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Giuseppe Zimbalatti

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Batman e i 10 team-up più strani di tutti i tempi

  • Pubblicato in Focus

Come vi abbiamo anticipato, è uscito da pochi giorni il primo numero della nuova miniserie  Batman/Teenage Mutant Ninja Turtles, che vedrà il Cavaliere Oscuro in team-up con le Tartarughe Ninja. Senza dubbio un accostamento quanto meno singolare.

Ma Batman non è nuovo a strani incontri.
CBR ha stilato un elenco di 10 dei più bizzarri team-up nella storia del Cavaliere Oscuro, con personaggi dei fumetti, ma anche con sportivi, celebrità del passato e persino un meta-incontro con uno storico disegnatore dello stesso Batman.

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10. Batman / Deathblow
Brian Azzarello
, Lee Bermejo e Tim Bradstreet nel 2003 hanno realizzato Batman/Deathblow: After the Fire, una miniserie con protagonisti Batman e Michael Cray, aka Deathblow, personaggio Wildstorm creato da Jim Lee nel 1992. Deathblow era un personaggio morto durante il crossover Wildstorm Fire From Heaven e da allora non era stato più riportato in vita.
Durante la storia i due non si sono mai incontrati fisicamente, ma operavano su due linee temporali diverse: dieci anni prima Deathblow e nel presente Batman.


b99. Batman / Cleopatra
In Detective Comics #167 (Bill Finger, Dick Sprang, Charles Paris), del gennaio 1951, Batman e Robin viaggiano indietro nel tempo fino all'antico Egitto, dove divengono nientemeno che le guardie del corpo di Cleopatra. Che, manco a dirlo, si innamora di Batman e ne vuole fare il proprio re.
Ovviamente, il buon Bruce taglia la corda.

b88. Batman / Cal Ripken
Nel 2007, in occasione dell'inserimento di Cal Ripken Jr. nella Hall of Fame del Baseball, è stato distribuito gratuitamente il fumetto del team-up tra il campione e Batman.
Il Pinguino ha rapito Ripken e il ragazzino che in quel momento gli stava chiedendo l'autografo.
Mentre Batman cerca di liberarli, Ripken riesce ad evadere dalla gabbia del Pinguino... utilizzando un enorme pallone fatto con il Chewing-gum della Big League di Baseball...

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7. Batman / Beatles
In Batman #222 (Frank Robbins, Irv Novick e Dick Giordano), del giugno 1970, Batman e Robin devono indagare sulla presunta morte di uno dei componenti degli "Oliver Twist", una band uguale in tutto e per tutto ai Beatles. La leggenda metropolitana è quella della morte di Paul McCartney, nel fumetto Saul Cartwright, ma alla fine si scoprirà che Saul è l'unico a non essere morto, mentre gli altri sono stati rimpiazzati da tre impostori che lui stesso ha addestrato per sostituire gli originali, morti in un incidente aereo in India.

b66. Batman / Conrad Hilton
Nel 1966, sull'onda del successo della serie TV con Adam West, è stata realizzata una comic strip con protagonista Batman con autori Whitney Ellsworth, Joe Giella e Al Plastino.
Nelle fasi iniziali apparivano di sovente i volti celebri che avevano interpretato alcuni tra i personaggi della serie TV, o semplicemente vi avevano fatto una qualche fugace apparizione.
In questa particolare striscia, appariva il costruttore di alberghi Conrad Hilton (nonno di Paris Hilton), che cerca di convincere Batman e Robin a costruire un hotel a tema-Batman.


b55. Batman / Jack Benny
Sempre nelle strip di Ellsworth e Giella, fu pubblicata, nel 1966, una storia in cui il famoso attore comico Jack Bennyoffriva a Batman e Robin un ingaggio di 1000 dollari per ritrovare il suo violino rubato.

b44. Batman / Kay Kyser
Kay Kyser
era un popolare conduttore radiofonico famoso per un quiz-music-show chiamato Kollege of Musical Knowledge.
In Detective Comics #144 (Dick Sprang e Charles Paris) del febbraio 1949, dei brutti ceffi hanno preso Kyser in ostaggio. Questi diffonde via radio un codice di indizi musicali sperando che venga colto da Batman e Robin e che possano salvarlo.
È possibile leggere questa storia su Comics Should Be Good.

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3. Batman / Daffy Duck
Nella miniserie del 2000 Superman e Bugs Bunny (Mark Evanier, Joe Staton, Tom Palmer e Mike DeCarlo), Batman e Duffy Duck non fanno esattamente un team-up, ma si scambiano di posto e Batman finisce per fare coppia con Bugs Bunny e Taz...

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2. Batman / Jerry Lewis
Il successo della serie TV degli anni '60, fece esplodere una vera e propria febbre per lo show con Adam West, con numerose imitazioni e parodie.
Sul #97 di The Adventures of Jerry Lewis (Arnold Drake e Bob Oksner), del dicembre 1966, Jerry e suo nipote diventano "Ratman e Rotten". Quando si metteranno nei guai, saranno gli "originali" Batman e Robin a salvarli, esausti per i continui tentativi di emulazione cui porre rimedio.

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1. Batman / Jim Aparo
I lettori di una certa età ricorderanno senza dubbio con affetto il Batman del compianto Jim Aparo.
Su The Brave and the Bold #124 (Bob Haney, Jim Aparo) del gennaio 1976, succede qualcosa di molto strano.
I cattivi, per evitare di essere sconfitti da Batman, decidono di uccidere il disegnatore prima che questi finisca la storia.
Quasi ci riescono, ma Aparo riesce a fuggire. Tuttavia i villain hanno rubato lo script di Haney e ora la storia non può essere terminata.
Pertanto il redattore Murray Boltinoff e lo scrittore Bob Haney riferiscono telefonicamente lo script ad Aparo, che può così terminare la storia nel modo migliore, salvando la vita di Batman!

Anteprima di Star Wars Annual #1

  • Pubblicato in News

Esce oggi Star Wars Annual #1, scritto da Kieron Gillen e disegnato da Angel Unzueta. La cover è di John Cassaday.

Haarkon Dak, per anni sotto copertura nella burocrazia imperiale, è ora l'unico che possa salvare i senatori simpatizzanti per la ribellione.

Di seguito, l'anteprima di Star Wars Annual #1.

Primo sguardo a Rocket Raccoon & Groot #1

  • Pubblicato in News

Uscirà il 6 gennaio prossimo il primo numero di Rocket Raccoon & Groot, la nuova serie Marvel firmata Skottie Young e Filipe Andrade.

C'è un nuovo genio del crimine nella galassia e si tratta di... Rocket Raccoon! Come è potuta accadere una cosa del genere?
La risposta sulle pagine di una serie fatta per chi ama l'avventura, il mistero, gli animali e lo spazio aperto.

Di seguito l'anteprima non letterata di Rocket Raccoon & Groot #1, diffusa da CBR.

Pier Capponi

È uscito, edito da Kleiner Flug, il decimo volume della collana "Prodigi fra le Nuvole" dedicata a personaggi illustri della storia italiana. Stavolta il protagonista è Pier Capponi, condottiero, diplomatico e politico fiorentino del XV secolo.

La storia dovremmo conoscerla un po' tutti, per averla studiata sui libri di scuola.
Nel 1494 Carlo VIII, re di Francia, in marcia verso Napoli, dopo essere stato accolto trionfalmente a Milano giunge a Firenze e pretende sottomissione e sproporzionati tributi in denaro.
Il Capitano Piero Capponi, alla testa di una delegazione di notabili di cui fanno parte anche Pandolfo Ruccellai, Girolamo Savonarola e Giovanni Cavalcanti, ha il compito di trattare con lui, improvvisando, nel contempo, una difesa armata della città.
Le trattative prendono una brutta piega quando il re, con atteggiamento di superiorità, fa leggere le proprie pretese e la volontà di imporre il proprio dominio sulla città. Capponi straccia le richieste francesi e si giunge alla frase storica “Voi date fiato alle vostre trombe e noi suoneremo le nostre campane!”. All'atteggiamento provocatorio e alle minacce di guerra del re francese, Capponi risponde con l'orgoglio di chi è pronto a lottare fino alla morte pur di non farsi sottomettere riuscendo, incredibilmente, a far desistere Carlo VIII e farlo venire a più miti consigli.

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E fin qui è storia.
Quello su cui si soffermano gli autori è: cosa è passato per la testa del Re, in quel momento? Quando Capponi lo ha sfidato e lui ha scelto, pur essendo in posizione di forza, di desistere?
Ce lo mostrano con un flashback dalle tinte rosse e calde, durante il quale nella mente del sovrano si profila lo scenario devastante di una guerriglia urbana in cui sovrannumero e artiglieria pesante più che un vantaggio potevano tradursi in uno svantaggio. È questa l'intuizione e la vera particolarità di questo albo. Fotografa un momento, ferma il tempo e dilata quel preciso istante in cui un Re "si è messo paura", mostrando al lettore un "What if", una pagina di storia che non si è mai svolta in realtà, nel contesto di un fatto storico svoltosi realmente, e quindi molto verosimile.

Il racconto cattura fin dalle prime pagine. Alessio Landi riesce nell'impresa di sorprendere il lettore grazie a una sceneggiatura tessuta con i tempi giusti, senza essere mai prevedibile e senza cali di tensione; rende bene il contesto storico, la portata e la drammaticità dei fatti, la psicologia e la personalità dei personaggi, tutti ritratti abbastanza in profondità: il cinismo e la spregiudicatezza dei prepotenti, il coraggio e la dignità della gente comune. E c'è persino spazio per un eroe-arciere che sa molto di supereroe.

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Il formato dell'albo è ampio, i colori dai toni caldi di Pamela Poggiali, risultano belli nella resa dei luoghi e dei paesaggi realizzati da Pierpaolo Putignano. Il suo tratto, semplice ed essenziale, punta molto sulle linee espressive dei personaggi per rendere la giusta tensione del racconto. Le vignette più piccole sembrano comprimere il bisogno dell'artista di allargare il quadro della scena, portandolo spesso a ricorrere a vignette più grandi con griglie in cui l'azione si sviluppa in sequenza verticale e ad allargarsi spesso a tutta pagina. I momenti in cui l'azione culmina sono resi con belle tavole a pagina intera.
Particolare cura e attenzione sembra essere dedicata agli unici tre soggetti femminili, che spiccano graficamente rispetto a quelli maschili (per esempio, gli occhi degli uomini sono tutti uguali, piccoli e neri, quelli delle donne sono grandi e chiari) e cui è assegnato un ruolo di rappresentazione metaforica.
A raccontare tutto è infatti una discreta e affatto invadente voce narrante che poi, alla fine, si rivelerà essere... Beh, lo scoprirete da soli.

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Un racconto di fierezza e orgoglio che, rievocando un episodio emblematico di rivolta e desiderio di libertà, trascende il mero campanilismo provinciale.
Forse, per alcune situazioni "adulte", non è un volume adatto a un pubblico di giovanissimi ma è un'ottima occasione, per chi non ne conoscesse la storia, di colmare questa lacuna. E, allo stesso tempo, un albo che può impreziosire anche lo scaffale di chi la conosce già.

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