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DC Comics: vietato il recap stile Marvel

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Vi avevamo segnalato qualche tempo fa del passaggio dell'editor Ellie Pyle dalla Marvel alla Vertigo. Dopo aver lavorato su testate quali Daredevil, Black Widow, Spider-Man 2099, la Pyle ha deciso di dare una svolta alla sua carriera.

È da poco uscito il primo lavoro da lei curato per la sua nuova casa editrice, Coffin Hill #15, il quale, alla seconda pagina, presenta un recap che fa il punta della situazione della serie fino a quel momento. Proprio perchè questo elemento è usuale su un albo della Casa delle Idee, la DC Comics non l'ha mai adottato. Proprio per questo motivo, alla Pyle è stato vietato di utilizzare questa formula, e nel prossimo numero di Coffin Hill non la troveremo.

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(Via BleedingCool)

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Vertigo: pronte le edizioni deluxe di due opere di Gaiman

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Sono due le opere dell'autore Neil Gaiman che la Vertigo ha deciso di pubblicare in versione deluxe e con cover rigida. I titoli interessati da questa operazione sono The Sandman: Overture e Free Country: A Tale of the Children’s Crusade.

La pubblicazione del volume dedicato a The Sandman: Overture, miniserie in sei numeri di Gaiman e J.H. Williams III, il cui primo numero è uscito nell'ottobre 2013, è prevista per il prossimo novembre, ma questa data sembra molto ottimistica, visto che gli ultimi due capitoli non sono stati ancora pubblicati. Saranno presenti anche degli extra con pagine prese dalla Special Edition e alcune tratte dagli script.

L'altro volume, invece, raccogliere la serie limitata, Children’s Crusade, di Gaiman, Alisa Kwitney, Jamie Delano e Chris Bachalo, per la prima volta dalla sua pubblicazione.

“Diverso tempo fa, ho scritto la prima parte della storia, e ho atteso per trovare un modo per completarla, e solo dopo ho lavorato con Jamie Delano e Alisa Kwitney per il finale", queste le parole di Gaiman in una precedente intervista. “Per anni la gente mi ha chiesto come e quando avrebbero potuto leggere l'intera storia di Children’s Crusade. Sono orgoglioso di dire che ora è stato riorganizzato e rifinito, ed è qualcosa che è contemporaneamente sia vecchia che nuova. Un gioiello dimenticato e una nuova gioia".

Rispetto alla pubblicazione del 1993, che ha coinvolto ben 5 annual della Vertigo, saranno aggiunte ben 64 nuove pagine di Toby Litt e Peter Gross, un'introduzione di Gaiman e una nuova cover di Mark Buckingham. Free Country: A Tale of the Children’s Crusade uscirà il prossimo settembre.

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Swamp Thing di Alan Moore: 1 - Grandi Opere Vertigo

Corre l’anno 1983 e la scena dei comics americani è dominata dalla Marvel. La cura di Jim Shooter, eccentrico e dispotico editor in chief,  iniziata alla fine del decennio precedente, ha sortito i frutti sperati partorendo cicli fondamentali nella storia del fumetto americano come Uncanny X-Men di Chris Claremont & John Byrne, Daredevil di Frank Miller, Fantastic Four di Byrne e Thor di Walt Simonson. I fumetti DC, ancora realizzati da vecchie glorie della Silver Age come Curt Swan o da vecchi leoni come Gerry Conway, Gene Colan e Don Heck, transfughi dalla Marvel a seguito dell’instaurazione del regime Shooter, appaiono inevitabilmente in ritardo se confrontati con le memorabili run sopra citate. Ma è solo la quiete prima della più grande tempesta che sconvolgerà il fumetto americano degli anni '80 e che passerà alla storia come British Invasion: apripista di questa vera e propria rivoluzione stilistica e di contenuti sarà un giovane scrittore dal futuro luminoso, Alan Moore.

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Moore, inglese di Northampton, nel 1983 è pressoché uno sconosciuto per il mercato americano, ma il suo lavoro sulle celebri riviste antologiche inglesi 2000AD e Warrior, attira l’attenzione di Len Wein, editor della DC. Wein, con un passato importante di scrittore alla Marvel (sua l’ideazione, tra gli altri, del personaggio di Wolverine), è preoccupato per le sorti di The Saga of The Swamp Thing, testata dedicata al personaggio della Cosa della Palude, character dalle storie a tinte horror da lui stesso creato un decennio prima per le matite di Bernie Wrightson. Nonostante un film dedicato al personaggio diretto da Wes Craven uscito l’anno precedente, le vendite colano a picco, nel disinteresse generale. Wein, all’epoca editor della testata, si mette alla ricerca di uno scrittore che possa portare nuova linfa vitale alla serie e la scelta ricade sul giovane Moore. L’editor americano era infatti un sincero estimatore del lavoro seminale di Moore su serie come Marvelman (dove aveva iniziato il discorso del revisionismo dei supereroi, successivamente ampliato nei lavori americani) e V for Vendetta. Siamo lontani dall’epoca di Internet e dei Social Network, ma Wein riesce a procurarsi il numero di telefono di Moore e a formulargli la fatidica proposta. Dopo un’iniziale incredulità, Moore accetta e il resto è storia.

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Il primo volume della nuova edizione Deluxe, curata da Rw Lion, contiene gli episodi 20-27. Con l’episodio 20, spesso saltato nelle prime raccolte della saga, Moore chiude le trame sviluppate dal precedente sceneggiatore: l'episodio 21, la seminale Lezione di anatomia, è unanimemente considerato lo starting point dello sceneggiatore di Northampton. In sole 23 pagine Moore sconvolge completamente il mondo della Cosa della Palude, operando un ribaltamento di prospettiva mai visto fino ad allora nel fumetto supereroistico americano. Alla fine dell’episodio Swamp Thing non è più un essere umano tramutato in mostro da un esperimento scientifico andato storto, ma l’avatar di una forza primordiale, il Verde, contrapposto al Rosso, il mondo animale. La sua ricerca non è più quella dell’umanità perduta (o, come scoprirà, mai posseduta perché innesto artificioso di ricordi non propri) ma, alla luce di questa drammatica scoperta, quella del proprio posto nel mondo. Swamp Thing di Moore è probabilmente il primo fumetto mainstream ad avere una fortissima connotazione ecologista e ambientalista, anticipando di pochi anni l’Animal Man di Grant Morrison. Memorabile la rappresentazione della Justice League, ritratta come un consesso di semidei che discute delle cose degli uomini con distacco, chiusi nel loro satellite in orbita intorno alla Terra: menzione speciale per la descrizione di Flash, che Moore definisce in poche parole “un uomo che si muove così velocemente che la sua vita è una galleria infinita di statue”.

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Sono stati scritti saggi sulla prosa di Alan Moore e non ci dilungheremo ulteriormente nell’analisi, ma a una rilettura di queste storie dopo tanti anni appare evidente il motivo di un impatto tale da cambiare il corso della storia del fumetto americano: una scrittura simile, che non è azzardato paragonare allo stream of conscioussness della letteratura Joyciana, non aveva mai nobilitato le didascalie di un fumetto prima di allora. Quindi ecco perché Swamp Thing, ecco perché oggi: i volumi di questa nuova edizione deluxe ci danno l’occasione di riscoprire l’opera che ha importato negli States il discorso del revisionismo supereroistico, cominciato da Moore in patria col celebre Marvelman/Miracleman, e che porterà da li a pochi anni al trionfo di Watchmen, allo sbarco nel mercato americano di altri giovani sceneggiatori inglesi come Neil Gaiman, Grant Morrison, Peter Milligan e Jamie Delano, e alla conseguente creazione di una sottoetichetta dedicata ai loro lavori, la Vertigo.

Non si possono non citare le matite dettagliate di Stephen Bissette e le chine ombrose ed evocative di John Totleben, che si amalgano alla perfezione alla prosa di Moore nella sua rappresentazione di un mondo fatto di paludi, misteri e strani incontri.
Una ristampa preziosa per un’opera imperdibile, che non ha perso nulla del suo impatto dirompente.

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Vertigo Quarterly: SFX #1: la cover del nuovo progetto Vertigo

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Tra le iniziative più interessanti del 2014 in casa Vertigo dobbiamo sicuramente segnalare il progetto Quarterly: CYMK, quattro volumi antologici dedicati ognuno ad uno dei colori che compongono il modello detto quadricromia, utilizzato nei processi di stampa, ovvero ciano, magenta, giallo e nero, e di cui vi abbiamo già parlato in passato.

La Vertigo anche per quest'anno ha deciso di ripetere la formula, volumi antologici a tema, ma spostando l'attenzione non più sui colori che danno vita ai comics, bensì alle onomatopee, in grado di arricchire e conferire maggiori vibrazioni all'emozionanti pagine dei nostri amati fumetti.

POP! SLAM! KRAK! BANG!, questi gli effetti che faranno da linea guida per il progetto Quarterly: SFX previsto per il 2015. Si comincia il prossimo 29 Aprle con POP!, dove troveremo all'opera scrittori quali Peter Milligan, Laurie Penny, Hope Larson, Clay Chapman, Robin Furth, Erica Shultz, David Winnic, Jim Zub, Lauren Petty, e Nathan Fox, mentre alle matite troveremo la stessa Hope Larson, Nathan Fox, Celia Calle e altri.

Per ora è stata diffusa solo la cover dell'albo, ma restiamo in attesa di nuove anticipazioni.

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