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La città della luce

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Inio Asano non ha bisogno di presentazioni ormai, soprattutto non nel nostro Paese grazie all'ottimo lavoro fatto dalla Panini Comics nel dare spazio alle sue opere e creare addirittura una collana, la Asano Collection, per raccogliere tutti i suoi lavori, oltre ad averlo ospitato a Lucca Comics & Games 2013.
Dopo grandi successi e capolavori come Buonanotte, Pun Pun, Solanin, La fine del mondo e prima dell'alba e Il Campo dell'Arcobaleno, la casa editrice modenese ha cominciato a ristampare le prime opere del Maestro, il volume unico La Città della Luce, e da marzo What a Wonderful World!, inizialmente proposti da Kappa Edizioni.

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In La città della luce, Asano analizza come al solito i comportamenti umani nella vita quotidiana con il suo caratteristico stile realistico, asciutto, privo di inutili e posticci edulcoranti, e venato di onirismo e surrealismo a tratti, che lo ha reso uno dei mangaka più amati e importanti del momento.
La città della luce, che dà il nome al titolo, è un complesso residenziale per ceti medio-alti in una non specificata città giapponese. Apparentemente un paradiso, un idilliaco quartiere, un luogo sereno, pacifico, armonioso, lucente, appunto. Ma nulla è come sembra e la quiete apparente altro non è che una delle miriadi di sfaccettature della realtà, della vita. Seguiamo quindi le storie di 5 personaggi a prima vista non collegati fra di loro ma tutti in qualche modo dipendenti dal quartiere, che finiranno con l’incontrarsi e intrecciare le loro vite volenti o nolenti, consapevoli o meno delle reciproche esistenze.

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Asano crea un luogo cangiante, poliedrico, dinamico, un divenire perpetuo, crocevia del mondo intero; una sorta di Cubo di Rubik della realtà posto nelle mani di ignoti. Inaspettatamente e imprevedibilmente ci si può trovare dinnanzi a una qualunque delle innumerevoli combinazioni dei vari aspetti del reale. Sentimenti, azioni, scelte che si intrecciano nella vita di tutti i giorni e creano infinite situazioni ed eventi. E Inio Asano maneggia questo potenziale narrativo con incredibile maestria, componendo i suoi racconti e le sue storie con grandissima attenzione ai dettagli e con estrema profondità, intrecciando l’ordinarietà della vita, fatta di piccole cose e piccoli gesti, di eventi casuali, con una componente magica e spesso delirante che rende unici e imprevedibili i suoi lavori.
Quello presentatoci da Asano però è un mondo disilluso, indifferente nei confronti dei singoli, un mondo ostile, efferato, brutale, freddo. A cui si oppone solo nominalmente, di facciata, la luce associata a questa città, il falso tepore e l'ingannevole sicurezza che ve ne si può trarre.

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Asano però non è per nulla un autore facile da analizzare né da comprendere; realizza opere alquanto criptiche e sottili che non vanno a sollecitare le corde di tutti, creando risonanza unicamente con una ristretta fascia di pubblico, non tanto per mancanza nel lettore dell’intelletto per capirlo, ma semplicemente per mancanza di esperienze che possano far provare empatia con i bizzarri, per quanto realistici, personaggi che prendono vita nelle opere del Maestro. Per quanto comunque rimanga di fondo una difficoltà intrinseca che allontana a priori un lettore alla ricerca di storie più semplici e scanzonate, di conseguenza poco interessato a riflettere sulle domande profonde, se non esistenziali, che pone Asano, e sulla drastica presa di coscienza della realtà che turba e disorienta non poco.

Tra queste riflessioni citiamo come tematiche più ricorrenti e meglio approfondite la precarietà e caducità della vita, la critica della società giapponese, la follia, la felicità, l’importanza delle relazioni, l’interconnessione tra ogni aspetto e ogni persona, l’effetto che ogni minima cosa ha sul resto. Ma tutti questi temi non vengono mai spiegati né pedagogicamente esplicati dall’autore che preferisce lasciare a ognuno percepire ciò che meglio crede, trarre le lezioni di vita che riesce a far sue, in maniera maieutica, dalle storie che ci offre, in una sorta di formazione non solo dei personaggi quanto del fruitore stesso dell’opera.
Attenzione però a non cadere facilmente nel considerare più piani di lettura ovunque nel racconto. In Asano ci sono sì molti simboli, ma anche molta decorazione.

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Per quanto riguarda le scelte grafiche possiamo solo mettere in luce come lo stile utilizzato sia molto simile a quello della sua produzione più recente, anche se forse meno impressionante graficamente, considerando che questo lavoro risale al 2004. L’estremo realismo narrativo lo ritroviamo anche e soprattutto nel tratto grafico, principalmente negli sfondi e nei paesaggi, in primis il cielo. Il character design poi è sempre spettacolare, con una perfezione del tratto quasi maniacale, che rende le tavole delle vere e proprie opere d’arte, come già ampiamente dimostrato in Punpun e nel magnifico artwork Ctrl+T, pubblicato anch’esso da Panini.
Ritroviamo anche i tipici riquadri neri con testo esplicativo dei pensieri e delle riflessioni di uno o più personaggi, quasi testimonianze, proprio come per Punpun, dell’incapacità comunicazionale, dell’impossibilità di raggiungere, per mancanza di comprensione interpersonale, il mondo e gli esseri che lo popolano. Anche in questo manga infatti è presente una sorta di pessimismo cosmico e sociale che necessariamente porta alla emarginazione e all'isolamento di chi è in grado di concepire tale presenza.

La città della luce è assolutamente un manga da acquistare e da avere sul proprio scaffale, come la maggior parte delle altre opere di Asano, tra l’altro. Edizione molto ben curata e di ottima qualità, con sovraccoperta a impreziosire il volume. Un perfetto manga per capire il percorso di uno dei mangaka più influenti e apprezzati del XXI secolo. Non vediamo l’ora della ristampa di What a Wonderful World!.

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André the Giant - La vita e la leggenda

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Quella di André René Roussimoff è stata una grande vita, in tutti i sensi. Nato nel 1946 a Grenoble (Francia), André soffre di acromegalia, una malattia che porta ad una secrezione eccessiva dell'ormone della crescita provocando un aumento costante della sua massa corporea, nonché una progressiva deformazione del volto, delle mani e dei piedi. Sembra l'inizio di una tragedia, finché André, "The Giant", non comincia a lavorare come wrestler, a combattere nelle arene, a girare il mondo, a diventare una celebrità.

Quello che si evidenza dalla biografia a fumetti di Box Brown è l'animo di un gigante buono, un uomo che sa di essere un'anomalia, che sa di essere additato da tutti. Forse per questo la scelta di diventare un wrestler famoso in tutto il mondo ha un senso, tanto valeva pensare in grande (non a caso) e puntare davvero gli occhi del mondo su di sé, ma nel modo vincente, non da vittima, ma da eroe. André The Giant è stato un milionario, uno dei lottatori più amati e famosi del mondo, un attore per giunta. Insomma, nonostante una condanna a morte precoce certa (i medici non gli avevano dato più di 40 anni, morirà a 46), André si è goduto appieno la sua vita, dichiarando (a ragione) di essere stato più fortunato di moltissimi uomini, perché ha viaggiato e mangiato cose buone più di tutti.

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Brown narra il tutto con gli occhi di chi ama la materia, di chi ama davvero il personaggio. Non per questo ne fa una biografia disincantata. Pregi e difetti di Andrè e del mondo del wrestling ci sono tutti, alti e bassi della vita del "gigante", episodi belli e spiacevoli vengono raccontati tutti allo stesso modo.

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Il ritmo di lettura è veloce, Brown non si sofferma su nessun evento in particolare, non analizza con occhio critico, se non in alcuni momenti (come lo scontro finale con Hulk Hogan, che potete vedere di seguito) distinti dal resto del libro da una gabbia nera che cinge le vignette. Nonostante le oltre 200 pagine scorrano rapidamente, l'empatia che si crea con il personaggio è forte e alla fine il volume soddisfa tutti: chi non conosceva André, chi lo conosceva ma voleva saperne di più, chi lo amava e ha così rivissuto i momenti topici della sua carriera.

Dal punto di vista grafico, il tratto deformed, estremamente pop, di Brown, risulta piacevole e calzante, nonostante si tratti di un'opera biografica nonché rispettosa della materia. Il volto cartoonesco di André riesce a imprimersi nella mente del lettore e l'artista è abile nel conferire dignità ed espressività ai suoi personaggi.

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L'edizione Panini 9L è ottima ed elegante, grazie alla sua brossura morbida, con un prezzo decisamente buono. Interessanti, in chiusura, le note redatte dallo stesso autore sulle fonti utilizzate per la realizzazione della sua opera e sulle libertà prese nel narrare la storia di André.

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Il ritorno dei Cinque Allegri Ragazzi Morti

  • Pubblicato in News

Attraverso un comunicato stampa, Panini Comics annuncia tutti i dettagli della nuova edizione della celebre serie di Davide Toffolo, I Cinque Allegri Ragazzi Morti. Una ristampa in albi, a colori, e con 3 inediti. Di seguito il comunicato stampa:

IL RITORNO DEI CINQUE ALLEGRI RAGAZZI MORTI

Panini Comics pubblica il fumetto cult di Davide Toffolo in versione comic book per la prima volta a colori. Le 9 storie classiche e 3 inedite realizzate per questa nuova, imperdibile collezione.

Modena, 12 gennaio 2015. Panini Comics presenta ai lettori l'edizione definitiva di Cinque Allegri Ragazzi Morti, la più luminosa invenzione di Davide Toffolo, fumettista e frontman dei Tre Allegri Ragazzi Morti.

Durante l’ultima Lucca Comics & Games, l’annuncio da parte di Panini del ritorno di Davide Toffolo tra i propri autori ha destato grande curiosità e attesa. Il primo progetto che vede impegnato l’artista per la casa editrice modenese è proprio la “reunion” della band che ha reso Davide Toffolo un fumettista acclamato da critica e pubblico. Le avventure di Gianni Boy e dei suoi ragazzi morti vengono presentate agli appassionati per la prima volta tutte a colori.

Si parte a marzo con uno speciale numero zero introduttivo, in formato comic-book e con una cover inedita con effetto speciale, che contiene le origini della band, storie autoconclusive e molto altro materiale extra. Al numero zero seguiranno 12 albi a cadenza mensile, a partire da maggio, sempre nel tipico formato americano. Le prime nove storie per la prima volta a colori con nuove copertine ispirate ai dischi che hanno influenzato la band di carta saranno seguite da tre storie nuove realizzate da Davide per la nuova serie, sempre a colori. Un’occasione da non perdere per immergersi nell’inconfondibile universo visionario creato da Davide Toffolo. E questo è solo l’inizio: presto Panini Comics annuncerà altre sorprese legate all’autore.

Il numero zero di Cinque Allegri Ragazzi Morti vi aspetta a marzo in fumetteria e in anteprima a Milano nel corso della prossima edizione di Cartoomics (13-15 marzo 2015), mentre il numero uno della serie sarà presentato al Napoli Comicon 2015 e sarà disponibile a maggio in edicola e fumetteria.

L'announcement trailer dell'iniziativa è disponibile sul canale youtube di Panini Comics a questo indirizzo: http://youtu.be/nFZ_focYtEQ

Davide Toffolo

è uno dei fumettisti italiani più noti e amati, nonché frontman dei Tre Allegri Ragazzi Morti, seguitissimo gruppo rock indipendente attivo da più di venti anni. Laureato in disegno anatomico all'Università di Bologna, città dove ha anche frequentato la gloriosa scuola di fumetto Zio Feininger, ideatore negli anni novanta delle riviste “Dinamite”, “Mondo Naif” e “Fandango” con i personaggi Piera degli spiriti, Fregoli e Cristina, autore di alcune tra le più apprezzate graphic novel degli ultimi anni, tra cui Il re bianco, Intervista a Pasolini e Graphic Novel is Dead. Nell’ultimo anno assieme alla sua band ha calcato i palcoscenici di tutta Italia con il musical Cinque Allegri Ragazzi Morti, trasposizione teatrale del fumetto.

CINQUE ALLEGRI RAGAZZI MORTI NUMERO ZERO

AUTORE: Davide Toffolo
NUMERO DI PAGINE: 32, colori
FORMATO: 17x26
PREZZO: Euro 5,00
DATA DI USCITA: marzo

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Biorg Trinity 1

Dalla geniale inventiva di Outarou Maijou e dall'abile mano di Oh! Great (Inferno e Paradiso, Air Gear), ecco che arriva anche in Italia un manga altamente surreale, originale e parecchio promettente come Biorg Trinity, che sicuramente non lascerà insoddisfatti i fan del maestro né i lettori in generale. Un'opera sapientemente orchestrata per bilanciare alla perfezione tutti i molteplici aspetti e generi che vi confluiscono all'interno: dall'azione più sfrenata alle cotte d'amore liceali, dal sovrannaturale al pop più mainstream, dalla violenza allo humour, spesso nerissimo e caustico.

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Osservando il primo volume salta subito all'occhio la bizzarria e stravaganza artistica che si concede l'autore. L'espediente narrativo dei bio bug, cavità cutanee che si creano sulle mani di alcuni esseri umani a causa di una misteriosa malattia e che permettono di fondersi con degli oggetti, genera un universo di possibilità creative artistiche e narrative veramente affascinanti. E l'artista le sfrutta appieno, senza limiti: vediamo quindi ragazze-ragno, uomini-pesce, corpi motorizzati o armati fino ai denti. Il tutto rappresentato con somma maestria e grandissima inventiva dal maestro, in deliri grafici e anatomici di grande impatto visivo.

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La trama ruota attorno alle vite di Fuji, Kiwa e Hosa, tre adolescenti che vivono in un mondo in cui la violenza è una concezione di background, è tollerata e non impensierisce minimamente; un mondo spietato e privo di limiti, dove le stranezze la fanno da padrone, e la normalità è un concetto ormai obsoleto. In questo scenario agiscono i nostri protagonisti, con le loro situazioni amorose e i loro patemi giovanili. Anche se, meglio chiarirlo subito, non troviamo un grande sviluppo approfondito e patetico della componente sentimentale e delle psicologia dei personaggi, che risultano infatti un po' freddi e distaccati, al di là dei classici cliché da manga scolastico.

La storia in sé risulta avvincente, interessante, scattante e dal forte appeal, soprattutto per i combattimenti all'ultimo sangue che troviamo disseminati un po' ovunque. Ma è tramite la oculata gestione delle inquadrature di Oh! Great, altamente cinematografiche, dinamiche e piene di hype, e con lo stile grafico eccellente, chiaro, fluido e preciso, per non parlare della spiccata componente ecchi tipica del maestro, che l'opera acquista una dimensione unica e sconvolgente quantomeno per audacia visiva.

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Un bel manga quindi questo Biorg Trinity, che ha delle enormi potenzialità che vengono solo accennate in questo primo volume, ma che verranno sicuramente ben sviluppate in futuro, considerando il fatto che l'opera è ancora in corso in Giappone e conta ad ora ben 5 volumi. Edizione Planet Manga corposa, 240 pagine, e ben realizzata, dal prezzo classico di 4,50 euro; notare la banda rossa per contenuti adatti ad un pubblico maturo, che è particolarmente adatta a questo lavoro.

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