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Legion sarà connesso ai futuri film sugli X-Men, parola di Bryan Singer

Lo show televisivo Legion della FX, di cui vi abbiamo mostrato qui il primo trailer, creato insieme alla Marvel da Noah Hawley, narrerà le vicende di Legione, il figlio mutante di Charles Xavier. Fino ad ora però, si era sempre specificato che la serie fosse ambientata in un universo parallelo, che non avesse nulla a che fare con l'universo cinematografico finora portato sul grande schermo dalla 20th Century Fox.

Eppure, come riporta THR, all'Edinburgh Television Festival, Bryan Singer ha dichiarato che Legion sarà “parte dell'universo degli X-Men, ma la sua visione non vincola il prodotto, rendendolo benissimo godibile a sé stante". Inoltre, ha annunciato che questa serie TV, assieme ad un'altra serie sugli X-Men, di cui si è parlato a luglio, “saranno collegate al futuro del franchise cinematografico degli X-Men” con una “storyline davvero ambiziosa, divertente e unica”.

Non ci resta che aspettare ulteriori notizie a riguardo. Ricordiamo che ad ora il futuro cinematografico degli X-Men comprende l'ultimo film in solitaria dell'artigliato canadese, Wolverine 3, New Mutants e Deadpool 2.

Lo show televisivo targato FX Legion sarà prodotto da 20th Century Fox Television e Marvel Television e avrà come protagonista il figlio di Charles Xavier David Haller, interpretato da Dan Stevens. Fin da adolescente, David ha lottato con la malattia mentale. Diagnosticato come schizofrenico, David è stato dentro e fuori dagli ospedali psichiatrici per anni. Ma dopo uno strano incontro con un altro paziente, inizia a prendere in considerazione l'ipotesi che le voci che sente e le visioni che vede siano reali. Nel cast anche Rachel Keller nei panni della comprimaria Syd, Jeremie Harris nei ruolo di Ptonomy e Katie Aselton in quelli di Amy. La serie vede come come produttori esecutivi Lauren Shuler Donner, Bryan Singer, Simon Kinberg, Jeph Loeb, Noah Hawley e Jim Chory. La serie sarà collegata al futuro cinematografico degli X-Men, ed è prevista per il 2017.

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