Menu

La Terra dei Vampiri

Se vi è capitato di svegliarvi una mattina e sentirvi fiacchi, stanchi, deboli e depressi, ignorandone il motivo, prendete in considerazione la possibilità di essere stati "visitati" da un vampiro che si è nutrito del vostro sangue e poi vi ha storditi cancellando dalla vostra mente la memoria dell'accaduto.
E preparatevi ad essere visitati ancora, e ancora.

È questa la variazione sul tema vampiresco offerta da La Terra dei Vampiri, miniserie in tre atti (Esodo, Requiem e Resurrezione) scritta da David Munoz e disegnata da Manuel Garcia.
Quello dei vampiri è uno dei temi più cari alla letteratura horror: narrativa, cinema e fumetti, hanno sempre attinto a piene mani al tema e ne hanno sempre offerto varianti più o meno originali, più o meno valide e affascinanti.

terra-vampiri-1

David Munoz immagina un mondo in cui i vampiri hanno sempre vissuto fianco a fianco con gli uomini (che ne ignorano totalmente l'esistenza), stando nell'ombra anche perché la luce del sole li incenerisce: possono nutrirsi del sangue umano, ma senza uccidere o trasformare gli uomini. Sono infatti consapevoli del fatto che un mondo senza esseri umani significherebbe la fine anche per loro. Tra l'altro, la trasformazione può avvenire solamente se la preda umana beve il sangue di vampiro, quindi solo con un atto deliberato e volontario da parte del predatore.
Si sono pertanto organizzati e dati delle regole, creando la "Chiesa del Sangue", un organismo di controllo per disciplinare il comportamento dei vampiri dalle poche e semplici regole: l'esistenza dei vampiri deve restare segreta e gli umani non vanno uccisi o trasformati. Pena la morte.

La coesistenza delle due specie si mantiene così in equilibrio fino a quando, un brutto giorno, il mondo non precipita nell'oscurità.
Per qualche motivo, infatti, il sole è oscurato dalle nubi e il mondo è avvolto dal gelo e dalle tenebre. Questo significa la fine quasi certa per la specie umana e, di conseguenza, anche per quella dei vampiri. In questo nuovo contesto apocalittico, in cui la lotta per la sopravvivenza si fa drammatica per prede e predatori, le regole della Chiesa del Sangue non bastano più a tenere a freno il malcontento dei ribelli, che scatenano la loro furia e sete di sangue sugli sparuti gruppi di esseri umani rimasti. E il loro piano è a dir poco agghiacciante: catturare i sopravvissuti e allevarli, o meglio, "coltivarli" legandoli a gigantesche macchine tira-sangue, così da assicurarsi la sopravvivenza.
La scena, ambientata in Francia, è focalizzata su una donna di nome Elena e un gruppo di ragazzi che la sorte le ha affidato in custodia. Alla ricerca di una via di salvezza e di altri gruppi umani, si imbatteranno in un vampiro "rinnegato" che li aiuterà.
Una curiosità: è presente, all'inizio della seconda parte (Requiem), un elemento di meta-racconto in cui si fa riferimento a un "Signore della Luce" che fa pensare all'omonimo romanzo di fantascienza di Roger Zelazny pubblicato nel 1967. Anche lì si parla di un'umanità sottomessa da una specie "superiore" e di un eroe tornato dalla Morte per combattere e salvarla.

terra-vampiri-2

L'idea di partenza è abbastanza interessante e stimolante. Lo scenario apocalittico è reso benissimo e le idee nuove non mancano. Ma, forse perché non sviluppate a pieno nel loro potenziale, non riescono a conferire all'opera autentici crismi di originalità e ad affrancarla da un sostanziale e complessivo senso di "deja-vu".
Il racconto tecnicamente è scritto molto bene, Munoz dimostra di avere notevole sensibilità narrativa e mette giù una storia ben strutturata, particolarmente focalizzata sulle vicende umane dei protagonisti, a partire dalle quali giunge per induzione a spiegare i fatti nella loro complessità. Tuttavia sembra mancare il guizzo, il momento illuminante, il colpo di genio che pare sempre lì sul punto di arrivare, ma non arriva mai.
Altra pecca è, probabilmente, la lentezza di sviluppo di una trama che rimane costantemente ancorata e zavorrata alla spiegazione quasi didascalica degli antefatti, fino alla chiusura con messaggio ecologista: gli uomini, illudendosi di essere i padroni e gli unici dominatori del pianeta, ne hanno stravolto i delicati equilibri, liberando forze della natura a loro superiori, condannando se stessi all'estinzione.
Se c'è dell'originalità nelle premesse, non ne rimane traccia in una fase di conclusione tra l'altro troppo poco vivace.
Rimane sufficientemente valida la portata drammatica del racconto: tranne Elena, non c'è un altro protagonista umano con cui il lettore possa identificarsi. Gli altri o muoiono presto oppure finiscono per anelare al vampirismo, in fuga da una condizione umana di sofferenza, vulnerabilità e debolezza. Per altri ancora, il vampirismo è invece l'equivalente di una dannazione eterna e preferiscono darsi la morte. I bambini sono le principali vittime, sia quando soccombono innocenti, sia quando, per difendersi, si avvolgono in una corazza di cinica cattiveria.
La trama lascia diversi spunti per un eventuale sequel che, viste le diverse situazioni irrisolte o in sospeso e il mancato sviluppo del potenziale di partenza, sarebbe, in definitiva, auspicabile.

Il quadro drammatico della vicenda e il contrasto tra salvezza e perdizione è reso benissimo dai chiaroscuri e dalle linee di Manuel Garcia. Disegnatore di supereroi (Mystique, Bloodshot), qui Garcia, più che i corpi, disegna dei volti che rendono benissimo le emozioni dei personaggi. Le griglie sono serratissime, dense di vignette piccole nelle quali i volti espressivi dei protagonisti sono sempre al centro dell'attenzione. Quasi mai la scena si allarga a vignette più ampie, ma rimane concentrata sui soggetti. Le scene d'azione sono rese benissimo, con particolare cura anche per i dettagli più truculenti, con sequenze rapide, secche ed efficaci.

terra-vampiri-3

A rendere benissimo l'atmosfera cupa che pervade il racconto contribuiscono i colori tenui di Javi Montes, con un netto dominio del grigio cui è intercalato, inevitabilmente, il colore rosso del sangue.

Il volume, nell'edizione Mondadori, si presenta benissimo. Un cartonato di 154 pagine, impreziosito dalla bella cover di Michael Lark e da quelle interne di Jaouen (Requiem e Resurrezione).
Una lettura che può andare bene ai fan del genere vampiresco e che vogliono arricchire la loro libreria con un volume elegante ed esteticamente molto gradevole. Dal punto di vista della sostanza, un racconto con pregi e difetti che probabilmente non farà sobbalzare sulla sedia per l'emozione ma che, tutto sommato, non farà neanche storcere il naso.

Dati del volume

  • Editore: Mondadori Comics
  • Autori: Testi di David Muñoz, disegni di Manuel Garcia, colori di Javi Montes
  • Formato: Cartonato, cm 21x28, 154 pgg, colore
  • Prezzo: 14,99 €
  • Voto della redazione: 5,5
Torna in alto