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Intervista a Dan Jurgens: l'autore della morte di Superman fra passato e presente

Durante i giorni di Lucca Comics & Games abbiamo avuto l'opportunità di incontrare il grande Dan Jurgens, sceneggiatore e disegnatore americano autore di molte run di successo per DC e Marvel, fra le quali la storica morte di Superman. Grazie a Panini Comics abbiamo posto alcune domande all'autore, che potete ascoltare nel video qui di seguito o nella sua trascrizione.



Comicus (Luca): Ciao Dan e benvenuto su Comicus e a Lucca Comics & Games! È la tua prima volta qui a Lucca?
Jurgens: Ciao! Si, è la mia prima volta a Lucca ed è meraviglioso poter essere qui.

Comicus (Luca): Che idea ti sei fatto della manifestazione?
Jurgens: All’inizio facevo fatica ad immaginare come tutto potesse svolgersi correttamente in una fiera all’aperto, soprattutto in caso di pioggia – e credo che abbiamo avuto la risposta a quella domanda (ride, ndr). Ma è tutto molto divertente e il gran numero di visitatori mi ha lasciato a bocca aperta.

Comicus (Luca): Ho una domanda per te, direttamente dai miei ricordi di ragazzo. Ricordo di aver letto un pezzo del grande Ray Bradbury su Superman (introduzione al TPB americano di Man of Steel di John Byrne, ndr.) intitolato: Perché Superman? Perché oggi? Sono passati quarant’anni, e nel frattempo tu sei diventato il più importante autore di Superman degli ultimi trenta. Quindi ti chiedo: Perché Superman? Perché è ancora un personaggio così rilevante oggi, in questi tempi oscuri?
Jurgens: Penso che Superman rappresenti davvero il meglio dell’umanità, tutto quello che ciascuno di noi dovrebbe aspirare a essere. Si dice spesso che Superman rappresenta quello che vorremmo essere, mentre Batman rappresenta quello che siamo. Penso che proprio quando le cose si fanno un po’ più oscure, quello è il momento in cui abbiamo più bisogno della luce di Superman.

Comicus (Antonio): Oltre ad essere il più grande autore di Superman degli ultimi trent’anni, sei anche un grandissimo fan del personaggio. Per questo motivo ci risulta difficile immaginare il momento in cui hai deciso di sviluppare una storia sulla sua morte. Siamo curiosi di sapere quale fu la tua reazione nel momento in cui ti sei reso conto che avresti lavorato a una storia in cui, alla fine, Superman sarebbe morto.
Jurgens: Bisogna dire che, in realtà, non ci fu veramente chiesto di creare una storia in cui alla fine Superman sarebbe morto. Quella della morte fu un’idea che partorimmo come team creativo, qualcosa che pensammo sarebbe stata una grande avventura. E più ne parlavamo, più realizzavamo che avrebbe potuto essere una storia che ci avrebbe detto qualcosa di veramente importante su Superman.

Comicus (Luca): La storia uscì durante il periodo di maggior successo dei fumetti della Image Comics, con i suoi eroi moderni e violenti. Mi chiedevo se il ritorno di Superman dalla morte potesse simboleggiare il ritorno dell’archetipo del supereroe classico, in opposizione a quelli moderni e violenti.
Jurgens: Cominciammo a pianificare la morte di Superman alla fine del 1991, e quando cominciammo a strutturare la trama la Image Comics ancora non esisteva. Noi stavamo semplicemente cercando il modo di raccontare una storia coinvolgente che avrebbe detto qualcosa di molto chiaro su Superman. Dopo la conclusione della nostra storia, con la morte del personaggio, la DC smise di pubblicare fumetti con Superman protagonista per un certo periodo. Noi non sapevamo come e quando Superman sarebbe tornato: non avevamo risposte a nessuna di queste domande. Fu quando la storia si trasformò in un successo di massa internazionale che realizzammo che il mondo ci stava guardando e che dovevamo inventarci qualcosa di convincente e all’altezza delle aspettative, e fu così che iniziammo a ideare il ritorno di Superman.

Comicus (Antonio): A proposito della tua carriera, secondo la tua opinione, credi che il processo creativo sia cambiato in termini di libertà per l’autore negli ultimi trent’anni o è rimasto più o meno lo stesso?
Jurgens: Penso che dipenda interamente dal tipo di progetto. Se un autore lavora su personaggi di sua proprietà, allora sì, avrà un controllo creativo molto maggiore. Se l'autore lavora su proprietà di una corporation, tali corporation possono decidere di esercitare un controllo maggiore, sebbene, a volte, scelgano semplicemente di riporre molta fiducia negli autori, soprattutto se li conoscono, lasciando che facciano molto - se non tutto - di ciò che vogliono. Dipende dalle persone coinvolte e dal progetto.
Oggi direi che probabilmente c’è un controllo maggiore. E ovviamente, con l’arrivo dei film, dei videogiochi e di altri media, più crescerà la popolarità di questi personaggi più è probabile che questo controllo verrà esercitato.

Comicus (Antonio): Un’ulteriore domanda legata a questo argomento: sostanzialmente tu hai sempre lavorato con Marvel e DC. Escludendo il breve periodo con la Valiant, non hai mai collaborato con un editore indipendente. Qual è la ragione di questa scelta?
Jurgens: In realtà, l'ho fatto. Una volta c'era un’etichetta chiamata Bravura (un imprint della Malibu Comics, ndr) con personaggi i cui diritti appartenevano agli autori. Walter Simonson aveva una serie lì e anche Howard Chaykin. In tanti avevano piazzato delle proprietà lì, me compreso. Il problema è che (la Malibu, ndr) è andata praticamente in bancarotta (risata generale, ndr). È fallita proprio per quello e successivamente è stata acquisita dalla Marvel. Una dura lezione che ho imparato a mie spese.

Comicus (Luca): Sono un grande fan della Justice League di Keith Giffen e JM De Matteis, che fin dall’inizio coinvolse un eroe creato da te, Booster Gold. Eri d’accordo con quella caratterizzazione ironica data al personaggio?
Jurgens: Booster Gold aveva iniziato a essere pubblicato da un anno o giù di lì. Keith Giffen mi chiamò e mi disse che stava lavorando a questo nuovo albo della Justice League. Mi chiese: ti piacerebbe o, comunque, saresti d'accordo se inserissi Booster nella Justice League? Io risposi: certo! Naturalmente! Ma il loro primo numero non era ancora uscito. Quindi chiesi di farmelo avere, per capire cosa stessero facendo. Così, come si usava allora, mi mandarono delle fotocopie. E quello che vidi nel primo numero mi piacque molto, pensando che sarebbe stato fantastico.
Non solo io, molti altri pensavano lo stesso. Vedevamo la Justice League mentre veniva realizzata - Io la chiamavo Terra, Keith (ride, ndr) - le storie si svolgevano, erano in continuità con il resto dell’Universo DC, ma avevano un sapore particolare, che io trovavo molto divertente.

Comicus (Antonio): L’ultima domanda riguarda Spider-Man: quando eri al lavoro sul personaggio in Marvel, ti trovavi probabilmente nel momento migliore della tua carriera. Secondo noi, a dispetto della sua breve durata, la tua gestione fu una delle migliori di Spider-Man, soprattutto se confrontata agli ultimi quindici anni del personaggio. Quale fu la ragione secondo te, per cui non arrivò il successo che tutti si aspettavano?
Jurgens: Quando ho iniziato a lavorare su Spider-Man, avevamo preso vari accordi su quale sarebbe stata la cronologia relativa alla situazione dei cloni di Ben Reilly e Peter Parker. Eravamo tutti sulla stessa linea. Tuttavia, fin da quando arrivai lì, la Marvel cominciò a cambiare idea su cosa voleva, su dove voleva andare e sul tipo di storie che voleva fare. Alla fine, il tipo di storia che io volevo realizzare faceva sempre più fatica ad adattarsi a quel modo di agire. È difficile fare piani per il prossimo anno di storie, se si cambia continuamente idea.
Pensai che le cose non stessero funzionando per il meglio. Così mi sono detto: sarebbe meglio se mi facessi da parte. Ed è esattamente quello che ho fatto.

Grazie mille Dan. È stato davvero un onore essere qui con te.

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James Gunn annuncia il film Superman: Man of Tomorrow

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Il regista e co-responsabile dei DC Films, James Gunn, ha annunciato tramite i social media il titolo e la data di uscita ufficiali del sequel del suo Superman (qui la nostra recensione). Il nuovo capitolo, intitolato Superman: Man of Tomorrow, arriverà nelle sale il 9 luglio 2027.

L'annuncio di Gunn è accompagnato da un'immagine disegnata da Jim Lee di Superman in piedi accanto a Lex Luthor nella sua Warsuit, un chiaro indizio che il sequel continuerà a concentrarsi sull'antagonismo di Luthor nei confronti dell'Uomo d'Acciaio. Nei fumetti DC, Luthor crea la tuta per eguagliare la forza e le abilità di Superman; sembra che dopo il suo piano di utilizzare un clone per sconfiggerlo nel primo film, Luthor abbia deciso di occuparsi della questione personalmente. La corazza di Lex è apparsa per decenni nei fumetti e nelle serie animate, ma mai prima d'ora in un film live-action.

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Ad agosto, il CEO di Warner Bros. Discovery, David Zaslav, aveva annunciato personalmente che Gunn sarebbe tornato a scrivere e dirigere il seguito. Il primo film ha incassato oltre 611 milioni di dollari al botteghino mondiale quest'estate.

Gunn aveva già anticipato questo nuovo progetto nelle scorse settimane, specificando che non si tratterà di un sequel diretto di Superman, ma che includerà personaggi già noti al pubblico. "Ho già finito il trattamento per la prossima storia di quella che chiamerò la 'Saga di Superman'", aveva dichiarato Gunn a The Hollywood Reporter il mese scorso. "Ci sto lavorando e spero di entrare in produzione non troppo lontano da oggi".

Il film che ha dato il via al nuovo universo DC ha introdotto, oltre al Superman di David Corenswet, il Lex Luthor di Nicholas Hoult e la Lois Lane di Rachel Brosnahan, anche eroi come Guy Gardner (Nathon Fillion), Mister Terrific (Edi Gathegi) e Hawkgirl (Isabela Merced), oltre che a Supergirl (Milly Alcock).

Prossimamente, i DC Studios hanno in programma l'uscita di Supergirl del regista Craig Gillespie per il 26 giugno 2026 e il titolo horror Clayface di James Watkins, previsto per l'11 settembre 2026. 

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Box Office: Superman supera Batman V Superman in patria, Fantastici Quattro oltre i 432 milioni

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Il percorso al botteghino di Superman e I Fantastici Quattro: Gli Inizi continua a definire la stagione cinematografica. Le ultime settimane hanno fornito dati più chiari sulla traiettoria commerciale di entrambi i film, confermando alcuni andamenti iniziali e delineando i loro rispettivi posizionamenti nel mercato.

I Fantastici Quattro: Gli Inizi

L'esordio della prima famiglia Marvel nel Marvel Cinematic Universe, diretto da Matt Shakman e realizzato con un budget di 200 milioni di dollari, ha raggiunto un incasso globale di 434,2 milioni di dollari. Questa cifra ne fa il film sul quartetto con il maggior incasso di sempre. La pellicola ha ottenuto circa 230,4 milioni di dollari dal mercato domestico e 203,8 milioni da quello internazionale. In Italia, il film ha incassato 7.061.393 €.

Il fine settimana di apertura si è chiuso con un incasso globale di circa 218 milioni di dollari. Nelle settimane successive, il film ha registrato un calo di spettatori. Nel suo secondo weekend nordamericano la flessione è stata del 67% e nel terzo weekend del 60%. Nonostante questo, il suo incasso totale ha superato quello di altri film del MCU del 2025, come Thunderbolts* e Captain America: Brave New World. Le proiezioni finali si attestano ora in una forbice tra i 490 e i 510 milioni di dollari.

Superman

Il rilancio dell'Uomo d'Acciaio, che inaugura il nuovo DC Universe sotto la guida di James Gunn, prosegue la sua corsa al box office. A livello mondiale, il film ha incassato 578,8 milioni di dollari. La cifra è frutto dei 331,2 milioni di dollari provenienti dal mercato statunitense e dei 247,6 milioni ottenuti a livello internazionale. Il weekend di apertura si era chiuso con 217 milioni di dollari incassati a livello globale.

Negli Stati Uniti, Superman ha superato l'incasso totale di Batman v Superman: Dawn of Justice (330,4 milioni) ed è diventato il settimo film DC con il maggior incasso domestico di sempre. Il risultato è considerato un segnale positivo per Warner Bros. e per la costruzione del nuovo universo cinematografico.

 

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4 Words About: Superman: Inferno

  • Pubblicato in Focus

4 Words About, ovvero "Per chi apprezza il dono della sintesi".
Superman: Inferno


Nata come parte dell’iniziativa Superman: Il Mondo e inclusa nell’omonimo volume accanto ad altre storie inedite firmate da artisti internazionali, Superman: Inferno è realizzata dagli italiani Marco Nucci e Fabio Celoni. I protagonisti sono Clark Kent e Lois Lane, giunti a Firenze per i 700 anni dalla morte di Dante Alighieri. È l’occasione per un viaggio all’inferno: Superman dovrà salvare Lois, finita tra le braccia di Lucifero dopo l’apertura di una voragine causata da una profezia. Nucci imbastisce un gustoso viaggio tra i gironi danteschi, ma la storia è troppo breve per esprimere appieno il suo potenziale. Celoni, invece, stupisce con tavole spettacolari, a metà strada tra il suo stile cartoonesco e quello realistico. Il volume, in formato 20,3 x 31,5, include anche tavole non letterate, la versione a matita, la sceneggiatura e un’intervista. Forse tanto materiale per un racconto breve, ma per una storia di Supes tutta italiana, ne vale la pena.

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M1BWDE003ISBN 1

Dati del volume
Editore: Panini Comics
Autori: Testi di Marco Nucci, disegni di Fabio Celoni
Genere: Supereroistico
Formato: 20.3X31.5 cm, 64 pp., C., col.
Prezzo: 20€
ISBN: 9791221922417
Voto: 7

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