Menu

Criminal 1

Criminal 1Arriva anche in Italia la miglior nuova serie del 2007 secondo la giuria dell'Eisner Award, scritta dall'Ed Brubaker vincitore a sua volta di un premio Eisner come miglior scrittore. Con aspettative così alte c'era forse il rischio di rimanere delusi da questo volume della Panini, comprendente il primo story-arc, Codardo. Invece Brubaker mantiene fede alla propria reputazione, sfornando una storia noir perfetta nella sua esecuzione e nell'ambientazione.

Leo è un criminale, un ladro professionista che oramai da tempo si limita ad abili borseggi, evitando accuratamente colpi troppo pericolosi ed ottenendo per questo la nomea di codardo. Ma Leo non è un codardo, preferisce semplicemente pianificare tutti i dettagli, prevedendo sempre una via d'uscita, anche per riuscire a mantenere un vecchio drogato amico del suo padre defunto. Ma quando alcuni poliziotti corrotti gli propongono un colpo da milioni di dollari, la tentazione è troppo forte e Leo si troverà invischiato in una brutta storia da cui sarà difficile riuscire a pianificare un'uscita. E Leo dovrà dimostrare di non essere quel codardo che tutti credono che sia.

Che Ed Brubaker fosse a suo agio nelle tematiche noir lo si era capito dai suoi lavori precedenti, anche supereroistici, come Catwoman e Daredevil, ma è con Criminal che la sua vocazione trova una perfetta valvola di sfogo. La sceneggiatura è una macchina ad orologeria perfetta, con sviluppi prevedibili ma mai scontati, le caratterizzazioni dei personaggi sono sempre azzeccate e dettagliate, anche per i personaggi minori, e la vicenda è appassionante e autoconclusiva.

La scelta di Sean Phillips per la rappresentazione grafica è azzeccata a dire poco e grazie alla suggestiva atmosfera che riesce a creare gli si perdonano alcune imprecisioni del tratto e un paio di vignette non proprio chiarissime.

Un volume che ogni appassionato del genere non dovrebbe assolutamente mancare di avere, ma che merita la lettura anche per chi non sia solito leggere storie poliziesche o noir.



Riccardo Galardini
Torna in alto