Menu

Men of Tomorrow (English Edition)

“Questo era il letto in cui il comic book venne concepito: contro-culturale, di basso livello, idealistico, lubrico, pretenzioso, mercenario, con lo sguardo rivolto al futuro, ed effimero, tutto nello stesso tempo”.
Ogni appassionato di fumetti ha familiarità con il concetto di “origini segrete”, quella necessità di tornare alla genesi del personaggio per conoscerne la scintilla motrice, il momento che ne definisce la personalità, i poteri e soprattutto la missione e la nemesi. Ma qualcosa di analogo è possibile farlo per il genere supereroistico nel complesso e per l’industria del fumetto, invece che per un unico personaggio; in chiave metaletteraria è stato fatto in tante opere, a partire da Watchmen, mentre alcune belle cronache autobiografiche le abbiamo potute leggere tra i lavori di Will Eisner. Ma uno studio di vero approfondimento storico è merce ben più rara e trovare un testo che ripercorra in maniera esaustiva le “origini segrete” del fumetto americano non è facile. Un felicissimo e fondamentale esempio che va a colmare questa lacuna, tuttavia, è "Men of Tomorrow" di Gerard Jones.

Abbracciando un arco temporale di quasi un secolo, Jones torna alle origini dei comics senza fermarsi al loro momento fondativo, bensì percorrendo a ritroso le radici più profonde del fenomeno, affondando le mani nell’humus sociale e culturale da cui i supereroi e la loro industria poterono germinare. I primi fatti rilevanti vengono così rintracciati nel XIX secolo, e in particolare nelle comunità ebraiche dell’est Europa dalle quali partirono famiglie con nomi quali Donenfeld, Liebowitz, Segalovich, Shuster, Kurtzberg, Lieber, Kahn, Eisner e tanti altri, tutte attratte dal Nuovo Mondo e dalle sue promesse di prosperità. Il salto dal difficile contesto sociale europeo a quello frammentario e senza forma dell’America, le strade del Lower East Side e del Bronx e i quartieri residenziali di Cleveland: questa la terra di coltura brutalmente lavorata per decenni dalla quale i supereroi avrebbero preso forma. E poi la subcultura “geek” nata intorno alla fantascienza e alle riviste pulp, i primi passi di un’editoria fatta di riviste osé e di improvvisazione, il ruolo fondamentale della mala italiana ed ebrea durante il Proibizionismo e la Depressione. Il merito maggiore di "Men of Tomorrow" sta proprio nell’approfondimento, in una ricerca intelligente che non si limita alla semplice aneddotica (spesso correggendola), ma cerca di capire, analizzando il contesto, i condizionamenti economici, politici e culturali.

Ci si trova così in un viaggio ricco e generoso di analisi, in cui a far testo non è solo la mera creazione dei personaggi, ma si assiste alla nascita di un’industria a partire dalle sue premesse più informali (o illegali), la costruzione di un’intera rete di distribuzione e lo sviluppo della cultura popolare attraverso i vari media; più in generale, lungo il cammino del supereroe è possibile leggere in filigrana il mutamento del capitalismo americano e dei suoi codici, la politica nel suo rapporto con l’industria dell’intrattenimento, la legittimazione e l’insediamento di quei multiformi gruppi etnici che avrebbero poi costituito il cosiddetto melting pot. La grande capacità di Jones è quella di produrre un affresco panoramico senza considerare alcun fenomeno sociale come una cosa a sé stante, ma integrando il tutto in un quadro di più ampio respiro, con pennellate che trasudano la complessità del reale.
E nonostante una tale ricchezza analitica, la lettura risulta scorrevole e semplice, in quanto l’autore percorre tutto questo cammino seguendo le biografie e le vicende umane dei suoi protagonisti, raccontandone le personalità e le ragioni, sforzandosi di capirli oltre lo strato della superficialità e mettendone in risalto le contraddizioni (in male, ma anche in bene): così quasi ci si affeziona al frustrato Jerry Siegel, al triste e indifeso Joe Shuster, allo smaliziato Harry Donenfeld e al rigoroso e freddo Jack Liebowitz (che potremmo definire i personaggi principali). Sul fronte fumettistico il filo conduttore è la vicenda del primo supereroe, Superman, dalla sua creazione fino alle interminabili dispute legali sui suoi diritti.
Ma non si trascura alcunché, dalla nascita degli altri supereroi (corrosivo il ritratto di Bob Kane e della creazione di Batman) all’affermazione dei fumetti horror e crime targati EC; dal furore fomentato dallo psichiatra Fredric Wertham (a sua volta portatore di istanze apprezzabili e buona fede) alla rivoluzione Marvel e alla nascita del fumetto indipendente e underground, sull’onda di MAD; dall’esplosione commerciale dei supereroi fino all’affermazione delle grandi convention.

Lungo tutto questo excursus, Jones tenta di mantenere un certo rigore metodologico, provando a rendere più plausibili molti degli aneddoti che hanno sempre tracciato la storia del fumetto, affidandosi a fonti storiche e ad altre ricerche più specifiche, nonché a una mole straordinaria di testimonianze dei protagonisti, spesso raccolte direttamente dall’autore nell’arco di decenni, intervistando personalità oggi scomparse. E al di là di questo grande lavoro di approfondimento, è evidente come Jones ami e conosca ciò di cui parla (d’altra parte, egli è a sua volta un insider di questo mondo).
In definitiva, un racconto completo dei decenni che hanno preceduto, visto e seguito la nascita del fumetto di supereroi, prodotto americano per eccellenza e specchio di quella società; una narrazione che fluisce in una scrittura avvincente e in una strutturazione da vera e propria sceneggiatura cinematografica; una storia che scava fino alle dimensioni più autentiche di queste icone moderne, del mondo e degli uomini che le hanno generate.
Così, via via che la lettura procede, ci si rende conto di iniziare a comprendere meglio personaggi che pure si conoscono da una vita e con i quali si è cresciuti; se ne apprezzano nuove sfaccettature in qualche modo implicite; si coglie il senso di una vicenda che ha accompagnato la cultura americana, contribuendo a formarla e adattandovisi come nessun altro fenomeno.
Se questo libro ha un difetto, è quello di non essere stato ancora tradotto per il mercato italiano: una mancanza che, speriamo, qualcuno saprà correggere presto.

Dati del volume

  • Editore: Arrow Books
  • Autori: scritto da Gerard Jones
  • Formato: brossurato, 384 pagg. con inserti fotografici in b/n
  • Prezzo: £ 8,99
  • Voto della redazione: 9
Torna in alto