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Avengers vs X-Men: i tie-in

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Avengers vs X-Men è, prima di tutto, un evento Marvel e come ogni evento Marvel degli ultimi anni presenta numerosi tie-in che espandono la storia e la descrivono con altri punti di vista. Ma quali sono i tie-in fondamentali per godersi appieno l'evento? E quali tie-in rappresentano una piacevole lettura a se? Cercheremo di rispondere a queste e ad altre domande descrivendo nel dettaglio i vari tie-in cercando allo stesso tempo di non fare alcun tipo di spoiler e suddividendo l'evento in tre fasi principali.

Fase 1: Avengers vs X-Men 1/5

Il primo atto dell'evento consiste in quello che il titolo promette: gli Avengers contro gli X-Men. Lo scontro, scritto a rotazione dai cinque architetti (Brian Bendis, Jason Aaron, Ed Brubaker, Jonathan Hickman e Matt Fraction) e illustrato da un John Romita Jr. in ottima forma soprattutto nei primi numeri, si dipana principalmente nella maxiserie, ma anche i vari tie-in si concentrano su questa battaglia tra eroi.
In particolare AvX Vs #1/3 illustrano alcuni degli scontri che non hanno trovato spazio nella serie principale: Magneto contro Iron Man, la Cosa contro Namor, Captain America contro Gambit, Spider-Man contro Colosso, la Cosa contro Colosso e Vedova Nera contro Magik. Se i testi lasciano forse a desiderare, il pregio di questa miniserie (peraltro l'unica miniserie tie-in) sono le matite di calibri come Adam KubertStuart Immonen, Steve McNiven, Salvador Larocca, Ed McGuinnes e Terry Dodson. La stessa Marvel l'ha definita "la lettura più inutile che troverete, ma anche il tie-in che venderà di più". E avevano ragione.

Avengers #25/#28 e Secret Avengers #26/#28 raccontano la medesima missione da due punti di vista differenti, creando non pochi grattacapi a chi cercherà di far conciliare gli eventi di entrambe le serie. In esse troviamo un gruppo di Vendicatori rappresentato da Thor, Bestia, Capitan Bretagna, Ms Marvel, Visione, Marvel Boy, War Machine e Valchiria che lottano per fermare la Forza Fenice prima che giunga sulla Terra, dovendo però affrontare un tradimento all'interno del gruppo. Avengers in particolare vede il ritorno sulle pagine vendicative di un grande del passato come Walt Simonson, di nuovo alle prese con Thor e un'epopea spaziale decisamente nelle sue corde.

Se su New Avengers #24 vengono approfondite le conseguenze della guerra tra supergruppi sulla famiglia Cage, New Avengers #25/27 si concentra sulla storia della Forza Fenice e del suo legame con la città immortale di K'un L'un. Di fronte ad un Bendis più decompresso del solito abbiamo però a che fare con un Mike Deodato in forma straordinaria che ci regala numerose splash page ad effetto. Nota a margine: il numero 27 si posiziona cronologicamente dopo il numero 8 della maxiserie principale, ma può essere letto anche solo dopo il numero 6. Infine per quel che riguarda il lato vendicativo Avengers Academy #29/#31 trasporta lo scontro ad un livello più distaccato, con gli adolescenti dei due supergruppi che affrontano le loro divergenze in maniera più matura dei supereroi titolari.

Ma sono le serie mutanti a regalarci i migliori tie-in dell'evento con Uncanny X-Men #11/13 di Kieron Gillen che riesce perfettamente a integrare gli eventi di Avengers vs X-Men nel racconto delle sue sottotrame dei numeri precedenti, e con Wolverine and the X-Men #9/11 di Jason Aaron che a sua volta dispone ottimamente i suoi pezzi sulla scacchiera dell'evento cui partecipa come scrittore. Leggermente al di sotto di queste due, qualitativamente parlando, X-Men Legacy #266/268, con Rogue protagonista di un ulteriore punto di vista scolastico del crossover.


avx07Fase 2: Avengers vs X-Men #6-9

Se la distinzione tra primo e secondo atto è contraddistinta da un evento molto chiaro che cambia completamente le carte in tavola, la separazione tra secondo e terzo atto è meno netta, anche perché Olivier Coipel illustra solo i primi due capitoli del secondo atto, facendosi poi sostituire da Adam Kubert. Ma ciononostante è proprio il disegnatore francese la vera attrazione di questa seconda fase, aiutato anche da uno sviluppo della trama descritto ottimamente da Jonathan Hickman nel sesto numero della maxiserie. Lo spunto resta parzialmente irrisolto per tutto il proseguio del crossover, o comunque poco approfondito, ma nel frattempo abbiamo potuto ammirare una ottima parentesi. I numeri 7, 8 e 9, pur con ottimi momenti, sembrano quasi ripetere stancamente se stessi, dilatando quello che sulla carta era un evento ad alta velocità, concentrato com'era in soli sei mesi. La qualità artistica rimane alta, anche se Adam Kubert è forse il meno efficace del terzetto di disegnatori, ma è pur vero che deve competere con un Romita e, soprattutto, un Coipel in stato di grazia.

Questi sviluppi della storia, con un inatteso capovolgimento di fronte, vengono analizzati anche nei vari tie-in. Su Uncanny X-Men #14/17 la battaglia con i Vendicatori viene temporaneamente messa da parte e riprende la battaglia contro Sinistro lasciata in sospeso all'inizio di questa serie, pur utilizzando il nuovo status quo. Anche su Avengers Academy #32/33 uno dei personaggi maggiormente colpiti dagli eventi della maxiserie è parte integrante del conflitto descritto, pur rimanendo ai margini dell'evento.

AvX: Vs #4/5 continua a mostrarci gli scontri tra vendicatori e mutanti puntandop molto sul lato artistico di tali battaglie, utilizzando disegnatori come Brandon Peterson, Kaare Andrews, Lienil Francis Yu e Tom Raney. Quest'ultimo i particolare illustra uno scontro che lascia davvero il segno, cambiando definitivamente lo status quo di due personaggi.

New Avengers #28 e #29 sono due storie "done-in-one", la prima ispirata a La Grande Fuga, celebre film di John Sturges con, tra gli altri, Steve McQueen, mentre l'altra si concentra sugli Illuminati, con ottime interazioni tra i membri di questo gruppo oramai a pezzi. Qua Bendis torna in ottima forma, aiutato dal solito ottimo Deodato.

Anche Avengers #28 e 29 sono storie singole, la prima incentrata su Red Hulk, mentre la seconda racconta nuovamente quanto visto su Wolverine and the X-Men #12 ma stavolta dalla parte dei Vendicatori. Il numero 28 in particolare è una lettura più che piacevole, che riesce a giocare maggiormente con le qualità artistiche di Walt Simonson.

Se proprio dobbiamo trovare un difetto per Wolverine and the X-Men #12/15 è che salta forse troppo spesso da un gruppo di personaggi all'altro senza grossa soluzione di continuità. Ma si tratta di un difetto veniale d fronte al mare di caratterizzazioni azzeccate, di dialoghi brillanti, di scene divertenti ed epiche, confermando una volta di più che i tie-in mutanti sono i migliori dell'evento. Eccezion fatta forse per X-Men Legacy #269/270, che pur concentrandosi sulla rivalità storica tra Rogue e Ms Marvel si lascia dimenticare troppo facilmente.


Avengers-vs-X-Men-11Fase 3: Avengers vs X-Men #10/12

Siamo infine arrivati all'atto finale di questo evento, dove la fazione in svantaggio prova il tutto per tutto e parte all'assalto finale. Ci saranno cadute eccellenti e scontri all'ultimo sangue, ma alla fine emergerà un chiaro sconfitto, che dovrà faticare molto per risalire la china dalla quale è caduto. Il numero che più farà parlare di sé anche in Italia è sicuramente l'undicesimo, dove tutti i nodi arrivano al pettine e dove Coipel conferma una volta di più le sue qualità artistiche. Di più non diciamo per non rovinare la lettura a chi si sta tenendo lontano dagli spoiler, ma è indubbio che tale albo avrà pesanti ripercussioni per molte serie e per molti mesi. Ma anche il dodicesimo numero getta le basi per uno status-quo decisamente differente per una delle due fazioni, oltre a concludere lo scontro tra i due gruppi. Come ogni numero conclusivo di un grande evento siamo di fronte al classico paradosso di avere troppi fili in sospeso da chiudere e allo stesso tempo troppe trame da lanciare per il futuro. Ma abbiamo anche un ottimo Jason Aaron che ci regala un paio di scene davvero epocali, e non stiamo parlando di scontri fisici veri e propri. Bene anche Adam Kubert, anche se si vede troppo che il tempo a disposizione non è stato sufficiente per dedicare anima e corpo su tutte le tavole.

AvX: Vs #6 è un numero decisamente atipico per questa miniserie atipica. Oltre allo scontro tra Hope e Wanda scritto da Kieron Gillen e illustrato da un sempre ottimo Jim Cheung abbiamo ben otto storie brevi di una o due pagine con scontri tra mutanti e vendicatori che spaziano dal burlesco alla parodia vera e propria. Se infatti alle matite troviamo veri e propri mostri sacri come Mike Deodato, Stuart Immonen, Ed McGuinnes e Arthur Adams, al loro fianco abbiamo anche Jim Mahfood, che illustra un divertentissimo scontro tra Captain America e Ciclope scritto da Brian Bendis, e Katie Cook che grazie ad una simpatica sceneggiatura di Dan Slott mette l'intero crossover sotto una nuova dissacrante luce. Il tutto sembra uscito da un vecchio numero di What The…? e per chi scrive questo è un enorme punto a favore.

Avengers #30 e New Avengers #30 si allontanano dal crossover in corso, usandolo come mero pretesto per approfondire la relazione tra Occhio di Falco e la Donna Ragno il primo e la situazione familiare di Luke Cage il secondo. Qua Bendis sembra preparare il terreno per gli ultimi story arc delle sue serie vendicative, andando a concludere trame che ha sviluppato nell'ultimo decennio prima di effettuare il grande salto nel mondo mutante con All New X-Men. Salutiamo anche Walt Simonson, che è riuscito a mantenere un ritmo mensile per l'intera durata del crossover, segno di una professionalità ancora elevata.

Per quel che riguarda le serie vendicative Uncanny X-Men #18 e 19 ci mostrano lo scontro finale dal punto di vista del leader dei mutanti, con un epilogo che sembra quasi essere la pagina conclusiva della maxiserie, scartata poi in fase di scrittura. Qua Gillen sembra rallentare il suo ritmo, ma avrà modo di rifarsi sulla miniserie settimanale AvX: Conseguences, dove analizzerà le pesanti conseguenze del crossover per i mutanti.

Wolverine and the X-Men #16 infine ci mostra come hanno sfruttato questo evento i membri del nuovo Club Infernale. Una piccola parentesi per Jason Aaron e Chris Bachalo che prendono tempo prima di riprendere in mano le loro trame lasciate in sospeso.

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