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Francesco Rescigno

Francesco Rescigno

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4 Words About: Dylan Dog Oldboy Seconda Serie 1: Skinwalker

  • Pubblicato in Focus

4 Words About, ovvero "Per chi apprezza il dono della sintesi".
Dylan Dog Oldboy Seconda Serie 1: Skinwalker


Nuovo avvio per la serie Oldboy a storia singola. La nebbia di Londra prende forma e incubo nell’ultimo Dylan Dog sceneggiato da Bruno Enna e che riporta alla mente il suo Saguaro: un’apparizione demoniaca costringe l’Indagatore dell’Incubo a fuggire, ritrovandosi inspiegabilmente in una riserva indiana del New Mexico. Realtà o viaggio spirituale? Intanto, tra Londra e il Nuovo Mondo, si consumano delitti efferati legati a un’antica creatura: lo skinwalker. Il tema dell’amicizia – tradita e salvifica – guida l’intera vicenda, con Dylan punto di riferimento per un gruppo di ragazzi che credono in lui. I disegni di Gianluca Acciarino mostrano un Dylan giovane, inesperto, che esplora un orrore più sottile e identitario. Spettacolari gli scorci naturalistici, inquietante la copertina onirica di Marco Nizzoli: Dylan osserva l’orizzonte, alle spalle l’ombra del mutaforma e le pertiche ornate da crani umani.

Dati del volume
Editore: Sergio Bonelli Editore
Autori: Testi di Bruno Enna, disegni di Gianluca Acciarino, copertina di Marco Nizzoli
Genere: Horror
Formato: 17x26, 96 pp., B., b/n.
Prezzo: 5.80 €
ISBN: 977182645204550068
Voto: 7

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Marvel lancia Ultimate Spider-Man: Incursion il primo crossover dell’universo Ultimate

  • Pubblicato in News

A giugno debutta negli Stati Uniti Ultimate Spider-Man: Incursion, miniserie che darà il via al primo crossover del nuovo universo Ultimate di Marvel Comics, rilanciato nel novembre 2023.

Scritta da Deniz Camp (Ultimates) e Cody Ziglar (Miles Morales: Spider-Man), con i disegni di Jonas Scharf (Ultimate Universe: Un anno dopo), la miniserie sarà composta da cinque numeri e coinvolgerà tutte le attuali testate della linea: Ultimate Spider-Man, Ultimate Black Panther, Ultimate X-Men, Ultimates e Ultimate Wolverine.

L’evento segna il ritorno del Creatore, la versione malvagia di Reed Richards, figura chiave nella nascita del nuovo universo Ultimate. La trama vedrà Miles Morales – proveniente dall’universo Marvel classico – incontrare i due Spider-Man dell’universo Ultimate: Peter Parker e suo figlio Richard. Tra gli antagonisti, anche il supercriminale Macchia, visto recentemente nel film animato Spider-Man: Across the Spider-Verse.

Di seguito, alcune pagine in anteprima dal primo numero di Ultimate Spider-Man: Incursion mentre, nella gallery in basso, trovate le variant cover ad opera di Sara Pichelli, Kaare Andrews, David Marquez, Francesco Mobili e Kael Ngu.

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Godzilla vs. Avengers: il crossover arriva a giugno

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Il 18 giugno, Marvel Comics pubblicherà Godzilla vs. Avengers #1, il quinto capitolo della serie di sei one-shot che vedono il re dei mostri scontrarsi con i più celebri supereroi Marvel.

L’albo, scritto da David F. Walker (Il pianeta delle scimmie) e illustrato da George Jeanty (Star Wars: Mace Windu), farà parte dell’iniziativa Godzilla Vs., che celebra il 70° anniversario del kaiju con battaglie ambientate in diverse epoche dell’universo Marvel.

La serie ha preso il via con Godzilla vs. Fantastic Four #1 di Ryan North e John Romita Jr., seguito da Godzilla vs. Hulk #1 di Gerry Duggan e Giuseppe Camuncoli, Godzilla vs. Spider-Man #1 di Joe Kelly e Nick Bradshaw e Godzilla vs. X-Men #1 di Fabian Nicieza ed Emilio Laiso.

In Godzilla vs. Avengers #1, i Nuovi Vendicatori originali si troveranno ad affrontare il gigantesco kaiju all’indomani di una battaglia che ha coinvolto anche Fin Fang Foom e Jet Jaguar. Lo S.H.I.E.L.D. cercherà di ricostruire gli eventi, ma ogni eroe fornirà una versione diversa dello scontro.

L’albo sarà disponibile in diverse copertine, tra cui quella di Leinil Francis Yu, l’ultima della serie Monster Homage di Nick Bradshaw, e variant firmate da Lee Garbett, Michael Allred e Mitsushiro Arita.

Il primo volume sarà disponibile dal 18 giugno negli Stati Uniti.

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La vita di Otama, recensione: il viaggio artistico di Otama Kiyohara

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Pubblicato da Sergio Bonelli Editore, La vita di Otama nasce dalla collaborazione tra Keiko Ichiguchi e Andrea Accardi, che riportano in vita la figura di Otama Kiyohara. Prima pittrice giapponese a sperimentare lo stile occidentale e pioniera nel dialogo tra due mondi artistici, Otama ha vissuto tra Tokyo e Palermo, intrecciando il suo destino con quello dello scultore Vincenzo Ragusa.

Prima di accennare alla trama, è doveroso un piccolo quadro storico-culturale in cui la storia è ambientata. Fino alla metà dell’Ottocento, il Giappone aveva fortemente limitato i contatti con l’Occidente, un isolamento noto come Sakoku. Tuttavia, con il rinnovamento avviato dalla dinastia Meiji nel 1868, si diede il via a un profondo processo di modernizzazione politica, sociale e culturale, ispirato ai modelli occidentali. Il governo affidò tale svolta a consulenti provenienti da diverse nazioni e l’Italia divenne protagonista di un rinnovamento artistico. Fu così che Vincenzo Ragusa arrivò in Giappone in qualità di docente di scultura. Qui i destini di Vincenzo e Otama si intrecciano, dando inizio a un percorso che cambierà radicalmente la vita di lei. Otama diventerà prima allieva e poi musa ispiratrice dello scultore siciliano, la prima nella storia giapponese ad assumere questo ruolo. Si trasferisce a Palermo, sposa Vincenzo e approfondisce la sua ricerca artistica, sperimentando tecniche e materiali occidentali. Realizza numerose opere pittoriche e lavora anche come reporter. A Palermo troverà un mondo a lei sconosciuto, dove cultura, costume e lingua inizialmente le saranno da ostacolo. Ma la sua perseveranza la porterà a integrarsi perfettamente con la città e i suoi abitanti. Insieme al marito fonda la Scuola d’arte orientale, dove insegnerà e sarà la direttrice della sezione femminile dell’istituto.
Dopo la morte del marito, il percorso artistico e personale di Otama volge al termine. Ormai sola, decide di far ritorno nella sua Tokyo che, dopo cinquant’anni vissuti a Palermo, non riconosce più. La città del Sol Levante, che un tempo chiamava casa, non le appare più familiare come un tempo. Ormai non è più Otama Kiyohara, ma Eleonora Ragusa, un nome che rappresenta il cambiamento profondo della sua identità e della sua vita.

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La vita di Otama si distingue come un’opera capace di unire storia, arte e cultura in un racconto intenso e affascinante. È la storia di una donna straordinaria, che con il suo animo gentile ha unito due culture apparentemente distanti: Italia e Giappone. Tra tradizione e modernità, il graphic novel ricostruisce la sua storia con un approccio visivamente raffinato e narrativamente coinvolgente, offrendo ai lettori uno spaccato unico su un’epoca di cambiamento e sulla determinazione di una donna fuori dal comune.
Accardi e Ichiguchi trasformano illustrazioni e sceneggiatura in un linguaggio narrativo autonomo. Lo stile grafico, l’attenzione anche ai minimi dettagli e sfumature catturano perfettamente il contrasto tra i mondi di Tokyo e Palermo. Una ricerca scrupolosa mirata alla perfetta trasposizione della realtà su carta. Ogni pagina sembra un’opera d’arte, in grado di trasmettere visivamente le emozioni più sottili dei personaggi. La composizione delle tavole crea un'atmosfera che ben si sposa con le tematiche della storia, accentuando il percorso interiore di Otama e il suo adattamento a una cultura nuova e sconosciuta.

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L’amore è il tema su cui si regge tutta la trama. Ma limitare a considerare La vita di Otama una semplice storia d’amore risulterebbe riduttivo. È vero, la relazione tra Otama e Vincenzo è la colonna portante della storia che si sviluppa attraverso diverse sfumature – cultura, arte, rispetto e passione – ed è un esempio di come l’amore possa superare qualsiasi ostacolo. Ma non è sempre rosa e fiori. Il loro è anche un amore che ha vissuto diverse difficoltà, come la perdita del figlio durante il terzo mese di gravidanza. Ma anche adattamento e sacrificio, che si riflettono nei momenti più difficili della vita di Otama.
L’arte non è solo una forma di espressione, ma anche uno strumento di emancipazione e per Otama è il veicolo per esplorare nuove possibilità e superare i limiti della sua cultura. L’arte diventa il mezzo per la sua realizzazione sociale, capace di eliminare gli ostacoli linguistici della sua prima esperienza palermitana. La figura di Otama rappresenta il punto d’incontro tra due culture, il Giappone e l’Italia, e il suo percorso artistico è l’esempio più puro di come due mondi opposti possano influenzarsi reciprocamente.

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Il lavoro di Keiko Ichiguchi e Andrea Accardi restituisce un affresco visivo e narrativo che incanta e commuove, invitando i lettori a riflettere sulla bellezza dell'incontro tra mondi diversi e sulla potenza del cambiamento personale. In un'epoca di grandi trasformazioni, La vita di Otama ci offre una testimonianza di determinazione, di amore e, soprattutto, di speranza.

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