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Strange Fruit, recensione: dispersi nella Storia, il razzismo secondo J.G. Jones e Mark Waid

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« Southern trees bear a strange fruit,
blood on the leaves and blood at the root,
black body swinging in the Southern breeze,
strange fruit hanging from the poplar trees. »

« Gli alberi del sud danno uno strano frutto,
sangue sulle foglie e sangue sulle radici,
un corpo nero dondola nella brezza del sud,
strano frutto appeso agli alberi di pioppo. »

Stranger Fruit, Billie Holiday

L’alluvione del Mississippi del 1927 è stata uno dei peggiori disastri naturali della storia degli Stati Uniti d’America che portò alla morte di 256 persone. Questo dramma è il pretesto per J.G. Jones, affiancato dallo sceneggiatore Mark Waid, per narrare la loro storia ambientandola a Chatterlee, una comunità la cui forza lavoro proviene principalmente dalle braccia dei lavoratori neri sfruttati e sottopagati che, giustamente, sono in fermento. Per arginare il fiume, tuttavia, questi uomini sono indispensabili considerando che la comunità bianca non vuole saperne di sporcarsi le mani. In questo scenario tristemente razzista, tanto da annoverare la presenza dei cappucci bianchi del Ku Klux Klan, dal cielo arriva un salvatore, un uomo con poteri assurdi in grado di poter risolvere tutti i problemi. “Peccato” che sia un nero.

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La forza di Strange Fruit non consiste tanto nell’intreccio, abbastanza lineare nel suo svolgimento, quanto nel rappresentare fedelmente uno spaccato di vita reale, nonché di storia d’America, mettendo in scena un dramma umano. I due autori riflettono non solo sul razzismo, tema centrale del racconto che mostra chiaramente lo scenario sociale della prima metà del ‘900, con la popolazione nera trattata come bestiame dai privilegiati bianchi, ma anche sul valore stesso della vita umana: quanto valeva la vita di un nero? E quante vite sono finite nel dimenticatoio della Storia?
Alla fine della lettura del volume non possiamo che chiederci cosa rimanga di quelle vite di cui abbiamo letto. Chi si ricorderà di loro, dei loro sacrifici? Chi si ricorderà dei potenti bianchi benestanti? Cosa rimarrà di loro una volta lasciata questa Terra?

L’opera mette in scena un’umanità varia, fra padroni e lavoratori, gente perbene e gente disonesta. Le loro azioni, le loro gesta vili o eroiche, i loro valori, per quanto giusti o sbagliati che siano, verranno messi fortemente in discussione dalla potenza inaudita della natura.

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La storia di Waid e Jones è naturalmente opera di fiction, ma è talmente verosimile da risultare reale. Nonostante un piccolo elemento sovrannaturale (la natura dei poteri di questo misterioso gigante e la sua superforza), la storia non devia verso il genere supereroistico e questo aspetto rimane assolutamente marginale. I poteri di quest’uomo hanno una valenza simbolica per la sua popolazione, incarnano una proiezione sociale, un’identità che si manifesta, un’ideale che si concretizza.

Le tavole di J.G. Jones sono, poi, la vera forza di tutto il progetto. Dal taglio fortemente cinematografico, lo storytelling dell’artista è impeccabile e da manuale e il racconto per immagini rasenta la perfezione. Il fotorealismo delle sue matite, unito a una colorazione pittorica ma altamente fedele nel delineare forme e colori, ci fa spesso dubitare di essere davanti a dei disegni. La cura per i dettagli è maniacale e la ricostruzione dello scenario dell’epoca è assolutamente precisa e realistica. Le espressioni dei personaggi sono incredibilmente naturali e la loro recitazione efficace. Le ricchezza di dettaglio rende le tavole estasianti, in particolare quelle affollate o in contesti urbani e privati, che vi ritroverete a contemplare per diversi minuti.

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L’edizione Panini Comics propone Strange Fruit, edito in patria dai BOOM! Studios, nella collana 100% HD, caratterizzata da cover cartonata soft touch e alta qualità di stampa. Oltre ai 4 albi americani che compongono la mini-serie, sono presenti anche un’introduzione di Elvis Mitchell, una post-fazione degli autori e una gallery con sketch, studi, cover e altro.

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Anteprima di Captain America 695 di Mark Waid e Chris Samnee

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Steve Rogers torna nella sua serie regolare come Capitan America dopo gli eventi di Secret Empire con un team dal sapore classico composto da Mark Waid ai testi e Chris Samnee alle matite.

“Steve è stanco di non avere un posto da chiamare casa che non sia la residenza degli Avengers. In questa serie lo vedremo riavvicinarsi al Captain America, cercare di capire come viene visto a seguito degli eventi di Secret Empire”, ha dichiarato Waid.

I due autori saliranno a bordo della serie dal numero Captain America 695 in uscita mercoledì. In basso un'anteprima dell'albo. Le cover sono ad opera di Adi Granov, Alex Ross, Ariel Olivetti, Bob Layton, Chris Samnee, Jim Steranko, John Tyler Christopher e Mike McKone.

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Avengers: in arrivo il crossover No Surrender

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Per la durata di 3 mesi durante gli eventi di Legacy, le tre testate mensili degli Avengers confluiranno nell'unica testata evento Avengers: No Surrender, settimanale a partire da Avengers #675 di gennaio 2018.

La serie, in cui faranno ritorno Vendicatori che no si vedevano da tempo come Jarvis e Living Lightning, sarà scritta da Mark Waid, Al Ewing e Jim Zub sui disegni di Pepe Larraz, nel primo mese, Kim Jacinto nel secondo e Paco Medina nell'ultimo.

La notizia è stata data su FOOM #1 rivista promozionale diffusa nei comic store.

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SDCC17: Mark Waid e Chris Samnee su Captain America

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Al San Diego Comic-Con, la Marvel Comics ha annunciato uno dei team creativi più attesi dell'iniziativa Marvel Legacy che partirà a settembre 2017, ossia chi si occuperà della testata Captain America dopo gli eventi di Secret Empire. La Casa delle Idee ha deciso di rivolgersi ad un duo acclamato, nonché vincitore di un Eisner Award, composto da Mark Waid e Chris Samnee.

Un ritorno al passato, alle fondamenta del personaggio, dopo gli eventi di Secret Empire.

“Steve è stanco di non avere un posto da chiamare casa che non sia la residenza degli Avengers. In questa serie lo vedremo riavvicinarsi al Captain America, cercare di capire come viene visto a seguito degli eventi di Secret Empire”, ha dichiarato Waid.

I due cominceranno la loro run a novembre con il numero Captain America #695, di cui qui sotto potete trovare la cover realizzata dallo stesso Samnee su colori di Matt Wilson e grafica di Joe Caramagna.

(Via CBR)

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