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Alla fine, i buoni vincono sempre. Nel fumetto supereroistico, da sempre, è questa una delle più consolidate leggi non scritte. Un’altra vuole che, alla fine di un evento editoriale, o delle gestione di un autore, la storia di uno o più personaggi rimanga sostanzialmente invariata nei tòpos cardine. “Se vogliamo che tutto rimanga come è, bisogna che tutto cambi”, insomma, per citare il celebre passaggio de Il Gattopardo di Giuseppe Tomasi di Lampedusa.

Le due principali case editrici di genere (DC Comics e Marvel Comics) hanno fatto di questo diktat una base fondamentale nella gestione del fumetto negli ultimi anni. Anche se, a dire il vero, proprio la DC con il rilancio del 2011, denominato “New 52”, sembra aver osato maggiormente, cambiando, in maniera definitiva e radicale, la continuity di tutti i suoi personaggi.

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Forever Evil rappresenta il primo vero maxi-evento editoriale dal suddetto rilancio e prende il via dagli eventi della saga “Trinity War”, svoltasi per due mesi sulle testate Justice League, Justice League of America e Justice League Dark, che ha tirato un po’ le somme delle trame imbastite negli ultimi anni.
Al timone di Forever Evil c’è sempre lui, Geoff Johns, oramai vero e proprio demiurgo dell’universo di Superman, Batman e soci, e, probabilmente, uno degli sceneggiatori più costanti, in termini di qualità del proprio lavoro.

Ma cosa è successo all’alba di Forever Evil? In sostanza, i buoni hanno perso in maniera schiacciante e inequivocabile: le tre Justice League, infatti, troppo impegnate negli ultimi tempi a darsi battaglia fra loro, sono state silenziosamente infiltrate e sabotate, permettendo l’arrivo nel loro universo del Sindacato del Crimine, vera e propria versione rovesciata della Lega della Giustizia proveniente da Terra-3, una delle tante realtà parallele dell’universo DC Comics.
Abbiamo Ultraman, controparte di Superman, violento e puramente malvagio, Owlman, un Batman machiavellico e senza scrupoli, Superwoman, la versione più estrema di Wonder Woman, e altre versioni distorte dei principali eroi DC. I cattivi sono giunti attraverso il portale rappresentato dal Vaso di Pandora, personaggio introdotto sin dagli albori del “New 52” e all’operato dell’Outsider e della sua Società Segreta dei Supercriminali. I principali eroi della Terra sono andati e adesso la stessa appartiene ai malvagi: difatti, il primo passo del Sindacato è quello di reclutare i principali villain nativi, rendendoli protagonisti di una rivoluzione che rischia di rovesciare per sempre i cardini della società civile. Non tutti i cattivi sono però così cattivi da rimanere succubi e ubbidienti agli ordini di Ultraman e soci, ma, anzi, toccherà ad alcuni impensabili personaggi divenire protagonisti di una vera e propria Resistenza, capeggiata da un tenacissimo Lex Luthor, che si appresta a divenire uno dei character di maggior spessore dei fumetti targati DC.

Va detto, i primi due numeri di Forever Evil sono estremamente piacevoli e soddisfacenti dal punto di vista della trama: Johns parte da un’idea e da personaggi già visti in passato, ma imbastisce una storia che risulta molto interessante anche grazie alle potenziali svolte narrative alle quali, probabilmente, avremo modo di assistere nei prossimi mesi. Oltre all’imprevedibile ruolo di Lex Luthor come leader della resistenza contro i malvagi (e quindi non come loro subdolo alleato), in queste pagine assistiamo a diversi colpi di scena: la Lega, anzi le Leghe, sono scomparse (e non sappiamo ancora come), un eroe amatissimo dal pubblico viene smascherato in diretta globale, il Sindacato porta con sé un prigioniero misterioso tenuto in catene e soprattutto fugge da una minaccia che ha distrutto la loro realtà.

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Di carne al fuoco, quindi, ce n’è tanta. Johns scrive in maniera fluida, dosando saggiamente i colpi di scena. A una storia ben scritta, purtroppo, non ne fa da eco una ben disegnata, ed è questo il principale limite della saga. La parte grafica di Forever Evil è affidata a uno degli artisti più apprezzati del fumetto supereroistico, David Finch, che, come mai prima d’ora, si dimostra davvero fuori forma: seppur il suo lavoro superi la sufficienza e non sia qualcosa di inguardabile, diverse tavole mostrano evidenti limiti in termini di resa grafica, con figure sproporzionate, poco plastiche e spesso inespressive. Il madornale errore presente nelle ultime pagine del numero 2 rappresenta la classica ciliegina sulla torta, in senso negativo: il personaggio di Bizarro indossa il noto costume con la S rovesciata, il quale dapprima ha le maniche lunghe, salvo poi mostrare il suddetto a braccia scoperte nella pagina successiva. Una svista davvero inspiegabile quanto imperdonabile.

I due numeri proposti in Italia da RW Lion contengono come storie “di contorno” alcuni albi appartenenti all’iniziativa denominata “Villain Month”: nel settembre del 2013, infatti, tutte e 52 le uscite mensili della DC Comics vedevano i nemici divenire protagonisti al posto degli eroi, appropriandosi letteralmente delle loro testate.
Il “Villain Month” non rimarrà impresso nelle menti dei lettori come qualcosa di memorabile, in quanto qualitativamente scarso, ma comunque alcune storie sono apprezzabili e parti integranti degli eventi di Forever Evil: nel numero 1 abbiamo Batman and Robin #23.2: Court of Owls #1 e Batman and Robin #23.3: Ra’s Al Ghul and the League of Assassins #1, entrambe scritte da James Tynion IV e disegnate, rispettivamente, da Jorge Lucas e Jeremy Haun, mentre nel numero 2 troviamo Superman #23.1: Bizarro #1, di Sholly Fisch e Jeff Johnson, e Batman and Robin #23.1: Two Face #1 di Peter J. Tomasi e Guillem March. Queste quattro storie rappresentano un piacevole elemento complementare, di una saga che, già di per sé, vale il costo d’acquisto.

Molto spesso questi eventi editoriali vengono presentati come storie incredibili, destinate a sconvolgere per sempre il palinsesto editoriale, salvo poi presentarsi come macchiette tristi e scontate che hanno l'unico scopo di far risalire le vendite.
A giudicare da quanto letto finora, ci sentiamo di dire che Forever Evil rappresenta una storia bella e sincera, una ventata fresca in un momento nel quale le uscite DC Comics, fatta esclusione per Batman, Wonder Woman e qualche altra testata, vivono un momento di calo qualitativo evidente.
Allo stesso tempo, non crediamo nei miracoli e non illudiamo i lettori chiedendo di farlo al posto nostro. Si prenda, quindi, questa saga per quella che è: una storia valida, che appassiona e sicuramente non annoia.

Dati del volume

  • Editore: RW Edizioni/Sole 24 Ore
  • Autori: Testi di Geoff Johns, James Tynion IV, Sholly Fisch e Peter J. Tomasi Disegni di David Finch, Jorge Lucas, Jeremy Haun, Jeff Johnson e Guillem March
  • Formato: spillato, 16,8x25,6, 88 pp/72 pp, colori
  • Prezzo: 4,95€
  • Voto della redazione: 7
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