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Portfolio: 25 splash-page di Jack Kirby

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Il 28 agosto 1917 nasceva a New York Jack Kirby, ovvero The King. Dopo aver iniziato la sua carriera artistica nell'animazione, Kirby si avvicina ai fumetti e, in coppia con Joe Simon, creerà nel 1941 il personaggio di Capitan America, un successo editoriale capace di vendere milioni di copie. Trasferitosi alla DC, il Re prosegue a creare fumetti di supereroi e d'avventura, passando anche per quelli umoristici e romantici per tutti gli anni '50.

Quando ritornò alla Marvel nel 1961, Kirby pose le basi con Stan Lee per un nuovo universo narrativo dando vita a serie come Fantastici 4, Hulk,  X-Men, Thor, Vendicatori e molte altre ancora creando una serie infinita di personaggi più che mai popolari oggi grazie al cinema.
Kirby tornò dopo circa 10 anni alla DC, dove diede vita a Kamandi e al Quarto mondo e, successivamente, ritornò alla Marvel dove riprese in mano Capitan America e creeò gli Eterni. Le sue ultime opere furono per la Pacific Comics. In questo articolo, vi abbiamo illustrato quali sono le sue maggiori opere e creazioni.

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Il fumettista deve il suo successo non solo alla sua enorme creatività ma anche al suo stile, capace di segnare un'epoca del fumetto americano e non solo. La bellezza classica dei volti dei suoi personaggi, le iconiche donne, la maestosità dei suoi eroi capaci di essere al tempo stesso fragili e umani, le soluzioni grafiche inedite e un'abilità narrativa fuori dal comune rendono Kirby il Re del fumetto.
Immortali, in particolare, sono le sue magnifiche splash-page su una o due tavole. Personaggi in pose plastiche ed epiche, mondi ultradimensionali e fantastici, energia cosmica, in piena epoca pop-art, sono delle vere e proprie opere d'arte. Ve ne abbiamo raccolte alcune fra le più celebri nella gallery in basso. Buona visione.

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Le 8 maggiori creazioni e opere di Jack Kirby

  • Pubblicato in Focus

In occasione del centennale della nascita di Jack Kirby abbiamo pensato di stilare un elenco con alcune dei suoi più importanti lavori. Kirby, The King, è fra i prolifici fumettisti del mondo e le sue idee hanno dato vita non solo a personaggi memorabili ma anche a interi universi narrativi come quello Marvel Comics. Nel selezionare 8 creazioni e opere abbiamo riflettuto su vari aspetti, come il lavoro effettivo svolto dall'autore sulle rispettive serie. Kirby, ad esempio, ha dato vita ai Vendicatori, a Hulk, agli X-Men, tuttavia riteniamo che su questi personaggi o non abbia espresso appieno il suo potenziale o che ci abbia lavorato per un numero di albi talmente ridotto (visti i numerosi impegni) da non lasciarne un'impronta forte come in altri casi. Di seguito, dunque, trovate le 8 creazioni di Kirby per noi più importanti dall'ultima alla prima.

Di Gennaro Costanzo e Luca Tomassini

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8) Kamandi
Sempre attento alla realtà sociale che si muove intorno a lui e che trasfigura nelle sue opere (basti pensare ai Forever People, versione fantascientifica degli hippies della Summer of Love, a cui affida un ruolo rilevante nella battaglia contro il despota Darkseid, commovente atto di fiducia verso le nuove generazioni da parte di un uomo quasi sessantenne), Kirby non si lascia sfuggire neanche le suggestioni della cultura del tempo e del cinema in particolare. In un periodo in cui la scena cinematografica è dominata dalle distopie stile Il Pianeta delle Scimmie e 1975: Occhi Bianchi sul Pianeta Terra, l’artista sforna una saga che non raccoglie il successo sperato ma che, come Il Quarto Mondo, diverrà un cult dopo pochi anni: Kamandi. In un futuro prossimo, su una terra distrutta dalle radiazioni, Kamandi è tra i pochi sopravvissuti al disastro nucleare e vive con il nonno in un bunker sotterraneo, alla maniera dei pochi umani sopravvissuti. Alla morte del suo unico parente, decide di affrontare il mondo di superficie, dove le cose sono decisamente cambiate: gli animali, infatti, si sono evoluti, acquisendo forma umanoide e intelligenza. Come le serie del Quarto Mondo, anche quella di Kamandi venne presto connessa all’universo DC principale, di cui è un futuro possibile. Grant Morrison gli assegnò un ruolo speciale in Final Crisis. Per celebrare il centenario della nascita di Jack Kirby, la DC ha proposto quest’anno un revival del personaggio, The Kamandi Challenge, riportandolo sotto la luce dei riflettori.

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7) Mister Miracle
Mister Miracle nasce all’interno del grande affresco del Quarto Mondo, per poi prendere una strada propria. Scott Free, figlio di Izaya, Alto Padre di Nuova Genesi, viene scambiato con Orion, figlio di Darkseid di Apokolips, per suggellare la pace tra i due pianeti eternamente in lotta. Destinato all’ orfanatrofio di Granny Goodness, la terribile “nonnina” luogotenente del tiranno, viene cresciuto senza la consapevolezza delle sue vere origini. Ciò non gli impedisce di ribellarsi al regime totalitarista di Darkseid e di fuggire, evento che determina la ripresa delle ostilità con Nuova Genesi. Rifugiatosi sulla Terra, è accompagnato da sua moglie Big Barda, ex membro delle guerriere conosciute come le “Furie di Apokolips”, anch’essa ribellatosi alla dittatura di Apokolips. Sul nostro pianeta fa la conoscenza di Thaddeus Brown, conosciuto col nome di Mister Miracle, che gli insegna l’arte dell’escapismo. Alla morte del suo mentore, Scott ne assume il manto e ne diventa il successore. Coadiuvato da Barda e dal suo assistente, il nano Oberon, Scott prosegue la sua lotta contro Darkseid, non disdegnando però di collaborare spesso con i supereroi della Terra unendosi anche alla Justice League. Ispirato dalla figura del grande artista ed escapista Jim Steranko, Mister Miracle è, tra tutte le creazioni di Kirby, quella che meglio rappresenta la sua indomita aspirazione alla libertà. È uscito da poco negli States il primo numero della sua nuova serie, sceneggiata dal revisionista Tom King, premiatissimo autore di The Vision.

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6) Gli Eterni
Dopo aver creato l'universo Marvel e i suoi principali eroi, Jack Kirby va alla DC Comics dove, spinto da nuovi impulsi creativi, inventa il Quarto Mondo. Tornato alla Marvel nella seconda metà degli anni '70, il Re non dimentica quelle atmosfere a lui care e crea così la saga fantascientifica degli Eterni. La serie dura 19 numeri più un annual e vede Kirby nel pieno della sua maturità artistica. L'autore scrive una storia in cui l’umanità scopre di non essere l'unica razza senziente sulla Terra e, sopratutto, che è il frutto degli esperimenti dei Celestiali, creature aliene che hanno dato vita anche agli Eterni, una sorta di Dei eterni, e ai Devianti. I primi, secondo i Celestiali, avrebbero abitato la terra, i Devianti le viscere e gli Eterni le montagne. In un ciclo epico, fra i migliori mai scritti e disegnati dall'autore, Kirby dà vita al suo ultimo capolavoro, il suo canto del cigno, prima di entrare in una fase discendente in cui realizzerà opere sicuramente valide, in special modo per la Pacific Comics, ma ben lontane dai fasti di quelle precedenti.

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5) Thor
Ok, qualcuno obietterà che Thor non è un’invenzione di Kirby ma un dio della mitologica nordica già esistente. Giustissimo. Tuttavia, il personaggio che conosciamo è una rielaborazione in chiave moderna del dio del tuono, nonché la serie Marvel anni ’60 a cui ha collaborato per più tempo dopo i Fantastici 4 con un lungo e apprezzato ciclo. Kirby aveva già realizzato una versione di Thor negli anni ’50 per la DC, ma è solo con la versione Marvel che metterà su carta il suo grande amore per la mitologia nordica. Il sense of wonder di Kirby, la passione per dei e personaggi onnipotenti, si fonde con la sua matita che immagina mondi oltre le nuvole e fantastici. L’idea di base è quella di legare il personaggio a un terrestre, Donald Blake, facendolo innamorare dell’infermiera Jane Foster. Col tempo il Dio del Tuono sarà legato anche ad altri umani ma essenzialmente non abbandonerà mai le caratteristiche donategli da Stan Lee & Kirby. La rielaborazione del mito si incastra perfettamente con il Marvel Universe e Thor diventa un Vendicatore e uno dei personaggi cardini della Casa delle Idee.

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4) New Gods
Agli inizi del 1970 Kirby lascia la Marvel, dopo che tutte le sue speranze circa un contratto che gli riconosca la paternità delle sue creazioni più il controllo creativo sono state frustrate. Stan Lee non appoggia le sue giuste rivendicazioni presso l’azienda, che propone all’artista un rinnovo di contratto irricevibile, a condizioni ancora peggiori di quello appena terminato. È la mattina del 6 marzo 1970 quando Lee riceve la fatale telefonata di Kirby, che gli comunica la sua decisione irrevocabile di lasciare la compagnia. In quella giornata le radio americane trasmettono per la prima volta il singolo “Let It Be”, singolo dei Beatles che si sono già sciolti in gran segreto. Il binomio Lee/Kirby, come la coppia McCartney/Lennon, è ormai storia. Della situazione approfitta Carmine Infantino, storico disegnatore di Flash e Batman, vecchio amico del King e redattore capo della DC Comics, che offre all’illustratore un contratto di tre anni. Kirby porterà alla DC alcune idee innovative che stava preparando per nuove serie Marvel mai realizzate. La più celebre, nonché il lavoro più ambizioso dell’artista, è la celebre Saga del Quarto Mondo, che si dipana su quattro serie: Superman’s Pal Jimmy Olsen, l’unica pre-esistente, e altre tre da lui create: New Gods, Mister Miracle e Forever People. La scommessa è quella di presentare un grandioso ed epico affresco narrativo intrecciato su quattro testate, che nelle intenzioni dell’autore sarebbero dovute essere raccolte in seguito in volumi, esperimento mai tentato prima su un comic-book. La storia rivela tutto la fascinazione di Kirby per i racconti su civiltà extraterrestri, ancestrali e segrete, che vengono improvvisamente in contatto con l’uomo moderno. Sono gli anni in cui hanno grande successo i libri di Peter Kolosimo, giornalista e scrittore fondatore della cosiddetta “fanta-archeologia”, che influenzeranno anche la successiva opera del Re, Gli Eterni, realizzata dopo il ritorno in Marvel.
Il Quarto Mondo racconta la metaforica e millenaria battaglia tra il bene, rappresentato dai Nuovi Dei di Nuova Genesi, governata da Alto Padre, e il male, incarnato da Darkseid, oscuro signore di Apokolips e dai sui servi. Nuova Genesi ed Apokolips sono due facce della stessa medaglia e dopo essere stati in guerra per millenni, hanno goduto di un periodo di tregua grazie ad un patto tra i due leaders, suggellato dallo scambio del figlio primogenito: così Orion, figlio di Darkseid, è cresciuto a Nuova Genesi diventandone il più grande guerriero, mentre Scott Free, figlio di Alto Padre, è stato allevato da Darkseid non condividendone però i propositi bellicosi e diventando il maestro dell’escapismo noto come Mister Miracle. La chiave per sconfiggere il tiranno è quella di impedire che abbia accesso alla cosiddetta “equazione dell’anti-vita”, formula che permette l’asservimento di tutte le razze senzienti, metafora dell’orrore del nazismo a cui il giovane Jack Kirby aveva assistito con i propri occhi combattendo con l’esercito americano sul fronte europeo.

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3) Omac
La saga del Quarto Mondo, opera a cui Kirby teneva molto, non incontrò i favori del pubblico per la sua complessità inusuale, e tutte le serie che la componevano vennero chiuse prematuramente, senza che l’autore riuscisse a proporre il finale che aveva immaginato. Non molti anni più tardi, sarebbe stata considerata uno degli apici dell’opera kirbyana e ampiamente riscoperta. Kirby non si scoraggiò e continuò a proporre storie coraggiose ed innovative: l’horror sovrannaturale di The Demon, le short-stories di Spirit World e la fantascienza distopica di Kamandi. Nessuna di queste opere sarebbe diventata una favorita del pubblico, ma negli anni successivi sarebbero state considerate dei classici assoluti dalla critica. È in questa fase della sua carriera che l’artista crea OMAC, uno dei concept più interessanti dei seventies kirbyani. La serie si svolgeva in un futuro distopico, cliché irrinunciabile della fiction del periodo, in cui un uomo comune, Buddy Blank, si trasformava nel poderoso OMAC (acronimo di One Man Army Corps, l’Esercito di un Solo Uomo) dopo essersi sottoposto ad un esperimento. Controllato a distanza dal satellite senziente Brother Eye, OMAC è al servizio dei misteriosi rappresentanti senza volto dell’Agenzia di Pace Globale, per conto della quale deve proteggere un mondo che è sempre sull’orlo della distruzione, oltre che messo in pericolo dai loschi piani del malvagio Mr. Big.
Ambientata in un mondo disumanizzato dove l’umanità sembra essere ormai irrimediabilmente preda delle logiche del profitto, OMAC proponeva ai lettori dell’epoca una lucida riflessione sul costo sociale del progresso tecnologico, guardato da Kirby con fondato sospetto. L’autore anticipò tematiche che sarebbero state poi sfruttate con successo in altri ambiti, ma che non vennero comprese appieno dal pubblico, fattore che determinò la prematura chiusura della serie con l’ottavo numero. Il lettore di oggi, sfogliando le pagine di OMAC, non può che constatare con meraviglia la lucida visione del triste futuro a cui l’umanità potrebbe condannarsi da parte di un’artista nato negli anni ’10 del secolo scorso.
Omac sarebbe tornato nel 1991, in una miniserie di grande successo scritta e disegnata dalla superstar dell’epoca John Byrne, che chiuse tutti i punti lasciati in sospeso da Kirby. All’alba del nuovo secolo la creazione avveniristica del Re sarà poi al centro di The Omac Project, fodamentale miniserie di avvicinamento all’evento DC dell’estate 2005, Infinite Crisis.

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2) Capitan America
Sul podio, al secondo posto, non poteva mancare quello che è, tenendo conto di tutto il suo periodo d’attività, forse il maggior successo di Kirby nonché il personaggio più celebre: Capitan America. Tuttavia, nonostante l’enorme popolarità, specie nel periodo Golden Age, il personaggio creato con Joe Simon, appare abbastanza banale nelle premesse e solo quando ripescato successivamente negli anni ’60 insieme a Stan Lee inizia ad assumere una sua tridimensionalità. Rimasto ibernato, Cap si risveglia in un mondo che non è quello in cui è cresciuto e si sentirà un uomo fuori dal tempo. L’unione coi Vendicatori gli darà una nuova missione e un nuovo ruolo nel mondo. Saranno gli autori successivi a conferire ulteriore personalità a Cap (addirittura voce critica nei confronti del governo americano) ma è indubbio che Steve Rogers è un personaggio a cui il Re sarà sempre legato: gli darà successo negli anni ’40, lo riprenderà nei ’60 e tornerà su di esso nel suo ritorno in Marvel nei ’70 con saghe quali Bombe di follia e Le Battaglie del bicentenario. Insomma, un amore mai finito per quello che, a conti fatti, è il personaggio su cui Kirby ha lavorato per più anni.

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1) I Fantastici Quattro
I Fantastici Quattro di Stan Lee e Jack Kirby, il cui esordio editoriale risale al 1961, oltre a segnare la nascita della Marvel Comics, rappresentano una rivoluzione nel fumetto mondiale e americano nello specifico. Il mix d’avventura, soap opera, dramma, umorismo, sense of wonder è assolutamente inedito per l’epoca, così come la concezione dell’eroe. Reed, Sue, Johnny e Ben sono esseri umani pieni di dubbi e in balia dei propri sentimenti delle proprie emozioni.
Ma non solo, il lungo ciclo sui Fantastici Quattro oltre ad essere uno dei picchi della Marvel, è un capolavoro del fumetto e la summa del lavoro di Kirby. È qui che l’autore affinerà il proprio stile e proporrà tutta la propria poetica. Una galleria di personaggi indimenticabili oltre ai protagonisti: il Dottor Destino, Galactus, Silver Surfer, gli Inumani, gli Skull etc. È su queste pagine che viene definitivo l’universo narrativo della Casa delle Idee, terrestre e cosmologico. Una perla durata 102 albi, un must have irripetibile.

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L'arte di Jack Kirby in mostra a Milano

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Riceviamo e pubblichiamo:

Mostra
L’ARTE DI JACK KIRBY
The King of Comics

25 tavole originali commentate da importanti critici ed esperti raccontano l’arte del King of Comics!

1° settembre – 15 ottobre 2017

WOW SPAZIO FUMETTO
Museo del Fumetto, dell’Illustrazione e dell’Immagine animata di Milano

Viale Campania 12 – Milano

Info: 02 49524744/45 - www.museowow.it – Ingresso libero

 In occasione del centesimo anniversario della nascita di Jack Kirby (1917-1994), il più celebrato disegnatore americano di supereroi, WOW Spazio Fumetto – Museo del Fumetto di Milano (Viale Campania, 12), in collaborazione con Panini Comics, RW Lion e Nestlé Health Science, allestisce una mostra davvero unica che per la prima volta espone a Milano tavole originali provenienti dalle più importanti collezioni d’Italia, commentate da importanti esponenti e critici del mondo del fumetto. Ad affiancare l'esposizione, un percorso cronologico realizzato attraverso albi d'epoca e ingrandimenti scenografici ricostruirà la lunghissima carriera di Kirby.

La mostra è un omaggio dovuto a uno dei più grandi artisti del fumetto mondiale che ha contribuito a creare personaggi come Capitan America, gli Avengers, gli X-Men e i Fantastici Quattro. Il suo stile inconfondibile ha tracciato la strada per tutti gli artisti che sono venuti dopo di lui, la quantità di tavole prodotte e di personaggi che sono scaturiti dalla sua immensa fantasia lo hanno reso il vero “King of Comics”.

Il giorno 16 settembre, alle ore 16:00 WOW Spazio Fumetto ospiterà all'interno della mostra un incontro interamente dedicato a Kirby, alla presenza di esperti e fumettisti che sono stati influenzati dall'arte del Re.

Jack Kirby ha iniziato la sua carriera di disegnatore nel campo dell’animazione, ma dopo qualche mese è passato al fumetto, ambito dove è diventato uno degli artisti più importanti e influenti di sempre.

Nel 1941, insieme a Joe Simon, inventa Capitan America, un personaggio che si schiera apertamente contro Adolf Hitler mesi prima che gli Stati Uniti entrino effettivamente in guerra.

Dopo la Seconda Guerra Mondiale, quando i supereroi passano di moda e scompaiono quasi completamente dal mercato, inventa fumetti di ogni genere, dal western al romantico, dal poliziesco all’horror, perfezionando uno stile sempre più riconoscibile.

All’inizio degli anni Sessanta stringe un sodalizio con Stan Lee dando vita a quasi tutti i personaggi più famosi della casa editrice Marvel, come i Fantastici Quattro, Thor, Hulk, Iron Man, gli X-Men e moltissimi alleati e nemici delle loro storie, che negli ultimi anni hanno ispirato una serie di kolossal cinematografici di grandissimo successo.

All’inizio degli anni Settanta abbandona la Marvel e passa alla DC Comics, dove si occupa di Superman e crea un intero nuovo universo narrativo nella saga del Quarto Mondo.

Poi torna un’ultima volta in Marvel, dove dà nuova linfa a Capitan America e Pantera Nera, illustra la versione a fumetti di 2001: Odissea nello spazio e crea Gli Eterni.

È stato anche uno dei primi grandi del fumetto americano a lasciare una major per pubblicare con un editore indipendente.

Nella sua lunga carriera non si è occupato solo di ogni genere di fumetti, ma ha prestato la sua inesauribile creatività anche per il teatro e il cinema: non tutti sanno che alcuni suoi disegni preparatori per un film mai realizzato furono utilizzati nell’operazione “Canadian Caper”, quando sei diplomatici statunitensi vennero tratti in salvo durante l’assalto all’ambasciata americana di Teheran del 1979 – storia narrata anche nel film Argo (2012).

La sua ricchissima carriera non è però il vero motivo per cui Jack Kirby si è guadagnato il soprannome di The King of Comics, o almeno non solo.

La vera forza di Kirby è stata infatti l'enorme influenza che il suo modo di disegnare ha avuto su tutti i fumettisti che si sono cimentati con i supereroi. Il dinamismo dei suoi personaggi. Le prospettive portate all'eccesso, se non impossibili. I corpi massicci. Il design di oggetti tecnologici, armi, computer, astronavi, creature aliene, che fonde fantascienza a suggestioni dell'arte precolombiana. L'uso sperimentale, per il fumetto, del collage per rappresentare altre dimensioni e mondi alieni. Il suo modo inconfondibile di rappresentare l'energia, le esplosioni, lo spazio profondo, con una serie di macchie nere che spiccavano sui colori accesi della carta di pessima qualità dei comic book. Sono tutti elementi che il fumetto di supereroi ha prima fatto propri e poi rielaborato negli ultimi 50 anni.

Kirby ha fatto scuola. Anzi, ha creato un modo nuovo di disegnare fumetti, ha dato vita al “Marvel Way”, al metodo Marvel, a cui si ispirano ancora oggi centinaia di artisti in tutto il mondo.

La mostra L'arte di Jack Kirby, King of Comics, realizzata in collaborazione con Panini Comics e RW Lion,editori italiani di Marvel e DC Comics, e Nestlé Health Science, è la prima grande mostra italiana interamente dedicata al Re. Vuole mostrare ai visitatori l'evoluzione del suo stile attraverso una selezione di albi provenienti dall'archivio della Fondazione Franco Fossati e ingrandimenti scenografici, ma soprattutto grazie a 25 tavole originali provenienti dalle più importanti collezioni private italiane, selezionate dai curatori proprio perché rappresentano perfettamente i tratti peculiari dello stile di questo grande artista, pescando sia dalle sue creazioni più note che da quelle oggi dimenticate.

In ogni tavola è possibile trovare un elemento chiave del suo stile, un momento cardine della sua carriera o anche solo una vignetta che mostrerà perché Kirby era chiamato il Re. Le tavole sono commentate dai curatori della mostra, dai critici fumettistici che collaborano con le principali realtà dedicate al fumetto (BadComics, Fumettologica, Fumo di China, Lo Spazio Bianco, Sbam! Comics) e dagli editor di Panini Comics.

Grazie alla collaborazione con la mostra Animali vs Supereroi: quando la realtà supera la fantasia, dal 10 settembre al 3 dicembre 2017 presso la Cascina Centro Parco (Parco Nord Milano),   sarà presente anche un allestimento interattivo dedicato a Galactus: un’occasione per conoscere uno dei personaggi creati da Jack Kirby e grazie alla realtà aumentata osservarlo in azione!

Il giorno 16 settembre, alle ore 16:00 WOW Spazio Fumetto ospiterà all'interno della mostra un incontro alla presenza di esperti e fumettisti, in cui verrà ripercorsa la carriera di Jack Kirby e la sua influenza sul mondo del fumetto, non solo di supereroi.

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DC Comics: i titoli e i team creativi degli speciali per i 100 anni di Jack Kirby

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Come vi avevamo riferito la settimana scorsa, con le anticipazioni del mese di agosto sono stati resi noti i titoli e i team creativi degli speciali one-shot celebrativi i 100 anni dalla nascita di Jack Kirby.

Il 2 agosto esordirà The New Gods Special #1 scritto e disegnato da Shane Davis, con all'interno una back-up story scritta e disegnata da Walter Simonson e la ristampa di una storia di Jack Kirby.
La cover è di Shane Davis e Michelle Delecki.

Di Mister Miracle #1 e della nuova serie in 12 numeri dedicata al personaggio avevamo già parlato. Sarà scritta da Tom King e disegnata da Mitch Gerards, ed uscirà il 9 agosto.

Il 9 agosto sarà anche il turno di The Newsboy Legion and The Boy Commandos Special #1, scritto e disegnato da Howard Chaykin; le due "baby-gang" create da Jack Kirby in un incontro/scontro inedito. All'interno c'è una ristampa di una storia del "Re".

Il 16 agosto arriva invece The Sandman Special #1, di Dan Jurgens e Steve Orlando ai testi, Jon Bodganove e Rick Leonardi alle matite. Cover di Paul Pope.
All'interno una rara storia di Sandman degli anni '70.

Manhunter Special #1, scritto da Keith Giffen e Dan DiDio, disegnato da Nick Bradshaw, uscirà il 23 agosto. La cover è di Bruce Timm.
All'interno una breve storia con il Demone Etrigan, scritta da Sam Humphries e disegnata da Klaus Janson e inoltre una ristampa Golden Age.

Darkseid Special #1 #1, scritto da Mark Evanier, biografo di Jack Kirby (Kirby: King of Comics) e disegnato da Scott Kolins, uscirà il 30 agosto. La cover è di Chris Burnham.
Il signore di Apokolips, è infuriato perché "qualcuno" è riuscito a scappare dall'orfanotrofio di Granny Goodness e non riesce a catturarlo.
Inoltre, all'interno, una storia inedita di Omac scritta da Sam Humphries e disegnata da Steve Rude e un classico del Quarto Mondo di Kirby.

Il 30 agosto uscirà anche The Black Racer and Shilo Norman Special #1, scritto da Reginald Hudlin e disegnato da Denys Cowan e Bill Sienkiewicz.
Shilo Norman ha indossato il manto di Mister Miracle ma si ritrova Black Racer alle calcagna.
All'interno la ristampa di una storia del Quarto Mondo.

Ma non finisce qui. Per l'autunno sono in arrivo altri due volumi speciali.  Il primo è Jack Kirby's Mister Miracle TP, in cui per la prima volta la DC raccoglie la run completa di Mister Miracle di Jack Kirby in un unico volume a colori.
La cover è di Jack Kirby e Mike Royer che, con Vince Colletta, affianca Kirby ai disegni.
L'uscita è prevista per il 20 settembre.

Il 6 dicembre, infine, uscirà Jack Kirby's Fourth World Omnibus HC, nuova edizione omnibus che include Superman's Pal Jimmy Olsen #133-139 e #141-148; New Gods #1-11; Forever People #1-11; DC Graphic Novel #4: The Hunger Dogs e una storia da New Gods #6 del 1984.
Un volume che raccoglie le storie che introducono i mondi di Apokolips e New Genesis, i loro governanti, Darkseid e Altopadre e tutti gli eroi e villain del Quarto Mondo.

Trovate, qui di seguito, tutte le cover diffuse.

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