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Giuseppe Zimbalatti

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Primo sguardo a Obi-Wan and Anakin #1 di Charles Soule e Marco Checchetto

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Esce il prossimo 6 gennaio Obi-Wan and Anakin #1, il primo numero della nuova mini-serie Marvel dedicata all'universo di Star Wars. A realizzarla è Charles Soule (Lando, She-Hulk, Daredevil) con le matite di Marco Checchetto (Star Wars: Shettered Empire, Avengers Word, Punisher).

La serie si colloca cronologicamente tra gli eventi di Star Wars Episodio I: La Minaccia Fantasma e Star Wars Episodio II: L'Attacco dei Cloni.
Quindi prima della Guerra dei Cloni, prima della tragica battaglia su Mustafar e molti decenni prima dello scontro sulla Morte Nera.
Sono passati solo pochi anni da quando Obi-Wan Kenobi, qui Cavaliere Jedi all'apice della potenza, ha cominciato ad addestrare il suo giovane allievo Anakin Skywalker.

Chiamati in missione di soccorso su un pianeta lontano, le abilità del Maestro e del Padawan saranno messe a dura prova e la loro amicizia mostrerà, per la prima volta, segni di crisi, arrivando quasi al punto di rottura.

Di seguito, in gallery, l'anteprima di Obi-Wan and Anakin #1, con i disegni di Marco Checchetto, e le variant cover di Kevin Nowlan, Siya Oum, Skottie Young e la Action Figure Variant di John Tyler Christopher.

La Terra dei Vampiri

Se vi è capitato di svegliarvi una mattina e sentirvi fiacchi, stanchi, deboli e depressi, ignorandone il motivo, prendete in considerazione la possibilità di essere stati "visitati" da un vampiro che si è nutrito del vostro sangue e poi vi ha storditi cancellando dalla vostra mente la memoria dell'accaduto.
E preparatevi ad essere visitati ancora, e ancora.

È questa la variazione sul tema vampiresco offerta da La Terra dei Vampiri, miniserie in tre atti (Esodo, Requiem e Resurrezione) scritta da David Munoz e disegnata da Manuel Garcia.
Quello dei vampiri è uno dei temi più cari alla letteratura horror: narrativa, cinema e fumetti, hanno sempre attinto a piene mani al tema e ne hanno sempre offerto varianti più o meno originali, più o meno valide e affascinanti.

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David Munoz immagina un mondo in cui i vampiri hanno sempre vissuto fianco a fianco con gli uomini (che ne ignorano totalmente l'esistenza), stando nell'ombra anche perché la luce del sole li incenerisce: possono nutrirsi del sangue umano, ma senza uccidere o trasformare gli uomini. Sono infatti consapevoli del fatto che un mondo senza esseri umani significherebbe la fine anche per loro. Tra l'altro, la trasformazione può avvenire solamente se la preda umana beve il sangue di vampiro, quindi solo con un atto deliberato e volontario da parte del predatore.
Si sono pertanto organizzati e dati delle regole, creando la "Chiesa del Sangue", un organismo di controllo per disciplinare il comportamento dei vampiri dalle poche e semplici regole: l'esistenza dei vampiri deve restare segreta e gli umani non vanno uccisi o trasformati. Pena la morte.

La coesistenza delle due specie si mantiene così in equilibrio fino a quando, un brutto giorno, il mondo non precipita nell'oscurità.
Per qualche motivo, infatti, il sole è oscurato dalle nubi e il mondo è avvolto dal gelo e dalle tenebre. Questo significa la fine quasi certa per la specie umana e, di conseguenza, anche per quella dei vampiri. In questo nuovo contesto apocalittico, in cui la lotta per la sopravvivenza si fa drammatica per prede e predatori, le regole della Chiesa del Sangue non bastano più a tenere a freno il malcontento dei ribelli, che scatenano la loro furia e sete di sangue sugli sparuti gruppi di esseri umani rimasti. E il loro piano è a dir poco agghiacciante: catturare i sopravvissuti e allevarli, o meglio, "coltivarli" legandoli a gigantesche macchine tira-sangue, così da assicurarsi la sopravvivenza.
La scena, ambientata in Francia, è focalizzata su una donna di nome Elena e un gruppo di ragazzi che la sorte le ha affidato in custodia. Alla ricerca di una via di salvezza e di altri gruppi umani, si imbatteranno in un vampiro "rinnegato" che li aiuterà.
Una curiosità: è presente, all'inizio della seconda parte (Requiem), un elemento di meta-racconto in cui si fa riferimento a un "Signore della Luce" che fa pensare all'omonimo romanzo di fantascienza di Roger Zelazny pubblicato nel 1967. Anche lì si parla di un'umanità sottomessa da una specie "superiore" e di un eroe tornato dalla Morte per combattere e salvarla.

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L'idea di partenza è abbastanza interessante e stimolante. Lo scenario apocalittico è reso benissimo e le idee nuove non mancano. Ma, forse perché non sviluppate a pieno nel loro potenziale, non riescono a conferire all'opera autentici crismi di originalità e ad affrancarla da un sostanziale e complessivo senso di "deja-vu".
Il racconto tecnicamente è scritto molto bene, Munoz dimostra di avere notevole sensibilità narrativa e mette giù una storia ben strutturata, particolarmente focalizzata sulle vicende umane dei protagonisti, a partire dalle quali giunge per induzione a spiegare i fatti nella loro complessità. Tuttavia sembra mancare il guizzo, il momento illuminante, il colpo di genio che pare sempre lì sul punto di arrivare, ma non arriva mai.
Altra pecca è, probabilmente, la lentezza di sviluppo di una trama che rimane costantemente ancorata e zavorrata alla spiegazione quasi didascalica degli antefatti, fino alla chiusura con messaggio ecologista: gli uomini, illudendosi di essere i padroni e gli unici dominatori del pianeta, ne hanno stravolto i delicati equilibri, liberando forze della natura a loro superiori, condannando se stessi all'estinzione.
Se c'è dell'originalità nelle premesse, non ne rimane traccia in una fase di conclusione tra l'altro troppo poco vivace.
Rimane sufficientemente valida la portata drammatica del racconto: tranne Elena, non c'è un altro protagonista umano con cui il lettore possa identificarsi. Gli altri o muoiono presto oppure finiscono per anelare al vampirismo, in fuga da una condizione umana di sofferenza, vulnerabilità e debolezza. Per altri ancora, il vampirismo è invece l'equivalente di una dannazione eterna e preferiscono darsi la morte. I bambini sono le principali vittime, sia quando soccombono innocenti, sia quando, per difendersi, si avvolgono in una corazza di cinica cattiveria.
La trama lascia diversi spunti per un eventuale sequel che, viste le diverse situazioni irrisolte o in sospeso e il mancato sviluppo del potenziale di partenza, sarebbe, in definitiva, auspicabile.

Il quadro drammatico della vicenda e il contrasto tra salvezza e perdizione è reso benissimo dai chiaroscuri e dalle linee di Manuel Garcia. Disegnatore di supereroi (Mystique, Bloodshot), qui Garcia, più che i corpi, disegna dei volti che rendono benissimo le emozioni dei personaggi. Le griglie sono serratissime, dense di vignette piccole nelle quali i volti espressivi dei protagonisti sono sempre al centro dell'attenzione. Quasi mai la scena si allarga a vignette più ampie, ma rimane concentrata sui soggetti. Le scene d'azione sono rese benissimo, con particolare cura anche per i dettagli più truculenti, con sequenze rapide, secche ed efficaci.

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A rendere benissimo l'atmosfera cupa che pervade il racconto contribuiscono i colori tenui di Javi Montes, con un netto dominio del grigio cui è intercalato, inevitabilmente, il colore rosso del sangue.

Il volume, nell'edizione Mondadori, si presenta benissimo. Un cartonato di 154 pagine, impreziosito dalla bella cover di Michael Lark e da quelle interne di Jaouen (Requiem e Resurrezione).
Una lettura che può andare bene ai fan del genere vampiresco e che vogliono arricchire la loro libreria con un volume elegante ed esteticamente molto gradevole. Dal punto di vista della sostanza, un racconto con pregi e difetti che probabilmente non farà sobbalzare sulla sedia per l'emozione ma che, tutto sommato, non farà neanche storcere il naso.

Apocalypse Wars: Jeff Lemire parla dell'evento mutante del 2016

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L'evento X-Men Apocalypse Wars, di cui vi avevamo già parlato, inizierà su Extraordinary X-Men #8, del mese di marzo 2016. Jeff Lemire e Humberto Ramos ne saranno autore e disegnatore.

Il destino della specie mutante sta per cadere nelle mani di uno dei più formidabili avversari degli X-Men, l'immortale Apocalisse. Da qui la loro corsa disperata in un futuro pericoloso, completamente all'oscuro degli orrori che li attendono.

Se la testata ammiraglia degli X-Men si occuperà del ritorno di Apocalisse, le altre due testate mutanti, All-New X-Men e Uncanny X-Men esploreranno altri aspetti del personaggio e di quelli a lui correlati.

Durante un'intervista con ComicBook.com, l'autore Jeff Lemire ha rilasciato alcune dichiarazioni riguardo l'evento ormai imminente.

"Una delle prime cose su cui mi sono concentrato quando ho accettato il lavoro su Extraordinary X-Men è stato Apocalisse. Per me, Apocalisse è, insieme a Magneto, l'avversario più importante degli X-Men. La storia originale di Apocalisse in X-Factor di Walter e Louis Simonson è un'autentica pietra miliare per me. Da ragazzino quella storia ha avuto su di me un enorme impatto."
E continua "Ho voluto realizzare una storia che avesse la stessa energia e immaginazione di quelle prime storie di Apocalisse e, allo stesso tempo, qualcosa in cui io e Humberto Ramos abbiamo potuto metterci del nostro. Io credo che abbiamo realizzato una grande storia che sarà molto innovativa, ma che allo stesso tempo guarderà ai classici del passato."

Quindi ribadisce la portata e lo spessore di un personaggio come Apocalisse "Ha sempre avuto un'aura minacciosa. C'è semplicemente qualcosa di intrinsecamente spaventoso attorno al personaggio, qualcosa di inquietante e di più grande della vita. È una figura molto inquietante e probabilmente uno dei pochi cattivi abbastanza potenti da tenere testa da solo a un intero team di X-Men."

"Gli aspetti futuri della storia sono molto radicati nella situazione attuale dei mutanti. Non è solo una storia immaginaria o un piccolo universo". "Questa storia" dichiara Lemire "avrà un impatto duraturo sul team degli Extraordinary X-Men e sui Mutanti nell'universo Marvel, da qui in avanti."

Lemire si è rifiutato di dire se il quartetto di ex complici, i Cavalieri, appariranno a fianco di Apocalisse in questo evento, ma ha promesso "colpi di scena divertenti e inaspettati".

Quindi conclude: "ognuna delle nostre storie di Apocalisse potrà essere letta autonomamente, ma allo stesso tempo sarà collegata in modi inaspettati da chi leggerà tutte e tre le testate".

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Primo sguardo a Poison Ivy: Cycle of Life and Death

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La DC Comics ha diffuso un'anteprima non letterata della nuova mini-serie in sei numeri Poison Ivy: Cycle of Life and Death di Amy Chu e Clay Mann, che uscirà il prossimo 20 gennaio.

Poison Ivy, per tutti dottoressa Pamela Isley, lavora presso il prestigioso Dipartimento di Scienze Vegetali del Gotham Botanical Gardens.
Le cose si complicano quando un suo collega viene assassinato e apparentemente sembra un lavoro... di Poison Ivy.

Di seguito l'anteprima non letterata con le tavole di Mann e alcune cover, compresa quella del numero di marzo 2016.

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