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Beta vol.1 (di 2)

Ci troviamo nel 1979, durante la guerra fredda, dove USA e URSS portano avanti una furiosa corsa agli armamenti; armi nucleari? No, Mecha. Questa la premessa alla base del mondo nel quale sono ambientati gli eventi di Beta, che offre un passato ingenuamente super-tecnologico che potrebbe essere uscito dalle matite di Go Nagai. Appena aperto il volume risulta evidente  l'intenzione di omaggiare la vecchia scuola dei Super Robot, vuoi per lo stile grafico adottato, vuoi per le scelte di sceneggiatura e caratterizzazione dei personaggi. Offrendo fin da subito situazioni famigliari a chiunque conosca il genere e facendo spesso “occhiolino” ai lettori, Luca Vanzella inizia a raccontare la storia del protagonista Dennis Beta, che riprende il classico stereotipo di membro “carismatico/problematico” del team dei difensori della giustizia di turno; figlio di un grande costruttore di mecha, il ragazzo si dimostra fin da giovanissimo un formidabile pilota, diventando così meritevole di essere uno dei cinque membri dell'equipaggio del Gunshin, un gigantesco robot assemblabile. Gli allenamenti del gruppo sono però presto interrotti dall'improvviso attacco di un misterioso nemico, costringendo il Gunshin ad entrare realmente in azione.

Vanzella sforna una sceneggiatura dal buon ritmo fresca e ben bilanciata, dove la voglia di omaggiare i classici e quella di fare qualcosa di diverso vanno a braccetto: l'autore che, come accennato, riprende molti stilemi del genere, è brillante nello sfruttare gli stessi con consapevolezza e moderazione, pronto a lasciare spazio a situazioni originali ed imprevedibili, innescate da colpi di scena che vanno dal “simpatico” al geniale. Così come vecchio e nuovo si incontrano, anche humor e azione trovano il loro punto di equilibrio, dove picchi di drammaticità danno note di amaro al gusto entusiasta tipico del genere Super Robot, in una maniera che può richiamare la seconda parte della serie Tengen Toppa Gurren Lagann. La caratterizzazione dei personaggi è azzeccata e fresca ma, almeno per il momento, di certo non gravida di personaggi memorabili, forse per un freno un po' troppo tirato, in un genere dove l'esagerazione, se usata intelligentemente, è fonte di intrattenimento. L'universo che va delineandosi durante la lettura, risulta decisamente interessante, diventando a tratti più attraente degli stessi combattimenti a base di mecha, comunque ben coreografati.

Ed è proprio parlando di scazzottate e robottoni che non si può non citare l'ottimo lavoro svolto da Luca Genovese, che offre una soluzione grafica ibrida fra manga nagaiano e fumetto occidentale. Genovese si dimostra abile nel caratterizzare mecha e personaggi, mantenendo personalità pur tenendo presente il modello stilistico dei classici del genere. Un tratto deciso ed incisivo va a nozze con le fasi più concitate, dotate di un portentoso dinamismo, purtroppo saltuariamente intaccato da una impostazione confusionaria delle vignette. L'uso massiccio dei retini, pur dando ottima profondità all'immagine, finisce talvolta per appesantire oltremodo le tavole. Lievi difetti, insomma, per un comparto grafico che va mano nella mano con la sceneggiatura, dimostrando un'ottima intesa fra i due autori.

Lo “spaghetti mecha” di Vanzella e Genovese convince e diverte, riuscendo nel non facile intento di rendere omaggio ai classici senza dimenticare la propria individualità. Gradevole fino alla fine, è un ottimo acquisto per i fan del genere, rimanendo un buon fumetto per tutti gli altri.

Consigliamo la lettura del buon web comic Aleagio! Overdrive (Self Comics) che, pur offrendo uno stile differente, funge da “pilot” della serie.

Dati del volume

  • Editore: Bao Publishing
  • Autori: Testi: Luca Vanzella Disegni: Luca Genovese
  • Formato: brossurato con sovracoperta, 224 pp, b/n, colore
  • Prezzo: € 16.00
  • Voto della redazione: 7
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