Menu

La cover di The Amazing Spider-Man 194 è stata battuta a 1,02 milioni di dollari

  • Pubblicato in News

Nuovo record per un'asta fumettistica. Heritage Auctions ha recentemente battuto la copertina originale di The Amazing Spider-Man #194 per ben 1,02 milioni di dollari. Questa vendita non solo segna un importante traguardo per il mondo dell'arte fumettistica, ma anche l'affermazione di un fenomeno in costante crescita: l’interesse per le opere originali legate ai supereroi.

La copertina è stata realizzata da Al Milgrom e, ulteriore notizia sensazionale, il mittente ha dichiarato che l'artista riceverà una parte dei proventi della vendita, quindi, per una volta, un importante fumettista verrà ricompensato per la vendita della sua opera originale.

amazing 194

Il fumetto in questione, pubblicato nel 1979, presenta la prima apparizione della Gatta Nera, uno dei personaggi più iconici dell'universo Marvel. Fin dalla sua introduzione, la Gatta Nera/Felicia Hardy ha conquistato i fan per il suo carattere complesso e per il suo legame con l'Arrampicamuri, rimanendo uno dei personaggi più amati della serie. La copertina di Al Milgrom è diventata un’icona in quanto cattura perfettamente l’essenza del personaggio e del periodo storico.

Questa asta, che si è svolta dal 9 al 12 gennaio, non ha visto solo la vendita della copertina di The Amazing Spider-Man #194, altri pezzi da collezione di grande valore sono stati battuti, segnando cifre notevoli. Tra questi, spicca la copertina originale del graphic novel di The Silver Surfer (1978), disegnata da Jack Kirby e Mike Royer, che ha raggiunto 312.000 dollari. Un’altra vendita degna di nota è quella della copertina originale di The Incredible Hulk #379 (1991) di Dale Keown, che ha fruttato 168.000 dollari. Trovate le immagini nella gallery in basso.

Leggi tutto...

Kang, la Saga del Conquistatore del Passato e del Futuro, recensione: l'uomo che sottomise il tempo

kang 0

Kang il Conquistatore, uno dei villain più iconici del Marvel Universe, è stato creato da Stan Lee e Jack Kirby su Avengers 8 del 1964. Kang è uno degli avversari più affascinanti della storia del fumetto a stelle e strisce per un motivo che lo rende diverso da tutti gli altri: è un viaggiatore temporale che a causa dei suoi frequenti spostamenti nel tempo ha causato veri e propri paradossi rendendo la sua storia personale molto complessa.

Nathaniel Richards, questo è il suo vero nome, era uno scienziato del trentesimo secolo oltre che grande appassionato di storia. Nella sua veste di storico era particolarmente interessato alla storia delle guerre e delle dominazioni dei tempi antichi. La sua epoca era ormai pacifica, quindi, per soddisfare la sua brama di potere, decise di compiere un viaggio a ritroso nel tempo.  Grazie ad un macchinario di sua invenzione sbarcò nell'Antico Egitto che conquistò assumendo i panni del faraone Rama - Tut. Qui venne affrontato e battuto dai Fantastici Quattro, a loro volta profughi nel tempo. Per fuggire dal Quartetto cercò di tornare nel futuro, ma per errore si ritrovò nel quarantesimo secolo, ovvero dieci secoli dopo la sua nascita. Il suo mondo pacificato non esisteva più e nuove guerre e devastazioni lo avevano messo a soqquadro. La civiltà era crollata lasciando spazio a nuovi barbari, ma grazie alla scienza Nathaniel li sottomise velocemente e diventò il padrone assoluto di quest'epoca con il nome di Kang il Conquistatore. Bramoso di lanciarsi in nuove imprese di conquista tornò nuovamente indietro nel tempo, scegliendo questa volta il ventesimo secolo per affrontare gli Avengers che, non senza qualche problema, lo sconfissero. Di qui in poi cominciò una rivalità tra il Conquistatore e i Vendicatori, che si affrontarono innumerevoli volte.

kang 1

Il volume pubblicato da Panini Comics, La Saga del Conquistatore del Passato e del Futuro fotografa alcuni momenti importanti (e altri meno, lo diciamo subito) della storia di Kang. Il materiale presentato è infatti molto eterogeneo ed è composto da pietre miliari e da altre storie francamente trascurabili. Il volume si apre con Fantastic Four 19 nel 1963 i cui Nathaniel veste i panni del faraone Rama - Tut scontrandosi, come abbiamo già detto, con i Fantastici 4 per poi proseguire con Avengers #8 del 1964 in cui finalmente il personaggio assume l’identità di Kang il Conquistatore. Si tratta di due classici assoluti della Marvel classica filmati da Stan Lee e Jack Kirby due pietre miliari sulla quali si poggerà molta della mitologia successiva del personaggio. Due caposaldi, due storie epiche caratterizzate dalle ingenuità del periodo realizzate da due giganti della storia del fumetto americano.

Il volume prosegue facendo un passo avanti nel tempo e arrivando fino al 2016 con il rilancio di Avengers firmato da Mark Waid e Adam Kubert. La storia presentata è incentrata su un dilemma morale di Visione, che cede alla tentazione di tornare indietro (anzi avanti) nel tempo per eliminare Kang nella culla. Il suo ripensamento tardivo non basterà comunque ad evitare le cosiddette Kang Wars, la successiva saga in sei parti scritta da Waid per le suggestive tavole dipinte da Mike Del Mundo. Si tratta del pezzo forte del volume, un’avventura epica a cavallo del tempo scritta con gusto classico da un mostro sacro come Waid e affrescata con stile pittorico da un ispirato Del Mundo, che si lancia in citazioni d’autore come il ciclo dei quadri di Salvador Dalì dedicati al tempo. Una storia che vede coinvolta più di una formazione di Avenger nel tentativo di sconfiggere Kang e che vale da sola l'acquisto del volume. Non si può dire lo stesso della storia presentata a seguire, un'avventura con protagonista Ms. Marvel – Kamala Khan tratta dall’ antologico Avengers: Back to the basics, che brilla né per testi né per disegni e fatichiamo a comprendere il motivo per il quale sia stata inserita nel volume. Meglio il capitolo successivo tratto da Moon Knight Annual del 2019, che stabilisce una interessante rivalità tra l'alter-ego di Marc Spector e Kang.

kang 2

Il volume prosegue con Symbiote Spider-Man, una miniserie tie-in all'evento King in Black del 2021. Si tratta di una divertente avventura cosmica scritta da Peter David per i disegni e fotorealistici di Greg Land ambientata ai tempi in cui Peter Parker indossava il costume nero. Come tutti i lettori ricorderanno, il costume si rivelerà essere un alieno, un parassita spaziale che in seguito causerà la nascita di Venom. La miniserie lega questo momento iconico della vita di Spider-man alla saga di Knull imbastita da Donnie Cates proprio sulle pagine di Venom e King in Black. La storia vede la partecipazione, ovviamente, di Kang e di altri personaggi come Monica Rambeau, Rocket Raccoon e Black night. I due capitoli finali del volume sono anche i più recenti. Fantastic Four #35 del 2021 l'albo che ha visto ritorno di John Romita Jr. alla Marvel dopo aver passato quasi un decennio alla DC Comics, un evento celebrato con un'avventura di stampo classico scritta da Dan Slott che rievoca le epopee Marvel della Silver Age, come, la memorabile sfida tra Kang stesso e il Gran Maestro in storie leggendarie di Avengers scritte da Roy Thomas. I Fantastici Quattro affrontano, a cavallo tra le diverse epoche, il Conquistatore e le sue diverse incarnazioni come Immortus e il Centurione Scarlatto.

Conclude il volume Timeless, one–shot del 2022 che, attraverso la figura di Kang, serviva a delineare le trame che avrebbero attraversato gli albi Marvel di quell'anno. In Timeless Kang deve convincere uno storico, Anatoli Petrov, che il Conquistatore e non il Dottor Destino (villain ammirato dall’accademico) è l'uomo che avrà il più grande impatto sulla storia del XXI secolo. Inutile dire che Kang riuscirà nel suo intento, mentre si succedono una di seguito all’altra rivelazioni sul futuro del Marvel Universe di cui Petrov sarà testimone.

kang 3

Kang: La saga del conquistatore del passato e del futuro è un volume dalla qualità eterogenea e discontinua, che contiene classici indispensabili per la conoscenza del personaggio ed altri momenti francamente trascurabili. Deve essere valutato come una “compilation” abbastanza valida per avere una conoscenza di base sul personaggio. Per approfondire la storia di questo grande villain, però, è consigliabile recuperare alcuni classici disponibili in altri volumi Panini Comics come la succitata Saga del Gran Maestro, la Saga della Madonna Celestiale, gli episodi di Avengers firmati negli anni ’80 da Roger Stern, Walter Simonson e John Buscema in cui appare per la prima volta il Consiglio dei Kang (al centro degli sviluppi degli ultimi anni del Marvel Cinematic Universe) e il capolavoro Avengers Forever di Kurt Busiek e Carlos Pacheco.

Leggi tutto...

Avengers: Il crepuscolo, recensione: i Vendicatori del futuro sotto l'ombra milleriana

aventwil2024005 miller lightningbolt

(Recensione di Avengers #9/171-11/173-13/175-15/177)

Quando Frank Miller nel 1986 decise di mostrarci un Batman anziano e disilluso, nel suo capolavoro Il ritorno del Cavaliere Oscuro, probabilmente non pensava di aver dato vita a un’opera seminale del fumetto americano (soprattutto considerando le accuse di fascismo ricevute da qualche collega e da alcuni operatori del settore, dopo la pubblicazione della miniserie). Da quel momento in poi, infatti, parecchi autori hanno scelto di misurarsi con tematiche simili, pur con inevitabili differenze dettate dalla diversità dei protagonisti o dallo stile dei cartoonist coinvolti.
Tra gli esempi più recenti e più riusciti di questo particolare sottogenere dobbiamo ricordare Catwoman: città solitaria di Cliff Chiang, benché l’ultima arrivata, in ordine di tempo, sia la miniserie in sei capitoli Avengers: Il crepuscolo (Avengers: Twilight in originale), da poco conclusasi in Italia sulla testata dedicata agli Eroi più Potenti della Terra.

avengers crepuscolo 1

La trama vede gli Stati Uniti di un futuro prossimo trasformati in uno stato di polizia, in cui i cittadini hanno preferito rinunciare progressivamente alla propria libertà, in cambio di una maggiore sicurezza, dopo che in quello che è stato definito H-Day, gran parte dei supereroi è caduta per mano di criminali potenziati da Ultron, il quale, soggiogato Hulk, si è anche reso responsabile della distruzione di Boston.
Considerati alla stregua di pericolosi vigilanti in costume, Steve Rogers, Luke Cage e i pochi altri sopravvissuti vengono costretti a ritirarsi, lasciando spazio a una nuova formazione di Avengers, che, al soldo del governo americano, ha brutalmente imposto la pace al resto del mondo. In tale scenario si è inserito James Stark, figlio di Tony Stark e Janet Van Dyne (apparentemente scomparsi nel H-Day), che grazie all’enorme potere economico-finanziario acquisito dalle industrie di famiglia, è diventato di fatto il vero leader del paese. Il giovane James, tuttavia, è solo un burattino nelle mani di Kyle Jarvis, sedicente fratello minore del più noto Edwin (il maggiordomo degli Avengers), sotto le cui spoglie si nasconde, in realtà, uno storico villain del Marvel Universe.

avengers crepuscolo 2

Un clima oppressivo, reso ancora più disperante dall’efficace sceneggiatura di Chip Zdarsky, nella quale risuona forte l’eco dell’opera di Miller. Difficile, in effetti, non vedere nella metafora fantapolitica dell’autore canadese una critica evidente agli Stati Uniti dei giorni nostri. La manipolazione dei media (frutto di un utilizzo indiscriminato delle fake news), l’abulico disinteresse della popolazione verso lo stato di diritto, l’abuso della forza militare, lo strapotere delle multinazionali, rappresentano per Zdarsky i nuovi temi da portare allo scoperto, come furono per il creatore di Elektra, quasi quarant’anni fa, la deriva guerrafondaia dell’amministrazione reaganiana e la perdita di valori della società americana.
Cionondimeno, basare la vicenda su un intrigo cospirazionista quando si ha a che fare con gli Avengers, lasciando l’azione in secondo piano, diventa – per quanto affascinante – difficile da gestire, anche per uno scrittore già insignito di diversi premi Eisner come il nostro Chip. Pertanto, dopo le pagine iniziali (sicuramente le migliori dell’intera miniserie) dove facciamo la conoscenza dei vari protagonisti e l’ansia di vivere in uno stato totalitario - che omaggia inevitabilmente V for Vendetta di Alan Moore e David Lloyd - si fa via via più asfissiante, la trama assume presto i contorni di una classica storia di supereroi. È unicamente l’abilità di Zdarsky a impedire che il tutto si riduca a una semplice scazzottata tra tizi in calzamaglia, attraverso l’utilizzo di personaggi ben caratterizzati, dialoghi incisivi e un invidiabile ritmo narrativo, favorito, oltretutto, da cliffhanger dosati alla perfezione.

Solo nel finale si percepisce una parziale sensazione di déjà-vu, principalmente perché gli eventi procedono in maniera un po’ affrettata e più prevedibile che nel resto della miniserie (a soffrirne sono in particolare alcuni nuovi character, di cui non si riesce a cogliere pienamente lo spessore), benché la lettura - pur con qualche concessione al melodramma e alla tipica ironia dell’autore - rimanga appassionante anche nei passaggi conclusivi.
Forse, per una migliore riuscita dell’opera, sarebbe stato preferibile concentrarsi sul solo Capitan America. Probabilmente, però, Zdarsky deve aver pensato che, in questo modo, le similitudini con il Batman di Miller sarebbero state fin troppe, al limite del plagio, a dispetto di una differenza morale piuttosto netta tra Steve Rogers e Bruce Wayne.

avengers crepuscolo 3

Il comparto grafico è tutto appannaggio di un artista di valore come Daniel Acuña, che, nelle tavole realizzate per questa miniserie, esibisce tonalità psichedeliche, quasi ipnotiche. Un’evoluzione stilistica che lo avvicina ancora di più al suo mentore dichiarato Richard Corben, da cui aveva già ereditato l’uso di colori saturi e strabordanti. Le figure umane non presentano gli eccessi ipertrofici e grotteschi dell’autore di Den, sebbene ad anatomie regolari e ben proporzionate facciano da contraltare espressioni facciali, che, a volte, appaiono innaturali o cartoonesche. La cupezza dilagante di molte vignette e la sovrabbondanza di “effetti cinetici” potrebbero disorientare qualche lettore. Tuttavia, il risultato finale è decisamente ammaliante e sicuramente in sintonia con i testi di Zdarsky.

Avengers: Il crepuscolo è un fumetto qualitativamente oltre la media, che intrattiene in maniera intelligente e che spicca - insieme a pochi altri - nel desolante panorama offerto dalla Marvel negli ultimi anni. Ma che, allo stesso tempo, per i limiti che abbiamo descritto, non può essere considerato quel classico contemporaneo con cui, sulla scorta dell’entusiasmo suscitato dai primi numeri, è stato pubblicizzato.

Leggi tutto...

Su Topolino 3601 "What if...? Minni diventa Captain Marvel!"

  • Pubblicato in News

Riceviamo e pubblichiamo:

WHAT IF…? MINNI DIVENTA CAPTAIN MARVEL!

Su Topolino 3601 una nuova avventura della serie nata dalla collaborazione tra Disney e Marvel, firmato da Steve Behling, Luca Barbieri e Giada Perissinotto

A impreziosire il numero, la spettacolare cover rovesciata firmata dal grande fumettista americano Skottie Young

3601 cover What if

E se… Minni diventasse Capitan Marvel? Su Topolino arriva una nuova, imperdibile avventura del progetto What if…? nato dalla fortunata collaborazione tra Disney e Marvel. La storia – nel numero 3601, disponibile in edicola e su Panini.it a partire da mercoledì 27 novembre – ha una splendida cover dedicata, firmata da Skottie Young, e senso di lettura rovesciato rispetto al resto dell’albo.

Dopo aver visto Paperino nei panni di un graffiante Wolverine e di un “martellante” Thor, è la volta di consegnare i superpoteri a un personaggio femminile. Ed è proprio Minni a calarsi con naturalezza nello sfavillante costume dell’eroina Capitan Marvel, dotata di forza sovrumana e in grado di volare, e della sua controparte: una persona comune, ma anch’essa piena di qualità e altrettanto coraggiosa e intraprendente. Grazie al sapiente adattamento firmato dal noto autore di racconti per ragazzi Steve Behling, da Luca Barbieri (che ha sviluppato la sceneggiatura) e da Giada Perissinotto (che ha realizzato i dinamici disegni), What if...? Minni diventa Captain Marvel! è il frutto di un intrigante e riuscitissimo mix tra due universi ben differenti, ma che in parte si rispecchiano perfettamente. La narrazione gira attorno al concetto di identità segreta, ma anche di mera identità (perché tutti ci chiediamo, prima o poi: “Chi sono, io?”) alternando momenti di azione mozzafiato ad altri decisamente più introspettivi e profondi, ricordando molto la origin story ufficiale dell’eroina Marvel. Attorno a Minni, protagonista indiscussa, ruotano altri personaggi noti, come Zio Paperone, Amelia o Gambadilegno.

Ancora una volta, dunque, con Topolino grandi storie e imperdibili avventure, che ci ricordano di come, nel momento del bisogno, chiunque possa trovare dentro di sé la forza di un supereroe, proprio come Minni o Paperino. L’appuntamento è come sempre ogni mercoledì in edicola, fumetteria e su Panini.it.

Leggi tutto...
Sottoscrivi questo feed RSS