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Da una galassia lontana a Lucca: intervista a John Cassaday

Italian/English version

Intervista a cura di Gennaro Costanzo e Giorgio Parma

Lucca Comics & Games 2016
si è appena conclusa, ma durante la manifestazione siamo riusciti a intervistare diversi autori e artisti del fumetto mondiale. Abbiamo fatto una bella chiacchierata con John Cassaday, uno dei più importanti e influenti artisti dell'ultimo decennio, che non corso della sua carriera ha vinto diversi premi di prestigio, tra cui ben 4 Eisner Awards, soprattutto per il suo ruolo di artista sulla testata Astonishing X-Men scritta da Joss Whedon e per il suo lavoro su Planetary di Warren Ellis. Tra i suoi ultimi progetti, troviamo la prima run di Star Wars per la Marvel Comics, sui testi di Jason Aaron, che ha ridefinito il concetto di best seller, arrivando a quota un milione di copie vendute per il primo numero della serie. Qui di seguito potete trovare la nostra intervista all'artista. Si ringrazia lo staff e la direzione di Panini Comics per questa possibilità.

Innanzitutto, benvenuto su Comicus!
È la prima volta che vieni a Lucca?

Sì, sono già stato in Italia prima d'ora, ho fatto un tour per Io sono Legione circa 7 anni fa. Sono andato in diverse città, ma non sono riuscito a venire a Lucca, quindi questa è la mia prima volta qui.

Partiamo da Star Wars. Che ricordi hai della prima volta che hai visto i film?
L'ho visto quando ero un bambino in un drive in. Mi ricordo maggiormente l'essere all'aperto, a guardare il film sotto le stelle, del film stesso, a dire il vero. Mi ricordo che guardavo le vere stelle nel cielo.

Lavorare su una serie che ha un immaginario visivo così ben definito, rende il tuo lavoro più semplice o più complesso rispetto a una classica serie Marvel?
Beh, ho lavorato sugli X-Men e sui Vendicatori, e su altre serie precedentemente, anche alcune cose per la DC. Star Wars è un po' diverso, voglio dire, c'è solo un po' meno di te stesso. Quando lavoro sugli X-Men, sto sicuramente facendo la mia versione degli X-Men, quando lavoro su Captain America so che ne sto facendo la mia versione; si ha una sorta di libertà con cui è possibile apportare alcune modifiche. Quando si considera Star Wars, forse avrei potuto avere quella stessa libertà, ma sono io a non averla voluta. Volevo restare legato esattamente a quello che avevano fatto con i film. Non mi importava molto dei fumetti che erano stati realizzati prima, o della loro reputazione. Mi sono rifatto ai film, soprattutto ai primi due. Ho voluto usarli come una sorta di Bibbia, come una guida per realizzare il fumetto.

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Vi aspettavate un successo così travolgente per questa serie?
Prima di tutto, sarebbe stato un grande successo, non importa come. Non ha molta importanza, ad essere onesti. Sarebbe stato qualcosa di molto speciale. Mi sento molto fortunato ad averne fatto parte. E sapevo fin dal giorno in cui Marvel e Lucasfilm hanno deciso chi volevano per questa serie, che Jason Aaron fosse la scelta perfetta per scriverla. Noi due abbiamo parlato sin da subito con la Marvel riguardo a quello che volevamo fare con questa serie, cioè realizzare un film tra due film. Abbiamo voluto mantenere un taglio cinematografico. E il mio lavoro tende ad essere più filmico, quindi capisco perché hanno voluto che facessi parte del progetto.

Come disegnatore, possiedi una grande abilità nel tratteggiate i volti e nel rappresentare le espressioni. In questo caso però hai dovuto rifarti a persone realmente esistenti, attori tra i più famosi, e riportare fedelmente tratti caratteristici e gestualità. Questo ha limitato la tua libertà espressiva?
Non è stato facile, voglio dire, dovevo continuare a guardare i film più e più volte e studiare un po' gli attori. Ma anche così non è facile trovare l'espressione esatta che si vuole, ed è qui che l'artista entra in gioco, per aggiustare le cose. Potrà non essere esattamente identico, ma è importante comprendere il significato che sta dietro.

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Passando ad altro: hai disegnato uno dei più importanti cicli di Capitan America in un periodo particolare per la storia del vostro Paese. Cosa ricordi di quel lavoro?
Beh, io vivo a New York e vivevo lì l'11 settembre, e Captain America è il mio personaggio dei fumetti preferito, quindi... fai due più due. Voglio dire, era tutto lì. Avevo già preso accordi per realizzare una nuova versione di Captain America. Stavano per rilanciarlo. Parliamo di quattro/cinque mesi prima di quel giorno. E stavamo già lavorando sulle storie e pensando alle cose che volevamo fare, ed eravamo quasi sul punto di realizzare la sceneggiatura e iniziare a disegnare, eravamo proprio lì. Ma poi c'è stato l'11 settembre. Per fortuna eravamo tutti nelle stesse condizioni e sicuramente sapevamo che questo non poteva essere solo business come al solito. Ci siamo dovuti fermare e riconoscere questo momento storico. Ed è stato un momento difficile, ma anche un periodo molto bello per me perché gestivo questo personaggio che amo così tanto.

Attualmente in America ci si sta preparando alle elezioni presidenziali di martedì prossimo, e questa volta ci troviamo di fronte a dei candidati quanto mai singolari. Cosa ne pensi di questo evento politico?
È un po' un incubo. Siamo sul punto di eleggere il nostro primo presidente donna, un individuo altamente qualificato, ben inserito nel mondo politico, e deve affrontare questa sorta di babbuino, lui è la scelta peggiore di tutte. E trovo sconfortante quando possiamo davvero eleggere la prima Presidente donna, il tutto sia oscurato da queste orribili elezioni. È un peccato.

In passato hai lavorato per il mercato francese con Io sono Legione. Conti di realizzare qualche altro fumetto per l'Europa?
Sono sempre aperto. Quando ho fatto Io sono legione per Les Humanoïdes Associés, ho lavorato per il mercato europeo e l'ho fatto in modo molto specifico, perché innanzitutto la storia mi ha colpito, era qualcosa che non avevo mai fatto prima, il che è stato emozionante. Inoltre mi piace il formato, mi piacciono le tempistiche che permette, e il formato vero e proprio, voglio dire, la copertina rigida e il numero di pagine. Inoltre voglio anche andare oltre, non voglio rivolgermi ad una sola tipologia di lettore. Voglio fare tutti i tipi di storie, questo è qualcosa che sicuramente varrà per il mio futuro, è davvero attraente. Poi dipende dalla storia, voglio dire, da dove credo si possa collocare da quale penso sia il pubblico di interesse. In generale, ho capito che i supereroi tendono ad orientarsi più in un certo modo, verso un certo tipo di lettore, e così via, ma voglio solo raccontare buone storie, voglio far parte di buone storie. Così, le cose che farò in futuro, siano esse pubblicate originariamente negli Stati Uniti o da qualche altra parte, spero che possano raggiungere tutti in tutto il mondo.

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Infine, qual è l'ultimo albo che hai disegnato e cosa puoi dirci a riguardo?
Ultimamente ho fatto un sacco di cover, alcune storie brevi qua e là. Attualmente mi sto attrezzando per iniziare a lavorare su di un mio progetto personale. Ma è ancora top secret.


English verision

During Lucca Comics & Games 2016 comic convention, we managed to interview the comic book artist John Cassaday, one of the most influent and important artist of the last decades. He won a lot of important awards in his carreer so far, among which even four Eisner Awards, mainly for his Astonishing X-Men run with Joss Whedon and his work on the critically acclaimed Planetary written by Warren Ellis. Lately, he brought the Star Wars franchise into Marvel Comics, creating alongside Jason Aaron a top selling series that set records no one could ever imagine. Here you can find the whole interview.


First of all, have you ever been to Lucca before?
I've been to Italy before, I did a book tour about 7 years ago, for a book called I'm Legion. I went to several different cities but I did not make it to Lucca, so this is my first time here.

Let's start with Star Wars. What do you remember of the first time you have seen those film?
I saw it when I was a kid and I was in a drive in movie theatre. I remember more being outside, under the stars, than I do the movie really, and I remember watching the real stars in the sky.

How is it working on a franchise with a so much developed and defined imagination? Does this make things easier or more difficult to you, with respect to a more traditional Marvel series?
Well, I worked on X-Men and Avengers, and other things before, some DC stuff as well. Star Wars is a bit different, I mean, it is only a little bit less of your own. If I'm doing the X-Men, I'm certainly doing my version of X-Men, if I'm doing Captain America I'm doing my version of it, you are allowed a sort of freedom in which you can tweak things a bit. When it comes to Star Wars, maybe I could have had that freedom but I didn't want it. I wanted to stay exactly to what they have done with the films. I didn't care much about the comics that came before or rather their reputation. I thought about the films, especially the first two. I wanted to use them as my Bible, as my guide to approach to the comics.

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Did you ever expect that overwhelming success?
First off, it was going to be a huge success, no matter what. It doesn't really matter to be honest. It was going to be something very special. I feel very lucky to be part of it. And I also knew the day Marvel and Lucasfilm thought who they wanted on it, that Jason Aaron was the perfect choice to write it. And he and I and Marvel talked immediately about what we wanted to do with the book, which is to make it a movie in between movies. We wanted to keep it cinematic. And my work tends to be more on the filmic side, so I can see why they wanted me to be part of it.

You are really an excellent artist, especially in drawing faces and expressions. But in this series you had to conform to the real actors aestethics and so be really accurate in describing their faces, their expressions, their gestures even. Has this limited your freedom of expression? Was it a difficult task to accomplish?
It wasn't easy, I mean, you had to watch films over and over again and study the actors a bit more. And even then you cannot find the exact expression you want, so that's where the artist comes in, and you have to play around the edges. It may not look exactly like him, but it's important to get the meaning behind the moment.

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Let's switch to something else. You have drawn one of the most important story arc of Captain America in a very specific period of the history of your country. What do you remember of that period? What did you want to accomplish with that run?
Well, I live in New York and I was living there when 9/11 happened, and Captain America is my favorite comic book character, so...connect the dots. I mean, it was all right there. And I had already agreed to do a new version of Captain America. They were going to relaunch it. This was four/five months before 9/11. And we were working on storylines and things we wanted to do, and we were pretty close to script them and start drawing, we were right there. But then 9/11 happened. Luckily we were all on the same page and we certainly knew that this couldn't just be business as usual. We had to stop and recognize this moment in history. And it was a hard time but also a wonderful time for me to be handling this character that I love so much.

Now it's time for the presidential elections in the U.S.A. and it is quite a strange situation considering the final candidates. Cuold you tell us just a small consideration about such a political event?
It's a bit of a nightmare. We are on the cusp of electing our first female President, who is an highly qualified individual, as well versed into the political world as anyone out there, and she is up against this baboon of a man, he is just the worst possible choice. And I find it disheartening that the first time we elect a woman President, it's going to be overshadowed by this really ugly elections. It's a bit of a shame.

In the past years, you have worked also for the French market. Are you planning to realize other works for the European market in the next future?
I'm always open. When I did I'm Legion for Les Humanoïdes Associés, I worked for the European market and I did it so very specifically because number one the story reached out to me, something I hadn't done before, and that was exciting. Also I like the format, I like time it allows you, and the actual format itself, I mean, the hardcover and the page count. But also I want to be forereaching, I don't only want to be servicing one sort of reader. I want to do all kind of stories, that's something I definitely have in my future, it's appealing to me. And it just depends on story, I mean, where I think it fits, what I think the audience is. In general, I understand that superheroes tend to lean more in a certain way, to a certain reader or whatever, but I just want to tell good stories, I wanna be part of good stories. So, the things I will do in the future, whether they are published originally in the United States or somewhere else, I hope they can reach everyone across the World.

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What is the last comic book you have drawn? Can you tell us something about it?
Lately I've been doing a lot of covers, some short stories here and there. I'm currently gearing up to begin working on a personal project of my own. But it's still top secret.

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Le novità targate Panini Comics annunciate a Lucca Comics & Games 2016

  • Pubblicato in News

Durante Lucca Comics & Games 2016, Panini Comics ha tenuto varie conferenze per annunciare le proprie novità editoriali per il 2017. Dopo quelle targate Planet Manga, andiamo a vedere quali sono i principali annunci per le linee Marvel Italia e Panini Comics. Partiamo dalla Marvel:

- a gennaio uscirà il primo albo di 9 di Civil War II a cadenza quindicinale.

- Sam Wilson: Capitan America diventerà da dicembre semplicemente Capitan America con l'arrivo della serie Steve Rogers: Captain America.

- Da gennaio 2017 la serie di Gweenpool sarà pubblicata su Deadpool.

- La nuova serie dei Thuderbolts verrà pubblicata su Incredibili Avengers.

- Su Daredevil arrivano la serie Civil War II: Kingpin (a febbraio) e la serie del Punitore di Becky Cloonan e Steve Dillon.

- Su Marvel Icon arrivano Deadpool v Gambit, Deadpool: Back in Black e Deadpool: Troppo presto?.

- Verranno pubblicati in cartonati Karnak: Il punto debole di ogni cosa (gennaio 2017), Nighthawk (marzo 2017), Moon Girl & Devil Dinosaur 1 (aprile 2017), Marvel Super-Sized – X-Men Legion #1 (data da definire).

- I volumi 3 e 4 di Spider-Man Collection proporranno il secondo ciclo di J.M. Straczynski a gennaio e Il ritorno dei Sinistri Sei di Erik Larsen a marzo. Per Daredevil Collection vedremo le saghe Gli ultimi giorni (febbraio) e Redenzione (2017).

– Per I Grandi Tesori Marvel arriverà a gennaio Wolverine: Arma X.

– Per Marvel History a luglio arriverà Thunderbolts 1: La giustizia, come un lampo

– Sempre a luglio Marvel Omnibus - Shang-Chi: Il maestro del Kung Fu 1.

– Per Marvel Omnibus arriverà l'inedito (in Italia) ad agosto Machine Man di Jack Kirby.

Dopo la conclusione di Civil War II, in primavera ci sarà il rilancio Marvel NOW! "Divided We Stand".


Per la linea Panini Comics, invece, ecco le principali novità:

- Nel 2017 arriverà il secondo volume di Caravaggio di Milo Manara.

- Sempre di Manara, arriverà la ristampa integrale in due volumi di Giuseppe Bergman.

- A maggio arriverà anche il secondo volume di Contro natura di Mirka Andolfo.

- Dopo Elfi, a maggio arriveranno due volumi di Nani.

- Somnia prosegue in una versione a colori, cartonata con nuova storia e nuovi personaggi.

- In arrivo il secondo volume di Lov di Daw.

- Sempre nel 2017 arriverà il volume Il crepuscolo degli Idioti.

- Panini HD: Tyler Cross di Nury e Brüno in libreria a marzo, Symmetry sempre a marzo e l'ultimo volume di Providence dei Alan Moore con con la conclusione del ciclo.

- L'integrale di Hombre di Ortiz e Segura a maggio.

- Per i fumetti Cartoon Network arrivano Samurai Jack e Over the Garden Wall.

- Previsto per aprile World of Tanks di Garth Ennis.

- Il ragazzo invisibile, tratto dal film di Gabriele Salvadores, torna in fumetteria e libreria nel 2017 in un nuovo racconto sempre scritto da Diego Cajelli.

- La collana Star Wars Legends andrà avanti fino al numero 90.

- Da maggio la serie Poe Dameron arriva sul mensile di Star Wars. Proseguiranno i volumi con la serie di Star Wars e di Darth Vader e sarà disponibile in libreria la serie della Principessa Leia.

- In omnibus arrivano Le cronache di Workwood, 007 e Superior.

- Per Panini 9L in arrivo il seguito di Azimut e Malloy.

- Infine, è stata annunciata per maggio l'edizione italiana di Cinema Purgatorio di Alan Moore.

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Panini Comics produrrà la nuova storia di Torpedo

  • Pubblicato in News

Come vi abbiamo riportato, Panini Comics ha pubblicato in un unico volume l'intera saga di Torpedo 1936 ad opera di Enrique Sánchez Abulí, Alex Toth e Jordi Bernet. L'editore, ora, annuncia che produrrà una nuova avventura del personaggio realizzata da Abulí ed Eduardo Risso.

"Panini Comics pubblicherà la nuova storia di Torpedo in uscita nel 2017. Dopo aver ristampato in un unico volume tutta la serie Torpedo 1936, Panini Comics produrrà la nuova avventura del personaggio creato nel 1982 da Enrique Sánchez Abulí e Alex Toth, per poi passare a Jordi Bernet.

Sarà una storia lunga, di 48 pagine, completamente a colori, ambientata a New York nel 1972. Nell’albo inedito, dal titolo “A proposito del Mar Muerto”, troveremo un Luca Torelli più vecchio ma se possibile ancora più cattivo, assieme al suo inseparabile compagno di malefatte, Rascal, alle prese con una vicenda che mischia come da tradizione toni noir e umorismo grottesco.

Si tratterà della prima nuova storia del personaggio da 17 anni. Scritta dal creatore di Torpedo, il maestro spagnolo Enrique Sánchez Abulí, l’avventura sarà disegnata dall’argentino Eduardo Risso, un grande del fumetto mondiale, noto per il suo lavoro con Brian Azzarello su 100 Bullets della Vertigo. Risso si occuperà anche della colorazione delle tavole.

“Lo davano per morto e sepolto, invece è tornato. D’altronde non è forse vero che ‘l’erba cattiva non muore mai?’”, ha dichiarato Enrique Sánchez Abulí. “Vecchio, malato, povero, ma ancora più bastardo. È tornato ed è tornato per rimanere con noi. E non sarà esattamente piacevole”.

Marco M. Lupoi, direttore publishing del gruppo modenese, ha dichiarato: “Mi sembra ancora incredibile che Enrique Abulí abbia voluto riprendere la sua creatura e affidare a Panini questo progetto, e incredibile che un artista come Eduardo Risso, che apprezzo e conosco da anni, abbia detto sì al progetto di disegnarla. È davvero emozionante essere al centro di un’operazione editoriale e creativa così ambiziosa.”

L’albo sarà pubblicato in Italia da Panini Comics e uscirà in contemporanea in Spagna e Messico a metà del 2017. Gli editori delle edizioni in altri paesi verranno resi noti a breve in prossime comunicazioni sul progetto".

Nella gallery in basso, due immagini del nuovo progetto.

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Sherlock: Uno studio in rosa, arriva in Italia l'adattamento della serie BBC

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Riceviamo e pubblichiamo:

Sherlock: Uno studio in rosa

Arriva in Italia l'adattamento a fumetti della serie di culto targata BBC

Modena, 25 ottobre 2016. Questo autunno avete un appuntamento da non perdere con il più iconico degli investigatori: SHERLOCK. Panini Comics, sotto il marchio Planet Manga, presenta l’adattamento a fumetti della serie tv che ha reinventato il celebre personaggio nato dalla penna di Sir Arthur Conan Doyle.

Prodotta dalla BBC, la serie televisiva Sherlock è stata creata nel 2010 da Steven Moffat e Mark Gatiss. Il leggendario Sherlock Holmes, con le fattezze del bravissimo Benedict Cumberbatch, rivive le sue più famose avventure nella Londra dei giorni nostri, sempre in compagnia del suo fidato assistente John Watson, interpretato dal talentuoso Martin Freeman. Una rilettura moderna e acuta di un intramontabile classico della letteratura che ha avuto uno straordinario successo ed è diventata in breve tempo un cult internazionale, aggiudicandosi nel 2011 un Premio BAFTA come "miglior serie drammatica".

Il cult televisivo di Moffat e Gatiss passa dallo schermo alla carta grazie al brillante adattamento a fumetti di Jay, che ricreato nelle tavole del manga, con il suo tratto preciso e raffinato, tutti i personaggi, i luoghi e le suggestioni della serie della BBC.

Nella prima indagine, Uno studio in rosa, l'eccentrico e geniale consulente investigatore sarà alle prese con un'inspiegabile serie di suicidi e con un nuovo coinquilino, un reduce della guerra in Afghanistan che deve ancora ritrovare il suo posto nella società civile.

Il 221B di Baker Street vi dà il benvenuto su Sherlock - Uno studio in rosa, dal 27 ottobre in edicola e fumetteria, su www.paninicomics.it e presso lo spazio Planet Manga del PalaPanini a Lucca Comics & Games.

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