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Shockdom: anteprima de Il Treno Di Dalì di Salvatore Vivenzio e Fabio Iamartino

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È disponibile in fumetteria e libreria per Shockdom Il Treno Di Dalì di Salvatore Vivienzo (La Rabbia) e Fabio Iamartino, qui al suo esordio. Di seguito trovate tutti i dettagli e un'anteprima del volume.

"Dalì, un investigatore privato senza talento, accetta un incarico che lo porta a Città Nuova per ritrovare una persona scomparsa. Ogni volta che comincia la sua ricerca però Dalì viene interrotto da eventi assurdi e inspiegabili. Quando ormai è sul punto di arrendersi, uno strano incontro gli ridà speranza.

Vivenzio racconta: «Il Treno di Dalì nasce da un periodo abbastanza turbolento della mia vita, quello che passa dall’ultimo anno di Liceo al primo di Università. Il mio approccio con il mondo degli adulti è stato difficile, ho dovuto mettere da parte molte cose e cercare di mediare tra quelli che erano i miei sogni, i miei desideri, e la dura realtà. Inutile dire che per un lungo tempo mi sono perso : non capivo più cosa stavo facendo né cosa volevo, ero poco lucido, ero caduto in una sorta di loop di giornate all’insegna dell’alterazione, per così dire. Era anche il periodo in cui mi ero appassionato al surrealismo, soprattutto cinematografico, da Bunuel a Resnais, oltre alla pittura. Ho unito il momento particolare che stavo passando alle influenze del momento ed è uscita fuori una storia sognante, sghemba, con un protagonista senza speranza. Era come mi sentivo in quel momento.»

Iamartino aggiunge: «Il mio intento, quando ho realizzato la storia che mi ha proposto Salvatore, era vedere ciò che io stavo capendo di quella storia, anche volutamente proiettando del mio sul suo racconto: simbologie, piccoli vuoti esistenziali, dubbi e confusioni che volevo vedere e che avevo deciso di attribuire al racconto di Salvatore e forse a quel periodo della sua vita. Essendo il background visivo del racconto ben esplicitato fin dal nome del protagonista, Dalì, il mio lavoro è potuto scaturire solo da una rielaborazione di tantissimi spunti e reference (molti partiti dallo stesso Salvatore) sui quali ci siamo confrontati e di cui mi sono circondato fin da subito: dalle influenze surreali più classiche di Dalì, De Chirico, Magritte alle sperimentazioni contemporanee di Cornellà, Robbie Trevino, Brecht Vandenbroucke, Eric Lambé.»"

Titolo: Il treno di Dalì
Autori: Salvatore Vivenzio – Fabio Iamartino
Collana: Fumetti Crudi
Misure: A4
Pagine: 80
Interni: colore
Rilegatura: cartonato
Prezzo: 15€
ISBN: 9788893362160

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La rabbia, recensione: la passione contro la violenza

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La rabbia ti acceca, ti fa perdere la ragione, ma altre volte, quando sai come incanalarla, quintuplica la tua forza di volontà e ti permette di reggere l'urto della vita.
Quello che Salvatore Vivenzio e Gabriele Falzone presentano nel loro libro per Shockdom, intitolato proprio La Rabbia, è una passione che soverchia l'asprezza della vita; un'ostinazione che è capace di sfogare, resistendo a un ambiente poco incoraggiante per un giovane. La "periferia", incarnazione della società oppressa dalla povertà della malavita, torna ad essere protagonista di una storia di riscatto, secondo un modello molto in voga negli ultimi anni in tutti i media.

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L'ambientazione è quella di Quindici, comune in provincia di Avellino famoso per fatti di camorra (primo comune sciolto in Campania per mafia), che viene raccontato con spunti autobiografici da Vivenzio, nato e cresciuto nel piccolo comune. Cesare è il protagonista, un ragazzo che vive da solo con la madre, la quale, dopo una parentesi lavorativa in Germania, torna nella sua città di origine. Quindici è un territorio dall'alto tasso di criminalità, di cui è stato vittima lo stesso padre di Cesare.
Tra i primi amori e le amicizie del paese, lo sport diventa per Cesare la distrazione dall'asprezza di quel pezzo d'Italia sommerso. Con un chiaro riferimento alle storie di Pino Maddaloni o Clemente Russo, il pugilato è la leva che permette di levare dalla strada quei ragazzi a rischio, per indirizzarli sulla via dello sport e soprattutto della legalità; Cesare scopre la boxe e se ne innamora, il suo desiderio di combattere per sé, la sua arroganza, vengono incanalate per un fine.

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Ma come è vero che il lupo perde il pelo ma non il vizio, così l'uomo non cambia mai del tutto. Quel ragazzo rimane sfrontato, non accetta i consigli del maestro che lo ha accolto, non è in grado di capire i suoi veri limiti e preferisce tornare su quella strada che aveva cercato di abbandonare, per poi ritrovarsi scottato. Una scelta sbagliata cambia la vita di Cesare.
Nonostante fosse dato per sfavorito, grazie alla sua rabbia vince l'unico incontro che avrebbe dovuto perdere. Vince eppure è sconfitto, perché ciò che abbandona è la sua vita nella sua città, accanto a sua madre, che lo ha sempre appoggiato; mentre cerca di fuggire verso un'altra Italia, non è la volontà di abbandonare quella vita non tanto semplice a guidarlo, ma il desiderio di continuare a vivere per, forse, chissà, un giorno tornare.

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Questo è il finale aperto di una storia costruita non tanto sul pugilato, ma su uno scorcio di "periferia" italiana, con un occhio autobiografico che rende quel racconto riconoscibili a molti. Una storia in cui l'alternarsi degli episodi è frammentario, saltando da un avvenimento all'altro per raccontare Cesare e la sua rabbia: la narrazione presenta alcuni buchi forse, tra alcuni episodi, ma riesce a portare su carta e trasmettere il disagio di una povertà di spirito che pervade la cittadina di Quindici, tra agguati mafiosi e risse da strada. Una narrazione a cui fa da contrappunto un'illustrazione in bianco e nero molto precisa, in cui le ombre creano un'atmosfera polverosa e misera, parecchio adatta al tipo di storia.
Falzone, che campano non è, ha utilizzato molte referenze visive azzeccatissime, per rappresentare una cittadina di provincia, seguendo perfettamente la scrittura di Vivenzio. L'immersione nei luoghi è notevole, anche per chi non li conosce di prima mano, ma è facile immaginare tutti gli ambienti di questa Quindici, che sicuramente un cittadino riconoscerebbe al volo.

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Shockdom: anteprima de La Rabbia di Salvatore Vivenzio e Gabriele Falzone

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È disponibile per Shockdom, nella collana Shock!, il volume La Rabbia di Salvatore Vivenzio e Gabriele Falzone: la lotta di un giovane stanco delle ingiustizie sociali del paese in cui vive, oppresso dalla camorra.Di seguito, tutti i dettagli e un'anteprima nella gallery in basso.

"Shockdom pubblica un nuovo volume per la collana Shock!, la selezione della casa editrice dedicata alla storie di forte impatto, siano esse umoristiche oppure serie e dalle tematiche importanti. Scritto da Salvatore Vivenzio e disegnato da Gabriele Falzone, due autori giovanissimi, La Rabbia è la storia di un giovane pugile, Cesare Salgari, che combatte per avere la meglio su una vita ingenerosa, in un paese tormentato dalla presenza della camorra.

Il volume, patrocinato dal comune di Quindici (AV), è una storia che Salvatore Vivenzio ha iniziato a scrivere due anni fa e, come egli stesso confessa, forse non ha ancora terminato. Fra la difficile realtà del paesino di provincia schiacciato dalla presenza della malavita, la passione per le arti marziali del padre e quella per la boxe dello stesso Gabriele Falzone, Vivenzio ha raccontato le vicende del proprio alter ego in una graphic novel potente, come un pugno nello stomaco.

Sinossi: È la rabbia a dare a Cesare la forza di resistere ai colpi, alla morte del padre, a una vita dura e faticosa. È la rabbia che gli permetterà di resistere tra le strade di Quindici, dove i colpi di proiettile suonano come le campane della Chiesa. È la rabbia a portarlo sul ring, a fargli indossare i guantoni, ad annebbiargli la vista quando dovrebbe ascoltare Teodoro, l’allenatore che lo ha tolto dalla strada. Così Cesare raccoglie tutta la rabbia degli anni passati, tutti i pugni presi, tutte le sconfitte e decide, per una volta, di vincere.

Salvatore Vivenzio parla per entrambi: “Realizzare questo volume è stato complesso ma soddisfacente: io ho vent’anni, Gabriele ventuno, ci stiamo affacciando ora a questa realtà. Alla fine siamo orgogliosi di avercela fatta e di aver tirato fuori un buon volume, o almeno questo è quello che ci auguriamo. E’ stata una grossa sfida! Volevamo fortemente lavorare con Shockdom, perché è una realtà che ammiriamo e stimiamo, e sicuramente è stata una prima esperienza molto formativa. Speriamo di non fermarci qui! Siamo appena stati al Napoli Comicon, dove abbiamo presentato La Rabbia in anteprima, e siamo pienamente soddisfatti: sentire l’affetto di tutta quella gente è uno dei motivi per cui vogliamo fare questo mestiere.”

Chiara Zulian, responsabile editoriale di Shockdom, aggiunge: “Il grido represso della rabbia di Cesare è la presenza silenziosa di queste pagine: lo si può sentire nella potenza del nero, nelle lunghe ombre e nei bianchi che riportano al sole di strade polverose e vuote. Cesare ha questa costante sensazione, questa rabbia che lo brucia dentro e che potrebbe schiacciarlo o elevarlo, permettendogli di raggiungere una nuova vita. La sua storia colpisce come un pugno allo stomaco di un avversario sleale, perché non sempre le decisioni che prendiamo ci porteranno allo scopo che ci siamo prefissi: e questa dura lezione nessuno, tranne la vita, ce la può impartire.”

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