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Ottobre 2012 - Comicus

Avengers vs X-Men: i tie-in

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Avengers vs X-Men è, prima di tutto, un evento Marvel e come ogni evento Marvel degli ultimi anni presenta numerosi tie-in che espandono la storia e la descrivono con altri punti di vista. Ma quali sono i tie-in fondamentali per godersi appieno l'evento? E quali tie-in rappresentano una piacevole lettura a se? Cercheremo di rispondere a queste e ad altre domande descrivendo nel dettaglio i vari tie-in cercando allo stesso tempo di non fare alcun tipo di spoiler e suddividendo l'evento in tre fasi principali.

Fase 1: Avengers vs X-Men 1/5

Il primo atto dell'evento consiste in quello che il titolo promette: gli Avengers contro gli X-Men. Lo scontro, scritto a rotazione dai cinque architetti (Brian Bendis, Jason Aaron, Ed Brubaker, Jonathan Hickman e Matt Fraction) e illustrato da un John Romita Jr. in ottima forma soprattutto nei primi numeri, si dipana principalmente nella maxiserie, ma anche i vari tie-in si concentrano su questa battaglia tra eroi.
In particolare AvX Vs #1/3 illustrano alcuni degli scontri che non hanno trovato spazio nella serie principale: Magneto contro Iron Man, la Cosa contro Namor, Captain America contro Gambit, Spider-Man contro Colosso, la Cosa contro Colosso e Vedova Nera contro Magik. Se i testi lasciano forse a desiderare, il pregio di questa miniserie (peraltro l'unica miniserie tie-in) sono le matite di calibri come Adam KubertStuart Immonen, Steve McNiven, Salvador Larocca, Ed McGuinnes e Terry Dodson. La stessa Marvel l'ha definita "la lettura più inutile che troverete, ma anche il tie-in che venderà di più". E avevano ragione.

Avengers #25/#28 e Secret Avengers #26/#28 raccontano la medesima missione da due punti di vista differenti, creando non pochi grattacapi a chi cercherà di far conciliare gli eventi di entrambe le serie. In esse troviamo un gruppo di Vendicatori rappresentato da Thor, Bestia, Capitan Bretagna, Ms Marvel, Visione, Marvel Boy, War Machine e Valchiria che lottano per fermare la Forza Fenice prima che giunga sulla Terra, dovendo però affrontare un tradimento all'interno del gruppo. Avengers in particolare vede il ritorno sulle pagine vendicative di un grande del passato come Walt Simonson, di nuovo alle prese con Thor e un'epopea spaziale decisamente nelle sue corde.

Se su New Avengers #24 vengono approfondite le conseguenze della guerra tra supergruppi sulla famiglia Cage, New Avengers #25/27 si concentra sulla storia della Forza Fenice e del suo legame con la città immortale di K'un L'un. Di fronte ad un Bendis più decompresso del solito abbiamo però a che fare con un Mike Deodato in forma straordinaria che ci regala numerose splash page ad effetto. Nota a margine: il numero 27 si posiziona cronologicamente dopo il numero 8 della maxiserie principale, ma può essere letto anche solo dopo il numero 6. Infine per quel che riguarda il lato vendicativo Avengers Academy #29/#31 trasporta lo scontro ad un livello più distaccato, con gli adolescenti dei due supergruppi che affrontano le loro divergenze in maniera più matura dei supereroi titolari.

Ma sono le serie mutanti a regalarci i migliori tie-in dell'evento con Uncanny X-Men #11/13 di Kieron Gillen che riesce perfettamente a integrare gli eventi di Avengers vs X-Men nel racconto delle sue sottotrame dei numeri precedenti, e con Wolverine and the X-Men #9/11 di Jason Aaron che a sua volta dispone ottimamente i suoi pezzi sulla scacchiera dell'evento cui partecipa come scrittore. Leggermente al di sotto di queste due, qualitativamente parlando, X-Men Legacy #266/268, con Rogue protagonista di un ulteriore punto di vista scolastico del crossover.


avx07Fase 2: Avengers vs X-Men #6-9

Se la distinzione tra primo e secondo atto è contraddistinta da un evento molto chiaro che cambia completamente le carte in tavola, la separazione tra secondo e terzo atto è meno netta, anche perché Olivier Coipel illustra solo i primi due capitoli del secondo atto, facendosi poi sostituire da Adam Kubert. Ma ciononostante è proprio il disegnatore francese la vera attrazione di questa seconda fase, aiutato anche da uno sviluppo della trama descritto ottimamente da Jonathan Hickman nel sesto numero della maxiserie. Lo spunto resta parzialmente irrisolto per tutto il proseguio del crossover, o comunque poco approfondito, ma nel frattempo abbiamo potuto ammirare una ottima parentesi. I numeri 7, 8 e 9, pur con ottimi momenti, sembrano quasi ripetere stancamente se stessi, dilatando quello che sulla carta era un evento ad alta velocità, concentrato com'era in soli sei mesi. La qualità artistica rimane alta, anche se Adam Kubert è forse il meno efficace del terzetto di disegnatori, ma è pur vero che deve competere con un Romita e, soprattutto, un Coipel in stato di grazia.

Questi sviluppi della storia, con un inatteso capovolgimento di fronte, vengono analizzati anche nei vari tie-in. Su Uncanny X-Men #14/17 la battaglia con i Vendicatori viene temporaneamente messa da parte e riprende la battaglia contro Sinistro lasciata in sospeso all'inizio di questa serie, pur utilizzando il nuovo status quo. Anche su Avengers Academy #32/33 uno dei personaggi maggiormente colpiti dagli eventi della maxiserie è parte integrante del conflitto descritto, pur rimanendo ai margini dell'evento.

AvX: Vs #4/5 continua a mostrarci gli scontri tra vendicatori e mutanti puntandop molto sul lato artistico di tali battaglie, utilizzando disegnatori come Brandon Peterson, Kaare Andrews, Lienil Francis Yu e Tom Raney. Quest'ultimo i particolare illustra uno scontro che lascia davvero il segno, cambiando definitivamente lo status quo di due personaggi.

New Avengers #28 e #29 sono due storie "done-in-one", la prima ispirata a La Grande Fuga, celebre film di John Sturges con, tra gli altri, Steve McQueen, mentre l'altra si concentra sugli Illuminati, con ottime interazioni tra i membri di questo gruppo oramai a pezzi. Qua Bendis torna in ottima forma, aiutato dal solito ottimo Deodato.

Anche Avengers #28 e 29 sono storie singole, la prima incentrata su Red Hulk, mentre la seconda racconta nuovamente quanto visto su Wolverine and the X-Men #12 ma stavolta dalla parte dei Vendicatori. Il numero 28 in particolare è una lettura più che piacevole, che riesce a giocare maggiormente con le qualità artistiche di Walt Simonson.

Se proprio dobbiamo trovare un difetto per Wolverine and the X-Men #12/15 è che salta forse troppo spesso da un gruppo di personaggi all'altro senza grossa soluzione di continuità. Ma si tratta di un difetto veniale d fronte al mare di caratterizzazioni azzeccate, di dialoghi brillanti, di scene divertenti ed epiche, confermando una volta di più che i tie-in mutanti sono i migliori dell'evento. Eccezion fatta forse per X-Men Legacy #269/270, che pur concentrandosi sulla rivalità storica tra Rogue e Ms Marvel si lascia dimenticare troppo facilmente.


Avengers-vs-X-Men-11Fase 3: Avengers vs X-Men #10/12

Siamo infine arrivati all'atto finale di questo evento, dove la fazione in svantaggio prova il tutto per tutto e parte all'assalto finale. Ci saranno cadute eccellenti e scontri all'ultimo sangue, ma alla fine emergerà un chiaro sconfitto, che dovrà faticare molto per risalire la china dalla quale è caduto. Il numero che più farà parlare di sé anche in Italia è sicuramente l'undicesimo, dove tutti i nodi arrivano al pettine e dove Coipel conferma una volta di più le sue qualità artistiche. Di più non diciamo per non rovinare la lettura a chi si sta tenendo lontano dagli spoiler, ma è indubbio che tale albo avrà pesanti ripercussioni per molte serie e per molti mesi. Ma anche il dodicesimo numero getta le basi per uno status-quo decisamente differente per una delle due fazioni, oltre a concludere lo scontro tra i due gruppi. Come ogni numero conclusivo di un grande evento siamo di fronte al classico paradosso di avere troppi fili in sospeso da chiudere e allo stesso tempo troppe trame da lanciare per il futuro. Ma abbiamo anche un ottimo Jason Aaron che ci regala un paio di scene davvero epocali, e non stiamo parlando di scontri fisici veri e propri. Bene anche Adam Kubert, anche se si vede troppo che il tempo a disposizione non è stato sufficiente per dedicare anima e corpo su tutte le tavole.

AvX: Vs #6 è un numero decisamente atipico per questa miniserie atipica. Oltre allo scontro tra Hope e Wanda scritto da Kieron Gillen e illustrato da un sempre ottimo Jim Cheung abbiamo ben otto storie brevi di una o due pagine con scontri tra mutanti e vendicatori che spaziano dal burlesco alla parodia vera e propria. Se infatti alle matite troviamo veri e propri mostri sacri come Mike Deodato, Stuart Immonen, Ed McGuinnes e Arthur Adams, al loro fianco abbiamo anche Jim Mahfood, che illustra un divertentissimo scontro tra Captain America e Ciclope scritto da Brian Bendis, e Katie Cook che grazie ad una simpatica sceneggiatura di Dan Slott mette l'intero crossover sotto una nuova dissacrante luce. Il tutto sembra uscito da un vecchio numero di What The…? e per chi scrive questo è un enorme punto a favore.

Avengers #30 e New Avengers #30 si allontanano dal crossover in corso, usandolo come mero pretesto per approfondire la relazione tra Occhio di Falco e la Donna Ragno il primo e la situazione familiare di Luke Cage il secondo. Qua Bendis sembra preparare il terreno per gli ultimi story arc delle sue serie vendicative, andando a concludere trame che ha sviluppato nell'ultimo decennio prima di effettuare il grande salto nel mondo mutante con All New X-Men. Salutiamo anche Walt Simonson, che è riuscito a mantenere un ritmo mensile per l'intera durata del crossover, segno di una professionalità ancora elevata.

Per quel che riguarda le serie vendicative Uncanny X-Men #18 e 19 ci mostrano lo scontro finale dal punto di vista del leader dei mutanti, con un epilogo che sembra quasi essere la pagina conclusiva della maxiserie, scartata poi in fase di scrittura. Qua Gillen sembra rallentare il suo ritmo, ma avrà modo di rifarsi sulla miniserie settimanale AvX: Conseguences, dove analizzerà le pesanti conseguenze del crossover per i mutanti.

Wolverine and the X-Men #16 infine ci mostra come hanno sfruttato questo evento i membri del nuovo Club Infernale. Una piccola parentesi per Jason Aaron e Chris Bachalo che prendono tempo prima di riprendere in mano le loro trame lasciate in sospeso.

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Dopo AvX: arriva Marvel NOW!

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Attenzione! Il seguente articolo potrebbe contenere SPOILER!

Quando si posa la polvere della guerra c'è sempre qualche conseguenza, qualche morto da piangere, qualche legame da riallacciare. E soprattutto c'è sempre un nuovo inizio.
Il finale di Avengers vs X-Men non è da meno, e se per le conseguenze dirette della guerra esiste una miniserie settimanale in cinque parti AvX: Consequences, scritta da Kieron Gillen e che affronterà i fili rimasti in sospeso soprattutto dal lato mutante, la conseguenza più grande è il fenomeno editoriale noto come Marvel NOW!. Tale etichetta identificherà il più grande rilancio della Marvel dai tempi dell'accoppiata Heroes Reborn e Heroes Return, ma si differenzierà dalle 52 nuove serie della DC di un anno fa in più di un particolare. Siamo di fronte infatti ad una serie di chiusure, rilanci e nuove serie che coinvolgerà non meno di due dozzine di nuovi numeri uno. Inoltre tali rilanci verranno distribuiti negli States nell'arco di sei mesi, da questo ottobre fino ad almeno marzo 2013, con un nuovo numero uno ogni settimana. Infine, al contrario della Distinta Concorrenza, non si tratta di un vero e proprio reboot, con le storie del passato che anzi talvolta costituiscono il punto di partenza delle nuove serie.
Ma analizziamo nel dettaglio il lungo elenco di nuove serie che la Casa delle Idee ha in serbo per i suoi lettori.

Vendicatori e Mutanti: Uniti!
Uncanny Avengers parte esattamente dove si è conclusa Avengers vs X-Men, con i rapporti tra i due universi (mutanti e vendicativi) da riallacciare e un'immagine pubblica dei supereroi da ricostruire. Nasce da qui l'idea di formare un gruppo di vendicatori aperto anche ai mutanti, un gruppo inizialmente composto da Capitan America, Thor, Scarlet, Wolverine, Havok e Rogue. Si tratta di un gruppo che opererà davanti alle telecamere per mostrare al grande pubblico dell'universo Marvel come i mutanti non siano una minaccia bensì una risorsa indispensabile. Per Rick Remender, reduce dal successo di Secret Avengers e, soprattutto, Uncanny X-Force, si tratta di una promozione non da poco e di un cambiamento radicale del tono della sua scrittura. Se infatti nelle serie precedenti lo scrittore aveva avuto a che fare con gruppi clandestini che potevano persino permettersi di compiere atti decisamente poco eroici (per usare un eufemismo), con Uncanny Avengers Remender affronterà l'altro lato dei supereroi, vale a dire il lato pubblico, quello che non può permettersi errori, sbagli e atti discutibili. Il nemico principale del gruppo sarà un redivivo Teschio Rosso, la cui mente all'epoca della Seconda Guerra Mondiale verrà impiantata in un suo clone e che cercherà di spazzare via la piaga mutante dal mondo. Sul lato artistico Uncanny Avengers può vantare il ritorno di un grandissimo professionista come John Cassaday, di ritorno su una serie mainstream Marvel dopo l'enorme successo di Astonishing X-Men. Un'altra serie che vede protagonisti sia mutanti che vendicatori è A+X, che non a caso riprende in parte il nome della miniserie AvX: Vs che in ogni albo presentava due storie di scontri tra membri dei due gruppi. In questo caso invece ci troveremo di fronte a storie di collaborazione tra supereroi, diventando di fatto una nuova incarnazione di Marvel Team-Up. Gli autori di questa serie regolare saranno a rotazione e per i primi numeri abbiamo Jeph Loeb, Dan Slott, Kaare Andrews e Peter David ai testi e Dale Keown, Ron Garney, Kaare Andrews e Mike del Mundo ai disegni.
Infine, almeno per quel che riguarda l'unione tra mutanti e vendicatori e sempre ad ottobre, è in arrivo anche l'albo singolo Marvel NOW! Point One, che riprende quanto accadde un anno fa con l'albo Point One che ci diede un'anteprima di serie e concetti che in alcuni casi abbiamo poi visto svilupparsi nel corso del 2012 e che in altri ancora non abbiamo ancora letto, come ad esempio Age of Ultron di Brian Bendis e Brian Hitch. In questo nuovo albo "antologico" verranno introdotte serie come FF, Cable and the X-Force, Guardians of Galaxy, Nova e altre non ancora annunciate.

avengers1hickmanVendicatori
L'intero universo vendicativo verrà completamente rilanciato a cominciare da novembre, quando praticamente ogni serie con protagonista vendicatori onorari ripartirà da uno con nuovi team creativi e nuove direzioni, andando a chiudere gestioni che in alcuni casi erano in corso da molti anni.
È il caso ad esempio di Iron Man, che dopo gli anni di Matt Fraction e Salvador Larocca, riparte da capo grazie all'arrivo di Kieron Gillen e Greg Land. Se Matt Fraction aveva imbastito una lunga epopea che è culminata nello scontro con il Mandarino, Gillen, stando alle interviste rilasciate in questi mesi, sembra intenzionato a regalarci storie brevi e autoconclusive, seppur con una trama generale che accompagnerà la serie e che riguarderà Extremis, il virus tecnorganico introdotto da Warren Ellis.
Anche Captain America verrà abbandonata da Ed Brubaker dopo ben otto anni, con lo scrittore di Criminal ed Incognito che torna ad occuparsi soltanto di progetti creatori-owned come Fatale per la Image. A sostituirlo arrivano Rick Remender e John Romita Jr. che spediranno il vendicatore a stelle e strisce in un viaggio decisamente atipico, a metà tra Killraven e John Carter of Mars. Arnim Zola, infatti, costringerà Cap a viaggiare nella misteriosa Dimensione Zeta, un viaggio che lo farà combattere contro nemici decisamente atipici per Steve Rogers ma che allo stesso tempo lo farà incontrare con un bambino che si rivelerà molto importante. La serie conterrà poi numerosi flashback all'era della depressione, quando Steve Rogers era solo un ragazzino pelle e ossa.
Thor: God of Thunder (o Thor: God of Metal come la chiama scherzosamente l'editor della serie, Lauren Sankovitch), sarà una serie che tornerà alle resici mitologiche del tonante ed è anche la prima volta che Jasoon Aaron si cimenta con Thor. Lo farà con ben tre Thor differenti, suddividendo la narrazione in tre piani distinti: da una parte avremo il giovane Thor scavezzacollo, dall'altra il Thor del presente e infine un Thor anziano, sovrano di Asgard e schiacciato dalle sue responsabilità. In tutti e tre questi momenti della sua vita il Dio del Tuono dovrà affrontare il "Butcher" (letteralmente, il "macellaio"), un nemico che rischia di sterminare gli dei protetti dal Dio del Tuono. Anche in questo caso si cercherà di distaccarsi dalla lunga gestione di Matt Fraction, durata quasi tre anni, e le matite di Esad Ribic, già ammirate in Loki, proveranno a dare alla serie un nuovo tono rispetto a quanto visto recentemente.
Per quel che riguarda Hulk siamo di fronte al rilancio più anomalo tra quelli che riguardano le serie vendicative. La logica delle serie etichettate Marvel NOW!, infatti, è quella di far partire nuove serie da capo oppure rilanciare serie che già da tempo non subivano un rilancio o una ripartenza da zero. Nel caso del gigante di giada già un anno fa Jason Aaron aveva partecipato ad un rilancio della serie, che ora rischia immeritatamente di apparire come una falsa partenza. A Mark Waid e Lienil Yu spetterà il compito di ripartire ancora una volta con Indestructible Hulk, una serie su cui ancora non si sa molto ma data la bravura di Waid dimostrata su Daredevil è lecito attendersi un'ottima, insolita serie.
Anche i gruppi vendicativi sono pronti per ripartire da capo dopo l'arrivederci di Brian Bendis che abbandona l'universo vendicativo dopo 272 albi tra serie regolari, annual, miniserie ed eventi vari. A sostituirlo arriverà Jonathan Hickman, lanciassimo dopo la sua acclamata esperienza su Fantastic Four e FF e che si troverà di fronte all'impresa titanica di scrivere ben tre albi al mese. Avengers sarà infatti quindicinale, con una formazione composta da ben 18 elementi e con un team artistico a rotazione che vedrà all'opera artisti del calibro di Jerome Opeña, Adam Kubert e Mike Deodato Jr. A gennaio 2013 poi partirà da uno anche New Avengers. Se Avengers affronterà minacce di livello cosmico, New Avengers (disegnato da Steve Epting) si concentrerà su un gruppo che assomiglia a quello degli Illuminati introdotto da Bendis proprio su questa testata e i cui indizi si possono già trovare sugli albi conclusivi di Fantastic Four. "Avengers parla della vita, mentre New Avengers parla della morte" ha anticipato Hickman in maniera sibillina.
Abbiamo poi Avengers Arena, una serie del tutto nuova in cui 16 giovani eroi provenienti da serie come Runaways e Avengers Academy si troveranno intrappolati su Murderworld e dovranno partecipare ad un torneo mortale ad eliminazione diretta. Una serie a metà tra "Hunger Games", Battle Royale e "Il Signore delle Mosche" in cui i protagonisti, oltre a cercare di sconfiggere Arcade, dovranno anche difendersi dagli attacchi degli altri partecipanti. Autori saranno Dennis Hopeless e Kev Walker.
Infine abbiamo Young Avengers di Gillen e Jamie McKelvie: stando a quanto ha dichiarato recentemente Gillen la serie attingerà a piene mani dalle tematiche delle storie dei vendicatori originali. Ad esempio nel primo numero vedremo Loki mettere insieme questo gruppo di giovani eroi proprio come in origine era stato l'artefice del gruppo dei Vendicatori. Inoltre Wiccan affronterà un problema da se stesso creato, proprio come anni fa Pym dovette affrontare l'Ultron da lui stesso creato. E così via. I membri del gruppo saranno Loki, Wiccan, Miss America, Hulkling e Marvel Boy, ma il gruppo potrebbe espandersi a breve.

all-new-x-men-1-2_02Mutanti
Se dal lato vendicativo sono numerose le serie che ripartono da capo anche nell'universo mutante assisteremo a cambiamenti importanti, pur con alcune conferme quali Wolverine and the X-Men e X-Factor. Innanzitutto si conclude Uncanny X-Men, ripartita tra molte polemiche un anno fa. A sostituirla avremo All New X-Men di Brian Bendis e Stuart Immonen. Per l'arrivo dello scrittore di punta della Marvel sull'ammiraglia mutante la serie portante di questo universo partirà con uno spunto di partenza intrigante, quale l'arrivo nel presente dei cinque X-Men originari ancora ai loro esordi: Ciclope, Marvel Girl, Bestia, l'Uomo Ghiaccio e Angelo. Questo meccanismo narrativo, che Bendis promette non essere temporaneo, consente ai neo-lettori di immedesimarsi nei cinque giovani mutanti, che scopriranno tutto ciò che è successo negli ultimi anni anche a loro stessi, consentendo quindi di riassumere quasi cinquant'anni di storia mutante anche per i neofiti. Bendis ha poi promesso che i cinque X-Men del passato rimarranno nel presente e allo stesso tempo non saranno i soli protagonisti della serie. Le prime anteprime sembrano dargli ragione, con Kitty Pride, Tempesta e l'Uomo Ghiaccio e la Bestia del presente che sembrano essere al centro dell'attenzione già nel primissimo numero. C'è molta attesa per questa serie, dato che Bendis, pur senza aver mai scritto una serie mutante tradizionale, è l'artefice di numerosi cambiamenti dello status-quo mutante degli ultimi anni, dalla decimazione dei mutanti durante House of M, passando dal ritorno della memoria per Wolverine fino ad arrivare agli eventi mostrati su Avengers vs X-Men. Questi ultimi in particolare forniscono numerosi spunti narrativi, dato che i cinque giovani mutanti potrebbero rimanere sconvolti dalle azioni compiute dalle loro versioni moderne. La serie mutante per eccellenza sembra insomma essere particolarmente interessante e originale e sarà la serie più importante di novembre, dopo l'ottobre di Uncanny Avengers e prima del dicembre di Avengers.
Una diretta conseguenza di Avengers vs X-Men è anche X-Men Legacy, di Si Spurrior e Tan Eng Huat, con protagonista Legione, il figlio di Charles Xavier. Come i lettori mutanti sanno benissimo Legione è afflitto da anni da una personalità multipla e ognuna di queste personalità è associata ad un potere mutante. Se aggiungiamo il peso di un fardello così imponente come la personalità paterna otteniamo una serie molto psicologica in cui il protagonista dovrà lottare per mantenere la propria identità e sanità mentale anche nel nome del padre. La scelta dello scrittore e del disegnatore sembrano poi confermare il tono claustrofobico che avrà X-Men Legacy, che potrebbe essere la sorpresa dell'anno.
Altra serie mutante che partirà da uno sarà Cable and the X-Force, di Dennis Hopeless e Salvador Larocca, in cui Cable guiderà un gruppo che sarà considerato fuorilegge per gli eventi mostrati nel primo numero. Dalla copertina emergono i primi membri che saranno Forge, Domino, Colosso, Dr Nemesis e, ovviamente, Cable. Ma non sarà la sola incarnazione di X-Force ad essere presente sugli scaffali nel 2013. Uncanny X-Force, dopo la lunga e acclamata run di Rick Remender, si ferma a dicembre e riparte da capo con Sam Humpries e Ron Garney. Leader del gruppo sarà Psyloche e ad aiutarla nella lotta proattiva contro le minacce mutanti saranno Tempesta, Puck (direttamente da Alpha Flight) e Spirale, personaggio creato da Ann Nocenti e proveniente da Mojoworld. Il primo nemico sarà Bishop/Alfiere, che era rimasto intrappolato nel lontano futuro e il cui ritorno lascia intuire un crossover con Cable and the X-Force.
Nuovo rilancio a gennaio anche per il mutante canadese più famoso del mondo, con il Savage Wolverine scritto e disegnato da Frank Cho. La serie sarà ambientata nella terra selvaggia, con comparsate di Shanna, già protagonista di una serie disegnata proprio da Cho e decisamente nelle corde del disegnatore.
Infine abbiamo Deadpool, rilanciato dopo la lunga gestione di Daniel Way da Gerry Dugan e Brian Posehn ai testi e Tony Moore ai disegni. Nel primo story-arc il mercenario chiacchierone affronterà un manipolo di ex-presidenti americani zombi. Quindi possiamo tranquillamente affermare che questa serie, pur ripartendo da capo, non perderà la sua surrealità e dissacralità che tanto piace ai lettori.

Gli Altri
Ma Marvel NOW! non coinvolge solo vendicatori e mutanti, ma anche altri albi supereroistici della casa editrice. Tra di essi spiccano Fantastic Four e FF, che continuano ad essere scritte da un unico autore dopo la fortunata gestione di Jonathan Hickman. Stiamo parlando di Matt Fraction che, sia su Defenders che soprattutto sulla sua Casanova, ha dimostrato di amare le atmosfere fantastiche e surreali che il gruppo di Reed Richards è in grado di affrontare. La passione di Fraction per il quartetto traspare anche dal tumblr che ha recentemente aperto, dove vengono mostrate le tavole più particolari della gestione Lee-Kirby con tanto di pagine della posta con lettere di George R. R. Martin e Roy Thomas. Le premesse del Fantastic Four di Fraction e Mark Bagley sono semplici: il quartetto parte con Franklin e Valeria per un viaggio istruttivo nello spazio-tempo, un viaggio che sulla carta dovrebbe durare pochi minuti di tempo relativo e che invece si complica terribilmente. L'altra faccia di questa avventura verrà mostrata sulle pagine di FF, disegnata da Mike Allred, dove troveremo un gruppo di quattro supereroi che sostituiranno la Prima Famiglia dell'Universo Marvel nei loro pochi minuti di assenza, minuti che si trasformeranno in settimane. Protagonisti saranno Medusa, Ant-Man, She-Hulk e She-Thing, con quest'ultima in particolare vera perla del gruppo, essendo una ragazza conosciuta da Johnny la sera prima e reclutata all'ultimo secondo ed inserita in un esoscheletro simile alla Cosa. Già dalle premesse (e dal disegnatore scelto) questa serie promette di essere decisamente sui generis, lasciando Fraction libero di dare pieno sfogo alla sua vena surreale.
Sempre nell'ambito dei Marvel Heroes una nuova partenza anche per Thunderbolts, che grazie a Daniel Way e Steve Dillon stravolge di netto le premesse originarie del gruppo, che può però mantenere il nome grazie allo stratagemma di mettere a capo Red Hulk, ovvero il generale "Thunderbolt" Ross. Altri membri del gruppo di anti-eroi sono Deadpool (che continua così ad essere scritto da Way) Elektra, Venom e il Punitore.
Infine merita un paragrafo a se il rilancio legato all'Uomo Ragno. A dicembre e con il settecentesimo numero si conclude infatti Amazing Spider-Man con Dan Slott che lascia la longeva testata Marvel... ma che non abbandona Spider-Man. È stato annunciato infatti che a gennaio partirà Superior Spider-Man, scritto sempre da Dan Slott e con un team artistico a rotazione composto da Ryan Stegman, Giuseppe Camuncoli e Humberto Ramos. Il protagonsita della serie, è stato anticipato, potrebbe non essere Peter Parker e il personaggio sotto la maschera potrebbe anche non essere del tutto umano. Ciò che è certo, invece, è il cambio di costume, decisamente più scuro, e il cambio di tono che Slott ha promesso: da scanzonato e ricco di battute a serio e cruento. Se Marvel NOW! infatti nasce per dare un cambio al tono e ai concetti dietro alle serie ecco che Slott annuncia di essersi reinventato come autore dalle tinte forti, pur mantenendo la propria cifra stilistica di appassionato dell'Uomo Ragno.

marvel_now_point_oneIl futuro
Sin dall'annuncio di Marvel NOW! era stato anticipato che da ottobre a marzo ci sarebbero state almeno una nuova serie alla settimana. Rimangono quindi da annunciare almeno altre otto nuove serie, anche se si sospetta che ce ne siano almeno una decina. Al momento in cui scriviamo questa serie non sono ancora state annunciate ufficialmente, ma proviamo ugualmente a cercare di indovinare quali potrebbero essere.
Ci sono due testate che sembrano oramai essere più che sicure, dato che i team artistici sono stati confermati come presenti su Marvel NOW! Point One che, lo ricordiamo, introducono proprio alcune delle serie Marvel NOW! del futuro. Stiamo parlando di Nova (di Jeph Loeb e Ed McGuinness), Guardians of the Galaxy (di Brian Bendis e Steve McNiven). Queste due serie sembrano essere particolarmente importanti dato il ruolo che avranno nell'universo cinematografico i Guardiani della Galassia, il cui film precederà Avengers 2. A tal proposito non sarebbe del tutto improbabile attendersi una serie incentrata su Ant-Man, anch'egli futuro protagonista di un film dei Marvel Studios.
Infine abbiamo anche i Secret Avengers di Nick Spencer capitanati proprio dal Nick Fury Jr. presente sulla copertina del già citato Marvel NOW! Point One. Questo gruppo di Vendicatori sarà talmente segreto che nemmeno i propri membri sapranno di farne parte, essendo ipnotizzati dallo S.H.I.E.L.D. per impedire ogni fuga di notizie.

Conclusioni
In definitiva la strategia utilizzata dalla Marvel è particolarmente efficace: ogni settimana sarà presente sugli stand almeno una nuova serie, lasciando ai potenziali nuovi lettori la possibilità e, cosa più importante, la disponibilità economica di comprare pochi numeri uno al mese, evitando quindi di far soffocare le nuove serie l'una con l'altra. Allo stesso tempo si dà modo ai propri scrittori di affrontare nuove sfide, "svecchiando" status-quo che si erano consolidati da oramai molto tempo, senza però dover resettare il passato dell'universo Marvel come invece accaduto per l'Universo DC con i Nuovi 52. D'altra parte c'è anche il rischio che Marvel NOW!, oltre ad essere un punto d'ingresso, si riveli anche un punto d'uscita, fornendo una motivazione  più che valida per smettere a chi leggeva certe serie solo per inerzia. Solo il tempo ci dirà se a livello di vendite questa strategia sarà vincente come è stata vincente il reboot della DC.
Per quel che riguarda l'Italia non è ancora certo come verranno proposte tutte queste nuove serie. Sicuramente per l'universo Vendicativo, dato l'elevato numero di ripartenze e la concentrazione nel medesimo periodo, si presenta una ghiotta occasione per stravolgere il parco testate Panini Comics al momento composto da Thor e i Nuovi Vendicatori, Avengers, Iron Man e l'Accademia dei Vendicatori, Capitan America e i Vendicatori Segreti. Se saremo di fronte ad una ripartenza da zero o a una semplice riorganizzazione interna è presto per dirlo, ma è stato già annunciato che a Lucca Comics avremo le risposte che cerchiamo.

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AvX : Fenice e Scarlet, protagoniste a confronto

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Ogni mega-evento, del mondo dei comics, che si rispetti miete vittime illustri ma restituisce o riporta alla ribalta personaggi amati dai lettori e rimasti in un angolo per troppo tempo. 
Avengers vs X-Men si distingue dai precedenti crossover Marvel perché rilancia in piena azione, facendone i cardini della serie principale, due protagoniste assolute della Casa delle Idee, nonché due esseri dal potere smisurato, quasi divino, accomunate da un percorso per certi versi simile all'interno della continuity, sempre in bilico tra luce e oscurità. Rimaste in disparte troppo a lungo dal fulcro della scena, non si può che salutare con entusiasmo il rientro a pieno titolo negli alti ranghi dell'Universo Marvel di: Fenice e Scarlet.
Le loro vicende si sono incrociate più volte lungo il corso di tanti anni di pubblicazioni, ma solo nel passato recente i loro destini si sono venuti a legare indissolubilmente.
Il web è sparso di biografie più o meno autorevoli e dettagliate dei due personaggi; Cus ne vuole tracciare in breve la storia editoriale, costituita da due percorsi che, apparentemente lontani, si sono via via ravvicinati per poi risolversi e annullarsi negli ultimi anni in un unico cammino che oggi sembra concludersi in Avengers vs X-Men.

Fenice
Non è per nulla semplice spiegare cosa o chi rappresenti Fenice in quasi trent'anni di Marvel comics; non si tratta infatti solo di un personaggio ma addirittura di un ente dalla potenza smisurata, impersonificatasi sulla Terra in più avatar: Jean Grey, Rachel Summers, Emma Frost e altri ancora, presente in storyarc fondamentali e in una miriade di run minori, contraddistinta da diverse dipartite e nuovi ritorni lungo tutta la continuity di questo incredibile universo fantastico.
Il suo essere è indissolubilmente legato alla prima mutante sopra citata, tanto da venire considerata spesso una cosa sola con la Marvel Girl del primo quintetto originale di X-Men che esordi nel settembre 1963 ad opera di Stan Lee e Jack Kirby in Uncanny X-Men #1 e conosciuto per la prima volta in Italia grazie all'Editoriale Corno nel numero di esordio di Capitan America dell'aprile del 1973 (tra le ristampe più recenti X-Men: Gli anni d'oro #3, Panini, aprile 1995).
Il rapporto tra Jean Grey e Fenice ha avuto diverse interpretazioni e rappresentazioni nella storia della Casa delle Idee, secondo il gusto degli autori e gli anni di pubblicazione interessati.
Fenice appare per la prima volta in Uncanny X-Men #101 (ottobre 1976, riproposto recentemente dalla Panini all'interno dell'omnibus Gli Incredibili X-Men vol. 1). In esso si legge Marvel Girl recitare: "Io sono il fuoco e la vita incarnate... Io sono Fenice!".
I suoi creatori Chris Claremont e Dave Cockrun la intesero inizialmente come parte dei poteri telepatici e telecinetici della mutante, ma con la precisa funzione di aumentarne a dismisura la portata, volendo arrivare a definire un Silver Surfer o un Thor al femminile.
Ma un grande potere non implica soltanto grandi responsabilità, può portare con sé corruzione e follia. I suoi autori avevano ben in mente fin dagli esordi di spingere il personaggio al limite, di metterlo seriamente a rischio e colpire le sicurezze dei lettori che da quel momento non avrebbero dato più nulla per scontato.

In La saga di Fenice Nera (X-Men #129-137 del 1980 – collana Supereroi: Le Grandi Saghe #41, o Panini omnibus Gli Incredibili X-Men vol. 1 e 2) Claremont e uno straordinario John Byrne firmano uno dei più toccanti e significativi capitoli del mondo mutante e dell'intero universo Marvel. Jean Grey sedotta psichicamente da Jason Wyngarde, alias Mastermind, agente del Club Infernale, libera tutta la sua oscura violenza distruttrice e, diventando Fenice Nera, arriva a consumare un sole e a cancellare un intero pianeta abitato. Quando ormai, troppo tardi, comprende l'impossibilità di controllare una tale forza capace di creare, assorbire e scatenare energia illimitata, la protagonista arriva a sacrificare se stessa, scegliendo la Luna come capitolo finale della sua esistenza e della saga.
 Da questo momento si può davvero utilizzare un'affermazione troppo abusata negli incipit dei grandi eventi, ovvero l'universo Marvel non sarà più lo stesso; Fenice e la sua tremenda forza acquisteranno d'ora in poi un connotato negativo e saranno presagi di sventura.
Il personaggio iniziale di Claremont, attraverso un suggerimento di Kurt Busiek, evolverà diventando a tutti gli effetti un'entità separata da Jean Grey, acquistando la definizione attuale di forza primordiale, espressione ed essenza della vita e della passione, capace di distruggere e ricreare dalle sue ceneri l'intero universo.
La continuity ufficiale sarà ritoccata con integrazioni e retcon atte a riabilitare un'eroina così amata da autori e pubblico come Marvel Girl; finché l'elementale fu una cosa sola con la telepate, si trattava, verrà spiegato, di un'entità benigna incapace di fare del male; la sua corruzione iniziò nel venire a contatto con le imperfezioni e le emozioni degli uomini e soprattutto per l'influenza nefasta del Club Infernale.

Jean Grey viene restituita ai lettori qualche anno dopo la saga di Fenice Nera, nel 1986, in due numeri storici rispettivamente dei Vendicatori (Avengers #263 vol.1 di Roger Stern e John BuscemaCapitan America & I Vendicatori #48, Star Comics, 1992) e dei Fantastici Quattro (Fantastic Four #286 di Byrne e Terry Austin - Fantastici Quattro #61, Star Comics, 1992), recuperata per la precisione in un bozzolo sul fondo delle acque di Jamaica Bay, presso Long Island. Fenice, si viene a sapere nel racconto, aveva duplicato il corpo della ragazza e trasformatasi in Fenice Nera era stata la vera colpevole dei misfatti descritti nell'arco narrativo dedicatole e conclusosi con la sua morte. 

La mutante e la forza Fenice sono padroni della scena nuovamente negli ultimi due story arc della gestione Grant Morrison della testata dedicata agli X-Men (rinominata New X-Men: New X-Men #146-154 del 2004 - Gli Incredibili X-Men #171-174), nel primo dei quali Jean Grey spira definitivamente tra le braccia dell'amato Ciclope (New X-Men #150); le due run vengono disegnate rispettivamente da Phil Jimenez e Marc Silvestri.
I riferimenti e le apparizioni di questo incredibile personaggio non finisco però qui, basti citare L'ultimo canto di Fenice (X-Men: Phoenix Endsong mini di 5 numeri del 2005 di Greg Pak e Greg Land (X-Men Deluxe #132-136, Panini) o Il canto di guerra di fenice del 2006 (X-Men: Phoenix Warsong ancora di Pak e Tyler Kirkham, in X-Men Deluxe #150-151) dove protagoniste e ospiti della forza sono le Naiadi di Stepford.
Il resto come si suol dire è storia recente, in cui i destini di Scarlet e Fenice si incrociano e intersecano drammaticamente. Per capire come, bisogna passare brevemente in rassegna la vita dell'altra co-protagonista di Avengers vs X-Men: Scarlet.

Scarlet
Wanda Maximoff, alias Scarlet Witch (la Strega Scarlet), compie un percorso che appare diametralmente opposto rispetto a quello di Fenice, che da figura inizialmente positiva e totalmente dalla parte del bene, si corrompe in seguito e scivola nel buio. La figlia di Magneto, insieme al fratello gemello Pietro, alias Quicksilver, si presentano per la prima volta al pubblico Marvel come “cattivi”. scarletwitch
Il loro esordio risale a Uncanny X-Men #4 vol. 1 del marzo 1964 (X-Men: Gli anni d'oro #3) dove in quello e nei successivi tre numeri sono impegnati a combattere proprio i pupilli di Xavier come affiliati della Confraternita dei mutanti malvagi, fondata dallo stesso padre, allora ignaro del suo legame di sangue con i due fratelli e di cui verrà a conoscenza molto più tardi (Vision & Scarlet Witch #4 vol. 1, mini di quattro numeri di Bill Mantlo e Rick Leonardi del 1982 - Play Book #1, Play Press, 1990).
I dubbi sulla propria condotta e la seguente conversione avvengono dopo diverse battaglie dalla parte del male e sono sceneggiati da Stan Lee per i disegni di Jack Kirby e Dick Ayers in Avengers #16 vol. 1 del 1965 (Marvel Materworks: I Vendicatori vol. II, Panini, 2009). È il "cambio del vecchio ordine" come dice il titolo, che vede la redenzione con l'inserimento nel gruppo non solo dei due gemelli Maximoff ma anche di un altro suo membro storico, Occhio di Falco, che insieme vanno a sostituire gli uscenti Iron Man, Wasp e Giant Man.

Nei Vendicatori Wanda si guadagna un ruolo da protagonista assoluta e trova l'amore, davvero speciale, dell'androide Visione, con il quale convola addirittura a nozze (Giant Size Avengers #4, 1975 – Thor #146, Editoriale Corno, 1976) e dà alla luce due figli, William e Thomas (Vision & Scarlet Witch #12 vol. 2, 1986 – miniserie di 12 numeri di cui solo i primi due pubblicati in Italia in Capitan America & I Vendicatori #48-49, Star Comics, 1992); i due ragazzi sono la prima, eclatante manifestazione di ciò che i suoi immensi poteri, capaci di alterare a suo piacimento la realtà, possono fare; la successiva perdita dei due bimbi diventerà una pietra angolare dei futuri sviluppi dell'intero universo Marvel, che lutti e sciagure recherà negli anni a venire a Vendicatori e mutanti.
La follia di Scarlet, causata dalla uccisione di William e Thomas da parte di Mefisto, manifesta i primi effetti negativi in Avengers West Coast #51-57 del 1989-1990, run scritta e disegnata da John Byrne (pubblicata in Italia su più testate dalla Marvel Italia/Panini tra luglio e agosto 1994: #51-52 e #55 in Capitan America & I Vendicatori #78-79; #53-54 in Marvel Extra #3; #56-57 in I Vendicatori #5). Divenuta Scarlet Nera, un aggettivo quest'ultimo, tristemente in comune con Fenice, la mutante viene salvata e curata dai Vendicatori. Il peggio purtroppo, si sarebbe scatenato solo più tardi.

La cancellazione del ricordo dei due figli da parte della maga Agatha Harkness non sarebbe durata per sempre infatti. Il risveglio di questo terribile dolore ne provoca il grande sfogo in Chaos, quattro uscite nel 2004, opera di Brian Michael Bendis e David Finch (Vendicatori Divisi, 2007, Marvel Best Panini), mini portante del crossover Avengers Disassembled, in cui la violenza cieca della strega porta alla distruzione della base di Tony Stark e compagni, ma soprattutto alla perdita di Scott Lang (il secondo Ant Man), Visione e Occhio di Falco, nonché il seguente scioglimento del gruppo. L'intervento del Dottor Strange impedisce alla disperata Scarlet di recare danni ancora peggiori; lo stregone insieme a Xavier e Magneto si presta senza esitazione a portarle soccorso e per tenere a bada i poteri ormai fuori controllo, la consegna al padre per il suo sperato recupero nell'isola rifugio dei mutanti, Genosha.
Bendis e Olivier Coipel mettono in scena l'atto finale del dramma di Scarlet, articolando nel 2005 un crossover che ha serie ammiraglia in una mini di otto numeri, e che sarà pubblicato in Italia l'anno successivo.
House of M sta a Wanda Maximoff come La saga di Fenice Nera sta a Jean Grey. Poche altre storie come queste due hanno davvero sconvolto e avuto infinite ripercussioni nella storia editoriale della Casa delle Idee.
"Basta Mutanti", la frase pronunciata dalla figlia di Magneto alla fine del settimo capitolo di House of M cancella il gene X dalla quasi totalità della popolazione dotatane e propaga la sua tremenda eco fino a oggi.

Destini incrociati
La maledizione pronunciata da Scarlet non ha solo colpito la maggior parte dei rappresentanti del homo superior ma sembra ripercuotersi anche sulle nuove generazioni, tra le quali non si riscontrano più nascite di individui aventi il peculiare gene X; gli X-Men e i loro simili sembrano destinati all'estinzione. Hope-Summers_
La speranza si riaccende all'improvviso però, l'incantesimo di Wanda sembra infranto con la comparsa della piccola Hope, salutata come la messia della razza mutante.
La sua nascita e la sua adolescenza sono raccontate attraverso una x-trilogia di crossover tra il 2007 e 2010 in USA: Messiah Complex (X-Men: Messiah Complex, Uncanny X-Men #492-494 e X-Men #205-207 pubblicati in Italia in Gli Incredibili X-Men #219-221; X-Factor #25-27, New X-Men #44-46 in X-Men Deluxe #162-164), Messiah War (X-Force/Cable: Messiah War, Cable #13-15 e X-Force #14-16 in X-Men Deluxe #179-182) e infine Second Coming (Secondo Avvento) (X-Men: Second Coming #1 in Marvel Universe #4; Uncanny X-Men #523, New Mutants #12-14, X-Force #25 e X-Men Legacy #236-237 in Gli Incredibili X-Men #250-252; Uncanny X-Men #524-525, X-Force #26-27, X-Men Legacy #235 e X-Men: Second Coming #2 in X-Men Deluxe #193-195).
AvengersTheChildrensCrusade1DMa la giovane, le cui vicende sono parte attuale delle testate Marvel, sembra nascondere un segreto molto più grande e rappresenta narrativamente la chiave di volta su cui si vanno a incastrare i due filoni narrativi, in breve riassunti, e che hanno per protagoniste Fenice e Scarlet. Hope, dai capelli rossi, sembra a tutti gli effetti essere l'ennesima manifestazione di Fenice e forse della stessa Jean Grey.
Il puzzle si ricompone quando gli autori della Casa delle Idee rimettono in pista Wanda Maximoff a distanza di oltre cinque anni da House of M, nella coinvolgente The Children’s Crusade di Allan Heinberg e Jim Cheung (nove episodi usciti tra il 2010 e il 2012 in USA e pubblicata da Panini sulla testata Vendicatori: La Leggenda #1-4, #7-8, #11, #13, #15), dove i Giovani Vendicatori Speed e Wiccan, che sembrano la reincarnazioni dei figli perduti della strega, si mettono insieme ai compagni alla ricerca della madre.
Avengers vs X-Men è la fase ultima di questo incredibile doppio percorso, intessuto per decenni attorno ai due personaggi, nonché il più grande evento che li vede nuovamente protagonisti dopo La saga di Fenice Nera e Hosue of M.
I lettori chiedono da anni un ritorno di Marvel Girl che la Casa delle Idee ha sempre respinto o disilluso e in molti attendono la grande riabilitazione della figlia di Magneto. Che sia questa l'occasione giusta?

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Avengers vs X-Men: roadmap italiana

  • Pubblicato in Focus

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In occasione del nostro speciale su Avengers vs X-Men vi presentiamo la roadmap italiana ufficiale dell'evento, con l'elenco completo degli albi su cui si dipanerà il crossover fino ad aprile 2013.

Buona lettura!

Avengers contro X-Men Roadmap:

Ottobre 2012:
Avengers contro X-Men numero 0
storie di Brian Michael Bendis e Jason Aaron disegni di Frank Cho

Novembre 2012
Avengers contro X-Men 1 (di 6) – Round 1 e 2

storie Brian Michael Bendis e Jason Aaron, disegni di John Romita Jr.

Avengers contro X-Men anche su:
Incredibili X-Men 269, Avengers 8, Thor e i New Avengers 164, Wolverine e gli X-Men 7, Iron Man e gli Avengers 56, Capitan America e i Secret Avengers 30

Dicembre 2012
Avengers contro X-Men 2 (di 6) – Round 3 e 4

storie Ed Brubaker e Jonathan Hickman, disegni di John Romita Jr.


AvX: Versus 1 (di 3)
Iron Man contro Magneto! La Cosa contro Namor! Capitan America contro Gambit! L’Uomo Ragno contro Colosso!

Avengers contro X-Men anche su:
Incredibili X-Men 270
, Avengers 9, Thor e i New Avengers 165, Wolverine e gli X-Men 8, Iron Man e gli Avengers 57, Capitan America e i Secret Avengers 31


Gennaio 2013
Avengers contro X-Men 3 (di 6) – Round 5 e 6

storie Matt Fraxtion e Jonathan Hickman, disegni di John Romita Jr. e Oliver Coipel


Avengers contro X-Men anche su:

Incredibili X-Men 271
, Avengers 10, Thor e i New Avengers 166, Wolverine e gli X-Men 9, Iron Man e gli Avengers 58


Febbraio 2013
Avengers contro X-Men 4 (di 6) – Round 7 e 8
storie Matt Fraxtion e Brian M.Bendis, disegni di Oliver Coipel e Adam Kubert

AvX: Versus 2 (di 3)
Colosso contro La Cosa! La Vedova Nera contro Magik! Thor contro Emma Frost! Devil contro Psilocke!

Avengers contro X-Men anche su:

Incredibili X-Men 272
, Avengers 11, Thor e i New Avengers 167, Wolverine e gli X-Men 10


Marzo 2013
Avengers contro X-Men 5 (di 6) – Round 9 e 10
storie di Jason Aaron e Ed Brubaker, disegni di Adam Kubert


Avengers contro X-Men anche su:

Incredibili X-Men 273
, Avengers 12, Thor e i New Avengers 168, Wolverine e gli X-Men 11

Aprile 2013
Avengers contro X-Men 6 (di 6) – Round 11 e 12

storie di Brian M.Bendis e Jason Aaron, disegni di Oliver Coipel e Adam Kubert

AvX: Versus 3 (di 3)

Occhio di Falco contro Angelo! Tempesta contro La Pantera Nera! Hope contro Scarlet! E, per finire, il duello misterioso che deciderà il futuro dell'universo Marvel!

Avengers contro X-Men anche su:
Incredibili X-Men 274
, Avengers 13, Thor e i New Avengers 169, Wolverine e gli X-Men 12

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