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Punisher War Journal 2 - L’iniziativa

Punisher War Journal 2Inizia bene il volume dedicato al Punitore collegato all’Iniziativa di Tony Stark: il protagonista non è tanto Frank Castle, ma il giovane Ian, poliziotto (ausiliario) di quartiere, che mostra un coraggio da leoni quando si trova davanti al superumano Guerrigliero il cui obiettivo è stanare proprio il Punitore. Nonostante la folla ed una ragazza presa in ostaggio dal supercattivo Ian, con “l’aiuto” dell’Agente Bridges dello S.H.I.E.L.D., riuscirà a tenere duro fino all’arrivo del Nostro e alla risoluzione della faccenda. Ma quando l’episodio volge al termine ecco che l’attenzione di tutti si sposta su qualcosa di ancora più imprevisto. Capitan America è morto.
Questo è un brutto colpo per Frank Castle. Nei cinque episodi che seguono Matt Fraction, dopo una scaramuccia con lo stesso S.H.I.E.L.D., trasporta il Punitore ed il suo nuovo alleato Rampage al confine tra Stati Uniti e Messico contro il nuovo Seminatore di Odio ed il suo esercito. Razzista e spietato come pochi quest’ultimo ha anche l’ardire di rubare il costume a Cap modificandolo a sua immagine.

Ovvio che Frank, il quale ha da sempre una grande ammirazione per Steve Rogers, non riesca a mandarla giù. Anzi si propone egli stesso come nuova incarnazione di Capitan America, creando il bel costumino che vedete anche in copertina (costumino votato tra l’altro da Wizard come uno dei momenti più buffi del 2007).
E qui la storia inizia a perdere un po’ di mordente. Al di là del costume (inutile), la guerra scatenata dal Punitore e compagnia contro il Seminatore di Odio tra flashforward, lavaggi del cervello e salvataggi dell’ultima ora, si trascina un po’ troppo per le lunghe e non è all’altezza della prima parte.

Ad alzare il livello ci sono però i disegni pittorici e decisamente interessanti di Ariel Olivetti, tanto che viene da chiedersi quale sarebbe l’impressione globale se il disegnatore fosse un po’ più scarso.

L’ultimo dubbio che rimane, infine, è cosa c’entri L’iniziativa con tutto quanto sopra. Per ora sembrerebbe nulla, ma magari un giorno lo scopriremo.


Andrea "Zio-P" Poli
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