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Rica’tte Kanji?! - Una novellina a Tokyo

Nella prima ondata di volumi Ren compare il frizzante yuri (termine nipponico che significa giglio e che viene solitamente utilizzato per indicare un manga solitamente indirizzato a un pubblico di donne lesbiche) Rica’tte Kanji?! - Una novellina a Tokyo, realizzato da Rica Takashima.

La giovane Rica ha deciso di trasferirsi a Tokyo per poter prendere in mano il proprio futuro, fatto di studi universitari, indipendenza e vita sentimentale. La scelta della capitale, come spiega nelle prime battute, è motivata dalla possibilità di vivere apertamente la propria identità sessuale, senza doversi nascondere dai propri famigliari (che dimostreranno poi essere più che comprensivi) e senza dover subire le chiacchiere di un paese in cui non può trovare confronto o condivisione.

Ambientata per la maggior parte nel quartiere di Ni-Chome, cuore della comunità GLBTQI di Tokyo, la vita di Rica è proposta ai lettori sotto forma di commedia a episodi, una scelta dettata in primis dalla pubblicazione sulle riviste Phryne e Anise.
Tra autobiografismi non confermati (l’autrice e la protagonista condividono nome e cognome, probabilmente alcune scelte ma non, ad esempio, la carriera negli studi, quindi è lecito pensare a uno scollamento tra le due figure) la struttura a episodi riesce a restituire ai lettori una tematica delicata come quella del coming out in modo assolutamente naturale. Dalle serate nei locali per sole donne alle prime infatuazioni, dai ricordi dei primi amori fino alla nascita dei nuovi, passando per tutte le difficoltà legate al nascere e al progredire di un rapporto sentimentale, ogni episodio affronta un particolare momento o aspetto della vita che questa nuova libertà ha regalato a Rica e alla sua co-protagonista, Miho, una ragazza dai modi più diretti e spigliati che, col tempo, vedrà il suo ruolo di cacciatrice annichilito dalla spontaneità della giovane protagonista. C’è anche – ovviamente – spazio per la sessualità, affrontata anch’essa in modo graduale e contenuto, in un episodio che mette a confronto l’esperienza di Miho con i timori di Rica, intenzionata a vivere la propria identità con la dovuta lentezza, senza bruciare le tappe.
Intorno a questo le tavole di Rica Takashima bruciano di vita reale, notturna e diurna, di rimandi alla cultura nipponica e alla sfera GLBTQI di Tokyo e del Giappone in generale. L’autrice rende il tutto con uno stile che è frutto di una profonda sintesi grafica, che guarda al pop e al super deformed, le cui forme semplici vengono di tanto in tanto arricchite da un particolare e funzionale arricchimento nella decorazione (principalmente legata ad ambienti o abiti); la qualità del tratto non è sempre alla stessa altezza, alcuni momenti sembrano risentire di un disegno affrettato ma complessivamente Rica’tte Kanji?! è piacevole a vedersi.

Nell’introduzione al volume si fa accenno alla necessità dell’autrice di raccontare il momento del coming out con un fumetto che si spogliasse della drammaticità che aveva caratterizzato altre opere di questo tipo. La scelta di uno stile immediato sembra privilegiare questa esigenza, facendosi curioso e accattivante sul versante grafico; se da un lato, poi, c’è una parzialità autobiografica, dall’altro la spersonalizzazione fisionomica dei personaggi, descritti solo da pochi dettagli, può senza dubbio facilitare l’immedesimazione delle lettrici.
Ecco allora che, unendo i punti, ci si trova davanti a un manga che non solo vuole parlare di chi l’ha scritto, ma anche di chi lo legge, raccontando un’esperienza personale che si fa collettiva, e rimuovendo la drammaticità sedimentatasi nei manga sull’idea di outing e rivolgendosi, con un tono diretto ma mai malizioso o volgare, ad un pubblico non solo adulto. Un invito, insomma, a vivere la propria identità e il proprio orientamento sessuale come qualcosa di felice, e non come un fardello.

Il volume è idealmente suddivisibile in due parti: la prima raccoglie gli episodi della nuova vita di Rica, uniti dal fil rouge dell’amore tra Rica e Miho; la seconda, invece, comprende una serie di strisce legate ad alcuni dei personaggi conosciuti in precedenza, una sorta di report della Gay Pride Week di New York, il primo episodio della serie dedicata a Devorar (mai proseguita a causa della chiusura prematura della serie che la ospitava) e alcune pagine bonus in cui l’autrice si rivolge direttamente ai lettori.
Chiudono il tutto due pagine di note piuttosto approfondite, sempre utili al momento di rapportarsi con una cultura differente dalla propria, e che rivelano l’intento di questa piccola casa editrice di volersi rivolgere ad un target più ampio e vario possibile.

Dati del volume

  • Editore: Ren Books
  • Autori: Testi e disegni di Rica Takashima
  • Formato: brossurato, 128 pagine in bianco e nero
  • Prezzo: € 12,00
  • Voto della redazione: 7
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