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Un team-up insolito (ma riuscito): la recensione di Batman/Tartarughe Ninja

C'è da chiedersi se senza Frank Miller questa miniserie sarebbe stata possibile. Quando crearono le Teenage Mutant Ninja Turtles, Kevin Eastman e Peter Laird si ispirarono infatti grandemente allo stile e le atmosfere che l'autore del Vermont era riuscito a creare in opere come Ronin o nella sua lunga run di Daredevil.
Oltre per questo sottile – e forse un po' forzato - filo rosso che risale indietro fino agli anni '80, il team up fra Batman e le Tartarughe Ninja – il primo in assoluto fra i due franchise – non risulta comunque improbabile.

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Il merito principale va sicuramente ai due autori: James Tynion IV è noto per il suo lavoro su Batman Eternal e recentemente è stato uno degli artefici della recente Rebirth del Crociato Incappucciato, Freddie E. Williams II ha disegnato, fra gli altri, diversi numeri di Robin. Entrambi a loro agio con l'universo batmaniano, dimostrano di saper maneggiare bene anche le Tartarughe Ninja, restando abbastanza fedeli alle caratterizzazioni originarie di ciascuno dei personaggi.

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La storia è un team-up dalla struttura molto molto classica: i due “universi” entrano in contatto tramite un portale dimensionale, Batman e le Tartarughe si incontrano, si scontrano, non si fidano, poi si comprendono, si riappacificano e uniscono le forze contro il nemico comune Shredder. Nulla di nuovo quindi, ma l'amalgama, ben costruita e ben scritta, di thriller, azione, fantascienza e arti marziali sorprendentemente funziona sfruttando le caratteristiche complementari dei protagonisti. Batman dona alle Ninja Turtles quelle atmosfere cupe che avevano caratterizzato le loro prime apparizioni fumettistiche nel 1984, mentre Leonardo, Raffaello, Donatello e Michelangelo restituiscono a Batman la leggerezza di un sempre più raro sense of wonder.

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Alcune trovate risultano un forzate e anche un po' inutili (l'entrata in scena di Casey, il finale “baraccone” con i villain di Batman colpiti dal mutageno), e si avverte una certa ansia nel voler infilare nella trama quanti più character possibili, ma nell'economia della storia questi errori per fortuna non stonano più di tanto, compensati dal buon ritmo nella narrazione e da un'attenzione viva alla psicologia dei personaggi: la lettura procede spedita e scorrevole e le griglie costruite con vignette medio-grandi per privilegiare le scene di azione rimandano un effetto di grande impatto visivo.
A questo contribuiscono inoltre i disegni di Freddie Williams II, con linee tonde e morbide che rendono bene l'espressività delle Tartarughe Ninja e in generale in tutti i dettagli più “cartoonistici” dei personaggi rappresentati: i cattivi, ad esempio, con i tratti del viso e del corpo accentuati e vagamente deformi costituiscono veramente un carrellata di freak che rimanda ai comics degli anni '60. Questa “classicità” è esaltata poi dalle campiture e dalla colorazione ottenute con l'uso di chine variamente diluite: una tecnica , derivata dall'arte e alla calligrafia dell'Estremo Oriente, che risulta quindi particolarmente adatta in una storia che parla della via del ninja e contribuisce a dare profondità e tridimensionalità e alle tavole.
Batman/TMNT risulta, dunque, un buon fumetto di puro intrattenimento, che convince e diverte senza mai indulgere nell'autocelebrazione e nella superficialità.

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La Rinascita di Batwoman: anteprima di Batwoman: Rebirth #1

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È tempo di Rinascita anche per Batwoman. L'eroina di Gotham, infatti, torna in pianta stabile nell'universo DC Comics partendo dallo speciale Batwoman: Rebirth #1 scritto da James Tynion IV e Marguerite Bennett per i disegni di Steve Epting e i colori di Jeromy Cox.

Ecco la sinossi dell'albo, il titolo della storia è "The Many Arms Of Death":
"Il nuovo capitolo della vita di Batwoman inizia qui! Monster Venom è la più terribile nuova arma biologica sul mercato... e per impedire al sindacato di diffonderla in tutto il mondo, Batwoman sarà costretta a tornare nel luogo dove ha trascorso alcuni dei suoi momenti più bui!"

Potete vedere le prime tavole di Batwoman: Rebirth #1, in uscita oggi, nella gallery in basso. Le cover sono ad opera di Steve Epting e Jae Lee.

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Anteprima di Detective Comics #934, il primo dell'era Rebirth

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Dopo il primo numero Rebirth di Batman, passiamo all'altra storica testata dedicata all'Uomo Pipistrello, ovvero Detective Comics. L'albo in uscita il prossimo mercoledì 8 giugno riprenderà la vecchia numerazione e sarà dunque il #934.

Il nuovo ciclo, scritto da James Tynion IV e disegnato da Eddy Barrows, introduce la nuova minaccia di Clayface che Batman e il suo team composto da Batwoman (che fa il suo ritorno), Spoiler, Red Robin e Cassandra Cain. Di seguito potete vedere le prime tavole dell'albo diffuse da Avclub.

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DC Rebirth: Batman recluta Azrael e Batwoman in Detective Comics #934

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Quando manca più o meno un mese all'esordio del nuovo corso DC Comics, cominciamo a mettere a fuoco più nel dettaglio i contenuti che ci riserva il DC Rebirth.
Uscirà infatti il prossimo 8 giugno Detective Comics #934, unico titolo, insieme ad Action Comics, a riprendere la vecchia numerazione pre-New 52.

Un predatore sconosciuto fa concorrenza a Batman eliminando pericolose minacce con precisione militare.
Il Cavaliere Oscuro sembra voler riunire i vari crociati incappucciati di Gotham e offrirà un posto ad Azrael e a Batwoman in una sorta di squadra di addestramento.

Autore della storia è James Tynion IV; i disegni e la cover sono di Eddy Barrows e Eber Ferreira. Variant cover di Rafael Alburquerque.

Di seguito, l'anteprima non letterata di Detective Comics #934: Rise of The Batmen - Chapter One pubblicata da Newsarama.

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