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Saldapress e Lucca '13: intervista a Jacopo Masini

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Intervista a cura di Fabio Volino.

L'anno scorso è stato importante per voi in quanto ha segnato la vostra prima partecipazione a Lucca Comics. Le vostre impressioni di quella esperienza.
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In realtà non si è trattato della prima esperienza, ma di un ritorno dopo alcuni anni di assenza. Comunque, in un certo senso, è stato un secondo battesimo. Il grande successo di The Walking Dead di questi anni, anche grazie alla serie TV, ha sviluppato un vero e proprio contagio tra i lettori, che l'hanno scorso ci hanno letteralmente preso d'assalto. È stato un grande piacere vedere quanto e come apprezzino la serie. L'anno scorso, poi, abbiamo debuttato con la versione da edicola della saga di Kirkman e ancora non sapevamo come sarebbe andata. Bene, possiamo dire, a un anno di distanza, che il debutto di Lucca ci ha portato fortuna.
 
Il nome Saldapress è legato soprattutto (appunto) ad uno sceneggiatore, Robert Kirkman, di cui avete acquisito i diritti della linea editoriale Skybound, che presenta altre testate dello stesso autore. Lasciando da parte il discorso The Walking Dead, che piani avete per Invincible, di cui avete da poco annunciato la pubblicazione?
Diffonderemo appena possibile tutti i dettagli sulla pubblicazione della serie. Si tratta comunque di un vero e proprio rilancio, cha ha lo scopo di avvicinare nuovi lettori e di dare ai vecchi lettori le storie successive alla precedente edizione. Andremo anche in edicola e gli albi conterranno anche le storie dell'Invincible Universe nel suo complesso, a partire da Brit.
 
E veniamo a The Walking Dead. Il successo di questa serie non mostra segni di cedimento e quest'anno ha esordito anche la testata in formato bonelliano. Che riscontro ha avuto e più in generale che piani avete per la vostra punta di diamante?
Il riscontro è certamente eccezionale e stiamo cercando di valorizzare in ogni modo il lavoro di Kirkman e Adlard. La pubblicazione del Magazine va in questa direzione: è un prodotto eccentrico per il mercato italiano, in fondo si tratta di una rivista monotematica, ma TWD, essendo un prodotto crossmediale, permette una scommessa del genere. Nei prossimi anni, oltre a proseguire le due pubblicazioni parallele dei volumi e degli albi da edicola, arricchiremo il catalogo con altri prodotti. Speriamo anche di riuscire a pubblicare i cartonati da libreria: sono bellissimi.
 
Da lettori, e non da addetti ai lavori, a vostro parere qual è l'elemento di forza - narrativo o altro - di The Walking Dead?
Il fatto che Kirkman si sia concentrato sugli esseri umani, sui loro rapporti, sul loro desiderio di sopravvivere e ricostruire da zero una società. Le grandi storie sono capaci di suscitare nel lettore interrogativi che hanno a che fare con l'amore, l'amicizia, la morte, le regole sociali, il cambiamento, la paura: TWD è una grande storia.
 
E relativamente agli altri titoli Skybound? Avete già piani in mente?
Certo. Oltre ai due già pubblicati - Witch Doctor e Thief of Thieves, di cui rilasceremo a breve il secondo volume – e a Invincible, porteremo in Italia Clone, Dead Body Road, Ghosted e Manifest Destiny. Si tratta di serie completamente nuove, per molti aspetti inusuali, così com'è nella filosofia di Skybound. Non possiamo anticiparvi troppo, per il momento, ma sappiate che farete una indigestioni di generi molto diversi tra loro.
 
Al di fuori di Kirkman, invece, pubblicherete altre serie nel breve o lungo termine?
Sì, certo, ma per ora manteniamo il segreto.
 
In generale, come trovate l'attuale panorama fumettistico italiano che in quest'anno ha visto alcuni cambiamenti importanti?
Questa è una domanda che richiederebbe una risposta lunghissima e molto articolata. Per brevità dirò che ci sono segni di enorme vitalità, come testimoniano il successo di Zerocalcare e il lancio di Orfani (un progetto molto ambizioso), con una volontà di cambiamento che sembra farsi strada molto rapidamente. Da un certo punto di vista, anche la nostra collaborazione con Bao sul piano della comunicazione, degli eventi e dell'allargamento della platea di lettori, va in questa direzione: rinnovare e aprire il mondo del fumetto a gente che normalmente rimane ai margini. È tempo di collaborare e inventarsi nuove formule, ecco, e credo stia accadendo.

E per la Saldapress, come è stato il 2013 e come si prospetta il 2014?
È stato un ottimo anno. E non abbiamo intenzione di fermarci. Solo di continuare a fare le cose nel modo migliore. Insomma, ce la metteremo tutta.

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