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Le cover di Sienkiewicz, Simmonds e McLeod per la storia inedita dei Nuovi Mutanti

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Questo 26 settembre approderà nelle fumetterie d’oltreoceano New Mutants: War Children #1, one-shot celebrativo scritto e disegnato rispettivamente dai leggendari Chris Claremont e Bill Sienkiewicz che intenderà festeggiare gli ottanta anni editoriali della Casa delle Idee proponendo agli appassionati un racconto inedito imperniato sui Nuovi Mutanti, celebre formazione dei Figli dell’Atomo nata nel 1982 grazie allo stesso Claremont e al disegnatore Bob McLeod. In Italia, il suddetto albo sarà edito da Panini Comics a soli due mesi di distanza dalla sua pubblicazione statunitense, precisamente il 7 novembre, all’interno di uno spillato da 48 pagine per un prezzo di copertina di 3,50 euro intitolato Nuovi Mutanti: Figli della Guerra.

Negli Stati Uniti, New Mutants: War Children #1 sarà pubblicato con tre copertine differenti che trovate in fondo all’articolo: esse portano la firma dei già citati Bill Sienkiewicz e Bob McLeod e di Martin Simmonds, noto co-creatore di Punks Not Dead visto all’opera come interior artist per la Marvel Comics nel nono numero dell’acclamato Immortale Hulk di Al Ewing e Joe Bennett. In basso vi riportiamo anche la sinossi ufficiale del fumetto in questione.

“Forti e liberi! Non perdetevi questo grande evento che vede i leggendari autori Chris Claremont e Bill Sienkiewicz riunirsi con Magik, Wolfsbane, Cannonball, Cypher, Mirage, Karma e Sunspot per condividere con voi questa storia mai narrata prima sul passato dei Nuovi Mutanti! Quando Warlock viene assalito da un incubo, tocca ai suoi amici salvarlo! Ma mentre Warlock diventa sempre più forsennato, i protagonisti dovrebbero più preoccuparsi riguardo all’essere in grado di salvare sé stessi… soprattutto quando il demone interiore di Magik, Darkchylde, minaccia di liberarsi! Per di più, una apparizione speciale di nientemeno che Kitty Pryde!”

 

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Chris Claremont sarà a Lucca Comics & Games 2019

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Chris Claremont, lo storico sceneggiatore che ha reinventato gli X-Men, sarà ospite a Lucca grazie alla collaborazione fra Lucca Comics & Games e Panini Comics.

L'editore modenese ha appena dato l'annuncio sulla propria pagina Facebook, come potete vedere qui di seguito.

Lucca Comics & Games 2019 si terrà dal 30 ottobre al 3 novembre.

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One Shot Marvel: Roger Stern e Chris Claremont tornano su Avengers e New Mutants

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Due autori classici torneranno a settembre sulle serie Marvel che li hanno resi celebri in passato.

Roger Stern, insieme a Ron Lim, scriverà infatti l'albo one-shot dal titolo Avengers: Loki Unleashed! #1 in cui vedremo i Vendicatori scontrarsi con il dio degli inganni e con un altro misterioso nemico. Di seguito potete vedere la cover realizzata da Patch Zircher.

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Chris Claremont e Bill Sienkiewicz, invece, si riuniranno per l'albo New Mutants: War Children #1 per raccontare una storie del passato del gruppo composto da Magik, Wolfsbane, Cannonball, Cypher, Mirage, Karma e Sunspot.

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I Grandi Tesori Marvel: Vitamorte, recensione: Tempesta alla scoperta della sua umanità

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Fra i personaggi di maggior successo di sempre della Marvel, la fama per i mutanti arriva solo a metà anni ’70 quando – a 5 anni dallo stop degli episodi inediti – arriva Giant-Size X-Men di Len Wein e Dave Cockrum con la storia “Seconda Genesi”. Stan Lee, infatti, decide di riesumare gli X-Men per promuovere un gruppo di eroi internazionale. Il nuovo team di eroi include fra le new-entry personaggi come Wolverine, Tempesta, Colosso e Nightcrawler.

Dopo l’uscita dello speciale ci fu la consecutiva ripresa della serie regolare con episodi inediti e l’arrivo ai testi di Chris Claremont che porterà la testata a vette inarrivabili grazie a un lunghissimo ciclo che vanta trovate avvincenti combinate a intrecci soap-operistici degni di nota. Ma il pregio maggior di Claremont è lo sviluppo dei personaggi, figure a tutto tondo e tridimensionali. Fra queste non possiamo non citare Tempesta, protagonista del volume Vitamorte della collana oversize della Panini Comics I Grandi Tesori Marvel.

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Ororo Munroe, questo il vero nome della mutante, per anni ha vissuto nel cuore dell’Africa nera venerata come una dea grazie al suo potere di evocare le tempeste. Impara a domare le proprie emozioni e a vivere in piena simbiosi coi suoi poteri. Quando entra a far parte degli X-Men, nasce in lei una forte conflittualità fra la sua parte divina/mutante e il suo essere umana, quindi passionale. Il punto di rottura massimo arriva quando, per un fatale errore, perderà i suoi poteri e dovrà contare solo sulla propria umanità.

Il governo degli Stati Uniti, infatti, è sulle tracce di Rogue, ex appartenente alla Confraternita dei Mutanti Malvagi e ora da poco entrata negli X-Men. Grazie al neutralizzatore, un’arma in grado di togliere i poteri ai mutanti, creata dall’inventore Forge (mutante a sua volta), l’obiettivo sembra a portata di mano, ma il raggio colpisce Tempesta che viene così privata dei suoi poteri. Soccorsa dallo stesso Forge, la ragazza è ora nella sua abitazione, inconsapevole che i suoi problemi derivano proprio dall’uomo di cui si sta innamorando.

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Fra Forge e Tempesta, infatti, sta nascendo un amore che vivrà di fasi alterne negli anni a seguire, ostacolato sia dal carattere introverso dell’uomo, sia dalla nuova situazione di Tempesta.
La parte più interessante resta, però, l’approfondimento psicologico che riceve Ororo, che vive in un profondo stato di depressione. Privata dei suoi poteri, la donna sente di aver perso la propria identità e non riesce ad adattarsi a questa nuova condizione. Sarà proprio l’amore verso Forge che la porterà a riscoprire se stessa, il suo lato umano, a lasciarsi andare alle emozioni. Claremont fa un lavoro eccellente in tal senso, scrivendo un doppio albo (ovvero Uncanny X-Men 186) profondo e toccante in cui i personaggi appaiono umani come non mai.

La seconda parte di Vitamorte arriva solo un anno dopo con Uncanny X-Men 198. Qui ritroviamo Ororo, ancora senza poteri, vagare moribonda nel deserto e in preda alle allucinazioni. Troverà, però, la forza di condurre una donna gravida al suo villaggio. Qui, dopo nuove difficoltà, riuscirà a ritrovare le giuste motivazioni per una rinascita spirituale oltre che a una nuova ragione d’essere.

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Le due storie hanno come comune denominatore la presenza di Barry Windsor Smith come disegnatore e co-soggettista di Claremont (un onore toccato solo a John Byrne, quest’ultimo, per la serie degli X-Men). Windsor Smith non è mai stato un artista molto prolifico ma, vuoi per la loro importanza (ricordiamo, su tutte Arma X), vuoi per la bellezza del suo stile iper-dettagliato, le sue storie sono tutte rimaste impresse nella mente del lettore. Dopo un primo periodo in cui l’artista seguiva le orme di Jack Kirby, Windsor Smith ha elaborato uno stile grafico personale che si impone per una regia assolutamente unica, con trovate visive sempre nuove che enfatizzano la narrazione. Grazie al grande formato, possiamo ammirare il gran lavoro dell’artista in tutta la sua imponenza e soffermarci a lungo sulle sue tavole colme di dettagli.

I Grandi Tesori Marvel: Vitamorte recupera un ciclo di metà anni ’80 di una potenza narrativa e grafica davvero elevata. Grazie al grande formato e alla cura editoriale del volume, nuovi e vecchi lettori possono godere di quest’opera nel migliore dei modi.

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