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Sanctuaire Reminded 1-2

Sanctuaire Reminded 1-2La Francia è un paese di non irrilevanti contraddizioni. Pur essendo, infatti, considerata la patria del fumetto, una delle poche nazioni al mondo in cui alla narrativa disegnata è riconosciuta dignità artistica (senza trascurare l’impatto commerciale e le enormi vendite che alcune opere fanno registrare), ha solo da pochi anni aperto le frontiere alle strisce prodotte in estremo oriente, sdoganando all’interno dei propri confini manga, manhwa e manhua. L’accoglienza del pubblico d’oltralpe è stata decisamente incoraggiante tanto da spingere i colossi editoriali a varare una vera e propria produzione autoctona di “manga”. Nessun editore ha trascurato il fenomeno, neanche i leggendari Umanoidi Associati che hanno varato Shogun, un magazine che ricalca nella struttura le enormi riviste nipponiche, sulle cui pagine vengono serializzati interessantissimi “manga-francofoni”.

In questa vasta produzione spicca il serial Sanctuaire Reminded, adattamento (ma forse sarebbe meglio parlare di rivisitazione) in salsa manga della trilogia Sanctuaire (di prossima pubblicazione nel nostro Paese per i tipi della Planeta DeAgostini Comics) realizzata, con enorme successo, qualche anno fa da Xavier Dorison e Christophe Bec.

In un futuro non troppo distante, il sottomarino nucleare USS Nebraska, fiore all’occhiello della flotta statunitense, compie quello che dovrebbe un tranquillo viaggio inaugurale. Ma gli imprevisti, quando meno te lo aspetti, sono sempre in agguato; così, quando all’improvviso la sala comunicazioni capta quella che sembrerebbe una richiesta di aiuto ha inizio l’incubo. Mentre il capitano decide il da farsi, l’equipaggio esterrefatto scopre di aver perso il controllo del sottomarino, che lentamente si sta inabissando in acque ostili.

Mutuando i ritmi narrativi dei fumetti nipponici, Sanctuaire Reminded risente di alcuni difetti tipici della produzione fumettistica del Paese del Sol Levante. Nei primi albi dell’edizione italiana si intuisce fin troppo poco della trama che caratterizzerà l’intera vicenda, mentre il ritmo della narrazione cede un po’ troppo il passo alla presentazione di alcuni personaggi e ad una eccessiva decompressione delle vicende. In tal senso dobbiamo segnalare negativamente la scelta della Stratelibri di serializzare in due volumi il primo “tankobon”, scelta che contribuisce a diluire ulteriormente le vicende che coinvolgono l’equipaggio della USS Nebraska.

Ma se la storia fatica un po’ a decollare, Sanctuary Reminded si fa notare soprattutto per lo straordinario contributo apportato sul versante grafico da Riccardo Crosa, un autore che dimostra di sentirsi decisamente a proprio agio con il formato, lo stile e le regole visive e narrative che caratterizzano il fumetto nipponico. Osservare e ammirare le matite di Crosa rappresenta davvero una gioia per gli occhi: il tratto del nostro connazionale, seppure debitore di quello di Katsuhiro Otomo, si rivela decisamente efficace e ammaliante, evidenziando la versatilità del disegnatore e la sua capacità di misurarsi con ambientazioni e stili differenti da quelli generalmente affrontate su Rigor Mortis, il serial fantasy da lui creato che l’ha reso celebre. Anche il ritmo della narrazione adottato da Stephane Betbeder è molto efficace, con improvvisi cambi di scena e con una sapiente regia delle inquadrature, in grado di rendere interessante anche le numerose tavole ambientate negli angusti e claustrofobici habitat di un sommergibile. Un fumetto, dunque, di cui ci sentiamo di consigliare la lettura, più che sicuri di un incremento del ritmo narrativo.



Stefano Perullo
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