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La Marvel lancia Moon Girl and Devil Dinosaur

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Vi avevamo già riportato la notizia che la Marvel avrebbe rilanciato Devil Dinosaur nella sua nuova linea editoriale "All New, All Different". La serie di Jack Kirby, di cui vi abbiamo recensito l'omnibus Panini Comics, tornerà infatti con alcune novità. Scritta da Amy Reeder, Brandon Montclare e illustrata da Natacha Bustos, Moon Girl and Devil Dinosaur avrà per co-protagonista del Dinosauro Lunella Lafayette, una sorta di Ispettore Gadget al femminile, come la descrive Reeder, e si rivolgerà a un pubblico di ogni età. Ad ogni modo, gli autori assicurano che Moon-Boy apparirà nel fumetto per un po'.

"[L'Editor] Mark [Paniccia] ed io stavamo parlando di come quando arrivi la gente con bambini piccoli, o semplicemente per i propri figli, e non abbiamo molte pubblicazioni da offrire a quest'ampia fetta di pubblico" ha dichiarato Emily Shaw a EW. "Abbiamo un'inclinazione più matura con un sacco di nostri titoli e volevamo creare qualcosa che adulti e bambini possano davvero amare, con un'atmosfera alla Pixar".

"Il personaggio vive in questo mondo in cui la gente non sa come prenderla", ha detto Reeder parlando di Moon-Girl. "Il suo cervello funziona diversamente rispetto agli altri bambini della sua età, l'idea di sentirsi isolati in quel periodo della vita pensiamo sia davvero interessante da esplorare e che possa essere in sintonia con molti lettori".

Il nucleo delle avventure sarà il rapporto di questa improbabile squadra, con Devil Dinosaur che insegnerà alla ragazza come relazionarsi con gli altri. "Un segno distintivo degli eroi Marvel è che sono dotati di un potere che può essere visto come una maledizione,", ha detto Paniccia. "Il percorso degli eroi è quello di scoprire come usarlo per aiutare gli altri. Lunella è un piccolo genio con progetti scolastici ambiziosi, ma lei ha geni inumani e questo imprevedibile DNA alieno, una volta innescato, potrebbe condurre la sua vita in direzione molto differenti. Lei è determinata a controllare il cambiamento. Penso che parli di battaglie di cui tutti noi abbiamo avuto esperienza da ragazzi, e questo renderà la sua storia in sintonia con i lettori più o meno giovani allo stesso modo".

L'originale Devil Dinosaur si svolgeva in un universo alternativo in cui i dinosauri coesistevano con i cavernicoli, "La cosa veramente interessante è di essere in grado di mettere un Tyrannosaurus Rex nella moderna New York City e contrapporlo a una bambina", ha dichiarato Montclare. "Non riesco a pensare a nessun altro fumetto come questo. Per decenni, abbiamo visto gli editori più indipendenti scommettere sulla diversificazione, ma sempre all'interno della scena underground. È molto importante che il mainstream sollevi nuovi codici come questi ed è un onore essere parte di quel cambiamento che la Marvel sta portando al panorama creativo del fumetto".

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Devil Dinosaur

Se amate Jack Kirby incondizionatamente potete anche saltare il resto della recensione e leggere esclusivamente quanto segue: Devil Dinosaur è un volume da prendere e mettere nella vostra libreria. Per completismo o per curiosità filologica, ma anche perché di sicuro ne apprezzerete la lettura.
Per tutti gli altri, per chi tentenna o non ha Kirby nella lista degli autori imprescindibili, allora bisogna aggiungere qualche riga in più.
Partiamo subito col dire che Devil Dinosaur è un'opera minore del Re, non solo perché meno nota di altre, ma perché un gradino, se non due, al di sotto. Ma, aggiungiamo, il "Re" è sempre il "re" anche quando è minore e Devil Dinosaur è un'opera comunque divertente e meritevole d'attenzione.

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Inquadrandola dal punto di vista storico, la serie è del 1978, ovvero l'ultimissimo periodo di Kirby alla Marvel. The King all'epoca era già una leggenda dei comics: negli anni '40 aveva co-creato Capitan America, personaggio ripreso dall'autore negli anni '60 e poi a metà '70. E, sopratutto, aveva co-cocreato l'universo Marvel con Stan Lee producendo i maggiori suoi capolavori. Insoddisfatto del riconoscimento e delle condizioni di lavoro alla Marvel, andò alla DC dove lavorò su serie sue come Il quarto mondo e Kamandi. Ma anche alla DC le cose non andarono per il verso giusto e così tornò alla Marvel dove scrisse varie serie fra cui, appunto, Capitan America & The Falcon, Gli Eterni e Devil Dinosaur. Quest'ultima era una testata nata per essere trasportata successivamente in cartone (mai realizzato, per giunta) in risposta alla serie animata di Kamandi che la DC doveva realizzare (e che, indovinate, non vide mai la luce).
Per differenziare le sue due creazioni, Kirby ambientò Devil Dinosaur nel passato (piuttosto che nel futuro). L'idea di base è molto semplice: Moon Boy e Devil Dinosaur sono un ominide e un T-Rex rosso (a causa dell'esposizione al fuoco che lo rafforzò e ne mutò il colore) legati da un forte amicizia. Esiliato dai suoi simili, Moon Boy vive con il dinosauro che difende il suo territorio dagli invasori. Numero dopo numero i due affrontano svariate minacce che vanno da feroci dinosauri e bande di ominidi rivali a pericolosi giganti, invasori alieni e stregoni.

Nonostante trame semplici e un'elevata linearità nell'intreccio narrativo, la serie si dimostra divertente da seguire e, numero dopo numero, in netto crescendo. Se infatti i primi episodi sono quasi basilari nella loro genuina semplicità, nella saga centrale con gli invasori alieni (rimando chiaro a 2001: Odissea nello spazio ed altre opere fantascientifiche del periodo) si notano qua e là le zampate d'autore del Re che riesce a stregare il lettore grazie alla sua enorme fantasia, creando un affresco comunque affascinante.

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Devil Dinosaur chiuderà dopo soli nove numeri portando all'epilogo finale anche la collaborazione fra Kirby e la Marvel. Lo stile del Re è ormai distante dalla sensibilità del periodo e in generale le sue testate non hanno il successo sperato. Un peccato perché a distanza di anni la serie resta godibile e sarebbe stato interessante vederne lo sviluppo contando anche su una continuity che, pian piano, l'autore stava creando grazie a personaggi che, non dubitiamo, sarebbero ritornati presto.

L'omnibus Panini è, come da tradizione, elegante e ben realizzato. Fedele all'edizione americana presenta come ulteriore chicca gli editoriali originali a chiusura di ogni singolo albo, scritti dallo stesso Kirby, con tanto di lettere dei lettori. Di sicuro un motivo in più per valutarne l'acquisto.

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