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Cowboys & Aliens: parla Roberto Orci

Intervistato da MTV, lo sceneggiatore Roberto Orci ha parlato di Cowboys & Aliens, l'adattamento cinematografico della serie dei Platinum Studios diretto da Jon Favreau. Nell'intervista, Orci ha sottolineato come lui e il collega Alex Kurtzman abbiano scelto di lavorare al progetto a partire dal fascino che aveva scaturito in loro il titolo del film, che stava per essere cambiato.

"Il motivo per cui siamo saliti a bordo di questo progetto originariamente è perché abbiamo visto il titolo. Così, una volta che siamo entrati in profondità in questo progetto, l'idea di cambiare il titolo ci è sembrata strano, anche se alcune persone lo hanno messo in discussione perché pensavano che potesse essere fuorviante. In un certo senso, si tende a pensare le cose così, perché pensiamo all'uscita di un film come a una sorta di campagna. Quando abbiamo fatto Transformers, la gente diceva: 'Beh, è ​un cartone animato? Come i Power Rangers? Che cos'è?'. E poi man mano che vengono messi a conoscenza, sono in realtà costretti a pensarci e rimane ancora più in mente perché poi si tende a rivalutare ciò che il titolo significa. In realtà finisce per essere un dialogo con il pubblico che inizia a vedere quello che stiamo facendo grazie al titolo. Così noi abbiamo sempre pensato che non avremmo mai potuto cambiarlo".

Lo sceneggiatore ha poi dichiarato di avere già visto il film, ma di non potere ancora dire niente in merito, parlando in maniera entusiasta degli attori Daniel Craig e Olivia Wilde con cui hanno rifinito per bene i rispettivi personaggi poco prima dell'inizio delle riprese, cosa compiuta anche con Harrison Ford: "Nel caso di Harrison Ford, ci siamo resi conto che avevamo qualcuno che poteva interpretare un personaggio infinitamente più complicato di quanto originariamente immaginato, e che si manifesta in modo più complicato e con dei dialoghi più complicati. Nel caso di Daniel [Craig], che è molto sorprendente fisicamente e tecnicamente e sorprendente come attore, ci siamo resi conto che c'erano dei dialoghi di cui non aveva in realtà bisogno, avrebbe potuto farlo solo con gli occhi e con il suo corpo. Si tratta di narrazione come quella che tendeva a costruire un po' di più l'atmosfera western".

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