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The Spirit 01

L'importanza di Will Eisner per la crescita del fumetto è nota a tutti. Una crescita intesa in termini di maturità, naturalmente. Già dai suoi primi lavori si poteva intuire le qualità del cartoonist newyorkese, ma fu con la nascita di The Spirit che avvenne la svolta. Eisner si mise in gioco per dar vita al personaggio, rinunciando ai sicuri incassi del precedente incarico e rischiando a favore di una maggiore libertà artistica. Una scelta che poi lo porterà ad abbandonare il fumetto negli anni '50 e a ritornarci su nei '70 iniziando la sua seconda vita fumettistica con Contratto con Dio, manifesto d'intenti del fumetto d'autore.

Ma torniamo a The Spirit. Il personaggio nasce nel 1940 inserito all'interno degli inserti staccabili a fumetti dei quotidiani della domenica. L'eroe presentato da Eisner, potremmo definirlo piuttosto un antieroe, non è infallibile come molti suoi colleghi, e ha ormai solo la sua identità "mascherata" in quanto il suo alter ego, il criminologo Denny Colt, è ritenuto morto da tutti dopo uno scontro con lo scienziato Dr. Cobra. Quello che però rende diverso The Spirit è la carica innovativa che emerge da una forte deriva autoriale avanti di decenni sui tempi. Ancora oggi, non a caso, le storie di Spirit sono non solo godibili, ma fresche, avvincenti, moderne. Il confronto, da questo punto di vista, con altri fumetti suoi contemporanei è impietoso. Non sembra di star leggendo un fumetto scritto negli anni '40, ma un comics scritto ai nostri giorni, con storie ricche di spunti, d'avventura e di umorismo, con grande diversità di tematiche e stili. Basta solo sfogliare questo volume per rendersene conto. La creatività di Eisner non ha limiti. Il tutto in 7 pagine, di cui la prima è generalmente una (spettacolare, aggiungiamo) splah-page.

E poi, c'è il tratto dell'autore, estremamente dinamico ed espressivo. I personaggi comunicano con i loro volti, le loro espressioni, come se fossero vivi. Anche la composizione di ogni singola tavola è da analizzare, da studiare, per quanto minuziosa. Il volume recensito raccoglie la prima parte delle storie del 1948, quando ormai la serie era rodata e al massimo del suo successo.
Quello che ci interessa ora particolarmente approfondire è l'edizione di RW Lineachiara. Partiamo dal primo punto a favore, il prezzo decisamente economico se comparato alle costose edizioni cronologiche del precedente editore (Kappa Edizioni). Ovviamente, in quel caso i volumi erano di particolare pregio, cartonati con sovraccoperta e a colori, ma l'edizione Lineachiara si presenta esteticamente elegante pur se con un formato brossurato più agile.

Il colore, però, è il grande assente di questa edizione. Una scelta contrastante in quanto, se questo fa innanzitutto abbassare il prezzo della proposta, è vero che l'opera è stata presentata storicamente a colori e dunque una proposizione integrale e di livello dovrebbe tenerne conto. È d'altro canto vero, però, che siamo abituati a vedere i lavori di Eisner, in particolare nella seconda parte della sua carriera (quella dei "graphic novel"), in bianco e nero e le tavole qui presenti non perdono il loro fascino, tutt'altro.
Curiosa, infine, la scelta di un formato più lungo di un normale trade paperback americano che costringe ampi margini di bianco nella parte superiore e inferiore delle tavole. La scelta di non inserire la numerazione, ma l'anno e i mesi, sulla costola, fa sì che l'opera possa essere messa in libreria secondo l'ordine che si preferisce, magari come prosecuzione della precedente edizione. Ad ogni modo, con pregi e difetti, se non avete mai letto The Spirit, almeno un volume dovete recuperarlo. Ve ne innamorerete.

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Anteprima della nuova serie di The Spirit di Matt Wagner

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Come ricorderete, per celebrare il 75° anniversario della creazione di Spirit, uno dei personaggi più famosi del mondo dei comics realizzato dal papà del graphic novel Will Eisner, la Dynamite Entertainment lancerà sul mercato USA il prossimo mercoledì 1 luglio una nuova serie dedicata a questo iconico personaggio.

L'intento della casa editrice è quello di raggiungere sia i fan di vecchia data di Spirit, ma soprattutto quello di avvicinare una nuova schiera di giovani lettori. E per fare ciò ha affidato i testi ad un vincitore dei premi Eisner, Matt Wagner, il quale ha ambientato la storia negli anni '40, seguendo le vicende dei classici personaggi della striscia quali il Commissario Dolan, sua figlia Ellen, Ebony White e Sammy che indagano sulla scomparsa di Spirit e sulla sua presunta morte. Questa serie si compone di 12 uscite, illustrate da Dan Schkade, e ci sveleranno se il nostro eroe è stato eliminato da uno dei suoi acerrimi rivali o da una delle tante femme fatale che per anni hanno caratterizzato le storie di Spirit.

Sono state diffuse via CBR le prime tavole dell'albo che ci introduce a Chi ha ucciso Spirit?. Le cover, anch'esse presenti nella gallery in basso, sono state realizzate da Eric Powell, Matt Wagner, Brennan Wagner e John Cassaday.

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La cover di The Spirit #1 di John Cassaday

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Vi abbiamo già parlato della nuova serie di The Spirit che la Dynamite Entertainment lancerà a luglio (in concomitanza del San Diego Comic-Con). CBR, ora, ci mostra in esclusiva la cover del numero 1 realizzata da John Cassaday. Potete vederla qui di seguito.

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La serie, ricordiamo, sarà scritta da Matt Wagner, ma al momento non si conosce il disegnatore che darà vita alla nuova incarnazione a fumetti del celebre personaggio di Will Eisner.

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La Dynamite rilancia The Spirit

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In occasione del 75° anniversario del personaggio, la Dynamite Entertainment lancerà a luglio (in concomitanza del San Diego Comic-Con) una nuova serie di The Spirit scritta da Matt Wagner. La serie è il primo progetto nata dalla partnership fra la Dynamite e la Will Eisner Estate.

Non si conosce ancora il nome del disegnatore della serie ma il primo numero vedrà alle cover lo stesso Wagner, Alex Ross ed Eric Powell.

"Ho scoperto The Spirit tramite le ristampe in bianco e nero di metà degli anni '70", ha dichiarato Wagner in un comunicato stampa. "Era la prima volta in cui ho veramente percepito la narrazione sequenziale come una forma d'arte legittima, l'immenso potere creativo di un fumettista nella sua perfezione. (...) È un brivido immenso e un onore professionale per me avere la possibilità di contribuire all'eredità di Will Eisner in concomitanza del 75° anniversario del suo personaggio più influente e iconico".

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