Le Storie 1 - Il boia di Parigi

Parte con il piede giusto la nuova, attesa, collana mensile antologica Bonelli: Il boia di Parigi è una lettura coinvolgente, ben articolata e altrettanto bene disegnata.
Paola Barbato, autrice curiosa e perfezionista, imbastisce una trama lineare basata soprattutto sui tormenti del protagonista, Charles-Henri Sanson, e sulle emozioni e sui sentimenti contrastanti che la sua figura e il suo operato infondono al suo prossimo.

La Rivoluzione francese è di per sé un periodo storico controverso e pregno di avvenimenti, con personaggi carismatici e sovente enigmatici: Robespierre (soprattutto), ma anche Danton, Marat e Saint-Just, tutti sottilmente descritti, per quanto fugacemente. Indubbiamente lo spauracchio e simbolo del potere di quei tempi fu la ghigliottina, ma il boia del titolo non è solo il suo devoto manovratore, ma piuttosto un uomo giusto che prepara fisicamente e mentalmente, come farebbe un autentico pastore di anime, coloro che sono stati condannati a morire per mano sua.
Sanson fin da subito appare come un uomo consapevole del mutare degli eventi, sebbene lui stesso diventi strumento di passaggio e oggetto del contendere tra il potere del Re, che va scemando inesorabilmente, e l'ascesa della nuova signoria, i Rivoluzionari. Questi ultimi proveranno a piegarlo moralmente e il percorso di Sanson si compie nelle pagine del volume, da testimone e attore a protagonista degli eventi fino al finale, tutt'altro che incompiuto: alla Barbato premeva raccontare la storia di un uomo tormentato, per la Storia dei fatti rivoluzionari ci sono tanti e tanti volumi da consultare nelle biblioteche.

La trama viene meravigliosamente visualizzata graficamente da un Giampiero Casertano in stato di grazia. Ogni singola vignetta interpreta la bravura di un artista maturo e perfettamente conscio delle sue capacità che, al netto delle naturali influenze artistiche - principalmente Magnus, Paolo Bacilieri e Robert Crumb - traccia una sintesi personale di grande effetto, oltre a un senso della regia non indifferente.

L'albo è confezionato impeccabilmente dall'editoriale meneghina con un'inedita ed elegante copertina nella fattura cartotecnica e nelll'illustrazione di un autentico Maestro come Aldo Di Gennaro. La grafica, interna ed esterna, appare poco accattivante ed è l'unico neo di questa pubblicazione che consigliamo senz'altro a chi apprezza le Storie realizzate bene, con velleità di durare nel tempo nei ricordi e nelle librerie degli appassionati, e con un prezzo di copertina accessibile a tutti.