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Nowhere Man 1

“He's a real nowhere man
Sitting in his nowhere land
Making all his nowhere plans for nobody”

Così cantavano nel 1965 i Beatles ed è un testo che può calzare a pennello anche per Nowhere Man. Infatti sin dalle prime pagine conosciamo i "Fab Four" dell’innovazione scientifica datata 21° secolo ed è proprio uno di loro ad esclamare la frase diventata poi il motto dell’intera serie “La scienza è il nuovo rock and roll”. Tuttavia, la citazione sarebbe più appropriata per un manipolo di persone che, sperdute chissà dove, stanno lottando contro un misterioso virus. Ma andiamo con ordine.

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Nowhere Man è l’ultima fatica partorita dalla Image Comics che vede alla sceneggiatura Eric Stephenson e ai disegni di Nate Bellegard. Quattro delle migliori menti scientifiche del pianeta si riuniscono con i migliori intenti e fondano la World Corp, una multinazionale che fa delle sue invenzioni e dell’innovazione il suo punto di forza. Passano gli anni e dopo protesi ottiche e pericolosi brevetti fallimentari qualcosa si incrina e i luminari non concordano su nulla, specialmente sulla direzione etica in cui si muove la corporation. Nello stesso momento, nello spazio profondo, un gruppo di scienziati, o meglio cavie, si ritrova a lottare contro il progredire di una malattia sconosciuta. Dopo la consapevolezza di essere stati abbandonati dalle stesse persone che le hanno spedite dentro il satellite, uno di loro costruisce un portale. La stazione spaziale esplode e chi è riuscito ad attraversare il portale si ritrova sperduto, sfigurato e potenziato dal virus in qualche angolo remoto del pianeta. Intanto, due reporter scovano nel deserto i resti del satellite esploso e vi riconoscono il marchio della World Corp.

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Presentata così la trama potrebbe apparire lineare, ma ciò è assolutamente errato. L'abilità narrativa di Stephenson consiste proprio saltare da un piano temporale all’altro, passando dai litigi aziendali degli scienziati al nervosismo claustrofobico delle cavie nel satellite. Con grande minuzia l’autore va poi ad arricchire il background dei personaggi inserendo documenti estrapolati dalle pubblicazioni giornalistiche del mondo da lui creato. Già dai profili descritti nell’articolo di giornale in cui si presenta la World Corp, il lettore inizia a conoscere e soprattutto a familiarizzare con l’idealista Ellis, l’arrivista Grimshaw, il geniale Emerson e il visionario Walker. Discorso a parte per il gruppo del satellite, probabilmente i Nowhere Man del titolo, di cui conosciamo il dramma ma non la ragione che ci sta dietro. Tutto ciò si traduce nei moltissimi dialoghi e della grande quantità di testo da leggere, un po’ a scapito dell’azione che si concentra prevalentemente nella parte finale del volume. Da non sottovalutare la moltitudine di sottotrame accennate che speriamo sfocino nei prossimo numeri.

Ottima anche la prova di Bellegard, dotato di un tratto chiaro, leggero e geometrico. Lodevoli sono le splash page in cui il disegnatore sfoggia tutto il suo talento arricchendo le tavole di un gran numero di elementi e particolari. Come esempio tangibili basta prendere in analisi l’esplosione del satellite dove ogni suo pezzo è in frantumi, in fiamme o schizza verso l’infinito. Tutto il lavoro di Bellegard sarebbe quasi inutile senza un ottimo colorista ed è per questo che è doveroso citare la prestazione sublime di Jordie Bellaire.

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Nowhere Man #1 è tutto ciò che vorremmo vedere in un primo volume: una buona presentazione dei personaggi, una solida trama, suspence e rivelazioni che tengono vivida la curiosità fino alla seconda uscita.  Poco importa se manca l’azione, questa siamo sicuri che verrà in futuro con le nuove capacità degli uomini sperduti. Ci auguriamo profondamente che la serie continui su queste solide basi. Consigliato a chi cerca un’opera impegnata e impegnativa.

Dati del volume

  • Editore: Saldapress
  • Autori: Testi di Eric Stephenson, disegni di Nate Bellegarde, colori di Jordie Bellaire
  • Formato: Brossurato, 92 pagine a colori
  • Prezzo: 12,50€
  • Voto della redazione: 8
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