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Zootropolis 2: nuovo trailer, cast vocale e card Disney Lorcana da collezione esclusiva per UCI Cinemas

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L’atteso sequel del film d’animazione Zootropolis arriverà nelle sale italiane il 26 novembre, distribuito da Disney, con un ricco cast vocale e diverse sorprese dedicate al pubblico. Di seguito potete vedere il nuovo trailer internazionale della pellicola.

Nel nuovo capitolo, i poliziotti Judy Hopps e Nick Wilde tornano in azione per risolvere un mistero che sconvolge la città, dopo l’arrivo di Gary De’Snake, un serpente tanto adorabile quanto velenoso deciso a riabilitare il nome della sua famiglia. La regia è affidata al team vincitore dell’Oscar® composto da Jared Bush e Byron Howard, mentre la produzione è di Yvett Merino.

Il cast vocale italiano vede il ritorno di Ilaria Latini (Judy Hopps) e Alessandro Quarta (Nick Wilde), affiancati da numerose nuove voci. Tra queste, Max Angioni interpreta Gary De’Snake, Michela Giraud la castorina Nibbles Maplestick, conduttrice del podcast “Squame e Trame del Mistero”, e Matteo Martari il sindaco Brian Winddancer, ex attore e ora politico. La psicoterapeuta Stefania Andreoli presta la voce alla dottoressa Fuzzby, una quokka terapeuta che aiuta i protagonisti nella loro indagine.

Completano il cast Leo Gullotta (Mr. Big), Frank Matano (Duke Donnolesi), Paolo Ruffini (Yax), Nicola Savino (Flash), Alessandro Del Piero e Claudio Marchisio (gli Zebros), Max Mariola (Capo Chef) e molti altri interpreti.

In occasione dell’uscita del film, UCI Cinemas proporrà un’iniziativa speciale: per ogni biglietto acquistato online per gli spettacoli dal 26 novembre all’8 dicembre, gli spettatori riceveranno in omaggio una card Disney Lorcana da collezione esclusiva UCI dedicata a “Zootropolis 2”, insieme a una bustina di card Lorcana.

zootropolis

Nei bar dei cinema del circuito saranno inoltre disponibili gadget e collezionabili ispirati al film, come cup super colorate e bucket 3D.
I biglietti sono acquistabili sul sito ufficiale UCI Cinemas.

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Il teaser trailer di Zootropolis 2

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Disney ha diffuso il teaser trailer e il poster ufficiale di Zootropolis 2, l'atteso sequel del film d’animazione premiato con l’Oscar® nel 2016. Nel nuovo trailer tornano i protagonisti Judy Hopps e Nick Wilde, ora di nuovo insieme per affrontare una nuova avventura. Al loro fianco, un enigmatico nuovo personaggio: Gary De'Snake, un misterioso serpente che si unisce alla squadra.

TEASER POSTER ITALY

Nel film, che arriverà nelle sale italiane il 26 novembre, Judy e Nick si trovano sulle tracce di un grande mistero quando Gary De'Snake arriva a Zootropolis e mette sottosopra la città. Per risolvere il caso, i due, sotto copertura sono costretti ad avventurarsi in nuove e inaspettate aree di Zootropolis, dove la loro continua collaborazione viene messa alla prova come mai prima d'ora. Secondo il Chief Creative Officer Disney Animation e regista Jared Bush, che ha anche scritto la sceneggiatura, un mondo più grande è in serbo per i fan. “Siamo entusiasti di dare il bentornato a tutti nella stravagante ed entusiasmante città di Zootropolis e di portare il pubblico in un viaggio esilarante e selvaggio in zone che non abbiamo mai avuto l’occasione di visitare prima”, ha dichiarato Bush. “Che si tratti delle paludi dei mammiferi semi-acquatici, delle vaste dune del deserto o di misteri ancora più grandi, i nostri eroi, Judy e Nick, incontreranno tanti nuovi amici e avranno l’occasione di scoprire ancora di più sul loro mondo, su loro stessi e sul nuovo serpente arrivato in città”.

Aggiunge il regista Byron Howard: “Il trailer include la canzone originale ‘ZUTU’ del miglior gruppo techno di lemming di Zootropolis, i LEMEEENS. Freschi di tournée con la superstar Gazelle come suo opening act, i membri Hans-Peter, Gūnther, Spielt e il loro DJ, Spaß, hanno creato la canzone per celebrare l'occasione e dare il bentornato al mondo nella Città di Zootropolis!”.

Dal team vincitore del premio Oscar® composto da Jared Bush e Byron Howard (registi) e Yvett Merino (produttore), Zootropolis 2 include tra le voci della versione originale del film: Ginnifer Goodwin (Judie Hoops), Jason Bateman (Nick Wilde), Ke Huy Quan (Gary De'Snake), Fortune Feimster, Quinta Brunson e Shakira, che torna nel ruolo di Gazelle.

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Oscar 2017: tutti i vincitori. Suicide Squad miglior trucco e Zootropolis miglior film d'animazione

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Sono stati assegnati questa notte i premi per l'89° edizione degli Oscar che hanno visto trionfare Moonlight nella categoria "Miglior Film", Damien Chazelle come "Miglior Regia" ed Emma Stone e Casey Affleck come "Miglior Attrice" e "Miglior Attore". Focalizzando l'attenzione sui premi più vicini alle nostre categorie, sottolineano il premio come "Miglior Trucco" a Suicide Squad, che vede anche 2 italiani coinvolti, ovvero Alessandro Bertolazzi e Giorgio Gregorini, oltre a Christopher Nelson. Il Libro della Giungla vince come "Miglior Effetti Speciali" mentre Animali Fantastici e dove trovarli si aggiudica il premio come "Miglior Costumi". La Disney, infine, si aggiudica entrambi i premi dedicati all'animazione con Zootropolis "Miglior Film d'Animazione" e Piper come "Miglior Corto d'Animazione".

Di seguito l'elenco con tutti i vincitori:
 
MIGLIOR FILM: Moonlight

MIGLIOR REGIA: Damien Chazelle (La La Land)

MIGLIOR ATTORE: Casey Affleck (Manchester by the sea)

MIGLIOR ATTRICE: Emma Stone (La La Land)

MIGLIOR ATTORE NON PROTAGONISTA: Mahershala Ali (Moonlight)

MIGLIOR ATTRICE NON PROTAGONISTA: Viola Davis (Barriere)

MIGLIOR SCENEGGIATURA ORIGINALE: Manchester by the sea

MIGLIOR SCENEGGIATURA NON ORIGINALE: Moonlight

MIGLIOR FILM STRANIERO: Il cliente (Iran)

MIGLIOR FILM ANIMAZIONE:
Zootropolis

MIGLIOR FOTOGRAFIA: La La Land

MIGLIOR SCENOGRAFIA: La La Land

MIGLIOR MONTAGGIO: La battaglia di Hacksaw Ridge

MIGLIOR COLONNA SONORA: La La Land

MIGLIOR CANZONE: City of Stars (La La Land)

MIGLIORI EFFETTI SPECIALI: Il libro della giungla

MIGLIOR SONORO: La battaglia di Hacksaw Ridge

MIGLIOR MONTAGGIO SONORO: Arrival

MIGLIOR COSTUMI: Animali Fantastici e dove trovarli

MIGLIOR TRUCCO: Alessandro Bertolazzi, Giorgio Gregorini e Christopher Nelson (Suicide Squad)

MIGLIOR DOCUMENTARIO: O.J.: Made in America

MIGLIOR CORTO DOCUMENTARIO: The White Helmets

MIGLIOR CORTO: Sing

MIGLIOR CORTO D'ANIMAZIONE: Piper

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View Conference: intervista a Byron Howard, regista di Zootropolis

Intervista a cura di Gennaro Costanzo e Sarah Passacantilli.

In occasione della View Conference di Torino, abbiamo intervistato Byron Howard, uno dei due registi dietro il successo planetario di Zootropolis, uno dei migliori film di animazione del 2016, una commedia poliziesca con un record assoluto di incassi. 
Il regista ci ha parlato della sua prima esperienza lavorativa alla Disney, della chiave del successo dei film di animazione moderni e del messaggio profondo di Zootropolis.

Zootropolis (Zootopia) è la tua terza regia per un classico Disney. Cos'ha di diverso, secondo te, questo film rispetto ai tuoi precedenti lavori?

Sono film molto diversi tra di loro. Ad esempio considero Rapunzel come un classico Disney rivisitato in chiave moderna; ciò che ci ha resi molto entusiasti per Zootropolis è che si tratta di un film socialmente impegnato. Già nelle prime fasi di discussione del progetto sapevamo di avere la libertà di parlare del modo in cui al giorno d’oggi gli esseri umani interagiscono fra di loro, ed è stato emozionante per noi avere la possibilità di raccontare tutto questo all’interno di un film di animazione.
Inoltre il fatto che i personaggi del film siano animali, che sono creature sociali come gli esseri umani, ci ha permesso di creare un prodotto con cui il pubblico, in qualsiasi parte del mondo, possa relazionarsi per quanto riguarda i propri problemi.
È stato molto gratificante per noi portare il film in tutto il mondo - in Europa, in Asia, in Sud America - e vedere come il pubblico, non importa di che razza, di che sesso, di che estrazione sociale, trovasse degli elementi con cui identificarsi nel film. Questo è molto importante soprattutto dal punto di vista emotivo, perché è molto difficile creare dei film che possano piacere proprio a tutti; dal canto nostro abbiamo sempre cercato di inviare dei messaggi importanti dal punto di vista umano, ricreare delle situazioni che le persone possano facilmente comprendere e con cui possano rapportarsi. È per questo che abbiamo messo delle scene un po’ minacciose, dei momenti di bullismo in Zootropolis: molte persone hanno avuto esperienze di bullismo nel crescere, e il punto è che queste situazioni non spariscono da un giorno all'altro. Si potrebbe persino fare un paragone tra il film e l'attuale politica americana, per cui abbiamo cercato di dare consapevolezza alle famiglie e alle persone in generale.

Hai lavorato alla regia di Rapunzel (Tangled), classico che ha segnato una nuova era Disney. Secondo te qual è l'ingrediente che ha fatto amare così tanto questo film? Mentre ci lavoravate, avete percezione del successo che avevate fra le mani?

Quando abbiamo iniziato a lavorare su Rapunzel alla Disney erano molto preoccupati perché era un po’ che non facevamo un film del genere. Una delle cose che io e Nathan Greno (il co-regista del film) volevamo realizzare con Rapunzel era prendere un contesto tipico di un classico Disney e rimodernarlo per il pubblico odierno. Crescendo abbiamo amato i classici Disney: ho adorato Cenerentola, La bella addormentata nel bosco, e così via. Credo che anche il pubblico di oggi voglia in qualche modo identificarsi nei personaggi di un film, così abbiamo deciso di realizzarne uno che fosse esattamente identico ad esempio a Cenerentola ma con i personaggi più moderni; di conseguenza credo che la chiave del successo consista nel trovare il modo di rendere questi film contemporanei. Il pubblico cresce e abbiamo il dovere di fare film che siano sempre migliori, storie sempre migliori, sceneggiature sempre migliori, personaggi dalle mille sfaccettature perché il pubblico lo merita.

Hai iniziato a lavorare alla Disney facendo l'animatore su Pocahontas. Cosa ricordi di quella esperienza?

Pocahontas è stato il mio primo film; quando inizi a lavorare nell’animazione tradizionale di solito ti danno un compito che si definisce di Clean-Up o da Inbetweener, che consiste letteralmente nel “pulire” i disegni fatti dall’animatore e scelti dal regista, che inizialmente sono molto grezzi, e questo ti dà la responsabilità del look finale dei personaggi ad esempio in un film. Bisogna lavorare su centinaia di disegni, è un compito molto noioso, ma impari anche tantissimo sull’arte e sulla composizione. Questa esperienza mi ha fatto realizzare molto presto di voler essere un animatore, cioè la persona che fa questi disegni. Quello che amo della Disney è che si lavora in un ambiente incentrato sulla relazione mentore-studente, infatti ho avuto mentori fantastici nel corso degli anni: tutto quello che ho imparato, incluso il lavoro di regista, lo devo a queste persone che hanno abilità fantastiche e che mi insegnano ogni volta qualcosa di nuovo. Venticinque anni dopo conservo lo stesso entusiasmo riguardo il mio futuro, so che continuerò ad imparare e migliorerò sempre di più nel mio lavoro.

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