilorenzi si divertono a prenderci in giro e l'umanità di ogni situazione al di fuori dei protagonisti, con dialoghi curati che rendono reale ogni personaggio del volume indipendentemente dal suo peso nella storia, è solo l'ennesima ciliegina sulla torta di un'esecuzione esemplare che riesce nella rara impresa di far coincidere l'autoriale ed il popolare e di creare un prodotto da edicola con una potenza ed un livello qualitativo tale da considerarlo già una necessità per la propria biblioteca.

La figura dei tragici Ramsey è il punto gravitazionale della storia, l'ambivalenza antitetica di ognuno di loro è come un vortice che porta anche il mondo intorno a loro ad essere ambivalente, come il giorno e la notte, e scritta con un metodo minuzioso e scaltro che costringe il lettore (persino, lui – NOI - presi nel vortice) a nutrire dubbi e a schierarsi. C'è chi nel loro universo di genio, donne, profumi, droga e due ore di sonno a notte ci si adegua, diventando "doppio" come la dolce moglie di Arthur Ramsey e chi ci si scontra, rimanendone succube e consumato, fino a rivelarsi e a rivelarci personalità contorte del proprio carattere come appunto il giovane ed appassionato Philp Wisdom.
Il citazionismo d'autore e i riferimenti ai fatti veramente accaduti sono inside joke sui quali Bilotta non si appoggia per far progredire la trama.

Ad accompagnare lo sceneggiatore in questa sfida, come già anticipato, c'è il talentuoso Michele Bertilorenzi, autore capace di farsi notare sia in Italia (anche sue le matite per il rilancio di Kriminal) che all'estero in case di prim'ordine come DC e Marvel (per la quale ha lavorato su personaggi del calibro di Daredevil e Dark Wolverine, tra gli altri). Il tratto del disegnatore è preciso ed intenso, non lesina nei dettagli di Londra e riesce ad essere un ulteriore valore aggiunto quando caratterizza con pochi e fini tratti i due gemelli, così uguali eppure così diversi. Nelle scene di lotta, poi, si sente il background dei comics americani che contibruisce a creare una conclusione dinamica ed epica in un combattimento brutale dal taglio cinematografico.

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"Ramsey & Ramsey" è l'ennesima dimostrazione di come il talento di Bilotta sia mutevole e di come lo sceneggiatore riesca a costruire, partendo da una qualsiasi storia o spunto storico, una complicata ragnatela di drammi, tanto incredibile quanto apprezzabile, e di come la famigerata gabbia bonelliana sia per lui e Bertilorenzi uno stimolo per muovere trame e situazioni più innovative di quelle viste in altri volumi. Un narratore talmente abile da far accettare a tutti (sia al lettore più attento, sia a quello casuale) il compromesso intrinseco di ogni sua storia, dove personaggi ed avvenimenti trascendono dalle normali logiche narrative e divengono metafore, a volte dolci e a volte provocatorie... sempre spiazzanti.
Il viaggio con Ramsey & Ramsey è un dramma mozzafiato al quale assistiamo inermi; e come spettatori basiti finiamo a sperare, fin all'ultima vignetta dell'ultima pagina, di poter far qualcosa per ciascuno dei protagonisti.

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