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Lanterna Verde presenta: Sinestro 19

In attesa degli eventi di Rebirth, analizziamo nel dettaglio una delle testate più interessanti dei New 52, ovvero Lanterna Verde presenta: Sinestro, giunta al 19° numero.

"Incontro di re". Da Sinestro #16

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Un tempo Sinestro è stato la più grande delle Lanterne Verdi e anche il loro più grande nemico; leader delle lanterne gialle, il Sinestro Corps, ed uno dei villain più caratteristici dell’universo DC. In seguito alla misteriosa scomparsa delle Lanterne Verdi, Sinestro si è trovato a diventare, lui e il suo Corpo di Lanterne Gialle, la principale forza di polizia dell’universo. L’ambizioso Korugariano, nel corso della run di Cullen Bunn, ha riunito i resti sparsi per l’universo del suo popolo, ha ricostruito e portato ordine nei Corps, ha riallacciato, a fatica, i rapporti con la figlia Soranik e ha eliminato molti degli ostacoli che si frapponevano fra lui e il suo ambizioso obiettivo, finché non si è ritrovato ad affrontare un misterioso nemico, il Pallore, una religione, i cui seguaci hanno l’obiettivo di estirpare e distruggere le emozioni da ogni essere vivente. Queste le premesse di questo albo in cui Sinestro decide di muovere con il suo Corpo verso la Terra, per incontrare un vecchio “amico”, che non vedeva fin dai tempi dell’evento Forever Evil, il potentissimo Black Adam.

Cullen Bunn dà, ancora una volta, prova di trovarsi a proprio agio a lavorare con i villain e i personaggi negativi, incentrando questo numero sull’incontro fra il leader Korugariano e Black Adam, attuale sovrano e despota del Kahndaq, suo paese natio. Gli intermezzi "diplomatici" durano poco e Bunn subito ci porta al nocciolo della questione, al motivo vero e proprio della venuta del Sinestro Corps in Kahndaq, la ricerca del Vescovo Pallido, il signore del Pallore. Durante la visita diplomatica l’atmosfera che si respira è tesa, due dei più potenti personaggi del DC Universe si incontrano, parlano tra di loro, si impongono fisicamente sulla scena, grazie anche alle matite di Brad Walker ed Ethan Van Sciver, questi in particolare stato di grazia, che riescono a trasmettere tutta l’onnipotenza di Black Adam e della sua possente fisicità, contrapponendolo ad un più esile Sinestro, tuttavia altrettanto autoritario e sicuro nei suoi atteggiamenti e dallo sguardo imperturbabile.

Ancora per un numero Sinestro sembra non perdere colpi, Bunn mantiene alta la qualità della run, regalando al lettore un colpo di scena finale forse non del tutto inaspettato, ma che comunque invoglia nel prosieguo della storia.

"Trovati un lavoro". Da Constantine The Hellblazer #6

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Numero di pausa per lo stregone, truffatore, arrogante, egocentrico, un po’ bastardo ma tuttavia buono, nato dalla mente di Alan Moore. Il precedente arco narrativo ha letteralmente liberato John dai suoi fantasmi, o meglio dai fantasmi delle persone che hanno sofferto a causa sua. Il nostro eroe ha dovuto affrontare un’entità demoniaca mangia-fantasmi che si è rivelata essere una sua vecchia fiamma. Ritrovatosi veramente solo, Constantine decide di ricostruire la sua vita partendo da zero e lo fa nel modo più normale e possibile, cercandosi un lavoro. Anche John, tipo più legato alla magia che alla tecnologia, ha dovuto, alla fine, scendere a compromessi e venire a contatto col mondo degli smartphone e dei social network. Benvenuto nel 21° secolo John! Il mondo è un posto magico e meraviglioso, lo sappiamo, è pieno di vita e tutto ciò attira, inevitabilmente, demoni e mostri e così lo “splendido esorcista” più social che mai è pronto ad entrare nel magico mondo del lavoro. In questo albo vediamo il protagonista alle prese con numerosi annunci e lavoretti da risolvere in giro per New York, dal Bronx a Central Park, da Times Square ad Hell’s Kitchen.

Se la narrazione di James Tynion IV e Ming Doyle vuol far vedere John alle prese con l’incredibile quotidianità del lavoro di esorcista, lo stile di Riley Rossmo si presta volentieri alla raffigurazione delle più varie creature che il nostro mag  si trova ad affrontare in giro per la Grande Mela. Un numero di pausa, dicevamo, che non può che far bene al caro John, che ha sofferto di un tremendo rallentamento del ritmo narrativo nei precedenti 5 numeri.

"Pagato col sangue". Da Lobo #11

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Continua, per Lobo la missione nello spazio, affidatagli proprio dal leader delle Lanterne Gialle, Sinestro: eliminare le Lanterne Rosse. Lo Czarniano è finalmente giunto ad affrontare Atrocius, il leader delle Lanterne Rosse, e la battaglia si presta ad essere la più impegnativa fra tutte quelle combattute dal cacciatore di taglie intergalattico. Ma il nostro anti-eroe è un tipo tosto ed è pronto ad affrontare i rossi nel loro stesso covo, combattendo contro molti pezzi da novanta: Atrocius e il suo amorevole gattino Dex-Starr, Bleez e tutte le altre arrabbiatissime lanterne. La lotta è serrata e nel corso di tutto il numero si respira un’atmosfera action piena di esplosioni di sangue e di luce rossa, i flash di energia e le stesse lanterne rosse guizzano fra le tavole in cui dominano ambienti cupi e angusti dell’interno del covo di Atrocius, il tutto caratterizzato dal forte contrasto fra la tonalità grigio-blu dello Czarniano e del rosso della rabbia delle Lanterne. Un numero tutto sommato buono quello scritto da Cullen Bunn e Frank Barbiere e disegnato da Robson Rocha, che si può tranquillamente riassumere in “poche chiacchiere e più azione”.

"Le origini segrete di John Constantine". Da Secret Origins #11.

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Ultima storia dell’albo e posta puramente come riempitivo, le origini segrete di Constantine non mettono nulla di concreto sul tavolo, presentandosi come uno one-shot che non approfondisce né esplora la questione delle origini dello stregone con l’impermeabile. Azzeccato il titolo perché non si tratta di una origine segreta ma di ben tre possibili origini di Constantine. Ray Fawkes, su disegni di Richard Isanove, lascia al lettore, dopo la frettolosa conclusione dovuta alle poche pagine a disposizione, il dubbio su quale delle tre story-line sia quella vera, ma come direbbe John “non importa”.

L’albo, nel complesso delle storie, si conferma vario e di buona qualità; l’accostamento di storie cosmiche – fantascientifiche (Sinestro e Lobo) a quelle dalle tematiche più urban e permeate di magia (Constantine), accontenta il lettore e i fan di generi diversi. Grande nota di demerito per la gestione delle pagine nel mensile RW Lion, poiché le note “splash page” che solitamente vengono inserite su due pagine affiancate, vengono, invece, rimpicciolite e  “distese” su una pagina singola, a discapito della resa grafica delle tavole. Lanterna Verde presenta: Sinestro #19 continua, quindi, ad essere fra i migliori mensili DC, facendo della varietà delle storie, anche se non distanti dal classico tema supereroistico, il suo punto di forza.

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Lanterna Verde presenta Sinestro 10

Nell’universo editoriale targato DC Comics è stato (finalmente) riconosciuto a Sinestro il posto che merita dedicandogli una testata. Prima di addentrarci nella recensione di questo albo, è bene premettere una breve “biografia” del personaggio. 
“Thaal Sinestro è un personaggio dei fumetti creato da John Broome e Gil Kane apparso per la prima volta in Green Lantern # 7 nell'agosto del 1961, diventando l'arcinemico di Hal Jordan (la più famosa Lanterna Verde) e dell'intero Corpo delle Lanterne Verdi. Nel corso della gestione di Geoff Johns, il personaggio ha subito una significativa evoluzione, passando da villain a tutto tondo ad anti-eroe complesso e sfaccettato. Sinestro si è qualificato quindicesimo nella lista dei "100 più grandi cattivi dei fumetti di tutti i tempi" secondo IGN”.

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Nella serie attualmente in svolgimento, Sinestro è a capo del Sinestro Corps (impropriamente tradotto Corpo delle Lanterne Gialle) ed è riuscito a domare il parassita spaziale Parallax che evoca quando gli serve per battere un avversario.
Originario del pianeta Korugar nel settore 1417, andato distrutto, il padrone (si proprio padrone, non leader) delle lanterne gialle ha deciso di mettersi alla ricerca dei Korugariani sopravvissuti per condurli su Nuovo Korugar (un pianeta deserto ex prigione spaziale) dove potranno riprendere la loro vita sotto la “guida” del loro nuovo leader Sinestro (ma è detto che lo vogliano?).
Il numero 10 della serie si svolge immediatamente dopo il crossover tra tutte le Lanterne dell’universo Godhead, e vede il protagonista dirigersi volutamente verso Mondoguerra dove lo attende una trappola tesa dall’ancora più perfido Mongul.

Con i testi di Cullen Bunn (Deadpool uccide l’universo Marvel), la serie finora non ha un disegnatore fisso, anche se è doveroso riconoscere che tutti coloro che si sono susseguiti sono stati all’altezza della situazione. Le matite di questo numero sono affidate a Brad Walker (Detective Comics, Heroes for Hire) il cui stile bene si adatta al personaggio: i primi piani di Sinestro riescono a rendere perfettamente la perfidia mista a consapevolezza del potere.

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L’albo contiene, inoltre, la storia che in qualche modo vuole essere l’epilogo del ciclo delle Lanterne Rosse capitanate da Guy Gardner, iniziato in alcuni cartonati dedicati e proseguito sulle pagine di “Lanterna Verde presente: Sinestro” sin dal numero 1. In questa storia Gardner si trova sulla Terra (pianeta che ha giurato di proteggere e che gli è stato affidato direttamente da Hal Jordan) e sta cercando di limitare i danni tra le macerie provocate dall’ultimo attacco di Atrocitus (creatore delle Lanterne Rosse e leader deposto proprio da Gardner). La rabbia è l’emozione portante di queste Lanterne: Gardner ne è consapevole, ne è pieno ma è combattuto; si trova davanti ad un dilemma: quanto è utile sacrificare una vita per salvarne mille? I testi di Landry Q. Walker e le matite di J. Calafiore (Excalibur, Deadpool, Batgirl) si sposano benissimo e rendono perfettamente tutta la rabbia che sprigiona il personaggio.

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La testata, infine, ospita le avventure del “nuovo” Lobo. Ebbene sì: Lobo è tornato! Ma non è il mercenario chiacchierone dall’aspetto di Wolverine e il comportamento di Deadpool. Quello era un impostore! Impostore rintracciato e ucciso da Lobo, che altri non è che un mercenario intergalattico la cui identità era stata rubata.
In questa storia Lobo, sulle tracce di un killer intergalattico, giunge a Metropolis e le conseguenze ve le lascio immaginare: “incontrerà” Superman. Cullen Bunn ai testi è riuscito a rendere interessante il reboot del personaggio; la cooperazione tra Reilly Brown (bozze) e Nelson De Castro e Vicente Cifuente (rifiniture) non produce gli effetti sperati: quello che dovrebbe essere uno spietato assassino spaziale sembra invece un essere pieno di bontà.

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Sinestro Annual #1: anteprima

  • Pubblicato in News

Esce oggi, mercoledì 1 aprile, negli Stati Uniti, il primo annual dedicato alla nemesi di Hal Jordan, Sinestro. Scritto da Cullen Bunn per le matite di Martin Coccolo, l'albo è impreziosito dalla cover realizzata da Dale Eaglesham.

Un traditore si nasconde tra i Sinestro Corps, e solo approfondendo le origini mai narrate prima della squadra Sinestro potrà venire a conoscenza della verità, prima che la sua testa finisca su un piatto!

Nella gallery in basso sono disponibili le prime tavole dell'annual e la sua cover.

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