Laurea Honoris Causa a Sergio Bonelli
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Un prestigioso riconoscimento accademico premierà la straordinaria carriera di un grande autore ed editore di fumetti. Martedì 26 aprile, infatti, all'Università "La Sapienza" di Roma, sarà conferita la laurea honoris causa in scienze della comunicazione a Sergio Bonelli, popolarissimo editore di grandi successi come Tex Willer e Dylan Dog, creatore ed autore di serie come Zagor e Mister No. La cerimonia di consegna della laurea a Bonelli si svolgerà alle ore 18.00, nell'Aula Magna del Rettorato (Città Universitaria - piazzale Aldo Moro, 5) e coronerà un percorso nato all'interno dell'Università del Fumetto: l'iniziativa proposta da Romics, il Festival Internazionale del Fumetto e dell'Animazione, diretto da Luca Raffaelli e organizzato da Castelli Animati e da Fiera Roma. Nel corso della quarta edizione del festival (svoltasi nell'ottobre scorso), Romics ha infatti lanciato la grande novità di questo seminario accademico, con credito formativo riconosciuto dall'Ateneo romano. Un'iniziativa aperta a tutto il pubblico, con lezioni sulla storia e le tecniche del fumetto realizzate con l'autorevole collaborazione dell'Università "La Sapienza" di Roma - Facoltà di Scienze della Comunicazione, Dipartimento di Sociologia e Comunicazione, e Facoltà di Scienze Umanistiche, Dipartimento di Arti e Scienze dello Spettacolo. Proprio all'interno di Romics e dell'Università del Fumetto fu lanciata la proposta di conferire a Sergio Bonelli la laurea honoris causa, idea che trova adesso la sua felice realizzazione. La cerimonia di martedì vedrà le prolusioni del professor Renato Guarini, Rettore dell'Università degli Studi di Roma "La Sapienza", del professor Mario Morcellini, Preside della Facoltà di Scienze della Comunicazione, e la "laudatio" a Sergio Bonelli del professor Alberto Abruzzese, che è presidente del Comitato Scientifico dell'Università del Fumetto, composto da Sergio Brancato, Orio Caldiron, Stefano Cristante, Gino Frezza.
Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. - www.romics.it
Francesco Farru
In prigione è un'opera dura, a tratti sgradevole, che apre uno squarcio sulla disumana realtà carceraria giapponese: una testimonianza sui tre anni che l'autore ha trascorso in una prigione sull'isola di Hokkaido, dove venne incarcerato alla fine del 1994 per detenzione illegale di arma da fuoco, evento che era stato descritto con minuzia di particolare nel precedente libro Prima della prigione. Quello che conta in questo sconvolgente volume è l'apparente normalità con cui i detenuti accettano la propria condizione, la routine quotidiana che rende disumanizzante qualsiasi cosa, perfino l'atto del mangiare, che diventa quasi l'unico obiettivo della giornata dei prigionieri. Hanawa descrive tutto, dall'abbigliamento che sono costretti a indossare a come funzionano le docce, a come si devono comportare in cella aimenu dei loro pasti. E' una massa colossale di informazioni che sommerge il lettore, facendogli perdere quasi di vista il luogo dove si trova l'autore e tutti i suoi compagni, anche se, una volta chiuso il volume, non può non saltare agli occhi e alla mente la disumanità del luogo in cui sono costretti a vivere.
