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The Walking Dead, denunce e anticipazioni

Nonostante il successo della serie The Walking Dead, Frank Darabont, colui che per primo intuì il potenziale del prodotto e lo propose alla AMC, non ha ancora ricevuto quello che, secondo l'ex-showrunner, gli spetterebbe di diritto.

Deadline riporta che il regista e sceneggiatore ha avviato un'azione legale contro la AMC, rea di averlo licenziato a metà della lavorazione della seconda stagione, mesi dopo aver blindato lo showrunner con un contratto che lo avrebbe legato alle successive due stagioni, per evitare di pagare i compensi maggiorati stipulati nell'accordo con Darabont. "La AMC ha licenziato Darabont senza motivazioni reali, soltanto per evitare le negoziazioni future" si legge nell'accusa "Darabont stava consegnando gli episodi secondo le scadenze, restando nel budget e informando la rete di ogni avvenimento. Il contratto stipulava inoltre che Darabont sarebbe dovuto essere accreditato come produttore esecutivo per tutte le stagioni della serie, cosa che non è avvenuta.

Ancora, la AMC avrebbe dovuto garantire un'opzione di prima negoziazione a Darabont su tutti i prodotti derivati dallo show; in pratica, il network avrebbe dovuto chiedere a Darabont per primo di lavorare su quei progetti (come il talk show Talking Dead o l'atteso spin-off della serie), sui quali sarebbe dovuto comunque venire accreditato, ricendendo una minima parte dei profitti.

Il dietro delle quinte della serie si complica dunque, dopo che già il successore di Darabont, Glen Mazzara era stato rimpiazzato da Scott Gimple per divergenze creative.

Nel frattempo, Gimple ha anticipato a TV Guide il futuro della serie, che riprenderà le trasmissione in febbraio: "Carl dovra farsi valere perché per circostanze sono diverse e la sopravvivenza del gruppo dipenderà da lui. Non hanno un edificio di mattoni con una doppia barricata dietro cui nascondersi. Sono fuori, lì, nel mondo".

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