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Gabrio Ciliani

Gabrio Ciliani

DC Universe Online passa al freemium

  • Pubblicato in Nerd

Dopo un successo di pubblico e di critica piuttosto esiguo, SOE ha deciso di rinunciare al pay to play per DC Universe Online, optando per il lancio dell'ormai sempre più sfruttato modello freemium; per i non avvezzi al mondo dei MMORPG, con "freemium" si definisce un titolo online giocabile gratuitamente, ma con delle riduzioni, che possono essere rimosse pagando il classico abbonamento.

Il titolo offrirà tre differenti tipi di account: Free, Premium e Legendary

Vi indichiamo la pagina ufficiale atta a elencare le differenze fra i tre tipi di account.

Ron Howard al lavoro su 364

  • Pubblicato in Screen

Ron Howard ha preso le redini del progetto cinematografico 364, un film basato su un concept supereroistico originale di David Guggenheim. Il film racconta le vicende di un uomo in grado di disporre di superpoteri solo un giorno all'anno.

364 va ad aggiungersi ad una lunga lista di pellicole che verranno girate in futuro dal regista, come Rush, film biografico a tema automobilistico, gli adattamenti di Under The Banner Of Heaven e della striscia di Mad, Spy vs Spy. Nonostante Universal abbia rinunciato, Howard è ancora vicino ai progetti cinematografici e televisivi legati a La Torre Nera di Stephen King.

Vedremo gli script di Guggerheim in azione con action thriller come Medallion e Safe House.

I am a Hero 1

Il trentacinquenne Hideo Suzuki, dopo aver avuto una breve carriera da mangaka, sopravvive lavorando come assistente di un autore di manga hentai. Inseguendo con scarsi risultati la possibilità di essere pubblicato nuovamente, porta avanti una vita vuota, resa insostenibile dalle sue paranoie, rivolte alla dimensione paranormale e alla sua strana situazione sentimentale. Le sue paure tuttavia diverranno sempre più concrete, in un giro di misteriosi eventi che rivolteranno al sua vita come un calzino.

I am a hero si apre con un numero fortemente introduttivo e, benché sul piano degli eventi abbia poco da dire, offre una presentazione dei personaggi e della loro routine talmente efficace ed accattivante da rendere irrefrenabile la voglia di conoscerli. Kengo Hanazawa ci regala un protagonista che rivitalizza lo sterile ed inflazionato stereotipo di otaku fallito, definendo un profilo psicologico accurato e pieno di sfaccettature: paranoico, deluso e schifato dal mondo ma non rassegnato ed innamorato dell'arte che cerca di rappresentare, che si fa strada in una vita che pare non volergli dare libertà d'azione.
La (non) vita di Hideo viene raccontata con stile asciutto ed esplicito, mai iperbolico o gratuito, che muta e si fa surreale e claustrofobico quando viene dato spazio alle paure dell'uomo. Nonostante la natura horror della testata si riveli pienamente solo nelle battute finali del volume, l'autore è abile nel dare piccoli assaggi di terrore sin dalle primissime pagine, al fine di impregnare il tutto con un'aura macabra percepibile anche durante le fasi più spensierate e comiche; a questo proposito, è possibile trovare parallelismi con 20th Century Boys, per questo felice rapporto fra mistero e slice of life. Hideo si fa amare e la schiera di comprimari pirandelliani, attira l'interesse del lettore, che si troverà coinvolto emotivamente nelle pietose peripezie del protagonista; gli abitanti del mondo di I am a hero sono legati da dialoghi ed approfonditi da monologhi e riflessioni assolutamente brillanti, che ben si sposano con uno studio ordinato e sensato delle tavole; anche quando Hanazawa si concede voli pindarici (sull'arte sequenziale e sulla cultura nipponica e internazionale, per esempio) lo fa dosando perfettamente i tempi e scegliendo con attenzione il contesto in cui inserirli. C'è talmente tanto contenuto in questo primo volume, da far dimenticare completamente al lettore che non accade niente e basta il terrificante finale per iniziare a cuocere i quintali di carne messi sul fuoco.

Va un plauso all'eccellente realizzazione grafica: il tratto pulito e fine dell'autore gioca in favore di uno stile che tende al realismo, ma che è sempre pronto a cozzare con violenza con le situazioni macabre che talvolta prendono il sopravvento; un uso suggestivo delle ombre gioca certo in favore dell'atmosfera. I personaggi sono estremamente vivi e pulsanti anche nella loro rappresentazione grafica, dove l'autore da vita ad individui notevolmente espressivi e dalla forte identità. Tutto gioca in favore della splendida sceneggiatura.
Ottima l'edizione GP, che propone le prime pagine a colori patinate, come nell'originale.

Cervellotico, malaticcio, ironico e spietato come la realtà, I am a hero si fa amare fin da subito.  La mancanza di eventi significativi è insignificante, davanti ad un esordio sì lento, ma talmente ricco da far solo sperare che il proseguo si mantenga su questi livelli di eccellenza. Consigliato senza riserve.

Man of Steel si sposta a Chicago

  • Pubblicato in Screen

Oggi, mercoledì 17 settembre, la troupe di Man of Steel si è spostata da Plano a Chicago, dove si tratterrà per i prossimi 10 giorni, per continuare le riprese del film. Il resto della pellicola sarà girata a Vancouver.

Il Chicago Business riferisce che la Torre Wayne de Il Cavaliere Oscuro, ossia l'edificio del Chicago Board of Trade, sarà utilizzato per le riprese esterne della sede del Daily Planet, mentre per quelle interne verrà usata la Willis Tower.

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