Menu

Bao e Lucca '13: intervista a Caterina Marietti e Michele Foschini

Per tornare allo speciale, clicca qui.

Intervista a cura di Raffaele Caporaso.

Diamo il bentornato a Caterina Marietti e Michele Foschini sulle pagine di Comicus per questa intervista che ha lo scopo di presentare e approfondire ciò che BAO Publishing presenterà ai lettori a Lucca Comics and Games 2013 e, più in generale, nei mesi a venire.

dodici zeroIniziamo con un’analisi ad ampio spettro: come arriva BAO Publishing a Lucca Comics and Games 2013 e quanto vi ritenete soddisfatti di quanto avete fatto in quest’anno?
Di quanto abbiamo fatto siamo molto soddisfatti. Dell'anno in generale meno, ma è una condizione comune a tutto il comparto produttivo del nostro Paese. Noi siamo pronti per tempi migliori, e vogliamo far proseguire il trend di crescita che abbiamo avuto anche nel 2013.

Cosa ci aspetta per questa edizione di Lucca Comics and Games? Chi saranno i vostri ospiti?
Terry Moore verrà a festeggiare il ventesimo anniversario di Strangers in Paradise, che iniziamo a ristampare in sei volumi proprio questo autunno. Zerocalcare presenterà il suo libro nuovo, Dodici, e poi ci saranno Roberto Recchioni e Massimo Carnevale per Dylan Dog – Mater Morbi e gli autori di Alice nel paese delle scimmie, Tebo e Keramidas. Abhishek Singh dedicherà lo splendido Krishna e gli autori dei primi tre volumi e Le città viste dall'alto, Sualzo, Alberto Madrigal e Stefano Simeone, presenteranno i rispettivi volumi. Ci saranno poi Alessandro Baronciani con Raccolta e, dopo la bellissima esperienza del Treviso Comic Book Festival, Glyn Dillon con lo splendido Nao di Brown. Sarà uno stand molto affollato!

Partiamo da uno degli ospiti più attesi, Zerocalcare. BAO Publishing ha pubblicato tutti i lavori dell'autore romano (La profezia dell’armadillo - colore 8 bit, Un polpo alla gola, Ogni maledetto lunedì su due), il quale può essere ritenuto una vera e propria punta di diamante per voi, vista anche la sua prolificità e il grande apprezzamento di cui gode da parte dei lettori. Il 17 ottobre è in uscita il suo nuovo lavoro, intitolato “Dodici”, che sappiamo parlerà di un’invasione zombie a Rebibbia: cosa devono aspettarsi i lettori, vista anche la grande “hype” generatasi in rete?
Caterina: Zerocalcare è l'unico autore al mondo che per scusarsi di non riuscire a fare un libro, ne fa un altro. Michele ha in mente un libro molto particolare e intimo, la storia ci è stata raccontata in un viaggio verso una presentazione più di un anno fa e doveva essere il suo romanzo grafico di quest'anno. La realizzazione di quest'ultimo però sta prendendo davvero moltissimo tempo, soprattutto nella fase di scrittura, tanto che ha deciso di metterci più calma e da questo ritardo è nato Dodici. Dodici in un certo senso è la spettacolarizzazione hollywoodiana di una storia del suo blog e per questo non ha voluto esserne il protagonista per non dover seguire la scia dell'autobiografia. Era da tempo che voleva cimentarsi con una storia di zombi e voleva provare a muovere dei personaggi diversi da sé.

Come è nato questo rapporto lavorativo e come giudicate il rapporto tra l’artista e l’editore? Potete già anticiparci qualcosa su altri eventuali lavori futuri?
Caterina: Il bello del rapporto con Zero è che, dopo che Makkox ci aveva presentati, abbiamo scoperto di essere reciproci fan: noi eravamo già suoi avidi lettori e a lui piacevano i nostri libri! C'è un ottimo rapporto con lui e siamo un'ottima squadra di lavoro; un esempio? Michele è la sua spalla perfetta durante le presentazioni ma quando arriva il momento delle dediche io mi armo di pennarellino nero per colorare le dediche!
Su eventuali lavori futuri, come dicevo poco prima, Michele è al lavoro su un nuovo libro che accorperà la complessità narrativa che ha già dimostrato di avere in Un polpo alla gola con la sua maestria di saper raccontare in modo divertente anche avvenimenti tristi de La profezia dell'armadillo. Sarà un lavoro lungo e complesso che gli prenderà diversi mesi di lavoro per questo stiamo cercando anche di fissare un tour meno fitto di presentazioni rispetto ai precedenti. La cosa molto bella è che per sciogliere alcuni dubbi che aveva su come affrontare la storia è stato importantissimo l'incontro a Mantova con Cyril Pedrosa che con Portugal ha fatto un percorso simile a quello che vuole fare lui.

Dal luglio 2012 BAO Publishing ha acquisito le licenze per tutte le opere di Terry Moore. Da allora avete pubblicato “Echo - Edizione Integrale”, state pubblicando in volumi “Rachel Rising” e recuperando, sempre in volumi, “Strangers in Paradise”: siete soddisfatti della risposta del pubblico a queste opere? Cosa ci aspetta in futuro per questo “team-up” BAO/Moore?
Siamo molto contenti. L'entusiasmo e le vendite hanno superato le nostre previsioni iniziali. Il rapporto con Terry durerà molto a lungo e già nel 2014 annunceremo almeno due cose che il pubblico ancora non si aspetta.

Avete da poco pubblicato Un lavoro vero dello spagnolo Alberto Madrigal e Krishna - Un viaggio interiore di Abhishek Singh, due libri che affrontano tematiche diversissime fra loro ma che mostra la volontà della Bao di offrire al lettore opere con un punto di vista particolare. Cosa vi ha guidato alla scelta di questi titoli?
Caterina: Un lavoro vero ci è arrivato un giorno per caso nella casella di posta e ci siamo subito innamorati del libro. Oltre al suo indiscutibile talento grafico, di Alberto ci ha colpito la storia che tocca dei temi davvero attuali, è una bellissima testimonianza di qualcuno che ha mollato il paese d'origine per trasferirsi a Berlino senza conoscere nessuno, nemmeno la lingua.
Alberto è una forza della natura e ha uno stile che ti prende alla prima occhiata, tanto che a Treviso dove ha debuttato il libro ha venduto più di cinquanta copie a persone che non ne avevano mai sentito parlare.
Krishna ci è stato segnalato sulla nostra pagina Facebook, appena abbiamo aperto il blog di Abishek siamo rimasti a bocca aperta. Dopo averlo letto ci siamo resi conto che era anche libro davvero solido e importante per scoprire la storia delle divinità indiane.

Cosa ci dite, invece, di Alice nel paese delle scimmie di Nicolas Keramidas e Tebo?
Keramidas è un autore virtuoso, merita di essere visto. La storia che ha creato con Tebo è un instant classic, e i disegni sono così belli che stiamo pubblicando il volume con anche tutte le pagine a china (con matita azzurra visibile sotto) per consentire ai lettori di capire che cavallo di razza sia questo disegnatore.

Il mese scorso avete pubblicato Happy! di Morrison e Robertson: come mai avete scelto di puntare su questo prodotto acquisendone la licenza? Vedremo nuovi volumi Image o di Grant Morrison pubblicati da voi?
Image è un editore che fa cose così diverse tra loro che per noi è come un negozio di caramelle: vorremmo tutto, ma ci dobbiamo limitare. Per Happy!, era una logica estensione del discorso critico e metafumettistico iniziato pubblicando Supergods, il ponderoso saggio di Morrison sul fumetto e sui supereroi.

bd alanState pubblicando la celebre serie di Alan Moore e Kevin O’Neil “La Lega degli Straordinare Gentlemen”: quando e perché è nata la volontà di recuperare quest'opera? Come procederà questa riproposizione nel nostro Paese?
Non è solo un recupero, visto che metà della collana era ancora inedita in Italia. Nel prossimo futuro, dopo la pubblicazione dell'attesissimo Black Dossier questo autunno, ci saranno altri due one-shot dedicati a Nemo e poi, incrociamo le dita, l'attesa "quarta saga" della Lega, sulla quale il Signor Moore mantiene il più stretto riserbo, per ora.

Dopo il successo del volume di Dylan Dog, che ristampava Mater Morbi di Roberto Recchioni e Massimo Carnevale in formato deluxe, il prossimo anno pubblicherete nello stesso formato "Il sorriso dell'oscura signora" di Tiziano Sclavi e Nicola Mari. Cosa potete anticiparci su questo nuovo volume che, sappiamo, conterrà 2 versioni della stessa storia disegnata da Mari?
In realtà il volume proporrà la versione "ufficiale" della storia, mentre l'appendice mostrerà la versione che fu scartata, insieme alla sceneggiatura originale di Tiziano Sclavi. La copertina principale sarà inedita, di Nicola Mari, e la variant sarà nuovamente dell'immenso Massimo Carnevale, con il quale lavorare è un piacere ogni volta.

Una domanda sui volumi dedicati alla nuove avventure dei Peanuts: qual è la risposta del pubblico a questa iniziativa e come procederà?
Vendono bene, stanno arrivando nelle mani dei più piccoli, che era il nostro scopo, e proseguiranno anche nel 2014, con la collaudata e apprezzata formula di classiche tavole domenicali del maestro Schulz e nuove storie brevi realizzate dal suo studio e mirate proprio a un pubblico più giovane di quello che colleziona le raccolte delle strisce.

In un momento storico nel quale il fumetto si sta sempre più “digitalizzando”, qual è la posizione a riguardo di BAO Publishing?
Abbiamo una relazione molto stretta con Amazon; molti nostri titoli sono già acquistabili per Kindle e altri ne stanno arrivando. Entro fine anno poi la App proprietaria BAO renderà disponibili i nostri fumetti anche direttamente da noi in formato digitale. Lo vediamo come un mercato parallelo e complementare a quello del cartaceo, e non lo temiamo, anzi, lo esploriamo con entusiasmo.

Vedremo presto altri volumi inediti, di artisti italiani, prodotti dalla Bao?
Caterina: Sono in cantiere moltissime cose! Per la collana "Le città viste dall'alto" ci saranno due romanzi grafici davvero sorprendenti: il nuovo lavoro di Niccolò Pellizzon dal titolo Gli amari consigli e il nuovo libro di Sergio Gerasi! Due libri molto diversi ma molto forti e che siamo felici di pubblicare.
Abbiamo anche tre libroni in lavorazione che vedranno la luce tra la fine del 2014 e l'inizio del 2015: la biografia dell'inventore del biliardino moderno scritta e disegnata da Alessio Spataro, una saga marinara di Teresa Radice e Stefano Turconi, e il nuovo libro di Alessandro Baronciani, per la prima volta tutto a colori e in un formato molto particolare!
E... un paio di altre chicche che speriamo di annunciare a breve!

Nel panorama fumettistico italiano il vostro logo “canino”, creato da Cliff Chiang, è uno dei più riconoscibili. Questo viene, di volta in volta, reinterpretato dai diversi artisti delle opere che pubblicate: avete qualche aneddoto da condividere con noi a riguardo?
Non hai idea di quanti artisti siano rimasti delusi nel constatare che Cliff il cane non esiste davvero! E poi chi viene in redazione indica Ninja, il beagle che teniamo qui, e ci chiede delusa come mai non sia un bulldog francese.

Per concludere, potete anticipare qualcosa ai nostri lettori sui piani futuri della Bao?
Nel 2013 abbiamo pubblicato 65 libri. L'anno prossimo vogliamo pubblicarne pochi di meno, mantenendo inalterato il cocktail di proposte d'eccellenza da tutto il mondo e titoli originali, incentivando ulteriormente la linea per l'infanzia, che ci sta dando crescenti soddisfazioni. Per altre novità, il nostro panel a Lucca sarà decisamente da non perdere.

Grazie del tempo che ci avete concesso. Ci si vede presto a Lucca!
Grazie a te, ci vediamo tra la folla!

Torna in alto