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Topolino 2979, recensione

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Per festeggiare gli 80 anni dall'esordio in edicola del suo personaggio simbolo, la Disney ripropone come cover del numero 2979 di Topolino la stessa tavola di Giove Toppi che apriva quel settimanale che 8 decenni fa si apprestava a sbancare le edicole.
Gli anni sono trascorsi ed è cambiato praticamente tutto: è cambiato Topolino (sia graficamente che caratterialmente come personaggio, oggi decisamente più sfaccettato e maturo), è cambiato il formato e la testata, infatti il settimanale attualmente in edicola è la prosecuzione dell'allora mensile Mondadori uscito per la prima volta nell'aprile del 1949 in formato tascabile, prima come spillato, poi come brussorato nella forma che oggi ancora conosciamo.
Tante cose sono dunque cambiate, di certo quello che è rimasta invariata è la voglia dei lettori di abbandonarsi alla lettura degli ormai leggendari personaggi Disney.

Un numero, dunque, celebrativo. E la copertina, come dicevamo, fa il suo effetto. Un omaggio riuscito e graficamente impeccabile che da sola spinge il lettore all'acquisto.
In realtà, però, l'albo non riesce a mantenere le promesse celebrative che sembra voler portare.

Ad aprire il numero troviamo quello che è il piatto forte, ovvero un'ottima storia scritta da Francesco Artibani e disegnata da Corrado Mastantuono. Un duo che, coadiuvato da Tito Faraci, aveva già celebrato i 70 anni di Topolino (questa volta dalla nascita effettiva del personaggio) nel 1998 con la magnifica "Topolino e il fiume del Tempo".
"Topolino e gli esploratori del domani" invece, ci riproietta nel 1932 facendoci vivere un'intensa avventura, piena d'azione, in cui il nostro Topo preferito torna ad indossare per l'occasione i suoi celebri pantaloncini rossi. Un viaggio nel tempo in cui a Topolino (che, ricordiamo, non ha mai "vissuto" nel '32) viene affidata la custodia di una capsula del tempo.
La cosa più interessante è che, a fine storia, si propone ai lettori di utilizzare questa capsula per proiettarsi direttamente verso Topolino 3000, in uscita a maggio.
Insomma, una storia non solo riuscita dal punto di vista narrativo e grafico, ma che inizia a gettare i semi per il numero 3000.
Il tutto condito da un'intervista allo stesso Artibani.

Tutto molto interessante e ben fatto se non fosse che, escludendo l'anno 1932, il collegamento con il primo Topolino italiano finisce lì. E nell'intero numero, oltre ad alcune pagine che presentano lettere e disegni dei lettori per gli 80 anni di Topolino e delle foto della mostra di Milano con delle scolaresche, di celebrazioni non c'è più traccia.
Non solo, le altre storie presenti oltre a non avere collegamenti con l'anniversario, risultano riempitive e, tutt'al più, simpatiche.

30 pagine (forse troppe) occupa la sola "Agente Speciale Ciccio in La lunga notte delle lenticchie", di Riccardo Secchi e Francesco D'Ippolito mentre altre 35 sono occupate dalla straniera "Paperino e l'antenato più ostinato" di Paul Halas e Pasquale Venanzio. Insieme alle due brevi "Andiamo al cinema - Il thriller" di Marco Bosco e Stefano Intini e "Commessi paperi - Pet store" di Gabriele Panini e Maurizio Amendola, non offrono particolari motivi di interesse all'albo.

Ci saremmo aspettati un numero che fosse realmente celebrativo e presentasse storie di maggiore interesse.
Funzione che svolge appieno, evidentemente, il volume da libreria Topolino 80 anni insieme ma che non escludeva di certo un maggiore coinvolgimento celebrativo del settimanale. 

 

Dati del volume

  • Editore: The Walt Disney Company Italia
  • Autori: Testi Francesco Artibani, Riccardo Secchi, Paul Halas, Marco Bosco, Gabriele Panini, Carlo Panaro, disegni di Corrado Mastantuono, Francesco D'Ippolito, Pasquale Venanzio, Stefano Intini, Maurizio Amandola, Andrea Lucci. Copertina di Giove Toppi.
  • Formato: brussorato, 164 pagg. a colori
  • Prezzo: € 2,40
  • Voto della redazione: 5
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