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Ammazzatine

Un libro dal sapore acre, con sentimenti e stati d’animo contrastanti: rabbia, fierezza, rispetto, rassegnazione, senso di appartenenza e malinconia.
Il protagonista è quello che viene definito generalmente un eroe negativo. Michele Spada ha respirato fin da ragazzo le essenze di una vita di prepotenze e soprusi e ha deciso di cavalcarle.

Nella prima delle due parti vediamo il giovane Michele Spada che incontra fisicamente il mondo mafioso quasi da inconsapevole ma immediatamente ne sposa le finalità intrinseche, divenendo il rispettato boss del suo paese. È con tale nomea e carica che viene contattato da esponenti legati, come vedremo in seguito, a un’altra organizzazione generalmente considerata alla stregua del “buon cattivo” necessario, per un’operazione – definiamola così per non svelare la trama – di crudi equilibri socio-politici. Viene coinvolta una persona a lui cara e i suoi sentimenti rimangono compromessi.

La seconda parte ci presenta un Michele Spada anziano e taciturno ma mai domo, neppure dopo quasi 50 anni di carcerazione. Questa volta agirà spinto unicamente dalle sue forze, è finalmente giunto il momento della vendetta.
Un turbinio di azione che lo conduce a Roma con il fermo proposito di perseguire il suo scopo. Una vita di violenze non poteva essere dimenticata e Don Michè è testardo fino al midollo. L’epilogo è incredibilmente lirico ma esattamente contestualizzato.

Lo scenario è quello di una Sicilia da vecchia e polverosa cartolina del dopoguerra, cinematograficamente narrata per immagini da Stefano Landini, autore emiliano attivo anche nel mercato statunitense e padrone di una sintesi grafica particolarmente graffiante. Partendo da evidenti influenze (Eduardo Risso su tutti) riesce a esprimere la sua personalità autoriale con un segno tanto contrastato quanto bilanciato, i suoi bianchi e i suoi neri mordono le tavole e restituiscono loro la vita.

Roberto Recchioni lo conosciamo e le sue sceneggiature ficcanti e scrupolose, figlie di uno stile asciutto che difficilmente si perde in panegirici improbabili, sono perfettamente rappresentate in questo volume: azione adrenalinica, comprimari che stanno al loro posto ma che hanno una personalità definita, un vissuto da leader per il character principale – non sempre eroe, a volte spettatore – che viene umanizzato anche quando in realtà si tratta di un figlio di buona donna.

Come detto, la storia è divisibile in due segmenti narrativi principali e così fu pubblicata in prima battuta dall’Eura Editoriale sul settimanale Lanciostory nel biennio 2005/2006. In questa edizione sono stati eliminati i riassunti introduttivi che la scansione settimanale imponeva e reso ulteriormente secco lo stile narrativo. Il risultato è un volume maggiormente godibile, presentato opportunamente da Nicola Pesce Editore con una prefazione di Marco Rizzo che introduce il lettore alle tematiche e all’atmosfera della storia partendo da aneddoti e considerazioni interessanti.

Dati del volume

  • Editore: Nicola Pesce Editore
  • Autori: testi di Roberto Recchioni; disegni di Stefano Landini
  • Formato: brossurato con alette, 152 pagg in bianco e nero
  • Prezzo: € 13,50
  • Voto della redazione: 7
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