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Dalla street art al fumetto, i fantastici mondi di Adam Tempesta. Intervista all'artista

Torinese, classe 1992, Adam Tempesta fin da piccolo si appassiona al mondo del disegno. Da ragazzo si avvicina alla street art per poi passare al fumetto grazie al suo esordio con Eris Edizioni con Itero Perpetuo del 2016 che riceve una calda accoglienza. Replica due anni dopo con Inerzia, sempre per Eris, in cui mescola action-comedy ad elementi fiabeschi e demenziali. La storia segue le vicende di Melissa, una ragazza che scappa da un gruppo di tagliagole rifugiandosi in un hotel sperduto nel bosco non sapendo che ospita portali per altre dimensioni.

Abbiamo incontrato l'artista a Napoli Comicon e parlato del suo lavoro.

Partiamo dalla Street Art. Come nasce la tua passione per questa forma d’arte?
Fin da quando ero piccolo ho vissuto il boom di graffiti a Torino che si è avuto negli anni '90. Visto che mi è sempre piaciuto disegnare, sono sempre stato colpito da quell'ambiente artistico, vedevo questi muri tappezzati da tag (nome in codice dei graffitisti, ndr.), e mi ha sempre affascinato questa cosa. Andando avanti, ho scoperto che realizzare graffiti non era solo fare tag ma tutta la street art, quindi dipingere come espressione e non solo mettere un nome sul muro per indicare il proprio territorio.

Com’è avvenuto il passaggio successivo al fumetto?
Il mondo del fumetto mi è sempre piaciuto perché è un modo per raccontare una storia con le immagini. Visto che sono sempre stato colpito dal mondo delle immagini, mi sono fatto molto ispirare dalla street art, ad esempio da Blu. Quando ho capito che potevo raccontare una storia usando il mio immaginario, ho pensato di sfogare tutto quello che avevo in testa, e non potendolo fare su un muro, l'ho fatto su carta.

Inerzia 2

Dal punto di vista tecnico/artistico, il passaggio dal "grande" del muro al "piccolo" del foglio di carta, immagino coincida anche con un approccio diverso al disegno.
Sì, è totalmente un'altra cosa. Naturalmente sul muro è molto più difficile, molto più lungo. Ma non è tanto un fattore tecnico, il problema sono gli spazi. Andare a dipingere su un muro è illegale, esistono delle associazioni che possono portare gli artisti a dipingere, però si tratta in genere di artisti iper-famosi e quindi chi ama la street art non ha gli spazi per farlo. Dunque, l'unico spazio che avevo era uno sketchbook dove buttavo giù le mie storie. E quindi, molto banalmente, usavo il linguaggio della street art su carta, non potendolo fare su un muro.
Ho avuto modo di dipingere e fare street art, ma a un certo punto ho capito che quel linguaggio lì non mi bastava. Ad esempio, volevo creare una storia dietro al personaggio che dipingevo e non potevo fare questa cosa su un muro perché non avevo lo spazio materiale per farlo. Quindi è per questo che ho cercato un modo per riuscire a portare avanti questa mia idea, e l'unico possibile era inserire tutto questo nei fumetti.

Com'è il tuo approccio alla narrazione? Immagino tu sia molto istintivo e che non segui una sceneggiatura già pronta.
Sì, diciamo che parto da un'idea molto generale dopodiché mi faccio uno storyboard, sempre molto istintivo, in cui faccio combaciare gli snodi principali della storia perché voglio che chi legga deve capire cosa stia succedendo, non voglio fare un esercizio di stile. Quindi deve essere qualcosa che tutti possano capire, ma fatta nella maniera più istintiva possibile perché così è molto più genuino.

Inerzia 7

Passiamo al tuo ultimo lavoro, Inerzia. Come è nata questa storia?
La storia è nata quasi contemporaneamente alla fine di Itero Perpetuo. L'input di base è questo hotel in mezzo a una foresta, perché quando viaggio in autostrada ci sono sempre queste foreste con questi alberi un po' buttati lì a caso e li ho sempre visti come dei luoghi un po' inquietanti...

Un'ambientazione da film horror...
Esatto! E quindi ho pensato di mettere lì un qualcosa di sicuro, come può esserlo un albergo, in un posto del genere, cioè una foresta molto spoglia dove non c'è nessuno. E questo è stato l'input di base. Dopodiché avevo creato un personaggio, ancor prima di Itero Perpetuo, una ragazza di nome Melissa, e ho cercato una sorta di escamotage per creare una storia con questo hotel, che poi è un agglomerato di mondi surreali.

Le tue opere incuriosiscono il lettore perché spesso hanno una logica sfuggente, spiazzante. Ma mai a discapito della narrazione. Il lettore, insomma, deve metterci del suo, si soffermi per cercare di interpretare. Quanto cerchi questo effetto nelle tue storie?
Questa è una bellissima domanda perché è proprio quello che cerco di fare, è la cosa principale, mi piace che il lettore si fermi e cerchi di capire che cosa sia successo. Quindi, molto banalmente, in Inerzia ci sono queste stanze surreali in cui ci sono dei mondi e succedono delle cose e io non sto a spiegare niente, è il lettore che si fa la sua storia. È il lettore che interpreta, io cerco di dare meno spiegazioni possibili ma mi piace punzecchiarlo, cerco di inserire elementi sui cui il lettore si interroga e che hanno una spiegazione logica nella mia testa, ma non sto li a svelarli.

Mi hanno incuriosito molto i tuoi disegni realizzati su foto e riviste esistenti. Ne ho viste diverse e mi sono piaciute molto. È un lavoro che fai ancora? Li raccoglierai un giorno?
È una cosa che mi è piaciuto tantissimo fare! Ultimamente ho collaborato con un fotografo - è stata una cosa molto sperimentale - lui ha fatto un servizio in cui lui faceva le foto e io, live sul set, ci dipingevo sopra. È una cosa che sto portando avanti, magari la sto spingendo un po' di meno, e che mi piacerebbe un giorno raccogliere. Mi piace creare un contrasto, in particolare sulle foto di moda, in cui si crea una sorta di tensione, di immaginario, dove è molto più facile far risaltare aspetti misteriosi e inquietanti. Il senso è questo: quando fai una foto riesci a prendere alcune cose mentre io vado a disegnare quello che secondo me la foto non cattura.

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Ultima domanda, su cosa stai lavorando attualmente?
Attualmente sto lavorando a un nuovo fumetto per Eris Edizioni, abbiamo già deciso il titolo.

Sì può già dire?
Sì, il titolo sarà Carambola Violenta. Sarà una roba sempre molto surreale. Sarà un incrocio fra Itero Perpetuo e Inerzia, perché sono due opere con un linguaggio differente. La prima era molto più istintiva, mentre nella secondo ho cercato di essere più sintetico e giocare più con le forme e i colori. Questo fumetto, dunque, racchiuderà il mondo sfrenato di Itero Perpetuo e l'essenzialità di Inerzia, e vedere cosa salterà fuori e divertirmi il più possibile.

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Eris Edizioni: anteprima di Inerzia di Adam Tempesta

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Dopo Itero Perpetuo, Adam Tempesta torna con un nuovo graphic novel pubblicato sempre da Eris Edizioni intitolato Inerzia. Di seguito tutti i dettagli e una ricca anteprima.

"Eris edizioni è lieta di annunciare il nuovo libro di Adam Tempesta, Inerzia, la seconda e attesissima opera del giovane e geniale fumettista che nel 2016 sorprese critica e pubblico con Itero Perpetuo – un unicum nel panorama italiano per riferimenti artistici e ricerca espressiva, un mastodontico fumetto d’esordio di 400 pagine – che ha sdoganato una nuova poetica nel fumetto d’autore italiano, legittimando di fatto l’affacciarsi di una nuova generazione di autori.

Con questa sorprendente graphic novel, Adam Tempesta torna in libreria e fumetteria confermando la sua precoce maturità stilistica e narrativa, la sua poetica e il suo universo creativo che davvero non contemplano il realismo. 
Realizzato interamente a colori (a differenza del bianco e nero di Itero Perpetuo), Inerzia è una avventura surreale e fantastica che vede protagonista Melissa, una ragazza che scappa da un gruppo di tagliagole e trova rifugio in un hotel in mezzo a un bosco. Nonostante all’esterno sembri un normalissimo hotel, al suo interno è un luogo irreale e incomprensibile: dentro le stanze non c’è un letto ma dei portali verso altre dimensioni…
Tra colori acidi e situazioni esilaranti prende vita una nuova avventura che mescola l’action, il comedy, il demenziale e la fiaba classica e in cui si nascondono atmosfere inquietanti e risvolti imprevedibili. Un universo fatto di pazzi mondi e di realtà impossibili che sono il vero marchio di fabbrica di Adam Tempesta: un autore visionario che riesce a inglobare suggestioni artistiche ed espressive a 360 gradi conquistando l’interesse di un pubblico veramente eterogeneo.
Dulcis in fundo, la copertina del volume è impreziosita da una speciale lucidatura grazie alla quale emerge un disegno il cui significato è possibile decifrare solo dopo aver letto il libro.

Con Inerzia Adam Tempesta si conferma il principale pioniere di una nuova generazione d’autori. Trascendendo le rigide barriere tra fumetto d’autore e fumetto d’intrattenimento, il suo stile unico, libero e visionario, batte strade ancora poco battute e inesplorate dal fumetto nostrano e rappresenta un punto di partenza imprescindibile per una nuova poetica e per un “nuovo fumetto italiano”."

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Eris Edizioni presenta Itero Perpetuo di Adam Tempesta, anteprima

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Riceviamo e pubblichiamo:

ITERO PERPETUO di Adam Tempesta
 
Un’odissea tra mondi visionari e creature assurde dell’autore rivelazione dell’anno.

Eris edizioni è lieta di annunciare l’uscita dell’opera prima di Adam Tempesta. Itero perpetuo presenta sin da subito gli elementi chiave della poetica di quest’autore che davvero non contempla il realismo nel suo universo creativo. Dopo l’anteprima gratuita del volume, le prime 16 pagine, distribuita al Napoli Comicon 2016, è stato chiaro che lo stile poliedrico di quest’autore giovanissimo, classe 1992, non lascia il pubblico indifferente. La sua maturità stilistica e narrativa sono incredibili per un autore alla sua prima esperienza su un’opera così corposa. La totale fluidità nella gestione narrativa delle tavole, il dinamismo delle vignette e delle molteplici griglie utilizzate, pagina dopo pagina, sono gli elementi peculiari di un autore che ha già una consapevole e stupefacente padronanza di tutte le possibilità del mezzo. Itero perpetuo non è solo un’opera stilisticamente completa e coerente, ma anche un unicum nel panorama italiano odierno per riferimenti artistici e ricerca espressiva.

Itero perpetuo racconta il viaggio disperato di un astronauta che, perso nello spazio più profondo e con una totale amnesia che gli ha cancellato quasi tutti i ricordi, vuole solo tornare a casa. Ma se la narrazione oscilla tra l’action e il comedy, è palese che è il demenziale a conquistare lentamente la scena.

408 pagine per spiare potenziali presenti e futuri di un genere umano “alienizzato” e di alieni molto umani. Capitolo dopo capitolo, ogni verità e certezza viene messa in discussione, con ironia, ma anche con un cinismo quasi filosofico o metafisico, senza mai perdere il filo di questa odissea che porta l’astronauta sempre più vicino a casa, una casa che non riesce a ricordare.

Il volume è impreziosito da una sovracoperta con elementi fluorescenti molto essenziale che si contrappone alla copertina del volume, un’esplosione di colori ed elementi, un incrocio tra un flusso creativo alla Fort Thunder style e una versione magmatica e distorta di Adventure time.

Quest’autore visionario, che riesce a inglobare nel suo lavoro suggestioni artistiche ed espressive veramente a 360 gradi creando un amalgama perfetto, ha già saputo conquistarsi l’interesse di un pubblico veramente eterogeneo. Itero perpetuo è una ventata d’aria fresca nel panorama del fumetto italiano: una perfetta alchimia tra surreale e assurdo – strade oramai abbandonate e troppo inesplorate dal fumetto nostrano da molti anni – che sancisce, a tutti gli effetti, l’affacciarsi di una nuova generazione di autori nel mondo della nona arte italiana.

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