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Ralph Spaccatutto: Recensione

Ralph_Spaccatutto_posterPac-Man e Sonic, Street Fighter e SuperMario, funghi magici ed esoscheletri: c’è tutto il meglio del mondo dei videogame in Ralph Spaccatutto, il nuovo film Disney in uscita il 20 dicembre e presentato in anteprima al Festival del Film di Roma. Un lungometraggio attesissimo proprio per il suo immaginario rivoluzionario, capace per una volta di portare il mondo dei gamer sul grande schermo.
Il protagonista è Ralph, il cattivo di un videogioco arcade il cui compito è distruggere le case dei Belpostiani che poi toccherà al player grazie a Felix Aggiustatutto riparare. Il bestione, però, si è stancato del suo ruolo e per una volta vuole essere lui quello osannato alla fine del gioco e vincere una medaglia. Così decide di lasciare il suo mondo e trovare il modo di tornarvi da vincitore. Parte così un viaggio in altri universi, dallo sparatutto Hero’s Duty al caramelloso Sugar Rush, dove la presenza di una forza della natura come Ralph rischia di distruggere l’interno giocoverso… ma anche di salvarlo da una minaccia sopita.

Il film parte subito alla grande, mostrandoci una sala di smistamento nei vari giochi che ricorda altre visioni cinematografiche (basti pensare a Monsters & Co.), dove si muovono personaggi di tantissimi mondi diversi. Spassosa la riunione dei cattivi dove Ralph si reca in cerca di consigli con, tra gli altri, l’alieno di Pac-Man o Bowser di SuperMario. Tutto il film, però, è intriso di riferimenti al mondo video ludico, sia nei movimenti dei personaggi che nelle atmosfere e soprattutto in una colonna sonora spettacolare, con brani che mischiano musica elettronica e sapori arcade con pezzi pop. Molto buono anche il 3D che si sposa perfettamente con questo tipo di film, e in generale l’intera grafica del lungometraggio è molto curata e si concede effetti speciali originali e di forte impatto visivo. Anche qui le strizzate d’occhio nerd non mancano.

Un’ottima prova per la Disney, che questa volta riesce a portare sullo schermo un prodotto veramente adatto a tutte le età, che di certo divertirà moltissimo i bambini, ma soprattutto farà impazzire tutti quelli cresciuti con i giochi citati. Proprio i trenta-quarantenni sono il target a cui è idealmente dedicato il film, in linea con l’onda di revival che sta toccando tutti i settori, dalla musica all’abbigliamento fino, ovviamente, al cinema. I miti del passato ritornano per farci dimenticare lo squallore del presente. E noi non possiamo fare altro che riabbracciarli.

Prima di Ralph un’altra bella sorpresa è stata Paperman, cortometraggio anche questo molto atteso, diretto da John Khars in 2D e realizzato in stereoscopia, ma soprattutto in bianco e nero e... rosso. Fin dall’inizio si avverte la forza di una storia poetica e lieve con tratti ironici che si moltiplicano man mano, cedendo il passo alla fantasia e a quel tocco di magia che fa sì che l’incontro tra due persone diventi un grande amore. Nella sua semplicità il corto parla del grigiore della nostra vita e quanto basti un colpo di vento e un tocco di colore a cambiare tutto, facendoci scoprire che le persone accanto a noi possono diventare la cosa più importante. Grazie agli ottimi disegni accompagnati da una musica splendida, Paperman sembrerebbe perfetto in un nuovo Fantasia, se solo la Disney si decidesse a concedercene un altro. Oppure no, meglio tenerlo così da solo, tanto regge molto meglio di film più lunghi e blasonati.

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