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Internazionale pubblica il primo episodio di Pantera Nera

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La prima avventura della nuova serie di Pantera Nera, scritta da Ta-Nehisi Coates, sarà pubblicata sul numero di Internazionale in edicola dal prossimo 28 ottobre. Lo stesso giorno, a Lucca Comics & Games 2016, sarà disponibile il volume, intitolato Pantera Nera: Una nazione ai nostri piedi, che raccoglie il primo ciclo della nuova testata.

Sul sito della rivista, inoltre, potete trovare la traduzione di un articolo che l'autore ha pubblicato su The Atlantic e parla della sua visione del personaggio.

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SDCC'16: Marvel, seconda serie per Pantera Nera, novità per Deadpool

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Al Comic-Con di San Diego la Marvel ha annunciato varie novità che vi riportiamo qui di seguito.

Considerando anche il successo di Black Panther #1, che ha superato le 300.000 copie, la Casa delle Idee ha pensato di dare vita a una seconda serie regolare di Pantera Nera dal titolo Black Panther: World of Wakanda che si concentrerà sui personaggi comprimari della testata principale. Ta-Nehisi Coates supervisionerà il titolo e co-sceneggerà le storie. Il primo story-arc sarà scritto da Coates e Roxane Gay e sarà disegnato da Alitha Martinez.

World of-Wakanda by Afua Richardson

Riguardo Deadpool ci sono da segnalare due novità. La prima è la serie Deadpool: Back In Black #1 di Cullen Bunn e Salva Espin che rivela che, dopo essere stato respinto da Peter Parker, il simbionte andò da Wade Wilson prima che da Eddie Brock per diventare Venom. La mini di 5 farà il suo debutto a ottobre.
Inoltre, è stato rivelato che il numero 21 della serie Deadpool sarà un albo speciale. Infatti, oltre al ritorno di Madcap nella storia di Gerry Duggan e dell'artista ospite Matteo Lolli, ci sarà una storia di 60 pagine a tema William Shakespeare, scritta da Ian Doescher e disegnata da Bruno Oliveira, dal titolo "Shakespool, The Mercenary of Venice".

Deadpool Back in Black 1 Cover by Salva Espin

Deadpool Back in Black 2 Cover by Salva Espin

Deadpool 21 Janet Lee Variant

Infine, la Marvel ha annunciato 20 variant a tema The Champions, la nuova serie di Mark Waid e Humberto Ramos, in uscita ad ottobre. Di seguito trovate l'elenco degli albi mentre, nella gallery in basso, le prime cover diffuse.

All-New Wolverine #13
Black Panther #7
Black Widow #7
Captain America: Sam Wilson #14
Champions #1
Deadpool #21
Doctor Strange #12
Doctor Strange and the Sorcerers Supreme #1
Great Lakes Avengers #1
The Unbelievable Gwenpool #7
Infamous Iron Man #1
Jessica Jones #1
Mosaic #1
Ms. Marvel #12
Patsy Walker a.k.a. Hellcat! #11
Prowler #1
Solo #1
The Unbeatable Squirrel Girl #13
Uncanny Avengers #15
Uncanny Inhumans #15

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Pantera Nera: cover di Alex Ross e nuovi dettagli sulla serie

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Vi avevamo già parlato, in occasione dell'annuncio, della nuova testata dedicata a Pantera Nera dal titolo Black Panther che sarà scritta da Ta-Nehisi Coates sui disegni di Brian Stelfreeze. Ora è stata rilasciata una nuova variant realizzata da Alex Ross per il primo albo, che è stato ufficialmente programmato per aprile 2016, oltre ad essere emersi anche i primi dettagli della trama. Ricordiamo che il primo arco narrativo di questa serie regolare sarà composto da 12 numeri.

“Ta-Nehisi, Brian [Stelfreeze], la colorista Laura Martin, il letterista Joe Sabino, l'assistente editor Chris Robinson e io abbiamo lavorato su questa serie per diversi mesi, quindi siamo felici di avere una data di lancio ma siamo anche ansiosi di poter far leggere questa storia al pubblico. Saremo anche di parte, ma crediamo che sia davvero speciale!", ha detto l'editor Wil Moss.

“E cosa c'è di meglio che celebrare l'uscita con una cover del leggendario Alex Ross, con un logo creato da Rian Hughes?. L'arte di Alex è nota per il suo estremo realismo, che si sposa benissimo con il tono di questa serie, dato che Ta-Nehisi e Brian proporranno una trattazione molto 'reale' di Black Panther e del Wakanda, unita all'imprevedibile e epico proposito che la Marvel è solita adottare".

Di seguito la sinossi:

"“A Nation Under Our Feet” è una storia legata alla drammatica sollevazione popolare in Wakanda e la dura sfida di Black Panther che lotta per fare giustizia per i suoi sudditi.
La volontà indomabile del Wakanda— la nazione africana famosa per il diffuso benessere, l'avanzata tecnologia e le tradizioni guerriere — è stata per molto tempo riflessa nei suoi monarchi, le Pantere Nere.
Ma ora l'attuale Pantera Nera, T’Challa, deve fare i conti con questa volontà messa alla prova da un gruppo di superterroristi chiamato People che ha attizzato una violenta sommossa tra i cittadini del Wakanda. T’Challa sa che il paese dovrà cambiare per sopravvivere — la questione è, la Pantera Nera sopravviverà a questo cambiamento?".

Ross Panther

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La rabbia della Pantera Nera

“Le acrobazie al limite dell’assurdo (dei suoi testi) mi entusiasmavano per le allusioni liriche e le immagini che suscitavano di uno scrittore visionario che gettava parole sulla carta come Pollock vi gettava colore. Nonostante il suo nome sia stato quasi del tutto rimosso dalla storia consacrata dell’evoluzione dei fumetti di supereroi, l’influenza di McGregor sulla nuova generazione fu immensa. Crebbi con il desiderio di diventare uno scrittore coerente con se stesso come Don.”  (Grant Morrison).

Lasciamo a Morrison, il geniale autore di Doom Patrol e Arkham Asylum, il compito di introdurre l’opera di uno scrittore quasi dimenticato ma esponente fondamentale di quel pool di talenti della macchina da scrivere che animò i testi dei comics della Marvel nei selvaggi anni ’70, facendo da ponte tra la generazione dei Stan Lee & Jack Kirby e quella dei revisionisti come Alan Moore e Frank Miller: nomi come Jim Starlin, Steve Englehart, Steve Gerber e, appunto, Don McGregor.

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McGregor arriva alla Marvel Comics nei primi anni ’70, quando nella casa editrice di Park Avenue South soffia il vento del rinnovamento. L’era di Lee e Kirby, i padri fondatori dell’universo Marvel di cui avevano tessuto le trame per quasi un decennio, è ormai giunta alla fine: Lee, lasciati gli script delle testate principali nelle mani del pupillo Roy Thomas, si dedica esclusivamente al ruolo di editore capo, mentre Kirby, deluso per il mancato riconoscimento del suo contributo nel successo della casa editrice, cede alle lusinghe della Dc Comics, per la quale firma un contratto in esclusiva e crea la Saga del Quarto Mondo. Tramontata quindi l’era dei padri, è tempo per una nuova generazione di farsi strada. I problemi non tardano ad arrivare per l’ottimo Thomas che, trovatosi a gestire contemporaneamente titoli storici come Amazing Spider-Man, Avengers, Fantastic Four e nuovi arrivati come Conan the Barbarian, si trova costretto a rimpolpare lo staff di autori. L'autore scova nel mondo delle convention e della fanzine un gruppo di giovani ed aspiranti sceneggiatori che, dopo un periodo di praticantato nello staff redazionale, avranno la loro occasione per mettersi in luce: Marv Wolfman, Len Wein e i già citati Englehart, Starlin, Gerber e McGregor.

In un primo momento a McGregor vengono assegnati incarichi da redattore e correttore di bozze, in attesa di un’occasione come sceneggiatore e questa arriva sotto forma di Jungle Action, testata contenitore di ristampe di fumetti anni ’50 ambientati nella giungla e a sfondo imperialistico. Si trattava di materiale dal contenuto datato e piuttosto razzista: venne deciso dunque di eliminarlo dalla rivista e sostituirlo con le nuove avventure della Pantera Nera, il sovrano del regno africano del Wakanda creato da Lee & Kirby sulle pagine di Fantastic Four e reduce da anni di militanza nei Vendicatori. La serie venne affidata a McGregor nello scetticismo generale: lo stesso editore considerava Jungle Action una serie minore, destinata alla chiusura. Fu proprio questa scarsa considerazione da parte delle alte sfere della casa editrice a lasciare grande libertà creativa a McGregor, ben felice di lavorare su un titolo considerato di seconda fascia e, quindi, meno soggetto alle maglie della censura. Jungle Action fu il veicolo perfetto per la personalità colta e anticonformista di McGregor: salito a bordo con il numero 6 della rivista lo scrittore, con la complicità di Rick Buckler e Billy Graham ai disegni, lanciò subito Re T’Challa del Wakanda, la Pantera Nera, in una appassionante saga in 13 parti dal titolo La Rabbia della Pantera, che Panini ristampa in uno splendido volume che raccoglie l’intera run.

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La storia inizia col ritorno di Pantera Nera nel Wakanda dopo la parentesi americana, e T’Challa si trova a fare i conti con una situazione politica ben diversa da quella che aveva lasciato. Il sovrano si trova costretto ad affrontare un fronte di tensione interno, con l’ostilità dichiarata nei suoi confronti da buona parte del suo popolo, che gli rinfaccia di averlo abbandonato; come se non bastasse deve affrontare la minaccia di Eric Killmonger, un pericoloso criminale che, facendo leva sulla perdita di prestigio di T’Challa agli occhi del suo popolo, scatena una terribile guerra civile allo scopo di rovesciare il regno della Pantera Nera e conquistare il trono. McGregor trascina la Pantera e il lettore in un vero e proprio cuore di tenebra mostrando l’orrore e la futilità della guerra: ma attraverso il resoconto della guerra civile wakandiana lo scrittore ci sta parlando in realtà del dramma della guerra del Vietnam, catastrofe che sta scuotendo in quel momento l’opinione pubblica americana. La posizione di McGregor nei confronti della guerra è netta: è una tragedia senza vincitori né vinti, capace solamente di procurare scempio di vite umane, in una spirale di violenza senza fine. Lo scrittore di Rhode Island anticipa di un decennio quel revisionismo della figura del supereroe di cui Alan Moore e Frank Miller saranno i campioni, mostrandoci un eroe dal costume lacero, incerto sul suo ruolo di sovrano, tormentato da un senso di inadeguatezza verso il suo popolo, dando vita ad un lavoro di decostruzione assolutamente inedito e rivoluzionario per l’epoca.

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McGregor parla per la prima volta in un comic book di argomenti complessi come il ruolo della donna nella società dell’epoca, attraverso la figura di Monica Lynne, la fidanzata americana di T’Challa che il popolo wakandiano guarda con sospetto poiché rappresentante di un’altra cultura; dei meccanismi della politica e del bivio davanti cui si trova un leader diviso tra la necessità dell’apertura al nuovo e tra quella di ottenere il consenso del suo popolo; introduce quelli che sono probabilmente i primi due personaggi gay in un fumetto mainstream, il carceriere Taku e il prigioniero Venomm, tra i quali nasce un sentimento di amicizia e profondo rispetto; ma soprattutto, per la prima volta, un fumetto mainstream propone un cast interamente black, per il rifiuto dell’autore di inserire personaggi o supereroi ospiti che non siano di colore. I testi di McGregor sono animati da una prosa ispiratissima, permeata di un lirismo letterario che non avrà eguali fino all’arrivo dei grandi sceneggiatori inglesi degli anni ‘80 (“Il Wakanda diventa uno sfondo palpabile, una tela che segna il percorso di un sole color rame, una mappa per uno zaffiro di mezzogiorno che flirta con gli alberi. Si tengono per mano, come a confermare l’esistenza concreta dell’altro”).

Lo splendido volume della Panini contiene anche l’altra saga scritta da McGregor, La Pantera contro il Klan, controversa storyline nella quale T’Challa si ritrova ad affrontare il Ku Klux Klan; McGregor, deciso ad affrontare un argomento spinoso come il razzismo radicato nella società americana, si attirò in questo caso le ire della dirigenza Marvel, che riteneva il riferimento diretto al Klan troppo rischioso. Lo scrittore riuscì ugualmente a realizzare episodi memorabili, come quello in cui il suo alter ego, il giornalista Kevin Trublood, si lancia in un’accorata difesa della libertà d’espressione. Purtroppo le scarse vendite, le polemiche sorte per lo scottante argomento razziale e la stanchezza di McGregor, afflitto da problemi di natura personale come la separazione dalla moglie, portarono alla chiusura di Jungle Action e lo scontro tra T’Challa e il Klan vide il suo epilogo solo anni dopo, per mano di altri autori.

Ad accompagnare i testi ispirati di McGregor in questa magnifica avventura della letteratura disegnata che è La Rabbia della Pantera troviamo inizialmente Rick Buckler, autentico jolly della Marvel anni ’70 su serie come Fantastic Four e Deathlok, sostituito dopo pochi episodi da Billy Graham che con le sue matite espressive e nervose riesce a trasmettere alla perfezione la tensione che attraversa tutta la saga lanciandosi anche in esperimenti alla Jim Steranko, unendo titolo delle storia e vignetta in un’unica, innovativa composizione.

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Una menzione speciale merita la consueta cura editoriale della Panini, che raccoglie La Rabbia della Pantera e La Pantera contro il Klan in una splendida edizione cartonata, corredata da una preziosa postfazione dello stesso McGregor. L’autore sarebbe tornato a raccontare le avventure della Pantera Nera dopo un decennio, con Panther’s Quest prima e Panther’s Prey dopo: aspettiamo con ansia che la casa editrice di Modena metta a disposizione dei suoi lettori una nuova edizione di questi gioielli perduti.

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