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The Flash: recensione dell’episodio pilota

L’episodio pilota che ci troviamo a recensire ci presenta la nuova serie con protagonista il Velocista Scarlatto dell’universo DC Comics, prossimamente in onda sul canale americano The CW: questa si chiama The Flash, ma potrebbe tranquillamente chiamarsi “Smallville 2.0”, tanto ricorda lo show che esordì nel 2001 con protagonista un giovane Clark Kent destinato, un giorno, a indossare il mantello di Superman. Passa il tempo, cambiano i protagonisti e gli eventi, insomma, ma la sostanza rimane quella.

C’è un giovane sbarbatello che comprende che da grandi poteri derivano grandi responsabilità, e decide di dedicare la sua vita a combattere le ingiustizie in difesa dei deboli. C’è una ragazza, amica d’infanzia, che il nostro protagonista ama segretamente, non ricambiato, perché lei ama un altro, uno stronzo, chiaramente. E probabilmente i nostri eroi non potranno mai stare insieme prima della quinta, sesta stagione, ammesso che ci si arrivi. C’è il babbo buono e comprensivo, un santo praticamente, che, ci scommettiamo, non avrà vita lunga. E poi ci sono i cattivi, con superpoteri, e un villain che trama nell’ombra, con il quale l’eroe si scontrerà nel cliffhanger finale, fra una delusione d’amore e l’altra.

The Flash, in sostanza, sembra aver già detto tutto senza dire nulla (di nuovo), a giudicare da quanto visto nel pilot. Se con Arrow, serie della quale The Flash è spin-off, svolgendosi quindi nello stesso universo narrativo, era stato fatto qualche progresso (poi evaporato nel tempo), con un approccio più cupo e realistico, con questa nuova serie supereroistica sembra di essere tornati indietro nel tempo, nel 2001 o persino nei primi anni ’90, tanto questo inizio ricorda la prima serie TV su Flash, con protagonista John Wesley Shipp (che qui torna per interpretare il padre del protagonista, dopo essere stato anche papà di Dawson in Dawson’s Creek). L’impostazione troppo “golden age” di The Flash, inzuppata di elementi da “teen drama” tanto cari ai vertici della The CW (si guardi a The Vampire Diaries, o Beauty and The Beast, per fare due esempi recenti), non piace, e soprattutto risulta fortemente anacronistica in un momento nel quale il genere cinecomic vira sempre di più verso un realismo molto dark, e a tratti quasi decadente.

Il giovane Barry Allen è un ragazzo alla ricerca di se stesso e della verità sul suo passato, segnato dal misterioso omicidio della madre quando lui era solo un bambino, omicidio per il quale il padre è stato condannato all’ergastolo, pur essendo innocente. Barry è molto giovane, ma, nonostante tutto, è già un qualificato tecnico forense della polizia di Central City, con tanto di gigantesco laboratorio/mansarda. Barry, pur non avendo avuto i genitori accanto durante la sua crescita, è stato accudito come un figlio dal Detective Joe West, la cui figlia, Iris, è la migliore amica di Barry: per lei il protagonista mostra un sofferto e segreto interesse amoroso, per ora non ricambiato.
A causa di un esperimento finito male presso i Laboratori S.T.A.R., il giovane si trova colpito da un fulmine che lo scaraventa in mezzo a molteplici sostanze chimiche: sarà l’effetto combinato di questi due fattori a donare a Barry straordinari poteri.
La scena si sposta di 9 mesi più avanti nel tempo, quando il protagonista si sveglia da un lungo coma e scopre di avere delle capacità che gli consentono di muoversi a velocità supersonica. La scoperta di questi poteri e di come utilizzarli al meglio sarà agevolata da un team di amici dei su citati Laboratori. Contestualmente si viene a scoprire che Barry non è l’unico ad aver ricevuto dei poteri dal misterioso incidente: Clyde Mardon, rapinatore di banche, ha infatti ricevuto la capacità di alterare le condizioni atmosferiche, diventando il Mago del Tempo, uno dei tanti storici Nemici di Flash nei fumetti. Toccherà proprio al nostro eroe fermare il criminale, grazie ai suoi nuovi poteri.
Ma le minacce, ovviamente, sono solo all’inizio, in quanto intuiamo subito che ci sono molti altri soggetti dotati di superpoteri in circolazione, la maggior parte dei quali non mossi da buone intenzioni.

L’episodio è dunque il classico prodotto bomboniera: tanto bello e carino a vedersi, ma stereotipato e un po’ inutile, senza sostanza. Ben poco si può dire dell’operato degli sceneggiatori (Greg Berlanti e Andrew Kreisberg, con la collaborazione di Geoff Johns, architetto dell’universo DC a fumetti) che scrivono un’equazione già vista e risolta innumerevoli volte, cambiando giusto variabili e parametri. La regia di David Nutter, esperto in ambito di serie televisive, salva il salvabile, con scelte consapevoli atte a cercare di dare ritmo all’episodio, tentando di rendere il tutto più fluido e meno impacciato possibile.

Come ultimo aspetto, ultimo anche sotto il profilo qualitativo, c’è da parlare degli attori. Come si sa da tempo, il protagonista è Grant Gustin, classe 1990, con all'attivo alcune apparizioni in Glee: inesperto, inespressivo e totalmente diverso dal fenotipo del Barry Allen dei fumetti. Un bel sorriso e poco più. Non va meglio al resto dei componenti del cast, tutti protagonisti di prestazioni scialbe, forzate e a tratti quasi buffe, complice anche un assente approfondimento dei personaggi, che non risultano, quindi, altro che maschere.

Probabilmente The Flash sarà una serie che godrà di un discreto successo, facendo leva sulle masse di teen-ager in preda a tempeste ormonali, ma scontenterà praticamente tutti coloro che amano il personaggio dei fumetti, dotato di uno spessore e un carisma importanti, dei quali, in questo episodio, non v’è traccia. Con il tempo sapremo se quelli che, ad oggi, sono solo indizi potranno divenire prove consolidate.

The Flash vede per protagonisti Grant Gustin (Barry Allen/Flash), Candice Patton (Iris West), Jesse L. Martin (Detective West), Michelle Harrison (Nora Allen), Rick Gosnett (Detective Eddi Thawne), Carlos Valdes (Cisco Ramon), Danielle Panabaker (Caitlin Snow), Tom Cavanagh (Harrison Wells), Patrick Sabongui (Captain David Singh) e John Wesley Shipp (Henry Allen), attore che ha interpretato Flash nella serie TV anni '90.
La serie è creata e sviluppata da Greg Berlanti e Andrew Kreisberg, con la collaborazione dello scrittore Geoff Johns. La puntata pilota è diretta da David Nutter. The Flash andrà in onda su The CW a partire dal 7 ottobre 2014.

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