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Lomax

Nell'America degli anni '30, che si trascina ancora i postumi della depressione del '29, John e Alan Lomax vagano per registrare, per conto della Library of Congress, le canzoni popolari dei lavoratori, in particolar modo dei neri che, in quel periodo, sono ancora considerati alla stregua di schiavi al servizio dei bianchi.

Il lavoro di John, che già aveva registrato i canti dei cowboy e, sopratutto, quello del giovanissimo figlio (che supererà d'importanza il padre), fornirà un archivio che fungerà da memoria collettiva. I Lomax lo sapevano bene, bisognava registrarle, quelle voci, per poterle consegnare alla Storia, e così è stato.
Ovviamente, Lomax è un romanzo che parla di razzismo, di diritti calpestati, di un'America rurale e bigotta e, contemporaneamente, del rapporto padre/figlio.

Il tratto di Frantz Duchazeau ha lievi sfumature caricaturali, ma riesce ad imprimere sul foglio in maniera concreta e precisa i volti e il paesaggio di un racconto che spinge a considerare quanto facciamo parte della Storia, quella con la S maiuscola.

Dati del volume

  • Editore: Coconino Press
  • Autori: testi e disegni di Frantz Duchazeau
  • Formato: brossurato, 124 pagg. b/n
  • Prezzo: € 17,00
  • Voto della redazione: 8
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